LUIGI TAZZA UOS Dialisi Dipartimento di Scienze Chirurugiche Policlinico A. Gemelli - Roma 54 - Figura: Tipo di accesso vascolare(%). Anni 2002-2010. Incidenti nell'anno. Cateteri venosi Fistole protesiche Fistole native 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 letteratura FAV: CV: Gold standard Terza scelta per rischio di infezione, trombosi venosa, malfunzionamento Disponibilità del tempo disponibile per la Necessità di dialisi immediata Attività cardiocircolatoria stabile Scompenso cardiaco Vena cefalica rettilinea, priva di trombosi Assenza di vene superficiali “maturazione” (sistema venoso indenne) Flusso arterioso radiale e ulnare conservato utilizzabili all’avambraccio alternativa a protesi ) Ischemia digitale (in premessa La scelta del tipo di accesso vascolare con cui si inizia la dialisi è di solito una scelta individuale ,“obbligata” e contingente legata a: > organizzazione sanitaria > condizioni cliniche del paziente scopo Individuare i fattori associati al tipo di accesso; Formulare ipotesi sui meccanismi che inducono all’utilizzo del CV o della FAV; Favorire un maggiore ricorso alla FAV fin dall’inizio “Fattori associati” e cause Se un fattore risulta associato ad un effetto non si può affermare che ne sia la causa (es. scompenso cardiaco e inizio dialisi con catetere venoso : non è lecito concludere che la presenza di scompenso cardiaco rappresenti la causa per cui si è costretti a ricorrere al catetere). Con i mezzi epidemiologici non siamo in grado di identificare le “cause” ma l’associazione di un fattore con un effetto ci suggerisce almeno dove andare a cercarne la causa FATTORI IPOTESI Disponibilità tempo necessario a pianificazione, esecuzione e maturazione della FAV Vene superficiali non idonee e danneggiate Presenza di cardiopatie / arteriopatie Ospedalizzazione / uso vene superficiali per infusioni Attività fisica Farmaci Assenza di malnutrizione Riferimento precoce vs tardivo Rene policistico vs altre nefropatie Diabete Centro privato vs centro pubblico Sesso femminile vs maschile Presenza di neoplasia Età diabete Scompenso cardiaco Cardiopatia ischemica M. cerebrovascolare Uso di antiaggreganti/anticoagulanti Uso di coronarodilatatori/betabloccanti Malattie sistemiche neoplasie Autonomia stadio I e II Creatininemia +1 Albuminemia +1 Ematocrito +1 Uso di antiaggreganti Uso di anticoagulanti Uso di sartanici Uso di statine HTN Albuminemia Uso di Kayexalate Materiali e metodi Coorte di soggetti “incidenti “ del Registro dal 2002 al 2010 (n=5592) in dialisi extra-corporea Analisi multivariata dei fattori che hanno portato ad iniziare la dialisi con catetere venoso (sia temporaneo che tunnellizzato) oppure con fistola nativa (ogni tipologia) Fattori esaminati: 70 65 64.7 TIPOLOGIA DI ACCESSO VASCOLARE ALL’ INGRESSO. RRDTL, 2002-2010 60 55 50 45 40 35.3 35 30 25 20 15 10 5 0 fistola catetere 75 70 TIPOLOGIA DI ACCESSO VASCOLARE ALL’ INGRESSO, PER SESSO. RRDTL, 2002-2010 68.7 fistola catetere 65 60 57.7 55 50 45 42.3 40 35 31.3 30 25 20 15 10 5 0 maschi femmine 80 75 TIPOLOGIA DI ACCESSO VASCOLARE ALL’INGRESSO, PER GRADO DI AUTONOMIA. RRDTL, 2002-2010 74.0 70 fistola catetere 65 60 55 50.5 49.5 50 45 40 35 30 26.0 25 20 15 10 5 0 alta bassa TIPOLOGIA DI ACCESSO VASCOLARE ALL’ INGRESSO, PER REFERRAL. RRDTL, 2002-2010 75 70 69.8 fistola catetere 65 60 54.7 55 50 45.3 45 40 35 30.2 30 25 20 15 10 5 0 early referral late referral TIPOLOGIA DI ACCESSO VASCOLARE ALL’ INGRESSO, PER TIPO DI CENTRO. RRDTL, 2002-2010 75 70 fistola 65 catetere 67.2 62.5 60 55 50 45 40 37.5 35 32.8 30 25 20 15 10 5 0 pubblico privato 30 fistola 24.8 25 catetere TIPOLOGIA DI ACCESSO VASCOLARE ALL’ INGRESSO, PER NEFROPATIA RRDTL, 2002-2010 21.7 