esercizio 1972
TRASFERIMENTO
DELLE IMPRESE
Nel 1972 sono state utteriormenta
trasferite aH Enel 20 imprese, con
che sale a 1.179 il numero delle
ex azmnde elettriche assorbite a
tutto il 31 dicembre 1972.
SVILUPPO DELLE UTENZE
Le uten;'~ servite dalrEnel a I 31
dicato,Jr- 1972 ~r~.no 25435.938 e
parevano di 6/O991 unit” cioš
nel Z.7% , quelle a fine 1971. La cifra di aumento non tiene conto
delle 35 000 utenze circa acquisite
per effetto della integrazione delle
20 aziende trasferite.
L e n e r g m complessivamente latturata e stata di 89.142,9 milioni di
kWh, con un incremento, rispetto
alranno precedente, del 9.2%. L'energ,a fatturata ad utanti diretti ”
stata di 82.639,3 milioni di kWh,
con un incremento del 7 , 6 6 ~
NUOVI IMPIANTI
ENTRATI IN SERVIZIO
Gli impianti idroelettrici entrati in
servizio nel 1972, hanno una polenza efficiente di 363000 kW con
una producibilit” di 335 milioni di
kWh: tale producibiliI~l ” per la
gran parte. 274 milioni di kWh, nitenuta mediante pompaggio. E'
questo un indice del rilievo che
vanno assumendo gli impianti di
pompaggio i quali associano alla
loro produclbillt” propria le p o i sibilit” di rendere disponibili, nelle
ore di punta, una quantit” di energia che ” stata accumulata mediante pompeggio.
Gli impianti di generazione dell'Enel in servizio ella fine del 1972,
rappresentano una potenza efficmnta globale di circa 26,5 milioni di k W Nel corso dell'anno
sono entrati inoltre in servizio, ed
opera di produttori non nazionelizzati, impianti - - nella maggioranza Iermoelettrici - - per une
potenza globale di 130.000 kW.
Nei nuovi impianti di distribuzione
sono stati investiti nel 1972 295.6
miliardi di lire.
Volgendo io sguardo all'attivit” costruttiva delrEnel nel decennio
1963-1972 si pub notare che il
complesso degli impianti idroelettrici realizzati assomma ad una
potenza di circa 2 milioni di kW,
con una producibilita annua di circa 4 miliardi di kWh. dei quali 1
miliardo 9 122 milioni ottenibili in
servizio di punta dagli impianti di
pompaggio.
Pi 9 imponenle il complesso degli
impianti lermoelettricl messi in servizio dalrEnel nello stesse periodo: 14 milioni di KVh con une polenza efficiente lorda di )2 milioni
di kW, con una produc•bilit” che
dipende soltanto dal grado di utilizzazione dell'impronto.
Le linee elettriche di trasporto delrEnel entrai3 in servizio nel 1972
ammontano, ad 821 km di tracciato ed 879 km di sviluppo terno.
Prevalente › lo sviluppo delle llnee a 380 kV con 661 km di t e m e
contro i 149 km delle linee a 220
kV ed i 69 km delle linee a tensioni comprese tra i 120 ed i 150
kV. Questa concentrazione rappresenta un'altra delle economie di
scala realizzate con la costituzione di un sistema elettrico unitario, il quale favorisce la costruzione di linee ad alta capacit” di
trasporto e con pi 9 basso costo
unitario del trasporto stesso Analoga e conseguenziale la situazione dei traelormatori installati~ 3.550
MVA alla tensione di 380 kV, contro 839 MVA alla tensione di 220
kV e 36 MVA per le tensioni comprese tra 120 e 150 kV.
PROGRAMMAZIONE
La responsabilit”
derivante dal
compilo 0stituzionalmenta posto all'Enti l i assicurare I~. :~,=ponibdlt” di energia elettrica richiesta por
lo swluppo nazionale, spiega la
particolare attenzione sempre dedicata alrargomento delle previsiom e programmi.
Nel 1963 la richiesta di energia
elettnca ammonter” a 274 miliardi di kWh nel case sl verifichi la
previsione minime e 323 qualora si
verifichi la massima.
