Misure di accompagnamento 2013-2014
Verso un curricolo verticale nella scuola
dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
Istituto
Istituto
Istituto
Istituto
Omnicomprensivo Statale di Filadelfia – VV
Comprensivo di Filadelfia
Comprensivo di Briatico
Omnicomprensivo di Pizzo
Scuola ieri
•Monopolio delle informazioni
e dei modi di apprendere
•Trasmissioni standardizzate e
normative delle conoscenze
•Contenuti invarianti pensati
per individui medi
•Logica del programma
Scuola domani…già oggi ma
non ancora :-)
•Pluralità di agenzie formative
•Percorsi formativi
personalizzati
•Logica del curricolo: analisi dei
bisogni formativi e costruzione
del sapere
Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono
più ricchi di stimoli culturali, ma anche più
contraddittori.
Il percorso di insegnamento/apprendimento
deve tener conto di
Molteplici cambiamenti che caratterizzano
la nostra società
Aumento di rischi e opportunità
per
per
per
la scuola, i docenti …
gli studenti
le famiglie
Imparare ad imparare
=imparare come imparare =
con-segnare un metodo di studio
per apprendere in modo significativo, critico e
sempre più autonomo una disciplina o materia che
è punto di vista sulla realtà che la tradizione
fornisce come ipotesi da assumere e innovare.
La scuola è investita da una domanda che
comprende, insieme, l’apprendimento e “il
saper stare al mondo”
Il contesto dell’autonomia richiede ad ogni
istituto di assumersi la responsabilità di
dotarsi di un proprio "curricolo di
scuola" ed implica, perciò, il superamento
di rigidi e minuziosi programmi nazionali in
favore di quadri culturali più sintetici e di
indirizzi di riferimento.
Curricolo, perché?

Curricolo progressivo non più conclusivo
dell’obbligo, caratterizzato dalla
padronanza delle competenze di base

Unitario, in cui il passaggio dagli ambiti
alle discipline si costruisce per successive
specificazioni e si declina all’interno di
un’unità culturale, in grado di sviluppare
una formazione integrale della persona
Curricolo primo ciclo


orientativo, in grado di collegare l’esperienza
personale con l’esplorazione dei contesti,
utilizzando in modo graduale i saperi
formalizzati
in continuità, con la scuola dell’infanzia, nel
passaggio graduale da un legame forte con le
esperienze a forme più pronunciate di
astrazione; con la scuola secondaria,
mediante l’ulteriore formalizzazione dei
saperi in campi disciplinari, saldandosi con il
completamento
dell’obbligo
nel
ciclo
secondario.
Curricolo primo ciclo

Esplicitano “i livelli essenziali di
prestazione del servizio che tutte le
istituzioni scolastiche del Sistema
Educativo Nazionale di Istruzione e
Formazione sono tenute ad assicurare al
fine di garantire il diritto personale,
sociale e civile all’istruzione e alla
formazione di qualità degli allievi”.
Indicazioni nazionali



Il curricolo si delinea con particolare
attenzione alla continuità del percorso
educativo dai 3 ai 14 anni.
Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno
del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto
delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo
delle
competenze,
degli
obiettivi
di
apprendimento posti dalle Indicazioni.
Il curricolo si articola attraverso i campi di
esperienza nella scuola dell’infanzia e
attraverso le discipline nella scuola del primo
ciclo.
Indicazioni nazionali

Progettazione creativa e responsabile di
scelte educative e didattiche

Non mera esecuzione di istruzioni

Non applicazione burocratica di norme
Indicazioni non programmi

La scuola si realizza come ambiente e
mezzo

come comunità che apprende

come luogo e strumento
dell’insegnamento/apprendimento di
persone
Scuola: comunità che vive e si organizza
imparando e “facendo” imparare da uomini

Il traguardo può ritenersi raggiunto se

le conoscenze disciplinari e interdisciplinari

e le abilità operative apprese ed esplicitate nel
sistema formale (la scuola),
non formale (le altre istituzioni formative)
e informale (la vita sociale nel suo complesso)


sono diventate
ciascuno.
competenze
personali
di
Ipotesi di lavoro in vista di una
meta
Vuole e sa trovare risorse e tempo per..

