PIANO URBANISTICO ESECUTIVO DI INIZIATIVA PRIVATA
per insediamento produttivo di nuovo impianto ad uso artigianale, produttivo e commerciale in Comune di Comacchio
Loc. San Giuseppe – S.S. 309 “Romea”
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
INDICE
ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PIANO
1
PREMESSA
2
FINALITA’ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO
3
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
4
INTRODUZIONE
4
ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI
4
USI AMMISSIBILI
5
AREE SCOPERTE DI PERTINENZA
9
PARCHEGGI PUBBLICI E PRIVATI
9
STRADE
9
SEGNALETICA
10
BARRIERE ARCHITETTONICHE
10
ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PIANO
Il presente Piano Urbanistico Esecutivo di iniziativa privata consta dei seguenti elaborati:
−
Allegato A/1: Relazione geologica;
−
Allegato A/2: Relazione geotecnica;
−
Allegato B: Computo metrico estimativo delle Opere di Urbanizzazione;
−
Allegato C: Norme Tecniche di Attuazione;
−
Allegato D: Relazione tecnica illustrativa;
−
Allegato E: Schema di convenzione;
−
Allegato F: Rapporto preliminare di assoggettabilità;
−
Allegato G: Documento di valutazione di impatto acustico;
−
Allegato H: Relazione di calcolo impianto di Pubblica Illuminazione;
−
Allegato I: Valutazione di compatibilità delle previsioni con la riduzione del rischio sismico e con le
esigenze di protezione civile.
Studio di Ingegneria e Progettazione Dott. Ing. Emanuele Luciani
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Elaborati grafici:
−
Tav.1 – STATO DI FATTO – Stralcio di P.R.G.C. e sovrapp.ne di P.R.G.C. con planimetria catastale – scala 1:500;
−
Tav.2 – STATO DI FATTO – Rilievo plano-altimetrico – scala 1:500;
−
Tav.3 – STATO DI FATTO – Documentazione fotografica;
−
Tav.4 – STATO DI FATTO – Stralcio di P.R.G.C. e documentazione catastale;
−
Tav.5 – STATO DI PROGETTO – Corografia con individuazione dell’area di intervento – scala 1:50.000;
−
Tav.6 – STATO DI PROGETTO - Planimetria di progetto e dati stereometrici – scala 1:500;
−
Tav.6/1 – STATO DI PROGETTO – Planivolumetrico – scala 1:1.000;
−
Tav.7 – STATO DI PROGETTO – Schema della rete idrica – scala 1:1.000;
−
Tav.8 – STATO DI PROGETTO – Schema della rete di distribuzione gas metano – scala 1:1.000;
−
Tav.9/1 – STATO DI PROGETTO – Schema della rete di raccolta degli scarichi reflui domestici – scala 1:1.000;
−
Tav.9/2 – STATO DI PROGETTO – Schema della rete di raccolta delle acque meteoriche – scala 1:1.000;
−
Tav.10 – STATO DI PROGETTO – Schema della rete di elettrificazione – scala 1:1.000;
−
Tav.11 – STATO DI PROGETTO – Schema della rete di telefonia fissa – scala 1:1.000;
−
Tav.12 – STATO DI PROGETTO – Progetto di massima dell’impianto di pubblica Illuminazione – scala 1:1000;
−
Tav.13 – STATO DI PROGETTO – Progetto della segnaletica stradale – scala 1:1.000.
PREMESSA
Il Piano Urbanistico Esecutivo oggetto della presente relazione contiene elementi di adeguamento alle
previsioni localizzative immediatamente cogenti del Piano per il Commercio (POIC) elaborato dalla
Provincia di Ferrara, rispetto al P.R.G.C. vigente del Comune di Comacchio.
I contenuti del Piano sono redatti ai sensi di quanto disposto dall’art.49 della L.R. 47/78 e successive
modificazioni ed integrazioni e dall’art. 52 del Regolamento Edilizio – Norme di Dettaglio relative al P.R.G.C.
del Comune di Comacchio, variante 2004, adottata con deliberazione di C.C. n.78 dell’11/8/2004, approvata
con deliberazione di giunta provinciale n.416 del 27/11/2007.
