Gli scenari futuri del welfare di area vasta: metodo di lavoro, letteratura internazionale e scenari Francesco Longo – CERGAS Bocconi Struttura della presentazione METODO DI RIFERIMENTO 2 Obiettivi e metodo di questa fase di lavoro 1 2 3 • Abbiamo correlato la fotografia del welfare esistente con le analisi emerse dai focus group interpretati con la review della letteratura sugli scenari futuri • Abbiamo individuato le possibili aree di rilevante discontinuità o criticità prospettica per il sistema e selezionato le variabili critiche con le quali costruire trend attesi e possibili scenari alternativi • Sulla base delle variabili critiche individuate e dei dati di background, abbiamo costruito trend attesi e scenari alternativi per singola area di discontinuità PER SINGOLA AREA, L’OBIETTIVO E’ DI VALUTARE LE RELAZIONI TRA VARIABILI CHE DETERMINANO I POSSIBILI SCENARI FUTURI DEL SETTORE SOCIALE E SOCIO-SANITARIO 3 Il modello di riferimento Fotografia del welfare esistente Profili di consumo e meccanismi di riproduzione sociale Analisi della letteratura 4 La società, le famiglie, gli individui RISORSE MISSIONE Lo sviluppo della geografia degli attori del welfare familiare, pubblico e informale MIX UTENTI/SERVIZI Struttura della presentazione LETTERATURA INTERNAZIONALE – FOTOGRAFIA COMPARATIVA 5 Confronto paesi OECD per politiche familiari Confronto sul livello di spesa pubblica per politiche familiari tramite trasferimenti monetari, servizi o benefici di carattere fiscale Fonte: Dati OECD 2011 Confronto spesa per i giovani (0-27 anni) Confronto su spesa pubblica per bambino/ragazzo per diverse tipologie di servizio come proporzione del reddito medio nei diversi paesi 7 Fonte: Dati OECD 2011 Struttura della presentazione LETTERATURA INTERNAZIONALE – SCENARI FUTURI 8 Dual earner model Proposta di spostamento da un modello “Market oriented” verso un modello scandinavo di “dual earner model” (compresenza di supporto pubblico e privato in contesto di ridotto ruolo della famiglia) 9 Fonte: Scotland’s Future Forum 2009 Scenari Foresight Programme Scenario 1: WORLD MARKETS Scenari Foresight Programme Scenario 2: NATIONAL ENTERPRISE Scenari Foresight Programme Scenario 3: LOCAL STEWARDSHIP 12 Struttura della presentazione AREE DI DISCONTINUITA’ E SCENARI 13 Macro-categorie di analisi e possibili aree di discontinuità strategica LA SOCIETA’, LE FAMIGLIE E GLI INDIVIDUI 1 • Social engagement • Le famiglie • I nuovi italiani • Uguaglianze e disuguaglianze socio-economiche • Fragilità e vulnerabilità • Livelli di scolarità • Mobilità territoriale • Trend di sviluppo economico LA MISSIONE E LE RISORSE DEL SISTEMA DI WELFARE 2 LA GEOGRAFIA DEI COMMITTENTI E DEI PRODUTTORI 3 14 • Geografia dei produttori • Geografia delle istituzioni pubbliche • Tipologie contrattuali e ruoli professionali • Corporate Social Responsibility – welfare aziendale • Quadro delle risorse pubbliche e private per il welfare • Missione del sistema (fragili o classe media/ promozione o servizi) • Government o governance pubblica PROFILI DI CONSUMO E MECCANISMI DI RIPRODUZIONE SOCIALE 4 • Care giver formale vs. informale • Consumi aggregati vs. individuali • Reti sociali e amicali • Ruolo del volontariato • Fiducia nelle istituzioni • Silver age • Ruolo delle tecnologie 1 Gli scenari per area di discontinuità AREA 1): LA SOCIETA’, LE FAMIGLIE E GLI INDIVIDUI 1.A VALORI SOCIO-ECONOMICI E L’EVOLUZIONE DELLE RETI DI WELFARE 1.B EVOLUZIONE SOCIO-ECONOMICA DEL PAESE 1.C SOGGETTI DI RIFERIMENTO E TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE 1.D EVOLUZIONE SOCIETA’ E TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE 1.E DINAMICA DEI NUOVI ITALIANI 15 1.B EVOLUZIONE SOCIO-ECONOMICA DEL PAESE CAPITALE SOCIALE Clusterizzata VULNERABILITÀ/INSICUREZZA/ MOBILITÀ GEOGRAFICA Gapping Sociale (solidarietà perimetrata) Bridging Più ricco PAESE ECONOMICAMENTE Diffusa Più povero 1.C SOGGETTI DI RIFERIMENTO E TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE CAPITALE SOCIALE Volontariato Social Engagement Reti sociali/ amicali ? Tra i nuovi italiani Tra i Silver age Nelle famiglie unipersonali Nelle famiglie ricomposte I SOGGETTI DI RIFERIMENTO 1.D EVOLUZIONE SOCIETA’ E TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE CAPITALE SOCIALE Volontariato Social Engagement Reti sociali/ amicali ? Crisi economica Disuguaglianze Mobilità FENOMENI SOCIO-ECONOMICI 1.E