Brescia 5/06/2014
Evoluzione storica e normativa
delle deposizioni atmosferiche e
stato dell’arte nazionale
Gaetano Settimo
Reparto Igiene dell’Aria
Istituto Superiore di Sanità
[email protected]
Deposizioni atmosferiche
La determinazione dei flussi di deposizione per
alcuni
inquinanti
atmosferici,
mediante
deposimetri tipo bulk (bottiglia+imbuto cilindrico
di dimensioni standard), costituisce un buon
sistema di sorveglianza ambientale.
Pur considerando le possibili interferenze che
sistemi di questo possono avere (es. insetti,
fogliame, ecc.), si sono dimostrati negli anni
estremamente utili, in particolare per una serie
di
inquinanti
che
possono
accumularsi
nell’ambiente
(es.
attraverso
la
catena
alimentare) quali i POPs (Persistent Organic
Pollutants), in particolare le PCDD/F, PCB, IPA e
metalli
Comunicazione della Commissione AL Consiglio, al Parlamento Europeo e
al Comitato Economico e Sociale Europeo relativa all'attuazione della
strategia comunitaria sulle diossine, i furani e i bifenili policlorurati
(COM(2001)593) – prima, seconda e terza relazione consuntiva.
Campagne di rilevamento
Le emissioni da varie fonti (es. industria
metallurgica, grandi impianti di combustione CTE,
raffinerie, cementifici, discariche, incenerimento
dei rifiuti, traffico, ecc.), sono una causa di
possibile
contaminazione
dei
suoli
con
conseguente accumulo nella catena alimentare
(POPs e metalli).
La misura del rateo di deposizione, fornisce
importanti informazioni sulla situazione di
contaminazione dell’area e sulla valutazione della
esposizione della popolazione.
Studiare e monitorare le fonti, le vie di diffusione
degli inquinanti, controllarne l ’ accumulo, ridurre
l ’ inquinamento ambientale ed il rischio di
esposizione.
Quinto programma di azione per l’ambiente”
“Verso la sostenibilità”
fissa l’obiettivo della riduzione del 90 % nel 2005 (rispetto ai livelli del 1985)
delle emissioni di diossine nell’atmosfera provenienti da fonti identificate
riduzione 42 - 97
6 - 92
4
Determinazione del rateo di deposizione atmosferica
Le deposizioni totali, costituite dalla frazione secca più quella umida vengono raccolte
mediante esposizione passiva di un sistema “ bottiglia più imbuto cilindrico ” di
dimensioni standardizzate, per un periodo compreso tra una settimana e un mese
Esempio di
deposimetri
bulk
Deposizione
Umida
Deposizione
Secca
Deposimetri Wet & Dry
 Raccolta separata delle
deposizioni umide e secche)
 Raccolta della deposizione umida
su superficie acquosa
Alcune caratteristiche
Alcune caratteristiche
I sistemi di raccolta con lati inclinati (es. imbuti)
non devono essere impiegati, al fine di evitare la
perdita di campione a causa di spruzzi
soprattutto durante gli eventi di precipitazione
(con le goccioline di pioggia che hanno una
elevata energia cinetica). La parte verticale del
collettore dovrebbe essere profondo per evitare
ogni perdita di campione (es. effetto del vento
durante precipitazioni).
Programmi internazionali
EMEP (Co-operative Programme for Monitoring
and Evaluation of Long-Range Transmission of Air
Pollutants in Europe);
OSPAR (Oslo and Paris Commission Convention
for the Protection of the Marine Environment of
the North East Atlantic);
LRTAP (Convention on the Long Range
Transboundary Air Pollution Protocol on POPs)
UNEP (United Nations Environment
Programme).
Prevedono il monitoraggio dei metalli,
IPA, PCDD/F, PCB e DL-PCB, nelle
deposizioni atmosferiche con l’obiettivo di
accrescere le conoscenze del ruolo delle
deposizioni.
Convenzione di Stoccolma
due delle dodici classi di inquinanti
organici persistenti (POPs) della Convenzione di
Stoccolma adottata il 22 maggio 2001.