Il presente Piano Urbanistico Esecutivo interessa un’area sita in San Giuseppe di Comacchio, in fregio
alla S.S. 309 “Romea” e diametralmente opposta alla zona artigianale esistente; il lotto in esame confina a
nord e a sud con aree edificate ed agricole di proprietà privata, ad est con la succitata S.S. 309 e ad ovest
con la Via Pelandri.
Come prescritto dalle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. del Comune di Comacchio all’art.47 comma
2 punto 1, le sottozone D di nuovo impianto – tra le quali ricade il terreno in oggetto – sono comprese
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all’interno di comparti urbanistici precisamente individuati nelle planimetrie di PRG e pertanto l’attuazione
dell’intervento potrà avvenire solo previa approvazione di Piano Urbanistico Attuativo ed in seguito alla
stipula di relativa convenzione con l’Amministrazione comunale.
L’intervento di nuova urbanizzazione si ripromette di riqualificare un’area a tutt’oggi inedificata e quasi
priva di urbanizzazioni realizzando le necessarie dotazioni in termini di opere di urbanizzazione, primaria e
secondaria, e frazionando il comparto a scopo edificatorio secondo le prescrizioni e le destinazioni previste
in sede di programmazione comunale e sovracomunale per l’area in esame.
Il progetto urbanistico prevede la realizzazione di un insediamento commerciale, artigianale e produttivo, la
realizzazione della viabilità di penetrazione nel lotto e collegamento tra le vie Pelandri e Romea, le reti
tecnologiche nonché la dotazione richiesta da normativa di standards urbanistici e parcheggi privati.
Le reti di distribuzione delle opere di urbanizzazione indicate nelle tavole del PUE non sono di tipo
esecutivo e quindi soggette a possibili variazioni.
Le forme architettoniche indicate nelle planimetrie di progetto sono indicative e non vincolanti per la
progettazione esecutiva.
La zona del comparto attuativo si sviluppa su una superficie complessiva di 55.520 mq e comprende le
seguenti particelle catastali, appartenenti al foglio 38 del Comune di Comacchio:
−
n. 71,72,73,191 di proprietà del Sig. Missiroli Mario;
−
n. 74,517,789 di proprietà del Sig. Bonfatti Mirco;
−
n. 517, 1064, 1606, 1609 di proprietà dei Sigg. Zerbini Giovanni e Rossner Helga;
−
n. 1603, 1605, 1607, 1608 di proprietà dei Sigg. Alberi Giovanni e Denis;
−
n. 1476 di proprietà del Sig. Cappellano Francesco;
−
n. 1482, 1484 di proprietà dei Sigg. Travagli Roberto e Marangon Laura.
Ai sensi dell’art. 47, comma 2.4, delle Norme Tecniche di attuazione del P.R.G.C. del Comune di Comacchio,
dalla perimetrazione di PUE individuata nello strumento urbanistico è stata stralciata l’area corrispondente
al mappale n.76 in quanto non funzionale all’attuazione del Piano.
FINALITA’ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO
Il Piano particolareggiato si pone l’obiettivo di identificare in modo univoco le caratteristiche funzionali e
tipologiche che dovranno essere sviluppate all’interno del comparto.
Il Piano definisce nel dettaglio:
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−
le aree pubbliche funzionali all’attuazione dell’intervento, comprensive di viabilità strutturale e
standard pubblico rapportato alle destinazioni d’uso previste;
−
le aree private di uso pubblico in base alle destinazioni d’uso previste;
−
l’individuazione del massimo ingombro dei fabbricati e l’indicazione della SU massima realizzabile,
specificando la superficie di vendita e quella utile lorda artigianale-produttiva.
Le presenti norme, unitamente agli elaborati grafici allegati, dettano indicazioni e prescrizioni per la
progettazione dei singoli interventi.
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
INTRODUZIONE
Le Norme Tecniche di Attuazione in oggetto riguardano l’intero comparto edificatorio classificato dal
P.R.G.C. del Comune di Comacchio come zona omogenea D “per insediamenti specializzati con funzioni
economico-produttive”, sottozona D2 “per insediamenti produttivi di nuovo impianto” in cui si prevedono
insediamenti a prevalente destinazione artigianale, industriale e commerciale.
Per quanto non espressamente previsto dalle presenti norme si fa riferimento alle N.T.A. di PRG ed al
Regolamento Edilizio comunale attualmente vigente.
ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI
Nelle zone D2 l’attuazione avviene per intervento edilizio diretto con le modalità e nel rispetto degli
indici, parametri e standard prescritti dal presente strumento urbanistico attuativo.
I parametri urbanistici ed edilizi, da assumersi per gli interventi nel comparto sono di seguito elencati:
−
UT≤0.4 mq/mq;
−
RC max=40% della ST;
−
VL=0.5;
−
Hmax = 15 m
−
distanza tra edifici = VL;
−
Distanza dalle strade=6.00 m o in confine con rispetto stradale quando individuato;
−
Distanza dai confini di proprietà = VL con un minimo di 5.00 m o in confine previo accordo tra i
proprietari;
−
SS escluse le strade interne: 15% della ST di cui almeno 1/3 a parcheggio.
Sono ammessi tutti i tipi di intervento: MO, MS, RE, RI, NC, AM, D, RU, CD.
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Sup.Territitoriale Comparto da PRGC
Sup. Territoriale - Area stralciata
Indice di utilizzazione fondiaria UT
Superficie utile lorda totale
Superficie coperta
Rapporto di copertura
Distanza tra edifici=VL
VL
Distanza dai confini di zona
Distanza dalle strade
Parcheggi pubblici P1
Verde pubblico
P.R.G.C.
Progetto
57.090 mq
55.520 mq
0,40 mq/mq
22.208 mq
22.208 mq
0,40 mq/mq
0,5
0,5
5 ml
6 ml
55.520 mq
0,29 mq/mq
15.230 mq
15.230 mq
0,27 mq/mq
1,75
1,75
16,97 ml
7,00 ml
2.776 mq
5.552 mq
2.776 mq
5.577 mq
Tabella riassuntiva dei parametri urbanistici
USI AMMISSIBILI
Con riferimento alle destinazioni d’uso riportate negli elaborati di PRGC e alle previsioni formulate dal
Piano provinciale per il commercio 2009 – Programmazione insediamenti commerciali di interesse
provinciale e sovra comunale (POIC-PTCP) – redatto a cura della Provincia di Ferrara, l’intervento proposto
prevede la realizzazione di un nuovo polo commerciale in adiacenza alla S.S. 309 “Romea”.
Si prevede l’affiancamento di attività produttive ed artigianali all’esercizio di attività commerciali che
dovranno essere di tipo medio-grande (superficie di vendita da mq.1.500 a mq.2.500) per il settore non
alimentare e medie di trasferimento per il settore alimentare (vedi tabella B1 allegata alle NTA del POIC) .
Tutto ciò premesso in relazione alle NTA del PRGC del Comune di Comacchio ed in recepimento delle NTA
allegate al POIC, quale strumento sovraordinato, si prevedono gli usi ammissibili sotto riportati senza che si
configuri la fattispecie di variante.
In particolare sono ammesse le seguenti funzioni:
−
Funzioni artigianali di servizio: b3.2, b3.3;
−
Funzioni produttive manifatturiere: C1, C2, C3, C5, C8, C9;
−
Funzioni speciali: G3, G4.
Gli usi commerciali b2.2, b2.5, b2.8 sono ammessi purché la loro SU non superi il 50% della SU complessiva
consentita all’interno del comparto.
E’ ammesso l’uso b2.1.
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B2 – Funzione commerciale:
b2.1) Esercizi di vicinato: esercizi commerciali per la vendita di prodotti alimentari e non alimentari con
superficie di vendita inferiore a mq 250; ad essi sono assimilate anche mostre ed esposizioni non
comportanti vendita diretta;
b2.2) Medio piccole strutture di vendita: esercizi commerciali per la vendita di prodotti alimentari e non
alimentari aventi superficie di vendita superiore a mq 250 e non superiore a 1.500 mq. In tale uso sono
compresi anche alloggi ed uffici separati ma funzionali alla conduzione dell’azienda; la SU complessiva
risultante dalla somma delle superfici degli alloggi e/o uffici non potrà eccedere i 200 mq e non potrà
essere superiore al 50 % della superficie destinata all’uso commerciale. Gli alloggi e/o uffici saranno legati
all’uso commerciale con vincolo trascritto alla conservatoria dei registri immobiliari e non potranno essre
trattati separatamente dall’immobile principale.
