ISTITUTO COMPRENSIVO N° 2 ALGHERO VIA TARRAGONA, 16 – 07041 ALGHERO – TEL. 079/981638 – FAX 079/9730062 C.F. 92128560908 - E-MAIL [email protected] www.istitutocomprensivo2alghero.it Prot. n. 7667 Alghero 10.11.2015 AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D’ISTITUTO AI GENITORI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO - - - VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; PRESO ATTO che l’art.1, ai commi 12-17, della predetta legge n. 107 del 13.07.2015, tra l’altro, dispone che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento (limitatamente a quest’anno scolastico la scadenza è prorogata al 15 gennaio) il piano triennale dell'offerta formativa; 2) tale piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico e approvato dal consiglio d’istituto; 3) tale piano viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 4) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, nel corso dei diversi incontri interistituzionali effettuati, nonché delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in occasione degli incontri formali e informali sia attraverso le risultanze della valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola; TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione d’Istituto e, nello specifico, delle criticità emerse nel RAV e delle priorità individuate per il miglioramento; 1 EMANA Ai sensi dell’art.1, comma 14, della legge n.107 del 13.07.2015 (sostituente integralmente l'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275), il seguente: Atto d’indirizzo per la definizione e la predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa Triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19 (d’ora innanzi “Piano”) Premessa Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e da intendersi quale documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità e come programma completo e coerente di strutturazione del curricolo. Esso conterrà le scelte di orientamento strategico, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, le modalità di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane che la scuola adotta per perseguire gli obiettivi d’Istruzione e Formazione in ottemperanza alle Indicazioni Nazionali e in base alle specifiche esigenze del contesto. I contenuti del Piano costituiscono linee guida ineludibili per le condotte professionali di tutti i dipendenti dell’Istituto. 1. L’elaborazione del POF Triennale deve tener conto della vigente normativa e delle presenti indicazioni e far riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei precedenti Piani dell’Offerta Formativa, nonché del patrimonio di esperienze e professionalità costruite e sviluppate negli anni precedenti. 2. L’elaborazione del POF Triennale deve tener conto delle evidenze scaturite dal rapporto di autovalutazione (RAV) e quindi delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati per il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.03.2013 n.80 , che costituirà parte integrante del Piano; 3. Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della legge n.107 del 13.07.2015: - - - commi 1-4: rafforzare il processo di costruzione del curricolo verticale d’Istituto, strutturando percorsi continui che si snodino sui tre segmenti scolastici, coerentemente con quanto prescritto nelle Indicazioni Nazionali ; migliorare i processi di pianificazione , verifica e valutazione dei percorsi di studio ( curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’Istituto), avvalendosi di strumenti strutturati condivisi; superare il modello trasmissivo di insegnamento e aggiornare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali) ed a 2 - - - - dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); implementare la flessibilità didattica e organizzativa prevista dal DPR 275/99, con l’articolazione modulare del monte orario delle discipline, con la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario del curricolo, con diverse articolazioni del gruppo-classe e ogni altra possibile modalità funzionale al miglioramento dell’offerta formativa e rispondente ai bisogni espressi dal territorio e dalle famiglie; operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); abbassare le percentuali di dispersione, di abbandono, di insuccesso scolastico; implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione e miglioramento continuo e sistematico del Piano; miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo per renderlo più adeguato alle specifiche esigenze del contesto ampliamento dell’offerta formativa con proposte riconducibili alle priorità definiti nel piano di miglioramento, collegate alla programmazione didattica o di potenziamento anche nell’orario extracurricolare ; promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione; generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; commi 5-7 e 14 : a) per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che tutte le risorse disponibili dovranno essere valorizzate e rese disponibili in modo da garantirne il massimo utilizzo possibile da parte della comunità professionale, anche avvalendosi di figure di supporto per coordinarne l’utilizzo in base ad appositi regolamenti. Il fabbisogno delle risorse e delle attrezzature dovrà essere funzionale alle priorità individuate per il Piano di Miglioramento, che individua le priorità strategiche dell’Istituto. b) per ciò che concerne l’organico potenziato esso dovrà essere richiesto, nei limiti posti dalla norme vigenti in materia, per le finalità previste dalla legge n. 107/2015, tenendo conto in particolare delle priorità del RAV e del conseguente Piano di Miglioramento. I posti dell’organico potenziato saranno pertanto finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Piano predetto, che devono essere misurabili e quindi espressi in termini numerici. Nel Piano dell’Offerta formativa vanno indicate le priorità rispetto agli ambiti di insegnamento o classi di concorso del personale identificato per l’organico potenziato dell’anno 2015/16 e per l’organico dell’autonomia del triennio successivo. Nel Piano dell’offerta formativa verranno definiti anche gli ambiti di coordinamento e di supporto all’azione didattica e/o su aree progettuali da definire , tenendo presente anche le figure strutturali esistenti ed eventuali loro revisioni (funzioni strumentali, fiduciari di plesso, referenti didattici,coordinatori di dipartimento, ecc) e inserendo tutte le figure in apposito funzionigramma rappresentante la struttura organizzativa dell’Istituto . 