PCDD/F:
La Convenzione, firmata da oltre 150 nazioni, è un Trattato
internazionale
legalmente
vincolante
che
vieta
la
produzione, l’uso ed il rilascio di sostanze chimiche
pericolose (POPs). L’obiettivo del Trattato è quello di
eliminare tutti i POPs iniziando dalla lista dei “dodici”.
Questi POPs presentano effetti negativi sulla salute umana
e sull’ambiente (tossicità, effetti negativi sulla riproduzione,
teratogenicità,
disturbi
al
sistema
endocrino,
carcinogenicità).
Via
preferenziale
dell’esposizione
umana
è
quella
alimentare, le caratteristiche di bioaccumulo e di
esposizione a lungo termine (additiva) di questi inquinanti
fanno sì che anche una quantità minima di PCDD/F possa
determinare questi effetti negativi sulla salute.
monitorare le fonti, le vie di diffusione di questi
contaminanti,
controllarne
l’accumulo,
ridurre
l’inquinamento ambientale ed il rischio di esposizione.
Sono essenzialmente di origine antropica,
stabili e persistenti nell ’ ambiente, tossici per
l’uomo, gli animali e l’ambiente stesso
Fanno parte dell ’ elenco degli inquinanti
organici persistenti (POPs) dell ’ UNEP (United
Nations Environment Programme).
La loro tossicità è determinata dal numero e
dalla posizione degli atomi di cloro sugli anelli
aromatici.
I congeneri tossici presentano 4 atomi di cloro
legati agli atomi di carbonio dell ’ anello
aromatico.
Il congenere più tossico presenta 4 atomi di
cloro;
è
la
2,3,7,8-tetracloro-dibenzo-pdiossina (TCDD) (SEVESO).
La Commissione Europea
Gli effetti sulla salute legati
a diversi contaminanti del
suolo.
Riporta tra le sorgenti di
alcuni principali inquinanti
proprio
la
deposizione
atmosferica
Informazioni storiche
In Italia sotto la legge 615/66 (legge antismog), il
Ministero della Sanità aveva istituito una Commissione di
studio per raccomandare dei limiti per le polveri
sedimentabili.
La Commissione (1983), proponeva la classificazione
delle polveri sedimentabili sulla base di 30 giorni di
campionamento in 5 classi.
mg/m2d
I
II
III
IV
V
Classe di polverosità
polvere totale sedimentabile
< 100
Polverosità praticamente assente
100 – 250
Polverosità bassa
251 – 500
Polverosità media
501 – 600
Polverosità medio-alta
> 600
Polverosità elevata
Seveso
Decreto 20 maggio 1991 Criteri per la
raccolta dei dati inerenti la qualità dell’aria
Allegato 1, punto 1.6 Misure non automatiche
Specie da analizzare: Deposizioni atmosferiche:
che possono essere di tipo secco ed umido. Le
deposizioni umide interessano normalmente le
aree remote.
Polvere sedimentabile: è costituita dal
materiale
particolato
avente
granulometria molto elevata e che
sedimenta sotto l ’ azione del campo di
gravità. Essa viene valutata mediante
raccolta in appositi deposimetri. Sulla
polvere
depositata
possono
essere
eseguite analisi chimiche di diverso tipo.
Gli effetti dell'arsenico, del cadmio, del mercurio, del
nichel e degli idrocarburi policiclici aromatici sulla salute
umana, attraverso la catena alimentare, e sull'ambiente
nel suo complesso, sono dovuti alle concentrazioni
nell'aria ambiente e alla deposizione; occorre tenere
conto dell'accumulo di queste sostanze nel suolo.
Per agevolare la revisione della presente direttiva nel
2010, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero
promuovere la ricerca sugli effetti di arsenico, cadmio,
mercurio, nichel e idrocarburi policiclici aromatici sulla
salute umana e l'ambiente, segnatamente attraverso la
deposizione.