b2.5) Commercio al dettaglio per autotrazione: commercio al dettaglio di carburanti per autotrazione, come
definiti dalla legislazione in materia; alla funzione di distribuzione di carburanti può essere associata la
vendita di accessori ed articoli per gli autoveicoli, servizi di lavaggio e di assistenza ai veicoli, pubblici
esercizi per la somministrazione di alimenti e/o bevande.
b2.8) Magazzini, depositi, attività commerciali all’ingrosso: comprende edifici ed aree adibite allo
stoccaggio temporaneo di merci per lo svolgimento di attività commerciali all’ingrosso. Sono compresi in
tale uso magazzini, depositi frigoriferi e strutture assimilabili purchè non siano connessi ad altra attività
produttiva, con relativi uffici e spazi di esposizione. Nell’uso sono compresi anche i relativi spazi tecnici, di
supporto e servizio. In tale uso sono compresi uno o più alloggi funzionali alla conduzione dell’azienda; la
SU complessiva risultante dalla somma delle superfici di ciascun alloggio non potrà eccedere i 200 mq e non
potrà essere superiore al 50% della superficie destinata all’uso commerciale. Gli alloggi saranno legati
all’uso commerciale con vincolo trascritto alla conservatoria dei registri immobiliari e non potranno essere
trattati separatamente dall’immobile principale.
B3 – Funzioni artigianali di servizio
b3.2) Servizi per la persona: l’uso comprende funzioni volte al soddisfacimento di esigenze individuali quali:
la confezione e la riparazione di indumenti, calzature e altri accessori personali, la cura della persona
(barbieri, parrucchieri, estetisti e simili) ed altre funzioni assimilabili.
b3.3) Altri servizi: L’uso comprende laboratori e officine destinati ad attività di servizio compatibili con
contesto urbano a carattere prevalentemente residenziale, ad esclusione di quelle indicate agli usi b3.1 e
b3.2. I requisiti di compatibilità debbono essere accertati dalle autorità competenti e sono definiti come
segue:
−
Assenza di rischi di incendio e scoppio che possano coinvolgere il contesto;
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−
Assenza di emissioni di radiazioni;
−
Emissioni acustiche entro i limiti stabiliti dal D.P.C.M. 14 novembre 1997;
−
Assenza di produzione di rifiuti pericolosi;
−
Scarico delle acque in fognatura entro gli standards stabiliti dall’ente gestore;
−
Emissione in atmosfera di aeriformi conformi alle normative vigenti e che inoltre non creino
disturbo alla popolazione;
−
Assenza di emissioni assoggettabili al DPR 203/88.
C – Funzioni produttive manifatturiere ed assimilabili
C1) Artigianato produttivo e di servizio: l’uso comprende strutture compatibili con contesti urbani a
carattere residenziale o/e che occupino una SU superiore a 300 mq per esercizio. I requisiti di compatibilità
debbono essere accertati dalle competenti autorità e vengono definiti come segue:
−
Assenza di rischi di incendio e scoppio che possano coinvolgere il contesto;
−
Assenza di emissioni di radiazioni;
−
Emissioni acustiche entro i limiti stabiliti dal D.P.C.M. 14 novembre 1997;
−
Assenza di produzione di rifiuti pericolosi;
−
Scarico delle acque in fognatura entro gli standards stabiliti dall’ente gestore;
−
Emissione in atmosfera di aeriformi conformi alle normative vigenti e che inoltre non creino
disturbo alla popolazione;
−
Assenza di emissioni assoggettabili al DPR 203/88.
In tale uso sono compresi alloggi ed uffici anche separati ma funzionali alla conduzione dell’azienda; la SU
complessiva risultante dalla somma delle superfici degli alloggi e/o uffici non potrà eccedere i 250 mq e non
potrà essere superiore al 50% della superficie destinata al’uso produttivo. Gli alloggi e/o gli uffici saranno
legati all’uso produttivo con vincolo trascritto alla conservatoria dei registi immobiliari e non potranno
essere trattati separatamente dall’immobile principale.