In questo contesto di previsioni di
sviluppo della richiesta vanno considerate le difficolt” che si incontrano nelrottenimento delle autOrizzazioni ~mminislrative necessarie per la costruzione degli impianti.
La mancata concessione di queste
autorizzazioni ed anche il loro ritardo genera all'Enel difficolt” sempre pi 9 gravi per far fronte alla
richiesta delt'utanza e pone r E n te. per motivi indipendenti dalla
sua volont”
nell'impossibilit~l di
adempiere al suo principale compito istituzionale, con conseguenze
gravi per lo sviluppo civile ed economico del p a e s e
L'impossibdil” di fare attendibili
previsioni sulla data di entrata in
servizid dei nuovi impianti vanifica in parte notevole Cattivit” di
programmazione: nonostante che
rEnel prenda le sue decisioni con
forte anticipo sulla data prevista
per l'inizio del lavori, il tempo necessario per le autorizzazioni e resito delle pratiche relative costituiscono ormai una incognita non solo per gli impianti di produzione,
ma anche por quelli di trasmissione e distribuzione.
Nonostante r i m p e g n o delrEnel e
lo specifico vincolo posto al programma presentato nel 1972 che.
nel corse dell'anno, venissero concessa le autorizzazioni per buona
parte degli impianti bloccati, non
stato possibile dar corse a lavori di costruzione di nuove centrali in Italia continente;e, salvo
l'impianto di Camerata Picena di
potenza limitata e 100 MW. Di converso š stata revocate rautorizzezione per le centrale di Piombino
(1.280 MW), ormai in fase dt avanzata costruzione, mentre un'ordinanza del sindaco di La Spezie ha
costretto a fermare una delle due
u n i t i da 600 MW installate nelle
locale centrale.
Le unit~ termoelettriche che. pur
programmate per entrare in servizio nel 1973. non potranno per tale
data essere disponibili raggiungono ormai una potenza di 6.500 MW.
Purtroppo i ritardi ormai cumulati
non sono pi 9 reCuperabili anche
s e t u t t a te d i f f i c o l t ” venissero improvvisamente rimossa: gi” dal
1975 rEnel non sar” in grado di
soddisfare la domanda delrltalia
continentale, se questa si svilupper” con ritmo normale, mentre
negli anni successivi la situazione
diventer” progresswamente pi 9 difficile
La situazione ~ particolarmente
preoccupante per rltalia centromeridionale Per quella settentrionale. infatti, sar” forse possible attenuare m parte le carenze mediante importazione di energia dall'estero, anche se appare difficile
che cib sia possibile nei quantitativi necessari. Per rltalia centromeridionale, invece, alla carenza
di impianti di produzione si aggiunge quella delle grandi linee
di interconnessione con il sistema
dell'Italia centro-settentrionale ed
europeo L'attesa ~ellP autorizzazioni per la costruzione della linea
a 380 kV Poggio a Calano-Roma
dura ormai da Ire anni Questa. insieme alle linee La Spezie-Pogglo a Ca,and e Venezia-BolognaPoggio a Ca,and, era destinata a
rafforzare i coltegamenti nord-sud
Recentemente le Regioni interessate. L a z i o e Toscana. hanno espresso parere favorevole alla costruzione della linea su un traccnato d,verso, ma. anche se le relative autorizzazioni fossero rileac,ate a brevissima scadenza, i
lavori non potranno essere ultimati
prima del 1975 cio~ con Ire anni
di ntaido.
TARIFFE ELElr'lrRICNE
Nel corso del 1972 sono stati adottati alcuni provvediment i che hanno anche venato gli oneri che
I utenza neve sostenere per il servizio elettrico.
L'introduzione d e l r l V A ha comportato - - per le forniture dell'energia elettrica m oltre all'abolizione delrlGE, anche quella delh m p o s t a comunale che in passato gravare sui consumi di energie
elettr,ca per illuminazione privata; la nuove ,mposta sul valore
aggiunto š stata fissata nelle misura del 6~ per i COnsumi domestici e del 12~ per gli altri consumL In concomitanza con rintrOduzione del nuovo regime tributario, il Cip ha ritenuto di trasferire a tariffa parte dell'importo
corrispondente all'imposta comunale abolita, e cio~ 7 lire per
kWh fornito per illuminazione pri-vate.
