Settore Patrimonio Edilizio e Immobiliare – Demanio – Attività Economiche - Turismo Servizio Progettazione e Manutenzione C.so Matteotti, 3 23900 Lecco, Italia LUOGHI E VIE DELLA FEDE IN PROVINCIA DI LECCO MONASTERO DI S. MARIA DEL LAVELLO - COMPLETAMENTO DELLA VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO STORICO-MONUMENTALE - Interventi sulle aree esterne e di manutenzione straordinaria delle coperture PRATICA: 1310 FASCICOLO: 120 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURA METALLICA IL PROGETTISTA Ing. Pietro Francesco Canali Lecco, GIUGNO 2014 mK=fs^==MONVPVTMNPM=`KcK=VOMNPNTMNPS 1. Introduzione del progetto Il progetto in questione riguarda un percorso pedonale coperto realizzato mediante una struttura in acciaio. Il percorso pedonale ha una lunghezza complessiva di 15.57 m, la distanza longitudinale (sezione AA) tra gli assi dei pilastri in acciaio di profilo HEB 200 è di 221 cm mentre in senso trasversale (sezione BB) è di 180 cm. Le travi in copertura sono sia nel senso longitudinali che trasversali di profilo HEB 200. Di seguito è presente una pianta del percorso pedonale. Lo scopo di questa relazione è presentare le azioni agenti sulla struttura in esame sotto carico da vento, da neve e da sisma e progettare la connessione dei pilastri alla fondazione così come le connessioni in sommità dei pilastri tra le travi di copertura. pagina 2 2. Normative − − − Decreto Ministero Infrastrutture 14 gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni” Circolare Ministero Infrastrutture 2 febbraio 2009 n.617 “Istruzioni per l'applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni” UNI EN 1993-1-1:2005 Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture in acciaio - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici 3. Caratteristiche dei materiali e dei componenti strutturali 3.1 Acciaio per profilato e piatti Strutture in carpenteria metallica: per la costruzione di elementi strutturali si prevede l’impiego di profilati, lamiere e tondi d’acciaio di qualità S275 JR (secondo EN 10025). Nelle verifiche di resistenza e stabilità il calcolo delle capacità resistenti delle strutture è stato condotto considerando i seguenti parametri del materiale: Acciaio S275 JR (EN 10025): fyk = 275 Mpa ftk = 430 Mpa E = 210000 MPa G = 80769 Mpa ν = 0.3 ρ = 7850 kg/m3 3.2 Saldature Le saldature dovranno essere eseguite in accordo alla norma EN 1011 da saldatori qualificati secondo EN 287-1 ed EN 1418 con procedimenti di saldatura conformi alla EN 2883 e preparazione dei lembi secondo EN 29692. I cordoni di saldatura, tranne dove diversamente indicato, hanno spessore pari a 0.7 per lo spessore minimo da collegare. 3.2 Unioni bullonate Le unioni bullonate tra elementi metallici sono eseguite con bulloni di classe 8.8 (UN EN 15048); il collegamento bullonato è calcolato e verificato nelle ipotesi che le azioni agenti impegnino i bulloni a taglio e/o trazione. Il valore di resistenza allo snervamento e di rottura dei bulloni impiegati è: fyb = 640 MPa ftb = 800 MPa. pagina 3 4. Carichi Di seguito saranno specificate le tipologie di carico (verticali ed orizzontali) considerate per le analisi della struttura in acciaio che verrà realizzata nel Comune di Calolziocorte (LC). 4.1 Carichi verticali 4.1.1 Neve Secondo la zonizzazione proposta dalla normativa vigente (NTC 2008), la struttura è posta in zona I da cui qsk = 1.50 kN/m2. Considerando un coefficiente di forma pari a 0.8 su tutta la superficie, il carico da neve è quindi qs = 1.2 kN/m2. 4.2 Carichi orizzontali 4.2.2 Vento La spinta del vento è calcolata in accordo con il capitolo 3.3 della normativa NTC 2008. La struttura è classificata come segue: - Zona 1 - Classe di rugosità del terreno B - Categoria di esposizione IV Da cui: - Kr: - Z0: - Zmin: 0.22 0.3 m 8m Il coefficiente di forma è stato calcolato in accordo con quanto previsto per edifici a pianta regolare con coperture piane o a falda (Circolare n. 617 C3.3.10.1): -Cp (sopravento): + 0.8 - 0.4 -Cp (sottovento): Il coefficiente dinamico è stato assunto pari a 1.00. Le pressioni agenti sulla struttura sono: - pressione di base sopravento: q = 0.486 kN/m2 - pressione di base sottovento: q = 0.243 kN/m2. 