In Italia
Norme definite a livello CEN
Norma Europea EUROPEAN STANDARD NORME EUROPÉENNE
UNI EN 15980
Qualità dell’aria – Determinazione della deposizione di
benzo[a]antracene, benzo[b]fluorantene, benzo[j]fluorantene,
benzo[k]fluorantene, benzo[a]pirene, dibenzo[a,h]antracene e
indeno[1,2,3-cd]pirene
EUROPEAN STANDARD NORME EUROPÉENNE
UNI EN 15841
Qualità dell’aria – Metodo normalizzato per la determinazione
di arsenico, cadmio, piombo e nichel in deposizioni
atmosferiche
EUROPEAN STANDARD NORME EUROPÉENNE
UNI EN 15853
Qualità dell’aria – Metodo normalizzato per la determinazione
di deposizione di mercurio
Deposimetri - Wet
Raccolta delle deposizioni umide
Deposimetri - Bulk
Raccolta totale delle deposizioni
UNI EN 15980
Qualità dell’aria – Determinazione della deposizione di benzo[a]antracene,
benzo[b]fluorantene, benzo[j]fluorantene, benzo[k]fluorantene, benzo[a]pirene,
dibenzo[a,h]antracene e indeno[1,2,3-cd]pirene
UNI EN 15841
Qualità dell’aria – Metodo normalizzato per la determinazione di arsenico, cadmio,
piombo e nichel in deposizioni atmosferiche
CHE RIPRENDONO I LAVORI DEL GRUPPO
ISS
UNI EN 15841 Qualità dell’aria – Metodo normalizzato per la
determinazione di arsenico, cadmio, piombo e nichel in deposizioni
atmosferiche
UNI EN 15980 Determinazione della deposizione di benzo[a]antracene,
benzo[b]fluorantene, benzo[j]fluorantene, benzo[k]fluorantene,
benzo[a]pirene, dibenzo[a,h]antracene e indeno[1,2,3-cd]pirene
Deposimetri - Bulk Raccolta totale delle deposizioni
Applicabili per la misura delle deposizioni in aree:
- rurali e remote,
- industriali,
- urbane.
Materiali dei deposimetri differenti:
Vetro giallo borosilicato o Pyrex o Duran (o equivalente): organici
Materiale plastico: metalli e metalloidi
I deposimetri devono avere
una
sezione
cilindrica
verticale
di
altezza
sufficiente
ad
evitare
perdite nel campionamento
dovuti agli schizzi.
200 mm
80-115
70 cm
180-250
Il diametro e il volume del collettore
deve essere selezionato per raccogliere
tutta
la
precipitazione
durante
il
campionamento.
L'area dell'imbuto deve fornire un
campione
sufficiente
per
analisi
chimica: per una precipitazione minima
di 1 mm per settimana.
16,5 cm
UNI EN 15841: Qualità dell’aria – Metodo normalizzato per la
determinazione di arsenico, cadmio, piombo e nichel in deposizioni
atmosferiche
UNI EN 15980 Determinazione della deposizione di benzo[a]antracene,
benzo[b]fluorantene,
benzo[j]fluorantene,
benzo[k]fluorantene,
benzo[a]pirene, dibenzo[a,h]antracene e indeno[1,2,3-cd]pirene
Deposimetri – Wet Only
Raccolta totale delle deposizioni
UNI EN 15841: Qualità dell’aria – Metodo
normalizzato per la determinazione di
arsenico, cadmio, piombo e nichel in
deposizioni atmosferiche
Prima di inziare le attività sul campo
Il primo lavaggio del sistema di raccolta (bottiglia e
imbuto) deve essere effettuato appena possibile dopo
l’uso.
La bottiglia e l’imbuto dopo un primo lavaggio con acqua
e sapone vengono lasciati per almeno 24 ore immersi in
una soluzione acquosa al 2% HNO3 e poi sciacquati,
prima con acqua distillata e poi con acqua ultrapura. Dopo
asciugatura la bottiglia viene tappata e l ’ imbuto viene
conservato al riparo da contaminazioni esterne. L’ultimo
lavaggio con un volume noto di acido nitrico 1%V/V (200
mL), sia del sistema di raccolta (lavaggio della bottiglia e
quello dell ’ imbuto combinati) che del sistema filtrante,
possono essere conservati per eventuali controlli.
