La seminatrice è un macchina dell’ agricoltura utilizzata per mettere a dimora la cariosside su un terreno precedentemente preparato in modo opportuno. Tale attrezzo viene trainato o portato da trattori e realizza congiuntamente il solco di semina, la deposizione dei semi, la chiusura del solco e il parziale costipamento della terra attorno al seme. Spesso le seminatrici sono munite di serbatoi e sistemi di distribuzione aggiuntivi per fertilizzanti o fitofarmaci in forma granulare, e talvolta liquidi. Le seminatrici tradizionali sono caratterizzate da una scarsa regolarità nel distanziamento dei semi, distanziamento che non può comunque superare certi valori piuttosto limitati: sono caratterizzate da sistemi di regolazione del flusso di semi totalmente meccanici che agiscono non sul singolo seme ma su volumi di più semi, sistemi generalmente attuati direttamente dal moto di ruote poggiate a terra, in modo tale da avere una densità di deposizione dei semi il più possibile uniforme anche al variare della velocità di marcia. Questo tipo di seminatrice è più sviluppato rispetto al precedente . Le seminatrici di precisione invece hanno capacità di controllo del singolo seme, e possono quindi realizzare qualsiasi distanziamento nella posa: sono spesso realizzate con apparati pneumatici che producono costantemente una depressione utilizzata per realizzare il prelievo del singolo seme mediante superfici metalliche rotanti (i distributori) muniti di fori molto più piccoli del seme tipico: la depressione è applicata su un lato della superficie, in modo tale che sull'altro lato rimangano "attaccati" (per depressione) un solo seme per ciascun foro, indipendentemente dalla forma e dimensione reali del seme stesso. Rilasciando la depressione i semi cadono nei distributori per essere seminati. In queste macchine l'apparato pneumatico è attuato dal trattore (mediante presa di potenza rotativa), mentre il movimento meccanico dei distributori (la cui velocità determina il distanziamento) è attuato da ruote poggiate a terra, in modo da avere un distanziamento costante anche al variare della velocità di marcia. L' inventore della seminatrice è Jethro Tullè stato un agronomo e inventore inglese, pioniere della moderna agricoltura e inventore, nel 1701, della prima seminatrice meccanica. Ha contribuito a trasformare le pratiche agricole inventando o migliorando numerosi strumenti, il più importante dei quali fu la seminatrice, nel 1701, inventata quando viveva a Crowmarsh Gifford. Prima di questo sistema meccanico, i grani erano sparsi a mano e germinavano sulla sua superficie. La macchina di Tull migliorò considerevolmente questo principio: facendo un foro a una profondità specifica, depositando un chicco e ricoprendo tutto alla fine dell'operazione, la seminatrice poteva trattare tre file alla volta Giovanni Calcinari nacque a Monte Urano il 31 maggio 1880, nei primi decenni postunitari. Contadino, in una regione in cui l’agricoltura era la principale, per non dire unica, attività, solo con le nozioni di scuola elementare – e per allora era moltissimo – ma con tanta intelligenza, creatività e affermazione per i lavori della terra, faceva il mezzadro. Dalla gente del vicinato chiamato “lu contadì ntistu” cioè il contadino intelligente. Era infatti avido di conoscere la semina del grano, seguendo una tecnica che durava da millenni ovvero a spaglio. Lui meccanizza il processo nel 1919 : una rivoluzione tecnologica della produzione agricola. Per il Piceno il progetto fu una innovazione .Il progetto esplose in scala nazionale . All’ ideatore rimase una medaglia argentata conferita alla “Cattedra Ambulante di agricoltura “ il suo terreno diventò un campo di sperimentazione per la semina a righe sercate . Nel suo podere si incrementò la produzione del grano tanto da ottenere un diploma di merito. L’ ispettorato agricolo piceno negli anni ‘90 scriveva un giornalino “L’ Amico dell’ agricoltura”. Il giornalino era attesissimo dagli agricoltori. Nella sua tomba aveva fatto iscrivere con la croce e con la vanga fu lui artiere di campagna.