4.2.3 Sisma La struttura in progetto è da realizzarsi nel comune di Calolziocorte (LC). Il manufatto oggetto dell'analisi è definibile, ai sensi della vigente normativa (NTC 2.4.1), come “opera ordinaria”: pertanto la vita nominale (Vn) è assunta ≥ 50 anni. Con riferimento alle conseguenze di una interruzione di operatività o di un eventuale collasso in presenza di azioni sismiche, si assume una classe d'uso di tipo II (“Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l'ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali”). Di conseguenza, il periodo di riferimento per l'azione sismica vale: VR=VN·CU= 50 · 1 = 50 anni Le analisi sono svolte considerando il sisma atteso nelle condizioni di Stato Limite di Salvaguardia della Vita (SLV): si assume quindi che il sisma di progetto abbia intensità tale da avere una probabilità di superamento del 10% nel corso del periodo di riferimento della vita della struttura (50 pagina 4 anni). Tale approccio è del tutto analogo a quanto previsto dalla normativa attualmente vigente per il calcolo delle strutture comunemente realizzate (edifici di civile abitazione, industriali e commerciali). In base alla normativa vigente i parametri di caratterizzazione sismica per il comune di Calolziocorte sono riassunti nella tabella seguente: STATO LIMITE TR [anni] SLV 475 ag [g] F0 Tc* [s] 0,062 2,603 0,281 Tabella 1. Parametri per la definizione dell'azione sismica (Comune di Calolziocorte) Con riferimento a studi geologici realizzati in terreni vicini, si assume che il terreno su sarà realizzato l’opera in oggetto sia di tipologia C secondo la classificazione della normativa: depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti. pagina 5 Sulla base dei dati di caratterizzazione locale sopra esposti si ottiene lo spettro elastico per l'evento sismico di progetto allo stato limite SLV nel sito considerato. pagina 6 5. Verifiche 5.1 Verifiche allo SLU dei pilastri – carico vento Di seguito si riportano le verifiche effettuate sui pilastri sotto azione del vento. Considerando il vento agente in direzione AA (vedi pianta successiva), su ogni singolo pilastro esposto al vento è presente un carico distribuito pari a qdist = 1.5 kN/m. Amplificando il carico vento con coefficiente γQi = 1.5, si ottiene qdist,SLU = 2.25 kN/m. Si analizza il telaio BB e si ottengono i seguenti grafici delle azioni sollecitanti. Lo schema statico adottato è quello di pilastri incastrati alla base soggetti a carico orizzontale uniforme distribuito e trave orizzontale incernierata ai suoi estremi. Diagramma del momento flettente Il momento flettente massimo presente è alla base del pilastro ed è pari a MSLU,vento = 6.761 kN m. pagina 7 Diagramma dell’azione tagliante L’azione tagliante massima presente è alla base del pilastro ed è pari a VSLU,vento = 5.669 kN. Il momento resistente dei pilastri HEB 200 è pari a MRd = 50 kNm essendo inflesse secondo l’asse debole, come riportato nella tabella seguente. pagina 8 - Verifica flessionale dei profili IPE/HEA/HEB DATI SEZIONE A 78.08 cm2 n. PROFILO Peso 61.3 kg/m 1 Jy 5696 cm4 JT 62.1 cm4 Jω 490000 cm6 Wy,el 200 cm3 49 DATI MATERIALE Acciaio S275 E 206000 N/mm2 EJy 1173 tm2 G 79231 N/mm2 GJT 4.920 tm2 fyd 275 2750 N/mm2 kg/cm2 1900 1.1 kg/cm2 Coefficiente di sicurezza per la resistenza delle membrature σadm γM0 Momento resistente MRd MRd 5.0 50.0 tm kNm Momento resistente della sezione Essendo MRd>MSLU,vento la verifica è soddisfatta. pagina 9 5.2 Verifiche allo SLU delle travi longitudinali – carico neve Di seguito si riportano le verifiche effettuate sulle travi sotto azione della neve. Considerando il telaio