UNI EN 15980 Determinazione della deposizione di benzo[a]antracene,
benzo[b]fluorantene, benzo[j]fluorantene, benzo[k]fluorantene,
benzo[a]pirene, dibenzo[a,h]antracene e indeno[1,2,3-cd]pirene
Prima di inziare le attività sul campo
Il primo lavaggio della vetreria deve essere effettuato
appena possibile.
La bottiglia e l’ imbuto vengono sciacquati in successione,
prima abbondantemente con acetone e acqua distillata, e
poi con acqua ultrapura, acetone per analisi e infine nesano.
La rimanente vetreria viene sciacquata abbondantemente
con l’ultimo solvente impiegato (con acetone nel caso sia
stata a contatto con una fase acquosa) e poi con acetone
per analisi e infine n-esano.
L’ultimo lavaggio esanico del sistema di raccolta (lavaggio
della bottiglia e quello dell’imbuto combinati) e quello del
sistema filtrante possono essere conservati per eventuali
controlli.
Una volta evaporato il residuo di n-esano dalle pareti, la
vetreria viene conservata chiusa con l ’ eventuale tappo o
avvolta in foglio d’alluminio.
PCDD/F-PCB NELLE DEPOSIZIONI
ATMOSFERICHE
Per la determinazione del flusso delle
PCDD/F e dei PCB nelle deposizione: si
può utilizzare la stesso sistema di
prelievo degli IPA, mentre per la parte
relativa alla preparazione ed analisi si
può utilizzare la norma UNI EN 1948 2, 3
e4
UNI EN 15980
Determinazione della deposizione di benzo[a]antracene,
benzo[b]fluorantene, benzo[j]fluorantene, benzo[k]fluorantene,
benzo[a]pirene, dibenzo[a,h]antracene e indeno[1,2,3-cd]pirene.
Il deposimetro deve essere posizionato
ad una distanza pari almeno all’altezza
dell’oggetto
o
delle
strutture
(è
preferibile
due
volte
l’altezza
dell ’ oggetto) con un angolo rispetto al
piano orizzontale di 30°.
DLgs 155/2010
Deposizione totale: massa totale di
sostanze inquinanti che, in una data
area e in dato periodo, è trasferita
dall’atmosfera
al
suolo,
alla
vegetazione, all’acqua, agli edifici e
a qualsiasi altra superficie
DLgs 155/2010
Per la misurazione dei tassi di
deposizione il campionamento deve
avere una durata di una settimana o
di un mese. I campionamenti devono
essere ripartiti in modo uniforme nel
corso dell ’ anno. I tassi di
deposizione devono essere espressi
in μg/m2 giornalieri.
3 Stazioni in siti rurali per il PM2,5;
10 Stazioni per verifica rapporti tra B[a]P e altri IPA di
rilevanza tossicologica;
3 Stazioni per As, Cd, Ni, Hg, B[a]P e altri IPA, in
deposizioni totali;
7 Stazioni per speciazione chimica del PM10 e del PM2,5;
9 Stazioni di fondo in siti rurali per la misurazione
dell'ozono;
4 Stazioni di misurazione dei precursori dell'ozono;
1 Stazione per Hg gassoso totale, deposizione totale,
Hg bivalente particolato e gassoso.
proprietà intrinseche delle sostanze
destino ambientale
(persistenza nel suolo - emivita indicativa: 2,3,7,8-T4CDD =
10 anni)
vie di esposizione
La stima dell’esposizione umana a sostanze inquinanti pericolose è una
parte fondamentale della procedura di valutazione del rischio
Il calcolo dell’esposizione ai diversi inquinanti deve considerare le tre vie,
inalazione, ingestione, assorbimento dermico, e i vari comparti ambientali
 concentrazione ambientale, durata e modalità di esposizione
 dose assorbita (Paracelso: è la dose che fa il veleno)
 individuo (sesso, età, peso corporeo, patologie)
ESPOSIZIONE
dieta
acqua
aria
suolo
32
PCDD/F WHO guidelines 2000
• L’esposizione
inalatoria, associata soprattutto
all’inalazione di materiale particellare, contribuisce
all’esposizione totale per una frazione del 5-
10 %
• Se conservativamente si assume 0,1 pg WHOTE/m3
come
livello
indicativo
della
contaminazione atmosferica outdoor e indoor e
una ventilazione polmonare giornaliera di 20 m3,
l’assunzione per via inalatoria di PCDD/F viene
stimata mediamente in 2 pg WHO-TE/individuo d
in aria di 300 fg WHO-TE/m3
indice di sorgenti locali di emissione che devono
33
essere identificate e controllate.
