SOFTWARE PER LA SIMULAZIONE DI STRATEGIE BANCARIE
STRUMENTO PER LA VALUTAZIONE DI SCELTE PROSPETTICHE
MISURAZIONE
DEGLI IMPATTI
PATRIMONIALI
ANALISI DEGLI
EFFETTI ECONOMICI
ESIGENZE GESTIONALI E NORMATIVE
RESOCONTO ICAAP
PIANIFICAZIONE
BUDGET
VALUTAZIONE SPOT
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IMPIANTO DI BASE
Data Set
Informativo
CONSUNTIVO
Data Set
SCENARIO/
PREVISIONALE
SIMULAZIONE
con definizione
del mix AttivoPassivo
programmato
OUTPUT
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• INFORMAZIONI DI BILANCIO
• STATO PATRIMONIALE ATTIVO E PASSIVO
• CONTO ECONOMICO
• PATRIMONIO DI VIGILANZA
• CREDITO DETERIORATO
• IMPIEGHI PER SETTORI E BRANCHE DI ATTIVITA’ ECONOMICA (SAE E
BAE)
• INFORMAZIONI DI DETTAGLIO FORME TECNICHE
• OPERAZIONI ATTIVE E PASSIVE CON CLIENTELA
• OPERAZIONI ATTIVE E PASSIVE CON BANCHE (INTERBANCARIO)
• OPERAZIONI FUORI BILANCIO ATTIVE E PASSIVE CON CLIENTELA O CON
BANCHE
CONSUNTIVO
• INFORMAZIONI SUL PORTAFOGLIO TITOLI (TITOLI DI
PROPRIETA’)
• INFORMATIZIONI TECHICHE E PORTAFOGLIO DI DESTINAZIONE
• INFORMAZIONI SUI RISCHI DI PRIMO E SECONDO
PILASTRO
• RISCHIO DI CREDITO
• RISCHIO OPERATIVO
• RISCHIO DI MERCATO
• RISCHIO DI TASSO
• RISCHIO DI CONCENTRAZIONE SINGLE NAME E GEO SETTORIALE
• DELTA STRESS TEST
• NELLA VERSIONE WEB E’ STATO APPOSITAMENTO
SVILUPPATO UN MODULO DI “QUALITY DATA” CHE
EFFETTUA UNA SERIE DI CONTROLLI INTERNI AL FINE DI
EVIDENZIARE AVENTUALI SQUADRATURE TRA I VARI DATI
RELAZIONATI
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SCENARIO/
PREVISIONALE
• AGGANGIO DEI CONSUNTIVI DA CUI SI DEVE INIZIARE PER LA SIMULAZIONE
• DEFINIZIONE DELL’ORIZZONTE TEMPORALE PROSPETTICO OGGETTO DI PIANIFICAZIONE
• IMPOSTAZIONE DELLE CURVE FORWARD DEI TASSI (ALMENO PER QUEI TASSI USATI DALLA
BANCA COME BASE DI INDICIZZAZIONE)
• INDIVIDUAZIONE DEI PORTAFOGLI BASILEA II SU CUI ESEGUIRE LO STRESS TEST
• INDIVIDUAZIONE DEI PORTAFOGLI BASILEA II PER LA DESTINAZIONE DI DEFAULT PER GLI
IMPIEGHI PER CUI NON E’ STATO INDIVIDUATO IL SEGMENTO DI APPARTENENZA
• INDIVIDUAZIONE DEI SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA (SAE) PER LA DESTINAZIONE DI
DEFAULT PER GLI IMPIEGHI PER CUI NON E’ STATO INDIVIDUATO IL SEGMENTO DI
APPARTENENZA
• INDIVIDUAZIONE DELLE BRANCHE DI ATTIVITA’ ECONOMICA (BAE) PER LA DESTINAZIONE DI
DEFAULT PER GLI IMPIEGHI PER CUI NON E’ STATO INDIVIDUATO IL SEGMENTO DI
APPARTENENZA
• TIPO DI PROIEZIONE PER ALCUNE GRANDEZZE DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO
ECONOMICO: SE IMPOSTATO COME “DI SISTEMA” SERVE L’INSERIMENTO DELLE PROIEZIONI
DI SISTEMA (VARIAZIONI PERCENTALI CHE VENGONO POI APPLICATI AI DATI CONSUNTIVI);
SE IMPOSTATO “SU STORICO BANCA” OCCORRE AGGANGIARE, OLTRE L’ULTIMO
CONSUNTIVO, PIU’ CONSUNTIVI RETRODATATI IN MODO DA POTER RICOSTRUIRE LE SERIE
STORICHE OGGETTO DI STIMA E PROIEZIONE
• TIPO DINAMICA RETTIFICHE DI VALORE CREDITI (VOCE 130 SUB A DI CONTO ECONMICO) : SE
IMPOSTATO COME “DA PROIEZIONE” VERRA’ INDICATA LA VARIAZIONE PERCENTUALE CHE
NEL PROSPESTICO SUBIRA’ TALE VOCE; SE IMPOSTATO COME “PROXY DINAMICA
DETERIORATO” LA VOCE PORTARA’ LA VARIAZIONE DEI FONDI RIPORTATA NEL REPORT
“CREDITO DETERIORATO” (CFR. LA METODOLOGIA DI SVILUPPO DI TALE REPORTISTICA)
• PARAMTRIZZAZIONE DI ALCUNI EVENTI AI FINI DELLA LIQUIDITA’ (HAIRCUT, TIRAGGI,
PONDERAZIONI E INDIVIDUAZIONE DELLE POSTE)
• INDIVIDUAZIONE DI ALCUNI VALORI INDISPENSABILI AI FINI DELLA SIMULAZIONE:
PERCENTUALE DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI A RISERVE, NUMERODI DIPENDENTI, PD E LGD
AI FINI DELLA STIMA DELLA PERDITA ATTESA
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• IN QUESTA FASE VIENE ESEGUITO IL DATA ENTRY DELLE FORME TECNICHE ATTIVE E PASSIVE CHE SI
PONGONO COME OBIETTIVI NEL PROSPETTICO. VIENE ANCHE MOVIMENTATO IL PORTAFOGLIO TITOLI. IN
QUESTA FASE VENGONO FORNITI TUTTI I DETTAGLI TECNICI (DURATE, TIPO TASSI, STRUTTURA PRICINGS,…)
NECESSARI PER UNA PUNTUALE SIMULAZIONE
• VENGONO DEFINITE EVENTUALI MANOVRE/POLITICHE DI PRICINGS (VARIAZIONI DI TASSI) IN MANIERA
EVOLUTA (SOLL’ATTIVO/PASSIVO, A LIVELLO DI FORMA TECNICA, PER ARCO TEMPORALE)
• IN FUNZIONE DEI DATI CONSUNTIVI, SECONDO I PARAMETRI E LE IMPOSTAZIONI DEFINITE NELLO
SCENARIO PROSPETTICO, E PER EFFETTO DEGLI OBIETTIVI DI PIANIFICAZOINE, SI REALIZZANO DEGLI
OUTPUT COSI DISTINGUIBILI IN: REPORTISTICHE, ANALISI E PROSPETTI
SIMULAZIONE
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GENERAZIONE DELL’OUTPUT
• E’ POSSIBILE GENERARE IN
POWER POINT (.PPTX) FINO A
36 TAVOLE DI DATI CON
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
UTILI DA INCOLLARE NEL
DOCUMENTO (PIANO
STRATEGICO, ICAAP). OGNI
TAVOLA E’ RAPPRESENTATA IN
SIA TERMINI DI CONFRONTO
(TRA IL DATO CONSUNTIVO E
L’ULTIMO DATO SIMULATO)
CON IL CALCOLO DELLE
VARIAZIONI (ASSOLUTE E
PERCENTUALI, E SIA IN
TERMINI ANDAMENTALI IN
CUI SI RIPORTA IL DATO
RGISTRATO AD OGNI BREAK
POINT TEMPORALE (PER
AVERE LA DINAMICA)
7
INTRODUZIONE: Il modello gestisce al suo interno un timer (asse temporale) corrispondente con
l’arco temporale oggetto di pianificazione/valutazione prospettica. In particolare
quest’ultimo viene calcolato come il lasso di tempo che intercorre tra la prima e l’ultima
operazione inserita in input nella fase di data-entry. Dopo la fase di input, eseguendo
l’algoritmo (tasto avvia), si otterranno degli output funzionali alle strategie aziendali.