creare in classe
comprensione
le
condizioni
del
lavoro

coltivare simpatia ed apertura verso l'oggetto di
apprendimento-insegnamento, con-segnando un
metodo di studio

raggiungere un linguaggio comune e definire
unitariamente obiettivi, criteri e scale di valutazione
di
Un consiglio di classe per l'intelligenza
e la libertà dello studente
Un consiglio di classe per l'intelligenza
e la libertà dello studente
Interrogarci a fondo
 Sul concetto di competenza
 Sulla
natura
delle
competenze
da
promuovere,
 Sulla loro qualità "formativa"
 Sul
rapporto
tra
apprendimento,
insegnamento e competenze

Il perno del curricolo: la competenza
La competenza è capacità del soggetto di trarre
frutto
autentico
dalla
conoscenza
(base
ineludibile sulla quale la competenza poggia),
incrementando la propria apertura all’esperienza,
il proprio rapporto cosciente e attivo con la
realtà, il proprio protagonismo umano, sociale e
culturale, la effectance e l’autoefficacia.
La competenza, come indicatore di crescita
integrale, implica senso dello scopo, del
significato del vivere, della totalità, ed è
generabile
solo
all’interno
di
rapporti
autenticamente educativi. (R.Mazzeo)
Il perno del curricolo: la competenza
Classe in cui si scopre
 una comunanza di umanità
 un'interdipendenza nello svolgimento delle
attività,
 unità e diversità
 lo studio come "dialogo" con i compagni,
con i libri, con se stessi.
Cum-petere: con tutto se stesso e
collaborando con tutti
Che cosa guardare nell’atto valutativo?
ciò
che lo studente sa,
ciò
che sa agire e come,
come
con
sa essere,
ciò che sa.
Disegno di valutazione delle competenze
Condizioni per insegnare (e quindi valutare)
competenze
 curare la qualità dell’apprendere
 con-segnare un metodo di studio sempre
più personale, efficace e funzionale alla
disciplina
 proporre un’esperienza di studio come
esercizio della ragione, gesto di libertà,
passione per il vero.
Valutare per insegnare
La
valutazione
guida
e
facilita
l'autovalutazione, senza la quale non c'è
consapevolezza
della
qualità
di
apprendimento,
autoregolazione del processo,
coscienza dei progressi e dei risultati nello
studio,
soddisfazione ed incremento della
motivazione
Autovalutazione
competenze
per
promuovere
le
Valutazione, documentazione e orientamento
•Accompagnano lo studente nel suo percorso
scolastico
•promuovono l’azione riflessiva con lo
studente
•favoriscono la collaborazione tra docenti
nello scambio di informazioni,
•la continuità educativa,
•l’orientamento.
Valutare le competenze
Valutazione, documentazione e orientamento
1.Definire i profili di competenza→ situazione
attesa
2.Proporre opportune attività ed esperienze
significative nelle quali l’allievo faccia emergere
prestazioni indicatrici della presenza di risorse e
della loro mobilitazione →situazione osservata
3.Utilizzare Rubriche valutative per esplicitare:
•i criteri di valutazione,
•i livelli di qualità della prestazione,
•i criteri di attribuzione dei punteggi (scoring) alle
prestazioni
Passi per valutare competenze
Valutazione, documentazione e orientamento
4.→ sistema di riferimento per l’assegnazione di
significato e di valore agli esiti del confronto
5.Utilizzare Diari di bordo con resoconti dettagliati
delle
attività
formative
e
valutative
→
ricostruzione dei processiche hanno portato agli
esiti ottenuti
6.Esprimere un giudizio valutativo sulla base dei
livelli EQF e del grado di padronanza delle
competenze considerate → decisione conseguente
alla valutazione
(Roberto Trinchero, Università degli studi di Torino)
Passi per valutare competenze
Bezzi C. (2007), Cos’è la valutazione, Franco Angeli, Milano
Hadji C. , La valutazione degli azioni educative, Editrice La Scuola, Brescia
1995
Giussani L.(2004), Il rischio educativo, Rizzoli
Gardner Howard (1993), Educare al comprendere, Feltrinelli
Goleman D (1997), Intelligenza emotiva, Rizzoli
Mazzeo R. (1997), Insegnare un metodo di studio, Il Capitello.
Mazzeo R. (2005), L’organizzazione efficace dell’apprendimento, Erikson.
Mazzeo R. (2011), Studiare: missione impossibile? , La Scuola Editrice
Pellerey M. (2010), Ripensare le competenze, in Orientamenti Pedagogici,
n. 2-3, Erikson
Puricelli E. , Le unità di apprendimento e gli obiettivi formativi, Scuola e
didattica, 15 ottobre 2003
Reboul O. (1998), Apprendimento, insegnamento e competenza, Armando
Riferimenti bibliografici
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verso un curricolo verticale