Recuperare la memoria storica
L’acqua tra credenza, mito e comprensione della realtà
Parte I
Tomasz Trafny
Ambivalenza simbolica
dell’acqua
Lo stesso elemento da cui dipende la vita e senza
il quale la vita non può sussistere, assume in
circostanze diverse, significati, che spesso sono
contraddittori tra loro.
Nella contraddizione più forte il significato
positivo dell’acqua come sorgente di vita e garante
del benessere e di prosperità è contrastato dalla
sua forza devastatrice che sconvolge la vita e la
devasta.
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Ambivalenza simbolica dell’acqua
La storia dei simboli evidenzia che per un lungo periodo
dell’esistenza dell’uomo si è mantenuta una tensione tra
significati opposti attribuiti all’acqua, tra cui bisogna menzionare
quelli di:
• Gioia e felicità
• Opportunità
• Legame
• Conoscenza
• Esperienza
• Vita
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• Paura e timore
• Sfida
• Distacco
• Tabù
• Curiosità
• Morte
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Presenza dell’acqua nelle culture
antiche
Mesopotamia (Sumeri)
L’acqua è un prezioso elemento che garantì
sviluppo culturale, educativo, ingegneristico,
religioso e legislativo.
Sumeri costruiscono la vasta rete idrica e
sviluppano la scrittura pittorica (evolutasi nella
scrittura cuneiforme) per poter comunicare le regole
del’utilizzo, insieme con le precise norme di
coltivazione.
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Presenza dell’acqua nelle culture
antiche
Egitto
La percezione egiziana dell’universo era legata alla loro
realtà circostante, di cui parte essenziale costituiva l’acqua
del Nilo che con alluvione annuale irrigava le terre
d’Egitto assicurando loro la fertilità.
Secondo le antiche credenze, prima che esistesse qualsiasi
cosa, esistevano le acque di caos, un oceano primordiale
Nun, e anche se era considerato privo dei poteri creativi,
proprio esso conteneva i germi del mondo e da esso si è
sollevata la terra, dando inizio all’ordine in mezzo al caos.
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Presenza dell’acqua nelle culture
antiche
India
Acque, siete voi a darci la forza della vita.
Aiutateci a trovare nutrimento così che ci tocchi grande gioia.
Partecipiamo alla suprema delizia
della vostra linfa vitale,
come foste madri affettuose
e, così, procediamo spediti verso la casa di Colui
per il quale voi, acque, ci date la vita e ci mettete al mondo.
Inno di Rig-Veda (1500-1000 a.C.)
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Presenza dell’acqua nelle culture
antiche
Palestina
L’acqua diventa un’importante punto di riferimento
per i nomadi ebrei. Essa sta sulla base del racconto
della creazione, del giudizio e della purificazione
dell’uomo.
Nel giudaismo l’acqua conquista valore simbolico
vitale e salvifico, che sottomesso all’azione divina,
decide sull’esistenza umana.
(Gen 1, 1-7; 7, 6-24)
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Presenza dell’acqua nelle culture
antiche
Grecia
L’acqua è migliore di tutte le cose;
L’acqua è origine i tutto.
Talete da Mileto (VI sec. A.C., ca.)
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Presenza dell’acqua nelle culture
antiche
Grecia
Gaia generò per primo, simile a. sé,
Urano stellato, che l'avvolgesse tutta d'intorno,
che fosse ai beati sede sicura per sempre.
Generò poi i monti grandi, grato soggiorno alle dee Ninfe [...]
e generò anche Ponto, il mare infecondo, di gonfiore furente,
senza prendere amore; e inoltre,
giacendo con Urano, generò Oceano dai gorghi profondi.
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Esiodo, Teogonia, 126-134
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Presenza dell’acqua nelle culture
antiche
Le culture del Mediterraneo
Tutte le credenze, mitologie e le rappresentazioni
del mondo delle antiche civiltà e culture nel bacino
del Mediterraneo erano fondate sull’acqua.
Cfr. P. Greco, Pianeta acqua, Roma 2004, p. 12.
L’acqua veniva sacralizzata e perfino divinizzata,
esprimendo insieme i ricordi primordiali e potere
vitale e misterioso.
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Mito – ermeneutica della realtà
Acque buone e cattive
la consapevolezza delle differenze tra le acque e
sorgenti generava le credenze riguardanti le dimore
delle divinità buone o cattive.
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Mito – ermeneutica della realtà
Dimore delle divinità
Le correnti dei fiumi erano considerate le dimore o
le
personificazioni
del
fiume
Acheloo
(rappresentazione cognata sulle monete di Gela
nella Sicilia meridionale)
I fiumi nelle vicinanze delle sorgenti erano abitate
dalle divinità più tranquille, rappresentate da un
giovinetto cinto di canne.
Cfr. P. G. Guzzo, “Fonti divine. Miti dell’acqua in Magna Grecia”,
Storia dell’Acqua, Roma 2003, p. 39.
Mito – ermeneutica della realtà
Lo Stretto di Messina
il mito di Scilla e Cariddi
tra immaginazione, curiosità e tabù
tentativo di comprensione dell’incomprensibile
espressione della drammaticità della realtà
traduzione della natura in storia
il superamento delle tensioni esistenziali
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Visione totalizzante
L’acqua fu la matrice del mondo e di tutte le sue creature (…)
proprio come i colori più nobili e delicati emergono dalla terra
nera e lorda, così le diverse creature scaturirono dalla sostanza
primordiale che al principio non era altro che sozzura informe.
Ma contemplate l’elemento dell’acqua nel suo stato
indifferenziato! E poi guardate come tutti i materiali, le rocce,
i rubini scintillanti, i granati rilucenti, i cristalli, l’oro e
l’argento siano da essa derivati; chi mai avrebbe potuto
riconoscere tutte queste cose nell’acqua?
Paracelso 1531-1535 ca
Tomasz Trafny
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Bibliografia
• The Way to Eternity: Egiptian Myth, Barnes & Noble,
New York 2003.
• P. Greco, Pianeta acqua, Roma 2004.
• V. Teli (ed.), Storia dell’Acqua, Roma 2003.
• Ph. Ball, H20 Una biografia dell’acqua, BUR, Milano
2006.
• G. Altamore, L’acqua nella storia, Milano 2008.
• G. Reale, Storia della filosofia Antica, vol. I, Milano
1997.
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