L’algoritmo percorre tutto l’asse temporale, secondo una finestra temporale (time step e
time frame) scelta dall’utente, così ad ogni passo in cui si crea una partizione temporale di
esplorazione, simula gli equilibri che si otterrebbero secondo il plain prospettico e registra
in memoria tutte le reportistiche, le analisi e gli impatti prospettici di pertinenza a quella
data. Nell’intento di simulare in modo quanto più realistico possibile gli accadimenti, si
procede come segue:
a)
b)
c)
d)
ad ogni data prospettica (passo) vengono attivate tutte le operazioni che hanno quella data
di pertinenza, e vengono raccolte tutte le forme tecniche che sono state programmate ad
una data precedente e che presentano una vita residua maggiore di zero oppure che sono
classificate come “senza scadenza”;
vengo calcolati e memorizzati gli impatti;
si aggiorna la vita residua delle poste e si incrementa la data di esplorazione (secondo lo
step ed il time frame definiti);
Si torna alla lettera a) finché l’algoritmo non finisce di scorrere tutto l’asse temporale.
Il modello, inoltre, accoglie come input i tassi forward (fino ad un anno) per i principali tassi
di mercato (Euribor, Libor, EONIA, BCE…) in modo tale da stimare gli impatti prospettici
delle poste indicizzate.
Un aspetto interessante del modello è che gli impatti vengono calcolati in diverse date, per
cui è possibile analizzare l’evoluzione di un fenomeno (un indice o una grandezza) e
monitorarne le dinamiche sottostanti.
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9
10
DEFINIZIONE DI UN INPUT (FORMA TECNICA): Per ogni forma tecnica oggetto di pianificazione viene definito un set informativo (parametri) necessario a valutarne gli impatti
prospettici. In particolare, si definisce:
Nuovo Flusso – questo input individua la massa effettiva che si vuole realizzare.
Tipo Tasso – individua se la posta è a tasso fisso o a tasso variabile (Euribor, Libor, EONIA, BCE…).
Time Frame Revisione – Il time frame di revisione individua l’arco temporale allo scadere del quale avviene il repricing della posta.
Pricing – individua la remunerazione/onerosità della posta. Se il tipo tasso fosse impostato come “variabile”, il “pricing” diverrebbe lo spread da applicare al parametro di
riferimento.
Data Operazione – individua il momento in cui la forma tecnica comincia a determinare i propri effetti all’interno dell’arco temporale pianificato.
Con/Senza Scadenza – definisce se la posta esplica i propri effetti in modo indeterminato oppure fino ad un certo momento.
Durata – definisce la durata, con input numerico, delle poste che presentano una scadenza.
Time Frame Durata – è l’ordine di grandezza della durata. In automatico verrà calcolata la data di scadenza.
Inoltre, per le sole poste attive, sarà utile specificare le seguenti
informazioni:
Portafoglio Basilea 2 – occorre individuare il portafoglio di appartenenza,
per poter definire in automatico la portafogliazione.
EAD % – è il fattore di conversione che permette il passaggio da un valore
nominale al suo equivalente creditizio.
Pond % – è la ponderazione secondo i criteri stabiliti da Basilea 2, che
permette il passaggio dall’EAD all’RWA.
SAE – Individua il settore di attività economica verso cui le esposizioni
andranno a confluire.
BAE – Individua la branca di attività economica verso cui le esposizioni
andranno a confluire.
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Ad ogni forma tecnica pianificata
è
possibile
definire
un
meccanismo di ammortamento
della massa al fine di computare
adeguatamente nel tempo gli
impatti
prospettici.
Sono
disponibili
due
tipi
di
decadimento:
• Rata costante
• Quota capitale costante
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DEFINIZIONE DI UN INPUT (PORTAFOGLIO TITOLI): Per inserire un titolo in portafoglio è possibile importare il file reso disponibile dalla BCE.
Le informazioni da individuare sono le seguenti:
Nome e ISIN – questo input individua univocamente l’asset da inserire in portafoglio.
Tipo – individua la tipologia di strumento finanziario (obbligazione bancaria, corporate, azioni...).
Tipo Tasso – individua se il titolo è a tasso fisso o a tasso variabile (Euribor, Libor, EONIA, BCE…).
Time Frame Revisione – Il time frame di revisione individua l’arco temporale allo scadere del quale avviene il repricing del titolo.
