Un bazar nel suolo
L’economia del suolo è caratterizzato da relazioni di scambio sostenibili e con un futuro a
lungo termine. Un tipo di relazione particolare è quella tra i funghi e le radici delle piante.
La vita nel suolo ricorda un bazar dove si offrono prodotti e servizi. Gli acquirenti sono alberi, piante
erbacee e graminacee che con le loro radici esplorano il suolo alla ricerca di nutrienti come l’azoto e
il fosforo.
I loro partner commerciali più importanti sono i funghi, che con i loro sottilissimi filamenti, le ife, penetrano nei più piccoli pori del terreno raggiungendo nutrienti inaccessibili all’apparato radicale di
una pianta. I funghi si fanno pagare questi beni barattandoli con gli zuccheri che essi a loro volta non
sanno produrre autonomamente. Per lo scambio i funghi si ammassano con i loro sottili filamenti intorno alle radici fino a formare una fitta rete che le avvolge completamente come in una sorta di
mantello. Ed è proprio all’interno di questo mantello fungino che si svolge lo scambio commerciale.
L’80 per cento di tutte le piante terrestri vive in una tale comunità simbiotica, denominata micorriza
(«radice infungata»). Tra le 2000 specie di funghi micorrizici finora individuate in Svizzera si trovano
molte specie commestibili come il fungo porcino e il gallinaccio. E' interessante notare che i funghi
micorrizici commerciano anche con gli alberi giovani, che sebbene non dispongano ancora di troppi
zuccheri con cui pagarli, saranno i clienti di domani.
Servizi preziosi
Marcel van der Heijden dell’istituto di ricerca Agroscope, insieme ad altri ricercatori, è riuscito a dimostrare che negli ecosistemi naturali le piante assimilano gran parte del fosforo e dell‘azoto tramite
la simbiosi micorrizica, che in alcuni casi può instaurarsi anche con più specie di funghi al contempo.
Da questa simbiosi non traggono vantaggio solo le piante selvatiche ma anche quelle coltivate. La
presenza di funghi e ad altri organismi del suolo, come i lombrichi, consente agli agricoltori di ottenere raccolti di mais più abbondanti.
I funghi micorrizici non offrono soltanto prodotti ma anche servizi. Il mantello fungino protegge le
radici fungendo da filtro contro gli agenti patogeni e le sostanze nocive. Migliora inoltre l’assorbimento dell’acqua e rende la pianta più resistente alla siccità.
Nell’ambito di un progetto finanziato dal Fondo nazionale van der Heijden ha individuato anche tante
altre prestazioni fornite gratuitamente dai funghi. Tra queste rientra la protezione delle acque: i funghi e gli altri organismi del suolo trattengono quasi 50 chili di azoto per ettaro che altrimenti finirebbero nelle acque sotterranee o nel ruscello più vicino provocando un aumento troppo elevato della
concentrazione di nitrati. Negli esperimenti più recenti è stato dimostrato che i funghi possono anche
ridurre di oltre un terzo le emissioni di protossido di azoto dal suolo assumendo un ruolo importante
nel dibattito sul clima. Ricordiamo a tale proposito che il protossido di azoto è un potente gas a effetto serra con un potere climalterante di ben 298 volte superiore a quello del biossido di carbonio.
Funghi micorrizici come partner commerciali
L’uomo non premia sempre adeguatamente il lavoro svolto dai funghi. L’apporto eccessivo di sostanze fertilizzanti, le lavorazioni del terreno troppo frequenti, i pesticidi e le sostanze nocive contenenti azoto che anno per anno si diffondono tramite l’aria nel terreno danneggiano gli organismi del
suolo. In molte zone la crescita dei filamenti fungini è fortemente ridotta, i funghi sono in ritirata. Il
diradarsi delle popolazioni fungine può avere dei risvolti negativi per i raccolti, la varietà di specie che
vivono in superficie e la salute delle foreste.
Ed è per tale ragione che Van der Heijden sostiene l’importanza di favorire la presenza dei funghi
piuttosto che combatterli e di rendere accessibile all’uomo il mercato di prodotti e servizi offerti dal
suolo, operando così nel senso di uno sfruttamento sostenibile delle risorse del suolo.
Contatto: Prof. Dr. Marcel van der Heijden, Agroscope, Tel.: 058 468 72 78, [email protected], www.agroscope.admin.ch/bodenoekologie/
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2015 «Anno internazionale dei suoli». Per evidenziare l’importanza rivestita dagli organismi del suolo per la vita dell’uomo, l’Ufficio federale dell’ambiente
(UFAM) e il Programma nazionale di ricerca «Risorsa suolo» (PNR 68) presentano e illustrano ogni mese un organismo vivente. Tutte le schede finora pubblicate possono essere scaricate al seguente indirizzo:
www.suoli2015.ch
Didascalia foto
Anche nell’anno 2015 l’uomo può contare su una relazione economica che funziona: radice
(giallo) e fungo (verde). Foto: Jan Jansa
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Fact sheet - Anno internazionale dei suoli