PROGETTO LETTURA
SCUOLA MEDIA STATALE
“GIORGIO LA PIRA”
A. S. 2o12/2013
Incontro con
DANIELA PALUMBO
Il Papa ad Auschwitz
Il muro delle esecuzioni
Per non dimenticare
Lettera a una madre
LETTERA ALLA MADRE
frammento
[…] Fili elettrici, alti e doppi,
non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia,
Mamma.
Non credere alle mie lettere censurate,
ben diversa è la verità; ma non piangere,
Mamma.
E se vuoi seguire le tracce di tua figlia
non chiedere a nessuno, non bussare a
nessuna porta:
cerca le ceneri nei campi di Auschwitz,
le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già
troppa amarezza.
E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia
cerca le ceneri nei campi di Birkenau:
saranno lì — Cerca, cerca le ceneri
nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.
Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!
Monika Dombke, Birkenau, 1943
l’orrore della guerra
continua a mietere vittime.
Burundi
Dieci anni di guerra civile (1993-2002)
Hanno tolto la vita a 300.000 persone.
Costa d’Avorio
Il fallito colpo di stato del 2002 ha dato inizio
ad una guerra
civile che ancora oggi lascia il segno,con le sue
3.000 vittime.
Nigeria
Il controllo del petrolio è motivo di sanguinosi
conflitti.
In questa guerra hanno perso la vita già
15.000 persone.
Somalia
Da 17 anni questo paese è in guerra civile.
Il motivo della contesa sono le risorse naturali
e minerali ma anche i traffici illeciti di armi e
rifiuti tossico-nocivi.
Sudan
Da oltre 5 anni la guerra civile imperversa in
Sudan.
Il bilancio della vittime è grave: 300.000 morti,
200.000 i profughi
“Dove fanno il deserto,
quello chiamano pace”
Tacito
In Europa
Cecenia
Il petrolio e il gas sono
le due principali cause
della guerriglia in
Cecenia,capeggiata da
un gruppo armato
separatista contro
il governo russo.
Turchia
Il conflitto tra la
Turchia e la regione
abitata dalla popolazione
Curda ha avuto origine
con la fine della prima
guerra
Mondiale. L’indipendenza
del popolo curdo è
sempre
stata il motivo delle
guerriglie
fra curdi e governo
turco.
In Medio Oriente
Iraq
Nel Marzo del 2003 gli Stati Uniti
invadono l’Iraq
per spodestare
Saddam Hussein.
Da allora è in atto
uno stillicidio di
attentati e insurrezioni armate.
Afghanistan
Questo paese è martoriato
da numerosi conflitti armati
che si sono succeduti fin
dal 1979 e che continuano
ancora oggi.
Israele\Palestina
Dopo la proclamazione della nascita
dello Stato di Israele nel 1948,
I palestinesi si oppongono alla spartizione
del loro territorio con gli Ebrei e da lì
inizia una lunghissima contesa fra Israele e Palestina.
In Asia e nel Pacifico
Myanmar(ex Birmania)
La rivolta pacifica dei monaci buddisti
è stata repressa duramente dall’esercito.
Papua Occidentale
Il gruppo di guerriglieri separatisti
del Movimento Papua libera combatte
da anni contro l’esercito governativo.
Sri Lanka
Nonostante il cessate il fuoco del 2002,
il governo e i ribelli separatisti delle Tigri
Tamil hanno ricominciato un nuovo sanguinoso
conflitto.
In America Latina
Colombia
La Colombia ha subito una guerra
civile
durata 40 anni e ancora la sta
subendo.
Negli ultimi 20 anni di conflitto hanno
perso la vita almeno 70.000 persone
.
“Nessuna civiltà potrà essere considerata tale
se cercherà di prevalere sulle altre”
Gandhi
“Visitatore, osserva le
vestigia di questo campo e
medita.
Da qualunque parte tu venga,
tu non sei estraneo,
fà che il tuo viaggio non sia
stato inutile, che non sia
inutile la nostra morte.
Per te e per i tuoi figli, le
ceneri di Auschwitz valgano di
ammonimento,
fà che il frutto orrendo
dell’odio, di cui qui hai
visto le tracce, non dia nuovo
seme
né domani né mai!”
Con questo termine si
indica lo sterminio degli
ebrei operato dai
nazisti. La Shoah è stato
un genocidio,ovvero
un’azione criminale che,
attraverso un complesso
e preordinato insieme di
azioni ha portato alla
distruzione di un gruppo
etnico, nazionale,
razziale o religioso
Ben sei milioni di ebrei
furono uccisi. Ma la furia
violenta del nazismo si
scagliò anche contro gli
zingari, i testimoni di
Geova,i prigionieri di
guerra, i partigiani, gli
omosessuali, i portatori
di handicap, il clero e i
tedeschi dissidenti.
Per campo di concentramento