Pricing – individua la remunerazione del titolo. Se il tipo tasso è impostato come variabile, il pricing diviene lo spread da applicare al parametro di riferimento.
Data Operazione – individuare il momento in cui il titolo entra in portafoglio all’interno dell’arco temporale pianificato.
Portafoglio – individua il portafoglio di appartenenza (AFS, HFT, HTM).
Eleggibile, Haircut – indica se il titolo è utilizzabile come contropartita a fronte di esigenze di liquidità (APL). Il livello di Haircut indica il coefficiente di
ponderazione a cui il titolo è soggetto in caso di impegno (si rende noto che tale valore è patrimonio informativo ricavato dal sito BCE).
Zero Coupon – segnala se il titolo presenta una struttura cedolare o meno.
Durata, Time Frame Durata – definisce la durata con un input numerico, e l’ordine di grandezza di quest’ultima (Time Frame Durata). In automatico verrà
calcolata la data di scadenza.
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BARRA DI STRUMENTI - SECONDARIA
• Info asse temporale prospettico
• Modalità visualizzazione interfacce
• Focus di analisi
BARRA DI STRUMENTI - PRIMARIA
• Elimina/Modifica dato di input
• Avvia valutazione prospettica (TimeFrame & TimeStep)
• Vista Plain Prospettico/Portafoglio Titoli
• Funzioni Import/Export dati di input
PLAIN PROSPETTICO
&
PORTAFOGLIO TITOLI
DATI DI INPUT:
• Raccolta da clientela
• Raccolta da banche
• Impieghi verso clientela
• Impieghi verso banche
• Operazioni fuori bilancio
• Titoli e strumenti finanziari
REPORT RIEPILOGATIVI:
• Equilibrio fonti-usi
• Riepilogo forme tecniche
• Struttura Tasso
• Portafogli Basilea 2
• Riepilogo SAE e BAE
• Portafoglio titoli
• Politiche di Pricing
• Effetti economici
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EQUILIBRIO FONTI-USI
RIEPILOGO FORME TECNICHE
STRUTTURA TASSO
Reportistiche ad oggi
sviluppate. Di seguito
approfondiremo ognuna
di esse.
PORTAFOGLI BASILEA 2
RIEPILOGO SAE & BAE
PORTAFOGLIO TITOLI
POLITICHE DI PRICING
EFFETTI ECONOMICI
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In questa reportistica è
possibile
avere
un
orientamento degli equilibri
che man mano vanno creandosi
a seguito della definizione delle
scelte prospettiche. Viene data
informazione
su
quanto
generato - sia in termini di flussi
che di stock - circa:
• Raccolta da clientela.
• Raccolta da banche.
• Impieghi verso clientela.
• Impieghi verso banche.
• equilibrio
fonti/usi
per
maturity (entro l’anno, 1-5 anni,
oltre 5 anni).
• effetto leva (leverage) (entro
l’anno, 1-5 anni, oltre 5 anni).
• Analisi dei gap.
•Titoli e strumenti finanziari per
portafoglio di appartenenza
(AFS, HFT, HTM).
• Disponibilità liquide, cassa e
simili.
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I grafici del report “equilibrio fonti/usi” evidenziano la
dinamica delle seguenti grandezze:
• Raccolta da clientela (stock e flusso)
• Raccolta da banche (stock e flusso)
• Impieghi verso clientela (stock e flusso)
• Impieghi verso banche (stock e flusso)
• raccolta-impieghi con clientela (stock e flusso)
• gap cumulati e gap periodali con clientela
• Portafoglio titoli (stock e flusso per AFS, HFT, HTM)
• Disponibilità liquide, cassa e simili (stock e flusso)
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La reportistica “riepilogo forme tecniche” ripropone i saldi medi
ed i saldi puntuali per ogni singola forma tecnica pianificata,
riportando la variazione assoluta e relativa registrata ad ogni
periodo.
18
I grafici del report “riepilogo forme
tecniche” evidenziano la dinamica
del saldo puntuale e del saldo
medio di ogni singola forma
tecnica, permettono di analizzare
(in ogni periodo) la composizione
dei saldi medi e puntuali (sia in
percentuale col grafico a torta o ad
anello e sia in assoluto tramite gli
istogrammi)
delle
principali
grandezze:
• Raccolta da clientela
• Raccolta da banche
• Impieghi verso clientela
• Impieghi verso banche
• Operazioni fuori bilancio
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La reportistica “struttura tasso” valuta il proprio equilibrio in
termini di poste (attive e passive) a tasso fisso e a tasso indicizzato
calcolandone un indice di sensibilità (di cui si riporta anche un
grafico).