• Concentrazioni
PCB WHO guidelines 2000
• L’esposizione
inalatoria, associata soprattutto
all’inalazione di materiale particellare, contribuisce
all’esposizione inalatoria per una frazione del 1-
2 %.
• Se conservativamente si assume 3 ng/m3 come
livello
indicativo
della
contaminazione
atmosferica outdoor e indoor e una ventilazione
polmonare giornaliera di 20 m3, l’assunzione per via
inalatoria di PCB totali viene stimata mediamente in
6 ng/individuo d
• Concentrazioni
in aria ambiente in aree
urbane/industriali 3 ng/m3
•Concentrazioni in aria ambiente in aree no
34
urbane/no industriali 3 pg/m3
Commissione Europea, DG Ambiente Compilation of EU
exposure and health data (oct. 1999)
gli stati membri devono essere incoraggiati a:
• applicare la TDI di 1-4 pg WHO-TE/kg d
• introdurre sia le diossine che i PCB (dioxin like) nel calcolo della
TDI
• ridurre quanto possibile l’introduzione di diossine nell’ambiente
• identificare i gruppi maggiormente esposti e a rischio di danno
da contaminazione da diossina
• predisporre raccomandazioni relativamente alla esposizione per
via alimentare
Tolerable Daily Intake (TDI)
quantità cumulativa di PCDD/F (unità TE) e PCB dioxin like che può essere
giornalmente assunta, per la durata di vita media, senza che si abbiano effetti tossici
apprezzabili:
2 pg WHO-TE/kg
Tolerable Weekly Intake (TWI):
14 pg WHO-TE/kg
(2001)
35
Negli ultimi 20 anni la
Commissione ha
presentato numerose
proposte di atti legislativi
destinati a ridurre
direttamente o
indirettamente le emissioni
Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo e al Comitato
Economico e Sociale
Strategia Comunitaria sulle
diossine, furani e bifenili policlorurati
non si può più
prescindere da un
intervento
mirato
per evitare effetti
sull’ambiente
e
sulla salute umana
derivati
dalle
diossine e dai PCB
41
VALORI LIMITE: DEPOSIZIONE ATMOSFERICA TOTALE
Nazione
Germania: TA Luft 2002
Deposizione atmosferica
totale mg/m2 d
350 media annuale
650 breve periodo
210 media annuale
Austria:
Gesamte
Rechtsvorschrift
für
Immissionsschutzgesetz-Luft,
Fassung
vom
26.11.2013
Svizzera: OIAt 1986
200 media annuale
Slovenia: Decree on limit values, alert thresholds
200 media annuale
and critical imission values for substances into the
350 breve periodo
atmosphere). (Ur. L. RS št.73/1994)
Croazia: The Government Of The Republic Of
350 media annuale
Croatia 2467. Pursuant to Article 30 Paragraphs 1
and 2 of the Air Protection Act (Official Gazette
178/2004), the Government of the Republic of
Croatia at its session on 3 November 2005
Belgio-Fiandre: VLAREM II order of the Flemish
350 valore guida-media
Government of 1 June 1995 concerning General and
mensile
Sectoral provisions relating to Environmental Safety. 650 Limite-media mensile
Appendix 2.5.2. ENVIRONMENTAL QUALITY
STANDARDS FOR PARTICULATE FALLOUT
Belgio-Fiandre: VLAREM II order of the Flemish
Government of 1 June 1995 concerning General and
Sectoral provisions relating to Environmental Safety.
