Il RINNOVAMENTO: “Ecco io faccio nuove tutte le cose” (Ap. 21, 5) 1 Il Rinnovamento … perché? “…la Chiesa, che comprende nel suo seno peccatori ed è perciò santa e insieme sempre bisognosa di purificazione, avanza continuamente per il cammino della penitenza e del rinnovamento”… (LG. 8) “La Chiesa prosegue il suo pellegrinaggio…” (LG. 8) nella “continua conversione” (LG.35) 2 Il Rinnovamento della vita religiosa mira a … realizzare il fine della vita consacrata: «Il fine della vita consacrata consiste nella configurazione al Signore Gesù e alla sua totale oblazione… Si tratta di un itinerario di progressiva assimilazione dei sentimenti di Cristo verso il Padre» (Vita consecrata, 65). come? “Essendo la vita religiosa innanzitutto ordinata a far sì che i suoi membri seguano Cristo e si uniscano a Dio con la professione dei consigli evangelici, bisogna tener ben presente che le migliori forme di aggiornamento non potranno avere successo, se non saranno animate da un rinnovamento spirituale.” (PC. 2c) “Il rinnovamento della vita religiosa comporta il continuo ritorno alle fonti di ogni forma di vita cristiana e alla primitiva ispirazione degli istituti, e nello stesso tempo l'adattamento degli istituti stessi alle mutate condizioni dei tempi”. (PC 2) Quindi il Rinnovamento è un percorso in due fasi : A. ritorno alle radici della vita cristiana (del Vangelo) e del carisma dell’Istituto; B. adattamento alle mutate condizioni dei tempi A. Il ritorno alle radici è una porta aperta su orizzonti sconfinati di novità e vitalità; è la chiave di comprensione e interpretazione dei segni dei tempi. B. “l'adattamento alle mutate condizioni dei tempi” Siamo infatti sollecitati a esplorare i “segni dei tempi” per rispondere con “fedeltà creativa” e “dinamica” (Vita consecrata, 37) alle attese del mondo di oggi. Gaudium et Spes: GS 4: “…è dovere permanente della Chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo, così che, in modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sulle loro relazioni reciproche. Bisogna infatti conoscere e comprendere il mondo in cui viviamo, le sue attese, le sue aspirazioni e il suo carattere spesso drammatico” . Gaudium et Spes: 11 “Il popolo di Dio, mosso dalla fede con cui crede di essere condotto dallo Spirito del Signore che riempie l'universo, cerca di discernere negli avvenimenti, nelle richieste e nelle aspirazioni, cui prende parte insieme con gli altri uomini del nostro tempo, quali siano i veri segni della presenza o del disegno di Dio. La fede infatti tutto rischiara di una luce nuova, e svela le intenzioni di Dio sulla vocazione integrale dell'uomo, orientando così lo spirito verso soluzioni pienamente umane “. Conclusione. Dai testi della Chiesa qui evidenziati possiamo dedurre: - Il rinnovamento quindi non è sintonizzarsi con l’onda della secolarizzazione e del relativismo: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto”(Rom. 12, 2). - Il rinnovamento è un processo di conversione continua, è ritornare alle radici del Vangelo e del carisma per cambiare se stessi nella mente e nel cuore, in modo da percepire la realtà che ci circonda in modo nuovo, diverso, più in profondità e in conformità al progetto di Dio. - La preghiera è il mezzo indispensabile del rinnovamento perché il processo di conversione è opera dello Spirito che è sorgente di vita e ci rende “creature nuove”. Dar vita a cose nuove senza cambiare se stessi? È un’avventura senza radici… “Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi” (Mc. 2, 21-22). “Alla beata Madre Teresa [di Calcutta] fu richiesto una volta di dire quale fosse, secondo lei, la prima cosa da cambiare nella Chiesa. La sua risposta fu: Lei ed io!” BENEDETTO XVI VIAGGIO APOSTOLICO IN GERMANIA Konzerthaus di Freiburg im Breisgau 25 settembre 2011 3 IL PROCESSO DI RINNOVAMENTO Figlie della Chiesa 2010 – 2013 “Processione di Dio tra gli uomini” Ci prepariamo a celebrare due eventi particolarmente importanti e significativi per la nostra Famiglia religiosa: 1. il centenario della ispirazione della nostra ven. Madre (1913 – 2013); 2. il prossimo