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I grafici della reportistica “struttura tasso”
evidenziano
l’evoluzione
dei
seguenti
fenomeni:
• Indice di rischio tasso (Basilea 2)
• Totale esposizione ponderata (attivo)
• Totale esposizione ponderata (passivo)
• Totale esposizione ponderata (banking book)
21
Il report “portafogli Basilea 2” rappresenta l’intera portafogliazione
con l’informazione delle forme tecniche che appartengono ad ogni
portafoglio (richiamabile dall’utente a seguito della selezione del
portafoglio di interesse).
22
I grafici del report “portafogli Basilea 2” evidenziano la dinamica dei seguenti valori:
• valore nominale
• EAD
• RWA
• assorbimento patrimoniale
Essi, inoltre, permettono di analizzare (in ogni periodo) la composizione degli stessi
fattori (sia in percentuale con il grafico a torta o ad anello e sia in assoluto con gli
istogrammi) all’interno del portafoglio complessivo.
23
Il report “riepilogo SAE & BAE”
rappresenta la distribuzione
delle forme tecniche per settore
e branca di appartenenza per:
• valore nominale
• EAD
Inoltre è possibile rintracciare le
forme tecniche che ricadono
dentro una SAE/BAE al fine di
averne una evidenza completa.
24
I grafici del report “riepilogo SAE & BAE” analizzano la dinamica dei seguenti valori:
• valore nominale
• EAD
Inoltre permettono di analizzare (in ogni periodo) la composizione degli stessi fattori (sia
in percentuale con il grafico a torta o ad anello e sia in assoluto con gli istogrammi)
all’interno dell’aggregato complessivo.
25
Il report “portafoglio titoli” analizza la composizione per:
• portafoglio di appartenenza (AFS, HFT, HTM)
• tipo di tasso (fisso, variabile)
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Il report “politiche di
pricing”
analizza
la
dinamica di:
• massa totale attivo
• massa totale passivo
• pricing medio attivo
• pricing medio passivo
Inoltre,
viene
data
evidenza dei livelli di
pricing per singola forma
tecnica, potendo così
valutarne
l’evoluzione
temporale.
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I grafici del report “politiche
di pricing” rappresentano
l’evoluzione temporale dei
pricing attivi e passivi medi
(con il relativo differenziale),
nonché
la dinamica del
pricing di ogni singola forma
tecnica programmata.
28
Il report “effetti economici” riporta
il contributo al margine di
interesse delle politiche di
raccolta-impieghi pianificate. In
particolare
si
da
evidenza
numerica e grafica della dinamica
degli interessi attivi e passivi.
29
RISCHIO DI CREDITO
• STRESS TEST
• EAD SENSITIVITY (FATTORE DI CONVERSIONE)
Di seguito si presentano alcuni
modelli di analisi e focus
parametrizzabili da parte
dell’utente.
TASSO DI INTERESSE
• BANKING BOOK
• REPRICING SENSITIVITY
LIQUIDITA’
• APPROCCIO PER STOCK
• MATURITY LADDER (IN FASE DI SVILUPPO)
CONCENTRAZIONE GEO-SETTORIALE
• MODELLO ABI
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Il modulo di stress
test permette di
definire, secondo la
metodologia attuale,
il livello di PD (il
peggiore registrato
negli ultimi 2 cicli
economici) ed i
portafogli
che
saranno coinvolti nel
calcolo.
31
I grafici evidenziano la dinamica
dell’assorbimento patrimoniale
a fronte dello stress test sul
rischio di credito, nonché
l’incidenza percentuale sul
requisito patrimoniale standardnormativo.
32
Il modulo permette di
verificare
l’incremento
dell’
assorbimento
patrimoniale a cui è
soggetta la banca, nel
caso in cui i fattori di
conversione dell’EAD
abbiano tutti valore
pari
a
100%
(conversione piena).
Si
da,
dunque,
evidenza di un valore
aggiuntivo (add-on)
del rischio di credito
definito
come
“rischio latente”.