DINAMICA DEI NUOVI ITALIANI NUOVI ITALIANI Nuovi arrivi II generazione I generazione stabilizzata Assimilazione Integrazione LOGICHE Separazione 2 Gli scenari per area di discontinuità AREA 2): LA MISSIONE E LE RISORSE DEL SISTEMA DI WELFARE 2.A DUAL EARNER MODEL 2.B TREND E MIX DI FINANZIAMENTO 2.C INCIDENZA E MODELLO DI FINANZIAMENTO PRIVATO 2.D MISSIONE AGITA DAL WELFARE PUBBLICO E TARGET 2.E STRUMENTI/TARGET E INIZIATIVA PUBBLICA 2.F STILI DI GOVERNO E PROMOZIONE RETI SOCIALI/ SERVIZI 2.G TARGET E LOGICHE DI GOVERNO 20 MIX DI FINANZIAMENTO 2.B TREND E MIX DI FINANZIAMENTO Privato Pubblico e privato Pubblico Aumento Stabilità TREND Riduzione 2.C INCIDENZA E MODELLO DI FINANZIAMENTO PRIVATO Welfare aziendale/ contrattuale Sociale RISORSE PRIVATE In aumento Sociosanitario Sanitario Stabili Sociale In aumento Sociosanitario Sanitario Stabili Risorse private delle famiglie Individuale Out of pocket/ o assicurato Intermediazione mutualistica su base aziendale Intermediazione Assicurativa su base settori professionali Intermediazione mutualistica su base Territoriale locale LOGICHE DI FINANZIAMENTO MISSIONE AGITA 2.D MISSIONE AGITA DAL WELFARE PUBBLICO E TARGET Promozionale Integrazione di politiche Intersettoriali (es. casa, scuola) Riparatoria Fragili/ vulnerabili Classe media TARGET Società nel suo complesso STRUMENTI/PRODOTTI 2.E STRUMENTI/TARGET E INIZIATIVA PUBBLICA Tecnologie connettive Setting incontro sociale Servizi Individui Famiglia Reti informali esistenti TARGET/MERCATI Promozione di nuove reti 2.G TARGET E LOGICHE DI GOVERNO FENOMENI SOCIALI EMERGENTI Fragilità/ vulnerabilità Silver age Nuovi Italiani Mobilità Italiani NEET Welfare attesa Welfare iniziativa LOGICHE DI GOVERNO 3 Gli scenari per area di discontinuità AREA 3): LA GEOGRAFIA DEI COMMITTENTI E DEI PRODUTTORI 3.A RUOLO COMMITENZA/MONITORAGGIO PUBBLICO 3.B GEOGRAFIA DELLA COMMITTENZA E DELLA PRODUZIONE PUBBLICA 3.C GEOGRAFIA DEI PRODUTTORI PRIVATI 3.D PRODOTTI E MERCATI DEGLI EROGATORI 3.E EVOLUZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO 3.F MISSION DEL WELFARE PRIVATO 26 3.B GEOGRAFIA DELLA COMMITTENZA E DELLA PRODUZIONE PUBBLICA COMMITTENZA Sociale + SocioSanitario + Mercato privato Sociale + SocioSanitario Sociale ricomposto tra comuni Frammentata Generalista con quota Prestabilita (per mantenere competenze di governo) Solo servizi ad alta specializzazione Residuale/ solo accesso o counseling con scopo di indirizzo PRODUZIONE PUBBLICA NON PROFIT PROFIT 3.C GEOGRAFIA DEI PRODUTTORI PRIVATI Conglomerato (M & A) Imprenditorialità diffusa Aggregato Imprenditorialità diffusa Compressione standard/ Salari professionisti (Logica del max ribasso e max volumi) Standard di qualità predefiniti (competizione su qualità e contenimento volume f(qualità)) STANDARD DI QUALITA’ 3.D PRODOTTI E MERCATI DEGLI EROGATORI MERCATO Mercato Privato intermediato Mercato privato individuale Mercato Pubblico Prestazioni mono funzionali Portafoglio Prestazioni completo PRODOTTI Lavoro, Comunità promozionale 3.E EVOLUZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO UNIFORMITA’ Uniformi di settore Diversi per natura giuridica del produttore Specializzazione dei ruoli RUOLO Ruoli Generalisti 4 Gli scenari per area di discontinuità AREA 4): PROFILI DI CONSUMO E MECCANISMI DI RIPRODUZIONE SOCIALE 4.APERIMETRI E STRUMENTI DI RIPRODUZIONE SOCIALE 4.B RUOLO DELLA TECNOLOGIA 4.CLIVELLO DI AGGREGAZIONE/ FORMALIZZAZIONE DEL CARE GIVER 4.D RUOLO DELLA SILVER AGE 31 4.A PERIMETRI E STRUMENTI DI RIPRODUZIONE SOCIALE STRUMENTI Tecnologie Servizi Care giver Mutuo Auto aiuto Singolo Famiglia Reti amicali Consumi aggregati I CONFINI DELLA TENUTA FAMILIARE 4.B RUOLO DELLA TECNOLOGIA NATURA DELL’INIZIATIVA Programmi pubblici Universale DIFFUSIONE DELLA TECNOLOGIA Molto diffusa ma con forti differenze Privata aggregata (es. all’interno di logica assicurativa) Privata individuale Self-help Diffusione 50% clusterizzata GRADO DI CONNESSIONE Connessione con parenti/amici Aggregati (es. telesoccorso) Fonte: Rielaborazione da WEF, 2011 AGGREGAZIONE CONSUMI 4.C LIVELLO DI AGGREGAZIONE/ FORMALIZZAZIONE DEL CARE GIVER Aggregati senza logica famigliare/ amicale f (reti sociali/ Amicali) Familiare Singolo Organizzato CARE GIVER PRIVATO MODELLO DI SOSTEGNO 4.D RUOLO DELLA SILVER AGE Organizzato Informale Individuale Sostegno familiare Reti amicali Volontariato RUOLO SILVER AGE PER LA SOCIETÀ