Appendix 2.5.2. ENVIRONMENTAL QUALITY
STANDARDS FOR PARTICULATE FALLOUT
350 valore guida-media mensile
650 Limite-media mensile
NBN T94-101 standard (NILU fallout collector), combined with the standards NBN T94-401 and NBN
T94-403
Dopo 1 anno di misurazioni, sempre che il periodo può essere
considerato rappresentativo per le attività dello stabilimento deve
essere effettuata una valutazione sulla base dei risultati ottenuti:
se per tutti i deposimetri la media aritmetica delle misurazioni
<valore guida: non è necessario proseguire se le condizioni operative
rimangono le stesse;
se per tutti i deposimetri la media aritmetica delle
misurazioni> valore guida e <valore limite: la rete di
misura sperimentale è mantenuta;
se per uno o più dei deposimetri la media aritmetica delle
misurazioni> valore limite: si sviluppa una più vasta rete di
misura
DEPOSIZIONE ATMOSFERICA TOTALE:
VALORI ADOTTATI
Regno
Unito, 200 mg/m2 d
Scozia:
media
Environment
annuale
Agency
(EA,
2013)
parametro pratico e l’approccio
migliore dai utilizzare.
Indicazioni sui livelli di deposizione
misurati ed eventuali denunce da parte
delle comunità locali.
Irlanda: Irish Institute
for Industrial Research
and Standards (1981)
<30 mg/m2 d aree rurali
80-130 mg/m2 d aree urbane e
industriali
130-200 mg/m2 d in periodi si siccità
prolungata (occasionale)
PROPOSTA DI VALORI GUIDA PER LE DEPOSIZIONI DI
PCDD/F IN RELAZIONE AL TOLERABLE DAILY INTAKE (TDI)
L. Van Lieshout et al., 2001
assunzione giornaliera
correlata (TDI)a
deposizione PCDD/F
media concessab
(media annua)
deposizione PCDD/F
media concessab
(media mensile)
4
14
27
3
10
20
1
3,4
6,8
dose giornaliera tollerabile (TDI) 2 pg WHO-TE/kg di peso corporeo giorno corrisponde ad una
deposizione media mensile di 13 pg WHO-TE/m2d
Cornelis et al., 2007
assunzione giornaliera
correlata (TDI)a
deposizione
PCDD/F e DL-PCB
media concessab
(media annua)
deposizione
PCDD/F e DL-PCB
media concessab
(media mensile)
2
8,2
21
(a)
(b)
pg WHO-TE/kg di peso corporeo giorno
pg WHO-TE/m2d
46
46
GERMANIA GERMAN EXPERT GROUP (LAI)
VALORI GUIDA PER LE DEPOSIZIONI DI PCDD/F+DL-PCB
LAI 2004
Comitato Regionale sull'inquinamento 21 SETTEMBRE 2004 ha individuato dei valori obiettivo di
lungo periodo
Aria ambiente PCDD/F+DL-PCB
150 fg WHO-TE/m3
Aria
ambiente
PCB
28 +52 +101 +153 +138 +180 obiettivo bonifica
300 ng/m3
Deposizioni atmosferiche
PCDD/F+ DL-PCB
4 pg WHO-TE/m2d
Specifico per impianti
PCDD/F+ DL-PCB
9 pg WHO-TE/m2d
FRANCIA
VALORI GUIDA PER LE DEPOSIZIONI DI PCDD/F
Deposizioni atmosferiche 40 pg I-TE/m2d
legati alla contaminazione dei prodotti lattierocaseari (1-4 pg I-TE/g massa grassa)
In piani di sorveglianza della qualità dell’aria in aree con presenza
di impianti di incenerimento è stato fornito per le deposizioni
atmosferiche (Environmental Surveillance of Incinerators: 2006-2009 Data on Dioxin/Furan Atmospheric
Deposition and Associated Thresholds. Bodénan F, Michel P, Cary L, Leynet A, Piantone P. Dioxin 2011)
5-16 pg I-TE/m2d
<a 5 pg I-TE/m2d possono essere considerati come valori
di fondo urbano-industriale;
> 16 pg I-TE/m2d, possono essere considerati come
contributo antropico di una fonte di emissione che va
indagata con ulteriori campionamenti in diversi punti,
studiando il profilo dei congenere per valutare la sorgente.