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Il modulo realizza il
banking
book
prospettico
(in
funzione
delle
politiche di fonti/usi
programmate)
evidenziando l’indice
di
rischio
tasso
Basilea 2. Inoltre, in
ottica gestionale, è
possibile
parametrizzare
personali shift di
tasso e misurarne gli
impatti patrimoniali.
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Il modulo discrimina
il
margine
di
interesse
determinato dalle
poste a tasso fisso
da
quello
determinato
da
poste
a
tasso
variabile.
Di
quest’ultimo,
è
possibile misurare
la sensibilità al
variare dei tassi di
mercato secondo la
personalizzazione
dell’utente.
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In questo modello vengono individuate poste che generano
liquidità e le poste che determinano una esigenza di liquidità;
il valore netto (come effetto di compensazione all’interno
dello stesso periodo di computo) determina la posizione di
liquidità in un dato momento. I fattori che influenzano il
fenomeno della liquidità sono:
• impieghi di prossimo realizzo: di cui si definisce la vita
residua ed un haircut globale.
• portafoglio titoli: di cui si considerano gli haircut di ogni
singolo titolo, e si parametrizza l’intero portafoglio con un
haircut globale.
• raccolta a vista: di cui si parametrizza un livello di tiraggio.
• raccolta prossima a scadenza: simile agli impieghi di
prossimo realizzo.
• linee di credito disponibili: di cui se ne definisce un livello di
tiraggio.
Questo ventaglio di valori entrano nel computo dell’indice
Capital Cash Position (CCP) che evidenzia la posizione netta
finanziaria.
Infine è possibile definire un livello di tasso di interesse come
fattore di costo di provvista finanziaria che il modello calcola
in automatico qualora si registri un fabbisogno di liquidità.
36
Il modello implementa la
metodologia
proposta
dall’ABI per il calcolo del
requisito
patrimoniale
geo-settoriale.
Tale
modello, in funzione dei
parametri del portafoglio
di riferimento (regressore
alfa, intercetta beta e
soglia di concentrazione
tipica dell’area territoriale
di riferimento), permette
di stimare il coefficiente di
ricarico da applicare al
requisito patrimoniale per
il rischio di credito.
37
PROSPETTI DI BILANCIO
• STATO PATRIMONIALE ATTIVO E PASSIVO
• CONTO ECONOMICO
• PATRIMONIO DI VIGILANZA
TABLEAU INDICATORI
In questa sezione sono
presentati i prospetti di
riepilogo di importanti output
a completamento delle analisi.
• DI STRUTTURA
• PRODUTTIVITA’
• REDDITIVITA’
• EFFICIENZA
RIEPILOGO ASSORBIMENTI PATRIMONIALI
•ALLOCAZIONE DEL PATRIMONIO
• PATRIMONIO LIBERO PILLAR I
• PATRIMONIO LIBERO PILLAR II
• PATRIMONIO LIBERO POST STRESS TEST
INDICATORI RISK ADJUSTED PERFOMANCE MEASURMENT
(RAPM)
•RORAC
• RARORAC
• NOPAT
• EVA
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Viene proposto uno
schema
di
Stato
Patrimoniale
con
definite logiche di
quadratura dell’attivo
e del passivo.
39
Viene proposto lo
schema di Conto
Economico. Le voci
sono alimentate in
modo
integrato
secondo gli input
sottostanti.
40
Si riporta anche un
prospetto riepilogativo
del
Patrimonio
di
Vigilanza la cui dinamica
segue le regole di
autofinanziamento
definite nello scenario e
di eventuali politiche di
variazione del Capitale
Sociale pianificate.
41
Sono riportati degli
indicatori di bilancio
come
di
seguito
rappresentato.
42
Il
prospetto
di
allocazione di capitale,
oltre a permettere la
misurazione dei diversi
livelli di Patrimonio
Libero
(secondo
il
Bulding
Approach),
consente di calcolare la
rilevanza di ciascun
rischio confrontandolo o
rispetto
all’intero
Patrimonio di Vigilanza o
rispetto al totale dei
rischi.
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Gli indicatori RAPM
consentono di misurare
la redditività aziendale
aggiustata per i rischi
accollati.
Vi sono due accezioni in
relativo
(RORAC
e
RARORAC)
e due in
assoluto (NOPAT e EVA)
per valutare la creazione
di valore.
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Scarica

PPSX - Cogal SAGE