LEGGERE
UN’OPERA D’ARTE
A cura della Prof.ssa Scarpiello Margherita Rosaria
COME AVVIENE LA COMUNICAZIONE ARTISTICA
In ogni forma di comunicazione c’è:
• un emittente, la persona che decide di trasmettere qualcosa;
• un messaggio, il contenuto della comunicazione;
• un codice, il sistema di segni usato per comunicare, che
deve essere conosciuto da chi riceverà il messaggio;
• un mezzo, l’elemento che consente “fisicamente” la
trasmissione del messaggio;
• un ricevente, la persona alla quale è indirizzato il
messaggio;
• un contesto, all’interno del quale avviene la comunicazione;
• una funzione, lo scopo che ha chi emette il messaggio
il Cenacolo di Leonardo
Emittente: Leonardo
Messaggio: l’Ultima cena
Codice: pittura del Rinascimento
Mezzo: parete del refettorio di
Santa Maria delle Grazie
Ricevente: destinatari, prima i
monaci, oggi noi
Contesto: l’Italia delle signorie,
in particolare la Milano degli
Sforza
Funzione: educare la gente alla
fede e alla devozione
Cos’è un’opera d’arte
In origine il termine “arte” indicava l’abilità tecnica:
– nel realizzare un oggetto
o
– nel compiere un’attività
Ancora oggi infatti, riferendosi a qualcosa ben fatto si dice che è “a
regola d’arte”
Successivamente, con il termine arte ci si è riferiti alle cosiddette
“belle arti” ovvero architettura - scultura - pittura.
Oggi per opera d’arte si intende un manufatto che riesce a
comunicare sensazioni, emozioni, sentimenti e che conserva un
valore estetico. L'arte è l'espressione estetica dell'interiorità
umana. Rispecchia le opinioni dell'artista nell'ambito sociale,
morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico.
Valutazione emozionale dell’opera
La prima valutazione che si dà di un’opera d’arte è di tipo
emozionale: un’opera può piacere o no.
Dopo una valutazione di tipo estetico di un’opera d’arte si
passa ad un livello superiore che implica un minimo di
conoscenza delle tecniche artistiche, delle tipologie di opere
d’arte, dei periodi storici.
La lettura di un’opera passa
attraverso varie fasi:
1. acquisizione dei dati preliminari di un’opera (tipologia,
autore, datazione, dati tecnici, dimensioni, committenza)
2. analisi del soggetto, genere artistico
3. lettura del linguaggio visivo, lettura iconografica (punto,
linea, colore, luce, volume, spazialità, composizione) e
iconologica (significato allegorico o simbolico dell’opera)
1) Acquisizione dei dati preliminari di
un’opera
TIPOLOGIA:
bisogna distinguere se si tratta di una pittura (a olio o a
tempera) di un disegno
- di una scultura (a tutto tondo, un basso o altorilievo)
- di un’architettura (chiesa, palazzo pubblico, acquedotto….)
- di un manufatto (d’oreficeria, tessile, di carta, di metallo…)
1) Acquisizione dei dati preliminari di
un’opera
DIMENSIONI:
Per un dipinto generalmente si riporta l’altezza e la larghezza,
per una scultura si riportano le dimensioni di massimo
ingombro.
1) Acquisizione dei dati preliminari di
un’opera
COMMITTENZA:
Nel Medioevo la committenza era prevalentemente religiosa;
nel tardo medioevo e rinascimento la committenza era
religiosa ma anche laica (corporazioni, grandi mercanti).
Oggi accanto alle committenze private si affiancano anche
committenze di Enti pubblici.
1) Acquisizione dei dati preliminari di
un’opera
COLLOCAZIONE:
Raramente le opere d’arte si trovano nel loro contesto
originario, molto spesso si trovano all’interno di musei o
collezioni private.
Un’altra situazione molto frequente è quella delle opere d’arte
trafugate, rubate come bottino di guerra.
Quando si riporta la collocazione va poi specificata l’originaria
collocazione dell’opera.
1) Acquisizione dei dati preliminari di un’opera
AUTORE e DATAZIONE: Spesso non è possibile avere una
data precisa di un’opera d’arte soprattutto per i periodi
precedenti al Basso medioevo, così, come per l’autore, si cerca
di ricondurre l’opera ad un determinato periodo storico
aiutandosi con le altre informazioni in nostro possesso (dati
tecnici e stilistici, dimensioni, documenti scritti). Un’opera d’arte
romana la si può datare riferendosi al periodo di governo di un
dato imperatore (età augustea, età Claudia….), un’opera d’arte
medievale la si data cercando di individuare il quarto di secolo e,
se non è possibile, la prima o la seconda metà di un secolo.
In molti casi è la tecnica di un’opera a darci un indizio sulla sua
datazione (per es. un dipinto a olio su tela non può essere
precedente alla seconda metà del XV secolo)
Solo a partire dal Basso medioevo e soprattutto
dal Rinascimento che gli artisti, elevandosi dal semplice ruolo di
artigiani, iniziano a lasciare le loro firme.
