ha inizio l’ Olocausto . Esso consistette nello sterminio di un numero compreso tra i 5 e i 6 milioni di ebrei, di ogni sesso ,età e di tutte le persone ritenute miserabili e inferiori dalla dottrina nazista. La segregazione degli ebrei proseguì, estendendosi a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale. La deportazione culminò dal 1941 in poi con lo sterminio, da parte di reparti speciali ,in strutture appositamente predisposte : i campi di concentramento. Nel 1934, dopo la morte del presidente della Germania Paul von Hindenburg si attribuì per legge il titolo di Führer e Cancelliere del Reich. Responsabile della morte di milioni di persone, Hitler fu fautore di una politica di discriminazione e sterminio . Campo di concentramento di Auschwitz Lettera scritta in yiddish da un ragazzo di 14 anni da un campo di concentramento. Miei cari genitori, se il cielo fosse carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto ciò che vedo intorno a me. Il campo si trova in una radura. Sin dal mattino ci cacciano al lavoro nella foresta. I miei piedi sanguinano perché ci hanno portato via le scarpe… Tutto il giorno lavoriamo quasi senza mangiare e la notte dormiamo sulla terra (ci hanno portato via anche i nostri mantelli). Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci con bastoni di legno e il mio corpo è pieno di lividi come un pezzo di legno bruciacchiato. Alle volte ci gettano qualche carota cruda, una barbabietola, ed è una vergogna: ci si batte per averne un pezzetto e persino qualche foglia. L’altro giorno due ragazzi sono scappati, allora ci hanno messo in fila e ogni quinto della fila veniva fucilato… Io non ero il quinto, ma so che non uscirò vivo di qui. Dico addio a tutti, cara mamma, caro papà, mie sorelle e miei fratelli, e piango… Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra il 27 gennaio di ogni anno . I sopravvissuti del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta proprio il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche del – l’Armata Rossa , furono liberati dalla terribile prigionia. La prima pattuglia russa giunse in vista del campo verso il mezzogiorno del 27 gennaio 1945. Fummo Charles ed io i primi a scorgerla (...). Erano quattro giovani soldati a cavallo, che procedevano guardinghi, coi mitragliatori imbracciati, lungo la strada che limitava il campo. Quando giunsero ai reticolati, sostarono a guardare, scambiandosi parole brevi e timide, e volgendo sguardi legati da uno strano imbarazzo sui cadaveri scomposti, sulle baracche sconquassate, e su noi pochi vivi (...). Non salutavano, non sorridevano, apparivano oppressi, oltre che da pieta', da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quella che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volonta' buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa [Da Primo Levi, La tregua, ora in Idem, Opere, Einaudi, Torino 1997, vol. I,pp. 205206] Perché ricordare una storia tanto triste? Col passare degli anni le persone che hanno vissuto quella terribile esperienza non potranno più raccontarla e noi potremmo dimenticarla. Invece, la memoria delle terribili storie, ci deve aiutare a costruire un futuro migliore. Il Giorno della Memoria Con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 il Parlamento italiano aderisce alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio giornata dedicata alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto e in onore di coloro che , a rischio della propria vita , hanno protetto e aiutato i perseguitati: I GIUSTI. Art. 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. ART 19 Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume. Novembre 1964 Testo e musica di Francesco Guccini Son morto con altri cento son morto ch'ero bambino passato per il camino e adesso sono nel vento. Ad Auschwitz c'era la neve il fumo saliva lento nel freddo giorno d'inverno e adesso sono nel vento. Ad Auschwitz tante persone ma un solo grande silenzio è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento. Io chiedo come può l'uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento. Ancora tuona il cannone ancora non è contento di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento. Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà.