Le fibre Taglialavore jessica Le fibre Le fibre in mischia nascono dall'esigenza non solo di contenere costi, ma anche combinare in un unico prodotto gli aspetti positivi delle varie fibre, naturali e tecnologiche, minimizzando gli inconvenienti di entrambe le categorie. Per quanto attualmente si sta assistendo a una riscoperta del naturale, è innegabile, infatti, che le mischie offrano interessanti possibilità. Per esempio, un tessuto misto lana e sintetico, oltre a essere molto meno costoso rispetto a uno di pura lana, può essere lavato con maggiore facilità, si asciuga più velocemente e ha minori probabilità di andare soggetto a infeltrimento a contatto con l'acqua. Allo stesso modo, un misto cotone e sintetico subisce solo un lieve restringimento per effetto del lavaggio, asciuga in fretta e si stropiccia in minor misura rispetto al tessuto di cotone. Classificazione delle fibre più utilizzate Naturali Animali. Lana Seta Vegetali. Cotone Lino Canapa Minerali. Vetro Ceramica Carbonio Sporcabilità (Scala di giudizio da 1 a 100) Fibre naturali animali È dalla pecora che si ricava la fibra animale di gran lunga più sfruttata dall'industria tessile: la lana. Cammelli e lama forniscono lane pregiate. Fibre naturali animali Le fibre naturali di origine animale derivano da un essere vivente contengono un'altra percentuale di proteine. Le fibre animali presentano alcune caratteristiche che le rendono particolarmente adatte alla stagione invernale: oltre a essere termoisolante, cioè ad avere la capacità di trattenere il calore corporeo, hanno potere igroscopico, cioè assorbono lumidita , proteggendo dalle malattie da raffreddamento e lasciando respirare la pelle. Per queste caratteristiche sono molto apprezzate dal punto di vista igienico, anche se la lana, per la sua struttura e squame, può provocare allergie. Fibre naturali vegetali Le fibre naturali di origine vegetale derivano da diverse parti delle piante, come il fusto, il seme e le foglie. Le più importanti sono il cotone, il lino e la canapa, ma accanto a queste fibre tradizionali stanno cominciando ad affacciarsi sul mercato il ramiè, il bambù, la ginestra, il cocco e l'ananas. Le fibre naturali vegetali, che rappresentano un'altra percentuale di cellulosa, vengono considerate tipicamente estive perché non hanno la capacità di trattenere il calore corporeo. Sono ideali sotto il profilo igienico perché assorbono il sudore, lasciano respirare la pelle e difficilmente provocano reazioni allergiche. Bruciano rapidamente con fiamma viva, emanando un caratteristico odore di carta dovuto alla presenza della cellulosa e producendo una cenere scarsa e leggera, quasi evanescente. Fibre artificiali Le fibre artificiali sono prevalentemente di origine vegetale e derivano da sostanze chimiche. Si tratta di fibre abbastanza elastiche, che si stropicciano relativamente poco e, in genere, si presentano più morbide e cadenti di quelle naturali. Hanno limitato potere termoisolante, cioè trattengono il calore corporeo solo in parte, quindi sono molto versatili e possono essere utilizzate in vari periodi dell'anno. Hanno, inoltre, discrete igroscopicità e traspirabilità, cioè capacità di assorbire il sudore e di lasciare respirare la pelle, anche se possono provocare reazioni allergiche in soggetti particolarmente sensibili. Bruciano velocemente, emanano un caratteristico odore di carta e lasciano come residuo una piccola quantità di cenere leggera. Fibre sintetiche Le fibre sintetiche, a differenza di quelle vegetali artificiali, presentano una quantità molto elevata di sostanze chimiche, derivate in particolare dal petrolio. Hanno il vantaggio di proteggere il corpo dal freddo fungendo da isolanti termici, ma non sono molto salutari: oltre, infatti, a provocare reazioni allergiche in soggetti sensibili, trattengono il sudore a contatto con la pelle, che quindi non è libera di respirare. Uno dei principali vantaggi delle fibre sintetiche è la praticità. Infatti, non si sgualciscono e non si sporcano facilmente e possono essere lavate senza problemi, a mano o in lavatrice, senza restringersi a contatto con l'acqua. Bruciano con difficoltà e alcuni tipi di fibre fondono con emissione di fiumi: il residuo della combustione è un materiale solido e rigido.