LE ORIGINI DI ROMA Hai fatto di genti diverse una sola patria, la tua conquista ha giovato a chi viveva senza leggi: offrendo ai vinti l’unione nel suo diritto ha reso l’Orbe diviso unica urbe (Claudio Rutilio Namaziano (V secolo), Saluto a Roma, De Reditu suo ) La penisola italica, prima dell’espansione di Roma, è popolata da varie genti: Gli insediamenti più antichi risalgono al VI millennio a. C. II millennio: civiltà delle terramare; civiltà nuragica; Etruschi (dalla Lidia) I millennio: civiltà villanoviana (Umbri); Veneti e Japigi (dall'Illiria) Secolo VIII: colonizzazione fenicia e poi greca Secolo VI e V: Celti (Galli) Prime civiltà Civiltà delle Terramare Villaggi di capanne palafitte, in seguito circondati da argini Allevamento e agricoltura Civiltà Appenninica: Pastorizia Capanne o in grotte naturali Sepoltura a dolmen Civiltà Villanoviana (Umbri) Dolmen Scusi a Minervino (LE) Incinerazione dei defunti Lavorazione del bronzo e del ferro Tomba di Badia, Civiltà nuragica Sardegna, II millennio (?) età del Bronzo e del Ferro Struttura sociale: due classi, pastori e agricoltori Alto livello dell'artigianato artistico: bronzetti figurati, oggetti in ferro, ambra e pasta di vetro Strutture architettoniche dette Nuraghi: grandi blocchi a secco di pietra sovrapposti e una camera circolare Decadenza: conquista cartaginese VI secolo GLI ETRUSCHI II millennio a. C. Origine incerta (indigeni o emigrati? Principali città-stato: Veio, Tarquinia, Populonia, Vulci, Volterra, alcune (12) riunite in una confederazione a carattere prevalentemente religioso In età arcaica rette da un re (lucumone), tra il e il IV sec. repubbliche aristocratiche con magistrati annuali Sarcofago degli Sposi, VI Cerveteri Espansione: dall'odierna Toscana verso sud e nord (vedi cartina). Roma stessa governata da una dinastia etrusca nel VI sec. Principali attività economiche: agricoltura, pastorizia, artigianato e traffici marittimi. Cultura: architettura funeraria (necropoli), arte divinatoria (aruspicina, divinazione attraverso il volo degli uccelli) Nel 509 a. C. cacciati da Roma,sconfitti in seguito da cartaginesi e celti. Definitivamente inglobati nella civiltà romana entro la fine del I secolo a.C. L’Apollo di Veio ROMA – Le origini Il mito racconta di una fondazione avvenuta ad opera di Romolo, discendente dalla stirpe reale di Alba Longa, che a sua volta discendeva da Silvio, marito di Lavinia e figlio di Enea, l'eroe troiano giunto nel Lazio dopo la caduta di Troia I primi stanziamenti interessarono il colle Palatino (X sec.) e si diffusero poi anche sugli altri colli, dando poi vita con il tempo ad un diffuso e sempre più capillare centro urbano. La data ufficiale della nascita della città viene fatta risalire al 753 a.C Roma – Organizzazione politica Città-stato con: un Rex, delegato dal popolo, con due compiti: Imperium: il comando dell'esercito Emanazione delle leggi (leges regiae) Dal 753 al 509 a. C. 7 Rex (tradizione): Romolo (fondatore e prime istituzioni politiche), Numa Pompilio (istituzioni religiose, riforma del calendario), Tullio Ostilio (conquista di Alba Longa), Anco Marzio (opere pubbliche: prime mura, ponte Sublicio), Tarquinio Prisco (opere pubbliche: Cloaca Maxima, tempio di Giove Capitolino, Circo Massimo), Servio Tullio (costituzione serviana, nuove mura), Tarquinio il Superbo (Tarquinio il Superbo, cacciato da Roma e instaurata la repubblica) Assemblea aristocratica (ristretta: i capi delle gens): il senato Assemblea popolare: i comizi curiati, in seguito i comizi centuriati (Servio Tullio) Struttura sociale Patrizi (da patres = padri): i membri delle gentes (un gruppo di familiae che condividevano lo stesso nomen) e godevano di molti privilegi come il partecipare al senato, ai comizi e diventare magistrati Plebei: (plebs = riempire?) la massa (spesso povera) dei cittadini romani non patrizi Clienti: pur liberi di nascita, vivevano in un regime di subalternità nei confronti dell'aristocrazia senatoria (patroni) Schiavi: privi di ogni diritto. Spesso prigionieri di guerra, potevano essere comprati e venduti Il fondamento: la Famiglia La popolazione era divisa in tre grandi tribù, a loro volta suddivise ciascuna in dieci curie (comizi curiati) L'unità fondamentale che costituiva le tribù romane era la famiglia patriarcale, guidata dal capofamiglia (pater familias), autorità indiscussa (patria potestas) fino alla morte anche sui discendenti Fin da Romolo il diritto ammetteva il divorzio Fenomeno complesso, dovuto alla confluenza di diversi sistemi religiosi (sincretismo) e alla varietà delle pratiche cultuali (12 secoli!) Nella fase arcaica troviamo: Divinità di origine greca (attraverso la mediazione etrusca) come Giove (Zeus), Giunone (Hera), e Minerva (Atena). Esse costituirono la cosiddetta “triade capitolina”. Successivamente Roma importò il culto di tutte le divinità olimpiche greche (e molte altre), che formarono il pantheon, cioè il complesso “di tutti gli dèi” Divinità tipiche della sfera privata: Lari, divinità che proteggevano l’interno della casa e i confini dei campi, e Penati, spiriti degli antenati defunti le cui immagini venivano conservate in piccoli altari in una stanza della casa. La gestione dei riti religiosi era affidata ai vari collegi sacerdotali: Pontefici (16) con a capo il Pontefice massimo, custodivano le regole del culto, Auguri interpretavano gli auspici e il consenso degli dei, Vestali, 6 sacerdotesse consacrate alla dea Vesta, ecc. ROMA Il culto