3 commi 10 e 12 : Il Piano dovrà prevedere anche iniziative di formazione rivolte agli studenti della scuola media, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, ma anche iniziative destinate al personale tutto e finalizzate ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle procedure, dei comportamenti corretti in caso di emergenza e delle tematiche inerenti la sicurezza nel posto di lavoro e dell’attività con i minori. commi 15-16 : Il Piano dovrà prevedere anche iniziative finalizzate all’educazione alle pari opportunità, alla parità tra i sessi, per la prevenzione alla violenza di genere come di ogni forma di ogni forma di discriminazione legata alla razza, alle convinzioni politiche e religiose, all’orientamento sessuale. comma 20 per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria sarà presa in considerazione la possibilità di utilizzare anche docenti abilitati per la scuola media,nell’ambito delle risorse di organico disponibili, all’interno di un progetto di curricolo verticale continuo e avvalendosi dello strumento della flessibilità didattica e organizzativa prevista dal DPR 275/99. comma 24 per quanto riguarda l’insegnamento agli alunni con disabilità e di quelli con bisogni educativi speciali occorrerà che il Piano definisca linee guida per l’inclusione e per l’effettiva personalizzazione dei percorsi formativi, coerentemente con le vigenti Linee Guida del MIUR e con i contenuti del PAI d’Istituto. commi 28-29 e 31-32 per quanto riguarda le attività di orientamento il Piano dovrà tener conto, oltre che delle evidenze del RAV, delle Linee guida Nazionali emanate a seguito della Legge 128/2013, prevedendo interventi che si sviluppino sia attraverso una didattica orientativa fin dai primi anni del percorso scolastico, sia attraverso attività di accompagnamento e di consulenza orientativa, avvalendosi anche delle risorse professionali dell’ organico di potenziamento. commi 56-61 : all’interno del Piano dovranno essere previste azioni coerenti con le finalità del Piano Nazionale Scuola Digitale, per : promuovere lo sviluppo delle competenze digitali e del pensiero computazionale negli studenti; promuovere un uso consapevole dei media e dei social network da parte degli alunni; sostenere la formazione continua dei docenti per l’innovazione didattica e tecnologica; migliorare la comunicazione tra scuola e famiglia, utilizzando tutte le potenzialità del registro elettronico e del sito Web; migliorare lo scambio professionale tra i docenti dell’Istituto, con altre Scuole, con le Istituzioni e i diversi partner con cui la scuola collabora; migliorare il processo di digitalizzazione e di de materializzazione dell’Istituto. Comma 124 : per quanto riguarda le attività di formazione, il Piano dovrà definire proposte di formazione collegate prioritariamente al piano di miglioramento. La definizione del piano di formazione riguarderà anche il personale ATA, tenendo conto delle specifiche esigenze formative dei servizi generali e amministrativi per renderli sempre più funzionali alle esigenze del servizio scolastico. 4 4.Valutazione degli alunni: il Piano dovrà esplicitare criteri e modalità condivisi per la valutazione degli alunni, prevedendo l’utilizzo nell’ordinaria attività didattica di verifiche di tipo strutturato o semistrutturato, anche in previsione delle rilevazioni INVALSI, evitando in ogni caso modalità addestrative (“teaching-to-test”). 5. Il Piano potrà prevedere: - la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina; - il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari; - la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo; - l'apertura pomeridiana della scuola; - attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgersi negli edifici scolastici, in sinergia con gli enti locali, nei periodi di sospensione dell'attività didattica, con possibilità di apertura nei periodi estivi. 6. Il Piano dovrà inoltre esplicitare: - l’analisi dei bisogni del territorio e la descrizione dell’utenza dell’Istituto; - le azioni della scuola in risposta ai bisogni individuati; 7. Il Piano, infine, dovrà infine includere le modalità di pubblicazione dei risultati raggiunti e di rendicontazione sociale. 8. Il Piano sarà elaborato dalla Commissione espressa dal Collegio dei Docenti. Alla stesura del Piano dovranno collaborare, ciascuno per le proprie competenze, gli insegnanti titolari di incarichi: collaboratori del Dirigente, funzioni strumentali, referenti, coordinatori di plesso, coordinatori di classe e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. I compiti di ciascun componente, le modalità e i tempi operativi saranno concordati nella prima riunione della Commissione che dovrà svolgersi mercoledì 18 novembre. La bozza del Piano sarà inviata in visione al personale docente tramite pubblicazione sull’area riservata del sito web entro il 7 gennaio 2016. Il Piano sarà deliberato dal Collegio dei Docenti in seduta straordinaria l’11 gennaio 2016 e approvato dal Consiglio d’Istituto il 14 gennaio 2016. Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola, reso noto agli altri Organi collegiali competenti e pubblicato sul sito web dell’Istituto. Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio dei Docenti e della diligenza con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, ringrazio per la competente e fattiva collaborazione ed auspico che con motivazione si possa lavorare insieme per il miglioramento della nostra Scuola. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Dott.ssa G. Angela Cherveddu) 5