(o campo di internamento) si
intende una struttura carceraria
all'aperto, per la detenzione di
civili e/o militari. È solitamente
provvisoria, atta a detenere grandi
quantità di persone, e spesso
usata per prigionieri di guerra,
destinati (nel migliore dei casi) ad
essere scambiati o rilasciati alla
fine del conflitto.
Un campo di concentramento è
formato da file di baracche o
container disposte ordinatamente,
contenenti i dormitori, i refettori,
gli uffici e le altre strutture
necessarie, e circondate da
reticolati di filo spinato o altri tipi
di barriere. Il perimetro del campo
è sorvegliato da ronde di guardie
armate.
I Nazisti istituirono i campi di
sterminio per rendere il più
efficiente possibile l'assassinio
di massa. Diversamente dai
campi di concentramento, che
servivano principalmente come
campi di detenzione e di
lavoro, i campi di sterminio
(anche conosciuti come “campi
della morte”) erano quasi
esclusivamente vere e proprie
“fabbriche di morte”. Nei
campi di sterminio, le SS e la
polizia tedesca assassinarono
quasi 2.700.000 Ebrei, tramite
l’uso di gas tossico o tramite
fucilazione.
I ghetti divennero la
terra degli Ebrei nel
Reich a partire dal
1939. Erano luoghi
separati, divisi da
barriere e stipati di
gente in continuo
afflusso dai territori.
Furono luoghi di vera e
propria reclusione, dove
i viveri e i medicinali
erano controllati
dall’esterno e tenuti al
minimo della
sussistenza. I ghetti più
grandi furono Varsavia
e Lodz.
Mai dimenticherò quella notte, la prima
notte nel campo, che ha fatto della mia
vita una lunga notte e per sette volte
sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini
di cui avevo visto i corpi trasformarsi
in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che
consumarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che
mi ha tolto per l’eternità il desiderio di
vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che
assassinarono il mio Dio e la mia anima,
ed i miei sogni, che presero il volto del
deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò.
Mai.
(Elie Wiesel, La notte)
“Mi hanno portato via i genitori, l’identità, il fratello e la sorella e i
miei averi. C’è qualcosa che vogliono da me. E allora ho pensato
alla mia anima. Ho detto: non riusciranno a portarmela via, la mia
anima.”
“Per ogni uomo che si buttava contro il filo spinato, prendevano cento
prigionieri e li uccidevano davanti a tutti come esempio. Non ci
lasciavano neanche morire quando volevamo noi “.( Irene)
“Quel tatuaggio ci ha tatuato l’anima”. (Goti)
“Perché sono sopravvissuto? Perché Dio mi ha risparmiato? Così, quando ci troviamo tutti insieme,
siamo un gruppo piuttosto grande. E la gioia di stare con la mia famiglia e vedere che… ero così
vicino alla morte e ora sono qui, seduto a tavola e siamo in 11, in 12 a goderci la vita.
Il piacere di essere vivo è meraviglioso .” (Bill)
“Non provo più odio per chi ha ucciso la mia famiglia, voglio portare la vita a
chi mi ascolta e chiedo di fare altrettanto ogni giorno perché solo così si
rende giustizia a chi è morto senza colpa” (Una sopravvissuta)
« ... sono anziano, voglio prendere
il suo posto, perché egli ha
moglie e figli. » (Padre Kolbe al
vicecomandante di Auschwitz Fri
…
alla fine del mese di luglio del
1941 un uomo del block di kolbe
era riuscito a fuggire dal
campo:per punizione i tedeschi
scelsero dieci persone per farle
morire nel bunker della fame.
Quando uno dei dieci condannati
scoppio’ in lacrime dicendo di
avere una famiglia a casa che lo
aspettava, kolbe si offri’ di morire
al suo posto. Dopo due settimane
senza acqua ne’ cibo, il 14 agosto
1941 fu ucciso con una iniezione di
acido fenico.
Il Papa Giovanni Paolo II visita la
cella di Padre Kolbe
Miei cari genitori addio
Miei cari genitori,
se il cielo fosse carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non
potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto ciò che vedo intorno a me.
Il campo si trova in una radura. Sin dal mattino ci cacciano al lavoro nella
foresta. I miei piedi sanguinano perché ci hanno portato via le scarpe… Tutto
il giorno lavoriamo quasi senza mangiare e la notte dormiamo sulla terra (ci
hanno portato via anche i nostri mantelli).
Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci con bastoni di legno e il mio
corpo è pieno di lividi come un pezzo di legno bruciacchiato. Alle volte ci
gettano qualche carota cruda, una barbabietola, ed è una vergogna: ci si batte
per averne un pezzetto e persino qualche foglia.
L’altro giorno due ragazzi sono scappati, allora ci hanno messo in fila e ogni
quinto della fila veniva fucilato… Io non ero il quinto, ma so che non uscirò
vivo di qui. Dico addio a tutti, cara mamma, caro papà, mie sorelle e miei
fratelli, e piango…
(Lettera scritta da un ragazzo di anni 14 nel campo di concentramento )
Nostalgia di
casa
E’ più di un
anno che
vivo al
ghetto,
nella nera
città di
Terezìn,
e quando
penso alla
mia casa
so bene di
che si tratta
...
O mia piccola casa, mia casetta,
perchè m’hanno strappato da te,
perchè m’hanno portato nella desolazione,
nell’abisso di un nulla senza ritorno?
Oh, come vorrei tornare
a casa mia, fiore di primavera!
Quando vivevo tra le sue mura
io non sapevo quanto l’amavo!
Ora ricordo, quei tempi d’oro:
presto ritornerò, ecco già corro.
Per le strade girano i reclusi
e in ogni volto che incontri
tu vedi che cos’è questo ghetto,
la paura e la miseria.
Squallore e fame, questa è la vita
che noi viviamo quaggiù,
ma nessuno si deve arrendere:
la terra gira e i tempi cambieranno.
Che arrivi dunque quel giorno
in cui ci rivedremo, mia piccola casa!
Ma intanto preziosa mi sei
perché mi posso sognare di te.
(poesia scritta da un ragazzo ebreo)
Vedrai che è bello vivere
Chi s’aggrappa al nido
non sa che cos’è il mondo,
non sa quello che tutti gli uccelli sanno e
non sa perché voglia cantare
il creato e la sua bellezza.
Quando all’alba il raggio del sole
illumina la terra
e l’erba scintilla di perle dorate,
quando l’aurora scompare
e i merli fischiano tra le siepi,
allora capisco come è bello vivere.
Prova, amico, ad aprire il tuo cuore alle bellezza
quando cammini tra la natura
per intrecciare ghirlande coi tuoi ricordi:
anche se le lacrime ti cadono lungo la strada,
vedrai che è bello vivere.
(poesia scritta da un ragazzo prigioniero nel campo di concentramento
nel 1941)
All’indomani dell’Olocausto, il
Parlamento israeliano varò la
legge per la commemorazione
dei martiri e degli eroi della
Shoah, istituendo una sorta di
tribunale del bene, il
Dipartimento dei Giusti, cioè
una commissione che rende
onore a quanti hanno salvato
gli ebrei dallo sterminio
attraverso un riconoscimento
pubblico: vengono ricordati
piantando un albero nel
Giardino dei Giusti a
Gerusalemme. Il piantare un
albero riprende l’idea che il
giusto ha dato la possibilità a
un uomo di salvarsi, di poter
vivere e testimoniare il bene
ricevuto di fronte alle
generazioni future.
Armenia
Durante la Prima guerra mondiale, il governo
nazionalista sterminò in massa il popolo
armeno.

Guatemala
A partire dal 1960 il governo ha attuato una
politica di genocidio contro alcuni gruppi
etnici.

Ucraina
Tra il 1932 e il 1933 il popolo ucraino fu
sterminato attraverso una carestia
pianificata.

Ex-Jugoslavia
Durante la guerra in Jugoslavia, i dirigenti
comunisti serbi pianificarono un’opera di
pulizia etnica per sterminare i musulmani
bosniaci.

Ruanda
Il peggiore genocidio africano si è verificato nel
1994. In 100 giorni sono morti 1.000.000 di
persone.

…. e perché il giorno della Memoria non sia solo
un evento commemorativo,non dobbiamo
dimenticare che il passato non è mai soltanto
passato ma riguarda tutti noi e ci indica la via
da seguire per evitare che l’uomo sia
perseguitato e offeso nella sua dignità umana.
Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso
sono nel vento....
Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento,
adesso sono nel vento...
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a
sorridere qui nel vento...
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in
polvere qui nel vento...
Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e
ancora ci porta il vento...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento
si poserà...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento
si poserà e il vento si poserà...
(Testo e musica di Francesco Guccini)
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