Capitolo Generale” (2013). che ci impegnano ad un rinnovamento della nostra Congregazione che inizia da ciascuna di noi. A questo scopo è stato attivato un processo dinamico che ha coinvolto non soltanto alcune persone, ma tutto l’Istituto, perché ciascuna di noi, a prescindere dall’età e dalle condizioni fisiche in cui si trova, è in grado di dare un contributo prezioso di preghiera e di esperienza, al Rinnovamento proprio e di tutte, insieme alla Comunità di cui fa parte: “Non è possibile procedere ad un rinnovamento efficace e a un vero adattamento senza la collaborazione di tutti i membri dell'istituto” (PC. 4) . Le due fasi del nostro Rinnovamento: a) la conversione mediante il ritorno al Vangelo e “alla primitiva ispirazione degli istituti” (PC.2). Il Vangelo: Afferma il Decreto conciliare Perfectae Caritatis: “Essendo norma fondamentale della vita religiosa il seguire Cristo come viene insegnato dal Vangelo , questa norma deve essere considerata da tutti gli istituti come la loro regola suprema”. (PC. 2a) Le Costituzioni, dice la nostra Ven. Madre, sono “Vangelo per noi; Vangelo nostro” (Cost., 130), sono quindi il modo specifico e concreto di vivere il Vangelo nella quotidianità. La primitiva ispirazione: Capii Gesù capii il cristianesimo capii la Chiesa capii per che cosa dovevo vivere Dice la Ven. Madre: “Siamo nate nella Chiesa «sacramento universale di salvezza» esclusivamente per questo: «per avere nel Corpo Mistico di Gesù (La Chiesa, nostra Madre) la funzione del cuore che è l'amore (contemplazione) e inoltre quella del sangue che deriva la sua attività dal cuore (dalla contemplazione) e giunge fino alle estreme fibre del corpo, donando calore e consumandosi (apostolato e patire apostolico)» (21. 6.’76). Da ciò si può dedurre che, a differenza di altri carismi presenti nella Chiesa e finalizzati a Dio passando per i fratelli (insegnamento, cura della salute, cura dei poveri ecc.), il carisma delle Figlie della Chiesa va direttamente a Dio e, attraverso Dio, ai fratelli: “la funzione … del sangue deriva la sua attività dal cuore (dalla contemplazione) e giunge fino alle estreme fibre del corpo, donando calore e consumandosi (apostolato e patire apostolico)». Essere “Contemplative e, perché tali, apostole”, considerare l’interiorità quale presupposto imprescindibile della missione, è quindi il principio fondamentale da cui scaturisce il nostro rinnovamento anche nelle sue espressioni di vita concreta. Missione che è anzitutto profezia: testimonianza che “Dio esiste ed è amore”. “La missione, infatti, prima di caratterizzarsi per le opere esteriori, si esplica nel rendere presente al mondo Cristo stesso mediante la testimonianza personale. E questa la sfida, questo il compito primario della vita consacrata!” (VC. 72) b) perché, con mente nuova e cuore nuovo, possiamo “elaborare nuove risposte per i nuovi problemi” (VC. 73) “Vita consecrata” ci aiuta nel discernimento: “La vita consacrata ha il compito profetico di ricordare e servire il disegno di Dio sugli uomini, come è annunciato dalla Scrittura e come emerge anche dall'attenta lettura dei segni dell'azione provvidente di Dio nella storia. E' progetto di un'umanità salvata e riconciliata (cfr Col 2, 20-22). Per compiere opportunamente questo servizio, le persone consacrate devono avere una profonda esperienza di Dio e prendere coscienza delle sfide del proprio tempo, cogliendone il senso teologico profondo mediante il discernimento operato con l'aiuto dello Spirito. In realtà, negli avvenimenti storici si cela spesso l'appello di Dio a operare secondo i suoi piani con un inserimento attivo e fecondo nelle vicende del nostro tempo. Il discernimento dei segni dei tempi, come afferma il Concilio, deve essere condotto alla luce del Vangelo, perché si «possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sul loro reciproco rapporto». (VC. 73). “E' necessario, pertanto, aprire l'animo agli interiori suggerimenti dello Spirito che invita a cogliere in profondità i disegni della Provvidenza. Egli chiama la vita consacrata ad elaborare nuove risposte per