1) Acquisizione dei dati preliminari di
un’opera
TECNICA E MATERIALI
Si individuano le tecniche usate per la realizzazione dell’opera
e il supporto utilizzato
Materiale una superficie lignea presenta un supporto
omogeneo, mentre la tela no e può essere volutamente
lasciata libera dall’artista. Il differente supporto di un’opera
muta l’effetto che l’opera produce.
La superficie può essere scabra, liscia, levigata, modulata,
rigata, scanalata, incisa.
Tecnica (Per la pittura: a macchia, campitura, punteggiatura,
velatura, a spruzzo, a tampone, colatura, collage...Per la
scultura: modellazione, scultura con scalpello, al trapano,
traforo, incisione, levigatura, sbozzatura, scheggiatura).
2) Analisi del soggetto
DESCRIZIONE DEL SOGGETTO
Il soggetto spesso coincide con il titolo dell’opera. Davanti ad
un’opera figurativa bisogna distinguere se si tratta di un
ritratto, di una natura morta, di un paesaggio, di una scena
storica, religiosa o allegorica.
Si analizzano poi i singoli personaggi e si distinguono gli
elementi principali da quelli secondari, il primo dal secondo
piano.
Nel primo Novecento con le Avanguardie il soggetto si è
svincolato da una figura ben precisa: Cubismo o Astrattismo;
in questo caso si analizzano elementi come la forma e il
colore.
I generi artistici
Arte sacra
– Immagini di divinità e scene religiose
Genere mitologico
– Soggetti della mitologia greca, romana o di altre civiltà
Genere storico
– Soggetto riferito a eventi o personaggi della storia
Ritratto
– Privato, realistico, ufficiale ecc.
Vita quotidiana (scene di genere)
– Figure in ambiente reale
Natura morta
– Frutta, fiori e oggetti della vita quotidiana
Paesaggio
– Vedute paesaggistiche
Allegoria
– Figure e oggetti con significati simbolici
3) lettura del linguaggio visivo, lettura
iconografica
Il punto è il più piccolo segno che i nostri occhi riescono a
percepire. Può essere prodotto dall’uomo con
appositi strumenti (penna, matita, pennarello, punta di pennello
strumenti metallici). In base allo strumento utilizzato si avrà
un punto sempre diverso per circonferenza o per forma.
3) lettura del linguaggio visivo, lettura
iconografica
LINEA: Possiamo definire la linea come la traccia lasciata da
un punto in movimento o come un insieme di puntini
vicinissimi tra di loro.
La linea può assumere forme ed andamenti diverse, in base al
gesto di chi la disegna o allo strumento usato, o magari
alla superficie ove viene prodotta.
La linea può anche delimitare delle forme ben precise.
la linea può essere continua, spezzata, nervosa; può essere il
contorno di un’immagine o può essere solo decorativa (per es.
nell’Art Nouveau).
Nella pittura fiorentina del ’400 la linea del disegno era il
fondamento dell’opera, delineava il contorno delle immagini in
modo netto.
In base a come viene disegnata una linea si possono
esprimere determinate sensazioni:
la linea orizzontale per esempio suggerisce calma, staticità e
quindi una grande tranquillità quasi come fosse un individuo
che sta dormendo tranquillo.
La linea verticale invece suggerisce un movimento regolare
oppure una crescita od una caduta.
La linea obliqua ci suggerisce qualcosa di dinamico, di fretta
qualcosa che è instabile, uno scatto furioso quindi molta
mobilità.
La linea curva invece ci dà l’impressione di qualcosa molto
armoniosa, elastica, un vero senso di protezione, (vedi magari
il seno materno, le curve prosperose, etc.).
La linea spezzata che può suggerire energia pura,
nervosismo o particolari vibrazioni.
La linea mista ci propone fantasia, incertezza, movimento.
Nella tecnica incisoria la linea assolve poi un ruolo
fondamentale sia nel determinare i contorni delle figure sia nel
costruire la sottile trama delle superfici.
3) Lettura del linguaggio visivo, lettura
iconografica
COLORE: l’analisi del colore riguarda le qualità di tono e
luminosità, le armonie e i contrasti. Bisogna analizzare se
un colore prevale sugli altri o contribuisce a determinare
simmetrie o asimmetrie compositive.
I colori possono essere accesi, vivaci, spenti, chiari, scuri, a
contrasto, tonali, freddi, caldi, monocromia, bicromia, ampia
gamma di colori, trasparenti, coprenti, uniformi, sfumati,
cangianti, irreali, concreti.
3) Lettura del linguaggio visivo, lettura
iconografica
Luce/ombra
(contrasti, luce diffusa, solare, piena, calda, fredda, diretta,
radente, a getti, bianca, colorata, soffusa, che sfuma, che
abbraccia le forme, concentrata, ombre scure, trasparenti,
delicate, nette, che spezzano la forma, che accentuano la
forma, che ammorbidiscono, che creano ritmi)
3) Lettura del linguaggio visivo, lettura
iconografica
VOLUME E SPAZIO: nella cultura occidentale si è sempre
osservato quanto un’immagine, un oggetto rappresentato
aderisce al dato reale. Nel Rinascimento gli artisti hanno usato
la prospettiva per rappresentare lo spazio e le cose in esse
inserite.
