Ripensare la didattica Roberto Maragliano Università Roma Tre [email protected] http://www.vladstudio.com 1 Perché questa formula Ripensando la scuola nell’età del computer • così Seymour Papert, nel 1993, ragionando sul rapporto tra computer e formazione del bambino • noi di Moodle, quindici anni dopo, siamo sollecitati ad un simile ragionamento dal rapporto in atto tra rete e formazione adulta 2 Un cambiamento di prospettiva è • • il nostro linguaggio la nostra enciclopedia ma è anche • la forma che diamo alla nostra attività didattica • lo spazio mentale entro cui progettiamo e realizziamo formazione La proposta che facciamo qui è di • considerarci qualcosa di più e diverso da una avanguardia tecnologica Noi di possiamo riconoscerci e farci conoscere come • una comunità di operatori e studiosi della didattica 3 Dentro la didattica Ma dove? Per l’elaborazione attuale • • dai margini al centro Per le proiezioni sul futuro • • http://www.vladstudio.com da una logica settoriale ad una logica generale I temi che noi trattiamo, i problemi che noi affrontiamo sono http://www.giuseppestampone.com • • di tutti • semplicemente e universalmente, i temi e i problemi della didattica dei new media come degli old media Le nostre prospettive e quelle dell’insegnamento frontale sono le stesse http://www.vladstudio.com • • • motivare sapere • far crescere consapevolezza favorire apertura mentale sollecitare esperienza e conoscenza A questi aspetti noi aggiungiamo sensibilità strategica per • • • • • http://www.giuseppestampone.com esperienza condivisa conoscenza reticolare creatività connettiva sapere dialogico pratica comunitaria Sono solo problemi nostri? 4 La rimediazione della didattica La rete pone le condizioni per • una rimediazione della didattica Che vuol dire? La testualità libresca ha dato forma alla didattica che tuttora conosciamo a pratichiamo, caratterizzata da http://www.giuseppestampone.com • • • • disciplina oggettualità isolamento distacco Il sapere di rete va al di là delle forme testuali della mediazione Che vuol dire? Emergono caratteristiche come • • • • http://www.giuseppestampone.com reticolarità interattività condivisione partecipazione Non sono realtà del tutto nuove ma presenti già prima, in forme sacrificate La rete le riscatta e valorizza L’ipertestualità • • non è alternativa alla testualità è la cornice che consente di problematizzare la testualità http://www.giuseppestampone.com In questo senso, la pratica e il sapere di rete • • rimediano la didattica danno alla didattica più complessità La formazione di rete • • non si contrappone alla formazione in presenza non ricalca la formazione in presenza La formazione di rete • • fa guardare alla presenza in una prospettiva più ampia fa vedere la faccia fin qui nascosta degli oggetti, dei soggetti e dei contesti della didattica Noi di lo sappiamo bene Vogliamo farlo sapere! Per questo la formula dell’e-learning comincia ad andarci stretta Per questo vorremmo poter parlare di i-learning Di una didattica, cioè, che • • è alimentata dalla rete e alimenta la rete dà un forte contributo a ripensare l’apprendimento e l’insegnamento Noi di questo ripensamento lo pratichiamo ogni giorno Dobbiamo saperlo e farlo sapere! Con queste idee il gruppo di lavoro del Laboratorio di Tecnologie Audiovisive ha operato anche in sede di ricerca promuovendo in ambito PRIN la realizzazione di DidaIT DidaIT Viene presentato oggi in Piazza Telematica DidaIT modulo Moodle per la scrittura reticolare Buon lavoro!