Giochiamo?
Il diritto al tempo libero
Progetto Comenius
Classi: I C e I D
a.s. 2013-2014
Istituto Comprensivo “Caio Giulio Cesare”
P.le Bellini - Osimo (An)
A cosa giocavano i nostri nonni?
Nonno Silvio
Quando aveva la mia età si divertiva con poco perché c'era
tanta povertà. Nella maggior parte costruiva i giochi insieme ai
suoi vecchi amici.
Creavano dei carrozzi di legno con barattoli di latta, formavano
delle automobili, costruivano capanne sugli alberi e i palloni di
pezza.
ll tempo per giocare era pochissimo perché doveva aiutare i suoi
genitori a lavorare nei campi..........
Carrozzi di Legno
Procedimento
1 Si prendeva una tavola.
2 Si collegavano 2 assi.
3 Si collegavano 4 ruote di legno
sull'asse anteriore.
4 Si univano corde per guidare.
5 Ci si lanciava per la strada senza freni
6 Lo scopo era andare velocissimi.
Gianmaria
NONNO GIUSEPPE
MATERIALE OCCORRENTE: piccoli pezzi di tessuto vecchio
non utilizzato e spago.
REGOLE: ogni goal fatto dal bambino valeva 1 punto e chi
faceva più punti vinceva.
SCOPO DEL GIOCO: i bambini si divertivano a fare goal e
gioco di squadra.
PROCEDIMENTO: costruivano la palla e la legavano con dello
spago unendo i pezzi di tessuto.
Nonna Marisa
Mia nonna quando era piccola giocava insieme alle amiche,
costruendo bambole di malta e a campana.
Bambola di Malta
PROCEDIMENTO
-prendevano un secchio di terra
-mettevano l’acqua nel secchio di terra
in modo da formare la malta
-prendevano cinque pezzi di malta ciascuno,
dandogli la forma desiderata
-la bambola veniva cotta. Infine era pronta per essere usata
-lo scopo era quello di abbellirle
Campana
PROCEDIMENTO
1) si prendeva un sasso
2) si disegnavano quadrati con dentro dei numeri
3) infine con un sassolino si iniziava a giocare
4) lo scopo era quello di ritornare al punto iniziale
Nicola
Nonna Rosa
Mia nonna non aveva tanto tempo per giocare e quindi inventava
con i suoi amici alcuni giochi da svolgere in poco tempo…
Al centro di un muro
PROCEDIMENTO
1) Il primo passo era essere almeno in 5
2) Allora un ragazzo si metteva al centro di un muro
3) E gli altri 4 si mettevano ai lati di un muro
4) Poi il gioco consisteva nello spostarsi dal proprio posto
senza farselo ‘rubare’ da colui che stava al centro
GIOCHI ALL’APERTO
Fazzoletto
Palla
avvelenata
Bandiera
francese
Diritto al gioco e al tempo libero
DUNQUE…
E’ UN DIRITTO DI TUTTI
I BAMBINI
PERMETTE DI IMPARARE E
RISPETTARE LE REGOLE
SIGNIFICATIVO PER LO
SVILUPPO INTELLETTIVO
DEL BAMBINO
SVILUPPA
L’AUTOSTIMA
PERMETTE DI
ESPRIMERE LA
FANTASIA
Diritto al gioco
PERMETTE DI
SOCIALIZZARE
PERMETTE DI TRASMETTERE
LE EMOZIONI
PERMETTE DI LIBERARE LA
MENTE DI UN BAMBINO
È LA RAPPRESENTAZIONE
DELLA VITA REALE
RAQUEL,NOEMI,ILARIA
Dal nostro punto di vista…
Il gioco, secondo me…
Il gioco, secondo me, serve per divertirsi e fare nuove
amicizie.
Per divertirsi veramente, bisogna essere onesti con gli
altri, avere fiducia del proprio compagno, collaborare tutti
insieme ed accettare le proposte degli altri.
Attraverso il gioco si può, inoltre, diventare amici
rispettando le regole.
Senza il gioco non si può viaggiare nel regno della fantasia:
esso è un mondo dove qualunque cosa può essere
trasformata in quello che vogliamo.
Non tutti però hanno il diritto al gioco e ciò è sbagliato
perché qualunque bambino nel mondo deve avere un po’ di
tempo libero per giocare.
Emanuele
IL GIOCO PER ME
Il gioco è tutto per me.
Ogni volta che non ho niente da fare invento nuovi giochi e mi diverto
un mondo. In effetti vado sempre in cerca del divertimento o appena
finisco i compiti o subito dopo mangiato. Posso dire che la mia vita è
fatta per il 40% dallo svago.
Nel tempo libero adoro pattinare, uscire in centro e andare in bici.
Preferisco giocare in compagnia, all’aperto e ai giochi movimentati.
Secondo me, tutti dovrebbero avere il diritto al tempo libero, perché
tutti i bambini si devono divertire, incontrarsi ed essere felici.
Mi ritengo molto fortunata perché condivido queste emozioni con i miei
amici e la mia famiglia.
Nel gioco impariamo ad accettarci, socializzare, avere fiducia ed
essere responsabili; bisogna anche seguire le regole per stare insieme.
In conclusione voglio dire che il gioco non è un impegno, ma un diritto
di tutti i bambini e ragazzi.
VITTORIA
DIRITTO AL GIOCO
Nella nostra vita il gioco assume un ruolo molto
importante perché, quando giochiamo oltre a divertirci,
dimentichiamo i nostri piccoli problemi ed è giusto che
tutti i bambini abbiano questo diritto.
Nel nostro tempo libero ci divertiamo a giocare a carte
uno, oppure se è bel tempo, usciamo fuori con la bici
oppure iniziamo una partita di calcio.
Qualche volta invitiamo a casa i nostri compagni di
classe: con Elia giochiamo quasi sempre a calcio; quando
invece viene Alessandro immaginiamo di vivere le
avventure del commissario Montalbano.
Giocare mi permette di rilassarci con la fantasia,
facendo quello che in realtà non possiamo fare.
Giocare, quindi, non va definito una perdita di tempo,
ma un modo per fare amicizia e confrontarsi con gli altri
e costruirsi nuovi mondi fantastici.
Gianluca e Alessandro
Il gioco
Il gioco è un diritto perché tutti i bambini, rispettando le
regole del gioco, diventeranno onesti adulti.
Tutti i bambini per giocare devono avere del tempo libero e
quindi non vanno sfruttati in lavori, come purtroppo accade
in alcuni paesi.
I bambini hanno diritto al gioco anche per crescere
socievoli.
Infine, secondo noi, è importante rispettare le regole di
ogni attività ludica.
Luca e Antonio
Diritto al gioco
Il gioco rappresenta la vita reale: giocando impariamo a
perdere e la sconfitta si deve accettare sportivamente,
così come nella vita. Se ti licenziano a lavoro, non devi
perdere la speranza ma, come nei giochi, ritentare finché
non si ottiene la vittoria. Dopo si deve continuare.
Il gioco è un diritto!
Emanuele e Christian
Saluti dalla I C
Saluti dalla I D
Scarica

Il gioco - Caio Giulio Cesare