Volumi (solidi, pieni, assenza di volume, costruzione per
piani, rotondi, spigolosi, geometrici, organici, morbidi)
Spazio (tridimensionale, bidimensionale, per piani di
profondità, quinte, circolare, prospettico, chiuso, aperto,
limitato, ristretto, infinito, suddiviso, unitario, articolato,
modulare, organico...)
3) Lettura del linguaggio visivo, lettura
iconografica
COMPOSIZIONE: l’assetto compositivo di un’opera dipende
dall’organizzazione complessiva di linee, forme e colori.
Generalmente si distingue una composizione figurativa da
quella astratta in cui il soggetto coincide con la disposizione
stessa di forme e colori.
3) Lettura del linguaggio visivo, lettura
iconografica
Elementi presenti (in primo piano, nello sfondo, elementi
costruttivi, elementi architettonici)
Proporzioni e rapporti (rapporti figura-sfondo, proporzioni tra
l'insieme e le parti, elementi principali della scena o della
costruzione, si sviluppa tutto in verticale, c'è una perfetta
corrispondenza tra esterni e interni)
Effetto d'insieme (rappresentazione drammatica, serena,
inquietante vivace; insieme armonioso, è tutto basato sul
colore, articolato, rigoroso, essenziale, decorativo,
dinamismo, staticità, solennità, effetto ieratico)
Struttura compositiva (composizione basata sulla curva,
sulle diagonali, paratattica, obliqua, ritmica, piramidale, a
croce, radiale)
3) Lettura del linguaggio visivo, lettura
iconografica
Forme (geometriche, naturalistiche, essenziali, stilizzate,
astratte, semplici, articolate, complesse, definite, vaghe,
concrete, stereometriche, piatte, evanescenti)
3) Lettura del linguaggio visivo, lettura
iconologica
Nel caso l’opera rappresenti un soggetto religioso o mitologico
è importante spiegare il significato allegorico e simbolico del
soggetto.
I contenuti iconologici
Significato nascosto
L’opera d’arte può nascondere significati diversi da quelli
direttamente espressi dal soggetto. Simboli e allegorie vanno
decifrati rintracciando il significato che in ogni epoca hanno
assunto sulla base di precisi valori mitologici, religiosi e
culturali.
Una battaglia, ad esempio, può avere valore solo celebrativo,
ma può anche avere valori ideologici, simboleggiare ad
esempio la lotta di un popolo per conquistare la libertà.
•Allegorie
• Mitologia
• Immagini sacre
• Immagini regali
I contenuti iconologici
Allegorie
– Figura che personifica concetti,
principi morali (virtù, vizi, fama,
gloria, giustizia)
Esempio: figura femminile con
bilancia e spada
La bilancia indica equilibrio è
simbolo di giustizia,
dell’equivalenza fra colpa e
castigo e la spada è lo strumento
per assicurarne il rispetto
(La Giustizia, XVIII sec.,
Inghilterra)
I contenuti iconologici
Mitologia
Narrazione di avvenimenti, gesta e
origini di dei ed eroi in prevalenza del
mondo greco-romano
Esempio: (Sandro Botticelli, Minerva e il
centauro, 1480 ca.)
• Minerva: dea greca guerriera e
personificazione della saggezza
• Centauro: metà uomo metà animale,
personificazione dei bassi istinti
• Minerva afferra per i capelli il
centauro
• Il quadro è una narrazione mitologica
ma è anche un’allegoria perché la
dea rappresenta l’intelligenza che
trionfa sugli istinti animaleschi
dell’uomo
I contenuti iconologici
Immagini sacre
• Sono codificate dalla Chiesa, l’arte
per la Chiesa è uno strumento di
divulgazione e di insegnamento per
il popolo, nessuna immagine
estranea al culto deve essere posta
in chiese e conventi.
• I soggetti sono: la Sacra famiglia, i
santi, i martiri e i dottori della chiesa.
Sono riconoscibili per gli attributi:
Aureola - santità
Palma - martirio
Libro – dottore della Chiesa, autore
di opere di teologia
I contenuti iconologici
Immagini regali
Un insieme di segni visivi comunicano il valore personale e
simbolico del personaggio, la sua funzione sociale, i suoi meriti:
• Atteggiamento della figura
• L’ambiente in cui è inserita
• Gli oggetti presenti
Contesto storico-culturale
Rapporti con il periodo/civiltà a cui appartiene l'opera, che
tipo di cultura rispecchia e perchè
La figura dell'artista
Definizione dell'artista, a quale momento della sua
evoluzione stilistica appartiene l'opera presa in esame (è
un'opera giovanile di Michelangelo,... appartiene al "periodo
blu" di Picasso,...si riferisce al soggiorno parigino di Van
Gogh,...) se entra in rapporto con la sua vita o con la
situazione in cui vive.
Confronti
Sviluppare un confronto con altre opere di soggetto analogo e
di artisti diversi, o con altre opere dello stesso artista, o opere
simili appartenenti a civiltà diverse...
Interpretazione
Interpretazione personale sugli effetti che l'opera così
analizzata suscita nell’osservatore.
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