48
ISS – ARPA Basilicata
Area industriale San Nicola di Melfi (PZ)
 principali sorgenti industriali presenti sul terrritorio (industria
dell’auto, industria alimentare, centrali termoelettriche (CTE), due
linee di incenerimento)
 campionamento in sei siti distanti tra 1-5 km
 Concentrazioni di PCDD/F nelle deposizioni comparabili con quelle
di aree rurali europee e nazionali
1.5 - 2.3 pg WHO-TE/m2d
49
ISS – ASL Mantova
• principali sorgenti industriali presenti sul terrritorio (raffineria,
petrolchimico, industria della carta, inceneritore di rifiuti industriali)
• campionamento in sette siti distanti tra 1-3 km
•Concentrazioni di PCDD/F nelle deposizioni comparabili con quelle di aree
rurali europee e nazionali
PCDD/F
(pg I-TE/m2d)
postazione:
postazione:
area urbana area industriale
postazione:
riferimento
Stagione fredda
1,20 – 2,26
1.27 – 4,72
1,28
stagione calda
3,82 – 4,20
2,75 – 5,13
2,71
DATI RESIT
2012-2013
PM
As
Cd
Hg
Ni
Pb
Tl
Zn
mg/m2d
Ex RESIT
88
0,4
0,03
1,3
0,90
2,8
0,024
6,6
FONDO
AGRICOLO
97
0,4
0,14
0,81
0,87
2,1
0,023
5,4
EX RESIT 21,7 pg WHO-TE/m2d
FONDO AGRICOLO 1,67 pg WHO-TE/m2d
VALORI GUIDA PER LE DEPOSIZIONI DI
BENZO[A]PIRENE
Riferimento: Settimo G. ,Viviano G. in corso di pubblicazione, Annali Istituto Superiore di Sanità 2014
TARANTO 2008-2011 (Arpa Puglia)
Taranto sito urbano 2,0-182 ng/m2 d
Taranto sito in area industriale Tamburi 57-555
ng/m2d.
AOSTA 2010 (Arpa Val’Aosta)
Aosta sito urbano 28 ng/m2 d
Aosta sito di riferimento 5 ng/m2 d
BASILICATA: AREA URBANA INDUSTRIALE
DI SAN NICOLA DI MELFI (Viviano, Settimo ISS
2005)
B[a]P
(ng/m2 x d)
siti in area
urbana
siti in area
industriale
sito in area
remota/riferimento
stagione fredda
3,2-4,1
4,6-6,9
1,9-5,7
deposizioni di PCDD/F pg I-TE/m2 d (*presenza di inceneritore)
(Viviano et al. 2002, 2004, Arpa E.R. 2006, 2012, Comune di Brescia 2008, Rossini et al. 2005, Arpa Puglia, 2012, Arpa Umbria, 2010)
sito urbano/ind.le
sito rurale
min-max
Mantova*
2000 ago-set st. calda
2001 dic-gen st. fredda
San Nicola di Melfi *
2002 lug-set st. calda
03/04 dic-feb st. fredda
Coriano*
2003 st. calda
2004 st. calda
03-04 st. fredda
04-05 st. fredda
Brescia *stagione calda
Porto Marghera 2003-04
Industriale
Urbano- Mestre
Urbano-Venezia
Modena*
Taranto 2008-2011
Terni 2009 (4 mesi)
1,2-4,7
2,7-5,1
1,3
2,7
1,7-2,1
1,6-2,0
1,2-1,6
2,7
0,5-0,8
1,0-2,7
0,6-2,6
2,0-2,9
1,2-5,13 WHO-TE
15-2767
46-169
13-200
0,1-251
0,57-45 WHO-TE
<5,0
0,2-18
1,6-33 WHO-TE
53
Dati di letteratura del B[a]P in (ng/m2 d)
Aree rurali
min-max
riferimenti bibl.