20 25.0 22.9 23.4 23.4 15 9.7 10 8.5 8.0 7.3 5.9 5.2 5 4.3 3.2 2.7 0.6 3.2 0.2 0 Eziologia incerta Glomerulonefrite Malattia cistica Pielonefrite / Nefrite / Nefropatia renale / Nefropatia familiare tossica Malformazioni renali Malattie renali vascolari Diabete Malattie sistemiche Altre nefropatie TIPOLOGIA DI ACCESSO VASCOLARE ALL’ INGRESSO, PER COMORBIDITA’. RRDTL, 2002-2010 65 61.0 60 55 fistola 52.7 catetere 50 45 40 35 32.6 30.7 30 26.4 25 20.5 19.1 20 17.0 15 13.8 10 8.1 8.2 4.3 5 0 diabete ipertensione cardiopatia ischemica neoplasia insufficienza cardiaca cerebrovascolare TIPOLOGIA DI ACCESSO VASCOLARE ALL’ INGRESSO, PER TIPOLOGIA DI FARMACO. RRDTL, 2002-2010 45 40.7 40 35.3 fistola 35 catetere 30 25 21.8 20.2 19.2 20 19.2 17.2 15.7 14.7 15 12.4 10 12.1 12.7 8.6 5.0 5 0 antiaggreganti piastrinici anticoagulanti orali beta bloccanti coronarodilatatori kayexalate sartani statine TIPOLOGIA DI ACCESSO VASCOLARE ALL’INGRESSO, ALTRI PARAMETRI. RRDTL, 2002-2010 Media (DS) Fistola Catetere 65,8 (15,1) 69,4 (14,7) Albuminemia 3,7 (0,5) 3,5 (0,6) Creatininemia 7,6 (2,4) 6,8 (2,5) Ematocrito 32,6 (4,6) 31,2 (4,6) Età CONDIZIONI MENO PROBABILMENTE ASSOCIATE CON CATETERE VENOSO cistica renale / nefropatia familiare (SI vs. NO) familiare (0.55)* M.malattia cistica renale / nefropatia Albuminemia + 1 mg/dL (0.68)* albuminemia (+1 g/dl) Uso di chelanti del potassio (0.72)* kayexalate (SI vs. NO) Centro privato vs pubblico (0.74)* Uso di antiaggreganti piastrinici (0.79)* privato vs. pubblico Uso di statine (0.83) p<0.03 Uso di sartaniciantiaggreganti (0.88)piastrinici (SI vs. NO) p< 0.18 Presenza di ipertensione arteriosa (0.88) p< 0.04 statine (SI vs. NO) Creatininemia + 1 mg/dL (0.91)* sartani (SI vs. NO) Ematocrito +1% (0.96)* * = p< 0.00 ipertensione arteriosa (SI vs. NO) creatininemia (+1 mg/dl) ematocrito (+1%) 0 .5 IC 95% inf-sup 1 1.5 OR CONDIZIONI PIU’ PROBABILMENTE ASSOCIATE CON CATETERE VENOSO referral (late vs. early) Tardivo riferimento (2.59)* Grado di autonomia personale basso vs alto (1.91)* Nefropatia da malattia sistemica (1.86)* Presenza di scompenso cardiaco (1.84)* Uso di anticoagulanti orali (1.51)* Sesso femminile (1.50)* Presenza di neoplasia (1.50)* Presenza di cardiopatia ischemica (1.19) p<0.04 Uso di betabloccanti (1.19) p<0.03 Uso di coronarodilatatori (1.15) p<0.13 Presenza di m. cerebro-vascolare.5(1.13)1 p<0.16 1.5 2 2.5 * = p< 0.00 IC 95% inf-sup OR grado di autonomia personale (basso vs. alto) nefropatia malattie sistemiche (SI vs. NO) insufficienza cardiaca (SI vs. NO) anticoagulanti orali (SI vs. NO) sesso (femmine vs. uomini) neoplasia (SI vs. NO) cardiopatia ischemica (SI vs. NO) betabloccanti (SI vs. NO) coronarodilatatori (SI vs. NO) malattia cerebro-vascolare (SI vs. NO) 3 Risultati : Condizioni “neutre” (non associate) Età + 1 anno (1.00) p<0.49 NS Presenza di diabete (1.00) p<0.98 NS Conclusioni 1 Il diabete e l’età più avanzata non sono fattori associati in maniera indipendente con la probabilità di iniziare dialisi col catetere venoso Conclusioni 2 Tra le condizioni più facilmente associate con l’uso di FAV all’inizio della dialisi osserviamo: il riferimento precoce (nefropatie ed evoluzione lenta) gli indicatori di prevenzione medica (uso di alcuni farmaci, antiaggreganti, sartani, statine) Il centro privato Il migliore stato nutrizionale e muscolare Conclusioni 3 Tra le condizioni più facilmente associate con l’uso di catetere venoso all’inizio della dialisi osserviamo: Il riferimento tardivo Riduzione/compromissione dell’autosufficienza personale Lo scompenso cardiaco e gli indicatori di assistenza cardiologica (uso di TAO, betabloccanti, coronarodilatatatori) Gravi comorbidità circolatorie Il centro pubblico