L'imposta di consumo abolite non
era eguale per lutti i comuni licheni. ma variava tra un minimo
di 10 lire ad un massimo di 15
lire per kWh: la maggior parte dei
comuni applicava l'aliquota mas.sima. cost che per circa i due
terzi degli utentl italiani il beneficio ~ di 8 lire per kWh.
In sintesi, del gettito complessivo
dell'imposta
comunale
previsto
per il 1973, circa 59 miliardi sono
stati assegnati pirenei. 10 miliardi alle altre aziende elettriche non
nazionalizzate, mentre 67 miliardi
rappresentano un beneficio per
rutenza.
BILANCIO
lE CONTO ECONOMICO
Complessivamente. dal 1963 al
1972 sono stati effettuati dalrENEL
investimenti per 4491 miliardi di
lire. di cui 1 910 miliardi nei settore della distribuzidne. Nellostesso arco di tempo enfio stati verseti a favore delle ,mprese nazionalizzate indennizzi, comprensivi
d'interessi, o acconti per complessivi 1.934.6 miliardi di lire.
AI fine di procurare i mezzi necessari per far fronte ai programmi d'investimento ed agli impegni
di cui sopra, al netto delle risorse
interne, rENEL ha fatto ricorso al
mercato dei capitali a lungo termine per 4 859 miliardi dt lire. di
cui circa 4.774 miliardi rappresenlano il valore nominale dei prestiti obbligazionari emessi nel decennio.
L'auIohnanziamento, che nel 1963
era nsultatl del 48,72o/0 ma che
aveva toccato punte ancora pi 9
alte nei tre anni successivi ( 6 4 , 4 9 ~
nel 1964, 60.82% nel 1965 e
49.35~
nel 1966) š andato gradualmente riducendosi, sino a risultare di appena 1'8.06% nel 1972,
a causa dei sempre minori ammortar,)enti che si e stati in grado di
effettuare m questi ultimi esercizi.
Gli oneri hnanz,ari, che nel 1963
erano ammonisti a 116.2 miliardi
di lire. sono saliti nel 1972 a ben
330,6 miliardi, con una tendenza
all'aumento, influenzata anche dalla continua erosione dei mezzi interni di hnanziamento
Per il personale, il costo medio
re 2.340000, ” salito nello stesso
per addetto che. al momento della nazionalizzazione, risultˆ di Liperiodo a c,rca 7 milioni. Non tutto tale ampio incremento 6 dovuto alrazione sindacale (anche
se questa š risultate particolarmente pesante nel contratto del
1963 ed in quello del 1970), in
parte dovendosi attribuire all'elevato numero di scatti di conting e n z a rispetto al passato, nonch~
alla legge a favore degli ex combattenti, i cui oneri stanno risultando assai pio gravosi di quanto
era apparso in un pt,mo t e m p o
Anche per il 1972 I E N E L ha chiuso il bilancio in pareggio, ma. si
tratta di un risultato apparente,
ottenuto attraverso la graduale diminuzione delle quota cri emmortamenlo se infatti si fosse dovuto
calcolare tale quota nella misura
del 60.61% del massimo fiscale,
adottata in media, nell'esercizio
1962. dalle principali aziende elettriche nazionalizzate, lo stanziamento sarebbe risultato di 263,7
miliardi di lire.
Gli investimenti effettuati nel 1972
sono aumentati, rispetto all'anno
precedente, di quasi 50 miliardi di
lire. mantenendosi perb al di setto delle previsioni Per circa 89
m i l i a r d i Ci¢ significa m come era
gi” avvenuto nei pio recenti esercizi - - che rEnte ha passato all'industria minori commessa di
quanto sarebbe stato possibile
se non fossero perdurate le remore poste alla installazione di nuovi
impianti termoelettrici. Tali commesse seno ammontate, nonostante raumento dei prezzi frattanto verificatosi, a 513 miliardi
di lire. contro i 574 d e l r l n n o precedente e i 584 miliardi del 1970
Per il periodo 1973-1978 gli investimenti progremmatl ammontano
9 5625 miliardi di lire.
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