AA, è presente un carico distribuito pari a qneve = 1.08 kN/m. Amplificando il carico neve con coefficiente γQi = 1.5, si ottiene qSLU, neve = 1.62 kN/m. Si analizza il telaio AA e si ottengono i seguenti grafici delle azioni sollecitanti, confrontati con calcoli a mano. Lo schema statico adottato è quello di pilastri incastrati alla base e trave orizzontale incernierata ai suoi estremi soggetta a carico verticale uniforme distribuito. Diagramma del momento flettente Il momento flettente massimo presente è in mezzeria della trave ed è pari a MSLU,neve = 2 kN m. pagina 10 Diagramma dell’azione tagliante Il momento resistente delle travi HEB 200 è pari a MRd = 142.40 kNm essendo inflesse secondo l’asse forte, come riportato nella tabella successiva. pagina 11 - Verifica flessionale dei profili IPE/HEA/HEB DATI SEZIONE A 78.08 cm2 n. PROFILO Peso 61.3 kg/m 1 Jy 5696 cm4 JT 62.1 cm4 Jω 490000 cm6 Wy,el 569.6 cm3 Wy,pl 642.5 cm3 49 DATI MATERIALE Acciaio S275 E 206000 N/mm2 EJy 1173 tm2 G 79231 N/mm2 GJT 4.920 tm2 fyd 275 2750 N/mm2 kg/cm2 1900 1.1 kg/cm2 Coefficiente di sicurezza per la resistenza delle membrature σadm γM0 Momento resistente MRd MRd 14.24 142.40 tm kNm Momento resistente della sezione Essendo MRd>MSLU,neve la verifica è soddisfatta. pagina 12 5.3 Verifiche allo SLU delle travi trasversali – carico neve Di seguito si riportano le verifiche effettuate sulle travi sotto azione della neve. Considerando il telaio BB, è presente un carico distribuito pari a qneve = 2.66 kN/m. Amplificando il carico neve con coefficiente γQi = 1.5, si ottiene q SLU,neve = 4 kN/m. Si analizza il telaio BB e si ottengono i seguenti grafici delle azioni sollecitanti, confrontati con calcoli a mano. Lo schema statico adottato è quello di pilastri incastrati alla base e trave orizzontale incernierata ai suoi estremi soggetta a carico verticale uniforme distribuito. Diagramma del momento flettente Il momento flettente massimo presente è in mezzeria della trave ed è pari a MSLU,neve = 2 kNm. pagina 13 Diagramma dell’azione tagliante Il momento resistente delle travi HEB 200 è pari a MRd = 142.40 kNm, come riportato precedentemente. Essendo MRd>MSLU,neve la verifica è soddisfatta. pagina 14 5.4 Verifiche allo SLV (analisi sismica statica) Di seguito si riportano le verifiche effettuate per le azioni sismiche statiche. Schematizzando i pilastri del telaio BB come un pendolo inverso, si ipotizza un fattore di struttura q pari a 2 [classe di duttilità bassa per struttura regolare in altezza (v. Tab 7.5.III)] e lo spettro di progetto ottenuto per SLV è quindi il seguente. Si esegue un’analisi lineare statica secondo par. 7.3.3.2 delle NTC 2008. Il periodo del modo di vibrare principale della struttura a pendolo inverso è data da: T1=C1*H3/4=0.085*(3.10 m)3/4 ≈ 0.2 s. La forza da applicare in sommità del pilastro in esame è quindi FH=Sd(T1)*W*λ/g= 0.135 g*1.9 kN*1/g = 0.26 kN. Si ottiene un momento alla base pari a MSLV= 0.74 kNm. pagina 15 6. Connessioni 6.1 Connessioni alla base dei pilastri Si analizza ora la connessione alla base dei pilastri adatti a resistere al momento flettente e all’azione tagliante data dal vento. Il momento flettente massimo presente alla base del pilastro è dato dal carico di vento ed è pari a MSLU,vento = 6.761 kNm e l’azione tagliante corrispondente è VSLU,vento = 5.669 kN. Per collegare il pilastro alla fondazione, si ipotizzano 4 ancoranti, il cui tiro massimo è pari a 2.42 kN. Sono ritenuti idonei 4 ancoranti chimici tipo Hilti HVU-HAS M16 con viti 8.8 A.R. Di seguito è presente un’immagine riguardante la loro disposizione. 6.2 Connessioni tra pilastri e travi In sommità dei pilastri sono presenti connessioni bullonate pilastro-trave in direzione BB, pilastrotrave in direzione AA e connessioni saldate trave in direzione AA - trave in direzione BB. Nella tavola in allegato è presente un’immagine riguardante la loro disposizione. pagina 16