C2) Manifatturiere industriali ed artigianali: l’uso comprende destinazioni d’uso che richiedono edifici,
strutture, impianti tecnologici e aree specificamente adibite alle esigenze di un processo produttivo,
nonché le funzioni terziarie interne all’impresa, complementari al processo produttivo, quali: ricerca,
progettazione e sperimentazione; confezionamento, imballaggio, immagazzinamento e stoccaggio;
esposizione, commercializzazione; assistenza tecnica alla clientela. In tale uso sono compresi alloggi ed
uffici anche separati ma funzionali alla conduzione dell’azienda; la SU complessiva risultante dalla somma
delle superfici degli alloggi e/o uffici non potrà eccedere i 250 mq e non potrà essere superiore al 25% della
superficie destinata all’uso produttivo. Gli alloggi e/o gli uffici saranno legati all’uso produttivo con vincolo
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trascritto alla conservatoria dei registri immobiliari e non potranno essere trattati separatamente
dall’immobile principale.
C3) Manifatture industriali o artigianali del settore agroalimentare, itticolo e conserviero: l’uso comprende
destinazioni d’uso che richiedono edifici, impianti, strutture tecnologiche e aree specificamente adibite alla
raccolta, conservazione, trasformazione, confezione, commercializzazione di prodotti agricoli, zootecnici
itticoli e loro derivati, incluse le funzioni terziarie all’impresa complementari al processo produttivo.
Comprende inoltre le funzioni di approvvigionamento e distribuzione di mezzi tecnici necessari alla
produzione agricola ed itticola. In tale uso sono compresi alloggi ed uffici anche separati ma funzionali alla
conduzione dell’azienda; la SU complessiva risultante dalla somma delle superfici degli alloggi e/o uffici non
potrà eccedere i 250 mq e non potrà essere superiore al 25% della superficie destinata all’uso produttivo.
Gli alloggi e/o uffici saranno legati all’uso produttivo con vincolo trascritto alla conservatoria dei registi
immobiliari e non potranno essere trattati separatamente dall’immobile principale.
C5) Allevamenti itticoli. L’uso comprende edifici, impianti, superfici umide e specchi d’acqua destinati
all’itticultura e all’acquacultura. Sono comprese inoltre le attività di conservazione, trattamento e
alienazione dei prodotti itticoli fisicamente e gestionalmente integrate con l'attività di allevamento
industriale. In tale uso è compresa l’eventuale presenza di un alloggio per il titolare dell’azienda o il custode
con SU non superiore a 200 mq oltre agli spazi necessari per la gestione tecnica ed amministrativa
dell’azienda.
C8) Depositi all’aperto: l’uso comprende aree e impianti per il deposito ed esposizione all’aperto di
materiali (edili, ferrosi, inerti e simili) non nocivi e non polverosi. In tale uso sono ammesse costruzioni
temporanee di ricovero aperte su tutti i lati (tettoie e simili), con strutture smontabili e asportabili e
fondazioni superficiali.
C9) Rimessaggio di roulottes, caravan, camper, etc. L’uso comprende
aree o immobili destinati a
rimessaggio e manutenzione di autoveicoli e rimorchi da campeggio. In tale uso è compresa l’eventuale
presenza di un alloggio per il titolare dell’azienda o il custode con SU non superiore a 200 mq.
G – Funzioni speciali
G3) Strutture tecnologiche e impianti per la gestione dell’ambiente e per l’attrezzamento del territorio. L’uso
comprende edifici, strutture tecnologiche , aree attrezzate e infrastrutture lineari per la produzione di
energia, per la captazione, trasporto, trattamento e distribuzione di fonti energetiche, di acqua, di
informazioni per la raccolta, lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti solidi, liquidi e gassosi.
G4) Opere per la tutela idrogeologica: comprendono manufatti e sistemazioni del suolo e dei corpi idrici
finalizzate alla tutela idrogeologica.
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AREE SCOPERTE DI PERTINENZA
Per insediamenti artigianali, industriali o di commercio, nell’ambito delle aree scoperte deve essere
assicurata una quota di Superficie Permeabile pari ad almeno il 30% della superficie scoperta di pertinenza
dell’edificio. Gli alberi di alto fusto verranno prescelti all’interno di quelli elencati nell’Allegato alla Parte II
del R.E. e presenteranno un’altezza non inferiore a m 3,00 e un diametro, misurato ad 1 m da terra, non
inferiore a cm 6. In tutti gli interventi di NC di insediamenti artigianali, industriali o commerciali è prescritta
la formazione di fasce di verde alberati di alto fusto dello spessore minimo di m 3 lungo almeno due lati
dell’area asservita, con preferenza per gli eventuali lati a contatto con zone agricole o con zone per
attrezzature o servizi pubblici e sociali. Le nuove alberature di arredo stradale non dovranno essere
realizzate con essenze arboree aventi apparato radicale che si sviluppa in orizzontale (pini, ecc).
