REINSERIMENTO E RIADATTAMENTO
Spagna
Prima visita di scambio
Milano, 30 giugno 1 e 2 luglio 2014
Insercoop, Sccl (Barcellona)
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Pena e Misure alternative
Nel codice penale spagnolo, le possibilità per evitare la reclusione sono le seguenti:
•
•
•
Pena di lavoro a beneficio della comunità.
Sospensione della pena.
Sostituzione della Condanna.
L'obiettivo è evitare gli effetti de-socializzanti derivanti dalla carcerazione, e fare in modo
che la persona condannata possa riparare il danno fatto alla società lavorando in favore
della stessa.
Il servizio di «Gestione della Pena e Misure Alternative» è l’unità amministrativa
responsabile.
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REINSERIMENTO SOCIALE
Tutti i detenuti hanno il diritto di partecipare a programmi di trattamento proposti dall’Amministrazione
Penitenziaria per promuovere la crescita personale, migliorare le competenze, le abilità sociali e
lavorative, superando i fattori comportamentali o d’esclusione che hanno motivato il comportamento
criminale delle persone condannate.
E‘ dovere dell’Amministrazione progettare un programma individualizzato, chiamato programma di
trattamento individualizzato (ITP), per ciascuno di essi, incoraggiandoli a partecipare nella
pianificazione ed esecuzione dello stesso.
Durante l’elaborazione del ITP si prendono in considerazione aspetti come l'occupazione, formazione
culturale e professionale, e l’applicazione di misure di sostegno e trattamento che si dovrebbero
prendere in considerazione al momento del rilascio. La proposta di questo programma coincide con il
momento della condanna iniziale del punito/a, e viene rivisto periodicamente in concomitanza con la
revisione della pena, vale a dire come massimo ogni sei mesi.
Il compimento del loro programma di trattamento individualizzato è volontario.
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Livelli del PIT
Nel programma di trattamento individualizzato si assegnano, a ciascun trasgressore, due
livelli di attività:
• Attivitá Prioritarie:
Sono progettate per affrontare le gravi carenze di un soggetto intervenendo o su fattori
favorenti la devianza (tossicodipendenti, autori di reati sessuali ecc), o sulle loro lacune
nella formazione di base (l'analfabetismo, la mancanza di formazione professionale, ecc.)
• Attività Complementari:
attività che non sono così direttamente legati alla eziologia delittiva del soggetto, ne con
le sue carenze di formazione di base, ma che complementano le attivitá prioritarie,
favorendo una qualità di vita migliore e prospettive professionali, educative o culturali più
ampie.
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Enti che intervengono nel Processo
Aree di collaborazione
E 'essenziale la cooperazione e la
partecipazione della società negli
interventi per il reinserimento e la
riabilitazione dei condannati.
Si considerano Entitá collaborative tutte
quelle organizzazioni non governative,
associazioni e istituzioni che sviluppano
uno o più programmi di intervento
nell’ambito penitenziario finalizzate alla
riabilitazione e al reinserimento sociale
dei detenuti in libertà vigilata dei detenuti
e le misure alternative alla reclusione.
Queste azioni delle istituzioni che collaborano si configurano come uno strumento
efficace per garantire un intervento sociale nelle carceri previsto dalla nostra
legislazione. Questa collaborazione si estende, inoltre, alla partecipazione e alla
collaborazione del Terzo Settore nella formulazione e lo sviluppo di politiche
penitenziarie per il reinserimento sociale.
Questa collaborazione è stata sviluppata secondo il catalogo dei
programmi di intervento presentati dalla legge 2/2012 nei seguenti
settori: occupazione, attività di integrazione sociale con gruppi specifici,
programmi di salute e tossicodipendenti, di formazione e programmi
educativi, programmi di sensibilizzazione e la comunicazione alle carceri
della società e altri programmi.
Organizzazione di coordinamento
Questo lavoro è coordinato tramite il Consiglio Sociale Penitenziario, ed attraverso
consigli sociali penitenziari locali, assegnati ai Centri Penitenziari ed ai Centri di
Inserzione sociale.
Per facilitare questo processo, il servizio di gestione penitenziaria sottoscrive accordi
con cui regolarizza le obbligazioni reciproche.
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My advice
1. Le condizioni detentive non devono violare i diritti umani del detenuto
2. La detenzione dovrebbe evitare tutti quegli elementi che inducono il detenuto a
istituzionalizzarsi.
3. La formazione ed il lavoro dentro delle carceri dovrebbero avere le stesse
caratteristiche della formazione e del lavoro fuori dalle carceri, per permettere cosí, al
terminare la condanna, una maggiore possibilitá di adattamento sociale della persona
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THANKS!
Per maggiori informazioni:
[email protected]
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