i nuovi problemi del mondo di oggi. Sono sollecitazioni divine, che solo anime abituate a cercare in tutto la volontà di Dio sanno raccogliere fedelmente e poi tradurre coraggiosamente in scelte coerenti sia col carisma originario che con le esigenze della situazione storica concreta. Di fronte ai numerosi problemi ed urgenze che sembrano talvolta compromettere e persino travolgere la vita consacrata, i chiamati non possono non avvertire l'impegno di portare nel cuore e nella preghiera le molte necessità del mondo intero, operando al tempo stesso alacremente nei campi attinenti al carisma di fondazione” (VC. 73). “La loro dedizione dovrà essere, ovviamente, guidata dal discernimento soprannaturale, che sa distinguere ciò che viene dallo Spirito da ciò che gli è contrario (cfr Gal 5, 1617.22; 1 Gv 4, 6). Esso, mediante la fedeltà alla Regola e alle Costituzioni, conserva la piena comunione con la Chiesa. In questo modo la vita consacrata non si limiterà a leggere i segni dei tempi, ma contribuirà anche ad elaborare ed attuare nuovi progetti di evangelizzazione per le odierne situazioni. Tutto questo nella certezza di fede che lo Spirito sa dare anche alle domande più difficili le risposte appropriate. Sarà bene, a tal proposito, riscoprire quanto hanno sempre insegnato i grandi protagonisti dell'azione apostolica: occorre confidare in Dio come se tutto dipendesse da Lui e, al tempo stesso, impegnarsi generosamente come se tutto dipendesse da noi.” (VC.73) l Logo Copia di Logo a colori 1.pdf Il nostro processo di rinnovamento espresso sinteticamente nel Logo Concretamente … La riflessione sulle schede, che sono soltanto uno strumento di lavoro, può aiutarci a individuare modalità e percorsi di rinnovamento della nostra vita. Le fasi del processo: 1. Scheda – questionario di 11 domande inviato a tutte le comunità; 2. Raccolta risposte 3. Elaborazione delle schede nelle Comunità facendo riferimento alle parole chiave o ambiti (è il punto che ci interessa ora) 1. SCHEDA DI LAVORO Rilettura delle linee carismatiche per renderle attuali e operative nella storia del nostro tempo Le 11 domande a cui abbiamo risposto: 1. La riscoperta della nostra Madre Maria Oliva … 2. Immaginando l’Istituto fra dieci anni, in cosa … 3. Sempre immaginando l’Istituto fra dieci anni… 4. …una giornata tipo di una Figlia della Chiesa nel 2020. 5. … una giornata tipo di una comunità nel 2020. 6. La Madre raccontando l’esperienza della grazia mistica … 7. Esprimi in una frase l’idea forza… 8. Quali sono le paure e i timori che ha dovuto affrontare … 9. Secondo te quali sono le paure che l’Istituto … 10. Scegli un episodio … 11. Che cosa proponi perché si sviluppi un essere comunità … 2. RACCOLTA RISPOSTE DEL LAVORO COMUNITARIO SULLA SCHEDA 2010-2011 3. In che consiste la fase di elaborazione Attraverso il lavoro delle schede vogliamo rinnovare la nostra vita nei cinque ambiti: 1. Chiesa–Carisma; 2. Missione; 3. Vita fraterna in Comunità; 4. Formazione; 5. Governo. In ciascun ambito evidenziamo: 1. spinte in avanti 2. problematiche 3. proposte operative 4. eventuali proposte di modifica di Costituzioni o Direttorio 1. Abbiamo situazioni che destano speranza mentre altre ci danno invece preoccupazione; è importante riconoscere gli elementi positivi maturati in questi anni che permettono di riconoscervi l’azione dello Spirito e che ci danno un imput, una spinta in avanti per reinterpretare con fedeltà creativa nell’oggi il carisma che la nostra Madre ci ha lasciato. 2. Conosciamo anche fatiche, sfide, esigenze che a volte bloccano il percorso o lo rendono difficile, ed è bene farle emergere, le abbiamo denominate problematiche. 3. Da tutto ciò che è emerso dal lavoro delle schede si rileva la situazione attuale dell’Istituto: è la nostra storia, ci appartiene, ci interpella seriamente. Perciò, dopo aver colto la spinta in avanti e le difficoltà, è bene formulare una proposta operativa su ogni tema, che ci permetta di concretizzare quanto abbiamo in cuore e rivitalizzare gli ambiti proposti. 