SCHEMA DI REGOLAMENTO “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. Queste slides nascono dal bisogno di fornire risposte a quanti, dopo la pubblicazione dei regolamenti attuativi dell’art. 64 legge 133/08, avvertono un senso di ineluttabilità e rassegnazione, come se la partita della fine del tempo modulare nel I ciclo d‘istruzione, si fosse definitivamente conclusa a favore della controriforma targata Gelmini. La FLC CGIL BARI non è affatto di questo avviso perché è convinta che, tra le pieghe di provvedimenti scanditi solo dall’urgenza di imporre tagli camuffati d’inesistente anelito riformatore - ma capaci addirittura di ergersi, a momento di paragone con riforme d’altri tempi e di ben altro spessore - si nascondono in realtà…. …diversi punti di criticità che bisogna, a tutti i costi, far valere! PROVEDIMENTI GELMINI PUNTI DI CRITICITÀ SULLA SCUOLA PRIMARIA RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 133/08, predisposto in data 4 settembre 2008; Decreto - legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; Schema di piano programmatico, di cui all’art. 64 comma 3 della legge 133/08, predisposto in data 4 settembre 2008; Schema di regolamento, predisposto in data 18 dicembre 2008. Allo stato attuale non risultano essere atti definitivi 1. 2. Né lo schema di “Piano programmatico” Né lo schema di regolamento su “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. Infatti……. Lo schema di “Piano programmatico” predisposto dai Ministeri competenti in data 4 settembre 2008, ad oggi, non ha ancora una versione definitiva. Perché diventi definitivo deve… ..essere pubblicato in G.U. Lo schema di regolamento su “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. 1. 2. 3. Deliberato dal C.d.M. il 18 dicembre 2008 Non ha valore definitivo perché sprovvisto ancora del parere di : Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) Conferenza Unificata Consiglio di Stato. Solo allora potrà essere definitivamente approvato dal Consiglio dei ministri NEGLI SCHEMI NOI RAVVISIAMO ALMENO 4 PUNTI DI CRITICITÀ. VEDIAMOLI 1° punto di criticità Il decreto - legge n° 137, all’art. 4, recita: “… nei regolamenti è ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di 24 ore settimanali”. Questo passo rappresenta una chiara forzatura nei confronti della norma costituzionale (art.117) posta a tutela dell’autonomia scolastica: le scelte organizzative e didattiche, nei limiti delle risorse disponibili, sono infatti di competenza delle singole istituzioni scolastiche(commi 1 e 4 dell’art. 5 del Dpr 275/1999). Tra queste rientra la scelta tra il team e il maestro unico! 2° punto di criticità Lo schema di regolamento dice che l’art. 4 del decreto - legge 137 ….. “...ha, tra l’altro, previsto nella scuola primaria la costituzione di classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di 24 ore settimanali, superando in tal modo la precedente organizzazione modulare”. Ma quest’ultima affermazione Non è contenuta … Né nell’art. 64 delle legge 133; Né nell’art. 4 della Legge 169; Ma nemmeno nell’art. 4 comma 3 dello stesso schema di piano programmatico Nessuna delle 3 norme tratta del superamento del modulo e delle compresenze! In altri termini…….. Su questo punto il Regolamento, che è una norma di livello secondario, tratta “abusivamente” una questione non prevista da leggi di rango superiore quali la legge 133 o la legge 169! 3° punto di criticità il comma 2 ter dell’art. 4 della legge 169/08 stabilisce in maniera inequivocabile che “La disciplina prevista dal presente articolo entra in vigore a partire dall'anno scolastico 2009/2010, relativamente alle prime classi del ciclo scolastico”, …. e quindi………. ……Anche in questo caso: il regolamento si è arrogato un compito che non è previsto dalla legge di cui è attuazione! Infatti il regolamento prevede che nelle classi successive alla prima, il modello delle 30 ore potrà continuare a funzionare ma senza compresenze (avremo perciò 6 ore di esubero ogni 2 classi); A nostro avviso vi sono non solo spazi per l‘avvio di un ampio contenzioso a livello nazionale e locale ma anche….. …per l’avvio di un grande movimento di protesta nel Paese!!!! occorre affermare con forza che è un diritto delle famiglie e degli alunni già frequentanti quest’anno, quello di poter continuare ad usufruire dell’offerta formativa e dei modelli didattico-organizzativi scelti negli anni precedenti. Su questo punto una grossa mano potrebbe venire,infine, dalle Regioni! Le REGIONI potrebbero proporre : 1. 2. 3. Per le classi prime un tempo scuola di 24, 27, 30 o 40 ore, senza compresenze; Per le classi successive, l’utilizzo dei modelli preesistenti; Interventi finanziari per i comuni che amplieranno l’offerta del tempo pieno!!!!!! 4° punto (il più ) critico Avendo fretta di effettuare i tagli, la Ministra ha sì previsto nel Regolamento (art. 1 c. 3) il dovuto atto di indirizzo, (atto dovuto a causa dell’art. 8 comma 1 del Dpr 275/99) ma… ..lo ha “ridotto” alla sintesi di 2 norme transitorie preesistenti: il D. lgs 59/2004 (Moratti) e il DM 31 agosto 2007 (Fioroni)! Secondo noi…. in termini di contenzioso, questo aspetto è il più debole - e quindi il più attaccabile - dello schema di Regolamento!!! GRAZIE PER L’ATTENZIONE E BUON LAVORO A TUTTE/I VOI.