Italia
Melfi
Laguna di Venezia
1,9-6,9
6-9
Menichini et al. 2006
Finlandia
Pallas
2-10
EMEP 2005
Svezia
Rorvik
5-17
EMEP 2005
Aree urbane
media annuale
Rossini et al. 2001, magistrato
acque 2000
Italia
Venezia
30
Francia
Parigi
Rossini et al. 2001,
magistrato Acque 2000
25
Motelay-Massei et al. 2003
Inghilterra
Cardiff
Manchester
219
300
Halsall et al. 1997
Concentrazione di PCDD/F nelle deposizioni
atmosferiche rilevata in alcuni Paesi UE
(European Commission–ELICC 2002, Danish Dioxin Program 2006, AIRPARIF, 2003)
(pg I-TE/m2 d)
Belgio
Germania
Regno Unito
Danimarca
Francia
siti rurali
min-max
<1-3,1
7-17
0-517
300- 1700
20- 50
siti urbani
min-max
<1-12
<0,5-464
<1-312
300-31600
100-147
55
METALLI NELLE
DEPOSIZIONI
ATMOSFERICHE
inquinante
aree rurali
μg/m2 d
Aree urbane aree industriali
μg/m2 d
μg/m2 d
Arsenico
0,082 - 0,43
0,22 - 3,4
2,0 - 4,3
Cadmio
0,011 - 0,14
0,16 - 0,90
0,12 - 4,6
0,03 - 4,3
5 - 11
2,3 - 22
Nichel
VALORI LIMITE METALLI NELLE DEPOSIZIONI
ATMOSFERICHE
μg/m2d
Nazione
PM
As
Cd
Hg
Ni
Pb
Tl
Zn
mg/m2d
Austria
210
-
2
-
-
100
-
-
Belgio
-
-
2
-
-
250
-
-
Croazia
350
4
2
1
15
100
2
10
Germania
350
4
2
1
15
100
2
10
Svizzera
200
-
2
-
-
100
2
400
Riferimento: Settimo G. ,Viviano G. in corso di pubblicazione, Annali Istituto
Superiore di Sanità 2014
Cadmio. Sulla base di una dose giornaliera tollerabile di 0,75-0,95 µg/kg peso corporeo
di peso). Considerando l’assunzione totale (verdure e suolo, acqua) e l’assorbimento del terreno durante i
giochi. Il gruppo di lavoro raccomanda un valore limite compreso tra 2,5-5 µg/m-2 d-1 nelle aree urbane e
industriali
Concentrazioni di metalli rilevate nelle
deposizioni atmosferiche in aree rurali e in
aree urbane francesi
(Air Pays de la Loire 2009).
μg/m2 d
Arsenico
Cadmio
Nichel
Piombo
Rame
aree rurali
0,6-0,7
0,2-0,9
1,6-3,7
3,3-10,3
3,5-9,5
aree urbane
0,05-1,3
0,3-3,0
1,0-22,9
0,4-106
2,1-67,9
Priorità Tematiche:
Obiettivo 1: proteggere, conservare e migliorare il capitale
naturale dell’UE rafforzare l’impegno per raggiungere il
pieno rispetto della legislazione UE sulla qualità dell’aria e
definire azioni e obiettivi strategici oltre 2020
Considerazioni
 Le deposizioni totali sono particolarmente adatti per misurare
la concentrazione ambientale di inquinanti organici persistenti
(POP), metalli e metalloidi;
 I dati raccolti con i deposimetri bulk possono stimare la
contaminazione dei suoli agricoli e di un conseguenza
l’accumulo nella catena alimentare (in cui per esempio i POP
sono particolarmente associati ai grassi);
 Attualmente in Italia non ci sono limiti di legge o valori guida
nazionali per le deposizioni inquinanti. Nel caso di valutazioni
di dati ambientali, risulta meno incisivo nella gestione dei
controlli e nella costruzione delle decisioni;
E’ necessario trovare un consenso sulle procedure di
campionamento, metodi analitici e sui metodi di valutazione;
In assenza di indicazioni per valutare i dati è possibile fare
riferimento a: valori misurati in aree analoghe, a
dati di
letteratura scientifica e valori guida utilizzati in altri Paesi;
In Belgio, per quanto riguarda PCDD/F e DLPCB, è stato
proposto un valore massimo di 8 pg WHO-TE/m2d, sulla base
della dose settimanale tollerabile (TWI);
 In Germania è presente un valore guida per PCDD/F+DL-PCB
(German Expert Group -LAI), di 4 pg WHO-TE/m2d.
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