M Monza°, J Piras*, A Falcone*, A Degrandis*, J Behon Tolly°, R Ruiz Luna°, P Medri°, R Banfi*, N Scoppetta° ° Dirigente Medico, S.C. di Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero di Saronno, A.O. Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (VA) * Infermiere, S.C. di Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero di Saronno, A.O. Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (VA) PRESIDIO OSPEDALIERO DI SARONNO DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE STRUTTURA COMPLESSA DI PRONTO SOCCORSO DIRETTORE DR. NICOLA SCOPPETTA Lo studio cross-sectional degli incidenti occorsi durante i trasporto di pazienti critici, riportati nel AIMS_ICU system che ha analizzato gli anni dal 1993 al 1999, evidenzia che nella maggior parte dei casi la causa è un malfunzionamento: delle attrezzature nel 39% dei casi (batterie/alimentazione, malfunzionamento dei ventilatori, dei monitor, degli ascensori manovre d’intubazione, ...); nell’organizzazione per il 61% dei casi (scarsa comunicazione, insufficiente set-up base monitoraggio ed equipaggiamento, errato fissaggio vie aeree Questi rischi possono essere ridotti con un’accurata artificiali, scorretto o mal posizionamento del paziente, …). preparazione organizzativa del trasferimento, con una scrupolosa preparazione clinica ed infermieristica del Fattori predisponenti all’incidente sono da attribuirsi per il 54% sul fattore paziente, con l’accompagnamento di personale umano (errori di giudizio, scarse conoscenze, mancata sanitario osservazione dei protocolli,qualificato fretta, stress, . Questi errori hanno tecnico avuto delle gravi e con un…) adeguato equipaggiamento . ripercussioni sullo stato di salute del paziente trasportato: peggioramento delle condizioni generali 15% insoddisfazione della persona 7% prolungamento della degenza 4% danno psico/fisiologico 3% morte 2%. I trasporti di pazienti critici per pazienti del Pronto Soccorso sono effettuati a causa di: inesistenza all’interno del Presidio di infrastrutture idonee al trattamento (neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia plastica ricostruttiva, centri grandi ustionati, rianimazione neonatale o pediatrica, camera iperbarica, ecc.); mancanza di posto letto in area critica. Le lesioni che possono essere stabilizzate nell’ospedale di primo ricovero devono essere trattate prima del trasporto; al fine di procedere poi al trasferimento in condizioni di sicurezza. Per questi trasporti secondari è indispensabile una precisa valutazione relativamente alla necessità del trasporto ed al momento più opportuno per la sua effettuazione, con i seguenti obiettivi: mantenimento di un’adeguata assistenza durante tutto il trasporto, dalla presa in carico del paziente, fino all’arrivo al centro di destinazione, impostando durante il trasporto la terapia più idonea per la specifica patologia; prevenzione delle possibili complicanze per poter affrontare con efficacia eventi patologici imprevisti. Valutazione del rischio secondo Eherenwerth Visita di PS Classe I e II Classe III Classe IV e V Il paziente: Il paziente: Il paziente: non richiede o richiede richiede frequente controllo richiede intubazione tracheale raramente il monitoraggio dei parametri vitali richiede supporto ventilatorio dei parametri vitali ha bisogno di una linea venosa ha bisogno di due linee venose o CVC non ha bisogno di una linea non ha bisogno di può presentare distress respiratorio grave venosa monitoraggio invasivo può presentare una compromissione dello stato Requisito fondamentale prima presentare di procedere è la stabilizzazione dei non richiede la può lieveal trasporto di coscienza con GCS < 9 somministrazione continua compromissione dello stato di parametri vitali. può richiedere la somministrazione di farmaci di ossigeno coscienza (GCS > 9) salvavita non deve essere trasferito può presentare lieve o è trasferito in rianimazione e terapia intensiva in terapia intensiva modesto distress respiratorio sulla non può esseredella completamente stabilizzato La qualifica del medico è stabilita base classificazione accompagnatore richiede somministrazione richiede monitoraggio e supporto vitale invasivo di ossigeno in cinque classi di rischiocontinua di Eherenwerth. richiede terapia salvavita durante il trasporto Trasporto non medicalizzato Medico: Rianimatore Cardiologo Medico: Rianimatore Trasporto medicalizzato Dalla letteratura si evince quanto importante sia la suddivisione in fasi del trasporto ed il monitoraggio di ogni fase. Le fasi del trasporto sono: preparazione trasporto stabilizzazione. Dettagliando maggiormente le fasi: planning percorso (preparazione e coordinamento); preparazione del paziente (tecnica, meccanica,…) trasporto del paziente arrivo all’area di destinazione e stabilizzazione trasporto di ritorno ripristino della situazione pre-trasporto. M Monza°, J Piras*, A Falcone*, A Degrandis*, J Behon Tolly°, R Ruiz Luna°, P Medri°, R Banfi*, N Scoppetta° ° Dirigente Medico, S.C. di Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero di Saronno, A.O. Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (VA) * Infermiere, S.C. di Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero di Saronno, A.O. Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (VA) PRESIDIO OSPEDALIERO DI SARONNO DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE STRUTTURA COMPLESSA DI PRONTO SOCCORSO DIRETTORE DR. NICOLA SCOPPETTA