Le recinzioni verso le strade e le aree pubbliche dovranno essere costituite da basamenti in muratura
intonacata o in calcestruzzo, di altezza compresa tra 40 e 60 cm, con soprastante barriera metallica per
un’altezza complessiva massima di 200 cm. La prima tipologia di recinzione che verrà installata detterà le
linee guida, sia per quanto riguarda i materiali che per conformazione, per tutte le successive recinzioni, al
fine di mantenere omogeneità di profili e materiali in ogni fronte stradale. In corrispondenza degli accessi
dovrà comunque essere garantita la massima visibilità.
PARCHEGGI PUBBLICI E PRIVATI
La dotazione minima di parcheggi di urbanizzazione primaria (P1) e parcheggi privati (P2) è stabilita negli
standard di legge all’interno del R.E. rispettivamente agli artt. 17, 18 e 19. Le aree di parcheggio P1 si
intendono comprensive delle relative corsie di servizio e aiuole di arredo; realizzati preferibilmente a
pettine, fuori delle sedi stradali e alberati con alberi posti mediamente ogni 5/6 m, dotati ciascuno di una
superficie permeabile minima di 3 mq. I posti auto saranno pavimentati e dotati di sistema di raccolta
dell’acqua piovana e di immissione nella fognatura pubblica. Le pavimentazioni esterne di tali posti auto
dovranno essere realizzate con una pavimentazione di tipo permeabile.
STRADE
Le nuove sedi stradali avranno sezione minima pari a m 11, comprendono la sede per il traffico veicolare
pubblico e i marciapiedi di larghezza non inferiore a 1.5 m.
I materiali previsti potranno essere i seguenti:
.
Sede stradale in manto d’asfalto d’usura;
.
Cordolature in cls prefabbricato;
.
I percorsi pedonali saranno realizzati con finitura in manto d’asfalto d’usura e cordolature in rilievo
rispetto alla sede stradale, adeguatamente raccordati nei punti di attraversamento delle
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carreggiate e in corrispondenza delle aree di sosta e di fermata. Le pavimentazioni dovranno
garantire una superficie continua e non sdrucciolevole.
Viene solamente identificata l’area necessaria per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che qualora
venisse realizzata anche successivamente alla realizzazione del Piano dovrà avere una larghezza non
inferiore a 2.5 m e dovrà essere delimitata da elementi prefabbricati in cls, tutto ciò qualora
l’Amministrazione ne ritenga idonea la realizzazione a collegamento con il sistema di piste ciclabili locali.
L’area succitata verrà comunque ceduta all’Amministrazione Comunale mantenendo così la potenzialità già
descritta.
Le scelte di materiali, formati e particolari costruttivi saranno precisate in fase di Progetto Esecutivo delle
opere di urbanizzazione.
SEGNALETICA
La segnaletica stradale orizzontale e verticale sarà realizzata in conformità alla vigente legislazione in
materia e sarà oggetto di specifico progetto esecutivo che verrà allegato al progetto esecutivo delle opere
di urbanizzazione. I cartelli indicatori delle attività consentite dovranno avere dimensioni e caratteristiche
uniformi in tutta la zona soggetta a Piano Particolareggiato.
BARRIERE ARCHITETTONICHE
La progettazione delle opere di urbanizzazione Primaria sarà finalizzata al massimo superamento ed
eliminazione delle barriere architettoniche ai sensi della L. 13/89. All’interno delle aree destinate a
parcheggio saranno ricavati stalli di sosta delle dimensioni e nel numero indicato dalla vigente legislazione
in materia e comunque in quantità non inferiore a n. 1 stallo ogni n. 50 posti auto.
Il Progettista
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PUE BONFATTI\1 EMISSIONE 11-10-2011 - STATO DI