4. Se abbiamo il desiderio di rinnovare alcuni numeri della Costituzioni o del Direttorio, possiamo formulare una proposta scritta. SINTESI DOMANDA N. SPINTE IN AVANTI PROBLEMATICHE PROPOSTE OPERATIVE MODIFICA COSTITUZIONI E DIRETTORIO CHIESACARISMA MISSIONE VITA FRATERNA FORMAZIONE GOVERNO Come procedere nell’elaborazione delle schede: A ciascuna di noi sono stati consegnati 11 fascicoli che contengono le risposte di tutte le comunità dell’Istituto alle 11 domande della scheda-questionario iniziale. Si suggerisce di procedere secondo i seguenti passaggi: 1. Lettura personale di ogni scheda per sottolineare ciò che riguarda gli ambiti delle parole chiave, magari con colori differenti. • Rilevare una o due spinte in avanti; • rilevare una o due problematiche; • formulare una proposta operativa; • vedere se le Costituzioni o il Direttorio necessitano di rinnovamento e formulare per iscritto la proposta di cambiamento. 2. Si decide il giorno in cui ci si incontra comunitariamente. Ogni sorella condivide le spinte in avanti, le problematiche e le proposte operative e cambiamenti riguardanti le Costituzioni o il Direttorio ( se ci sono). 3. Si fa la sintesi su apposita scheda: non oltre due spinte, due problematiche, due proposte operative (l’ideale sarebbe una). 4. Ogni Comunità consegnerà 10 schede-sintesi compilate comunitariamente, considerando che le risposte di 1a, 1b, 1c alla domanda n. 1 si riassumono in un’unica scheda-sintesi e che il fascicolo n. 10 non richiede elaborazione, ma solo lettura. 5. E’ necessario programmare una scheda al mese per arrivare con tranquillità a dicembre del 2012. 6. E’ preferibile non copiare e non ripetere ciò che è già scritto ma esprimersi con le proprie parole. NB. - Le ripetizioni presenti nelle schede sono inevitabili dal momento che più Comunità hanno dato risposte uguali o simili. - per ragione di tempo, sarà possibile prendere in considerazione soltanto le schede elaborate comunitariamente. Per concludere: Ci viene proposta una importante opportunità di conversione e rinnovamento che può diventare realtà se : ci impegniamo, con l’aiuto di Dio, a trasformarci, a fare in modo “che Egli cresca e che io diminuisca” (Gv. 3,30). per avere in noi “gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù” (Fil. 2,5) ; se , vivendo una intensa vita teologale di fede, speranza, carità per cui l’energia rinnovatrice di Dio si esprime in gesti di amore in ciascuna di noi, diventiamo capaci di inventare con coraggio e dinamismo nell’oggi della Chiesa e del mondo: - modalità inedite di accoglienza reciproca, umanità, giustizia, solidarietà; - un nuovo stile di vita meno egocentrico e più aperto al servizio di Dio e della Chiesa; - percorsi alternativi, rispetto a quelli già conosciuti e praticati, per farsi dono a Dio e ai fratelli… nuovi modi per far fiorire la vita in noi e intorno a noi. accompagnate da Maria, la madre di Gesù e nostra, nostro modello , che “sulla terra brilla ora innanzi al peregrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore” (LG. 65) e umilmente consapevoli che: “Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori. Se il Signore non vigila sulla città, invano veglia la sentinella. Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare, voi che mangiate un pane di fatica: al suo prediletto egli lo darà nel sonno”. (Salmo 127, 1-2). Le schede… servono alla vita? Dalle schede sono già emerse importanti indicazioni che saranno il punto di partenza per elaborare un progetto di vita per tutto l’Istituto. Abbiamo preso maggiore consapevolezza che la nostra Famiglia, insieme a molte preziose risorse (carisma ecclesiale, amore per l’Eucaristia, per Maria, per la comunione, “contemplative e, perché tali, apostole”, ecc.), ha punti di debolezza, principalmente due, da risanare attraverso un processo di conversione e di rinnovamento: 1. carenza di leadership, e cioè di guida e orientamento verso un’idea forte, verso un progetto condiviso come il carisma che animava la nostra Ven. Madre; 2. relazioni interpersonali a volte problematiche in cui prevalgono individualismo, egocentrismo, ricerca di autorealizzazione, competizione.