Tra pluralismo altomedievale
(secoli IX-XI)
e
riorganizzazione
del XII secolo
L’EUROPA TRA XI E XII
SECOLO
Rinnovamento della società
e
nuova scienza del diritto
Trasformazione della società e
dell’economia
• Estensione delle terre coltivate e
introduzione di nuove tecniche agrarie
• Sviluppo dei commerci e dell’artigianato
• Incremento demografico
Trasformazione della società e
delle istituzioni
• Riforma della Chiesa e degli ordini monastici
• Riaffermazione delle città come centro di
organizzazione delle funzioni pubbliche e origine
dei comuni cittadini e rurali
• Trasformazione dei rapporti feudali
• Formazione di strutture monarchiche nell’Italia
meridionale, in Francia, in Inghilterra, in Castiglia
…
La rivoluzione della fine dell’XI
secolo
Gli artefici - o i protagonisti - di
una rivoluzione dimenticata:
• 1. La società e la nuova concezione della
giustizia
• 2. I giuristi nel conflitto tra Impero e Chiesa
• 3. Le città
I protagonisti
• 1 - La società e una nuova
concezione della giustizia
Il Medioevo e il diritto
• Nell’età medievale a decorrere dalla fine
dell’XI secolo, si impone in Europa una
nuova concezione del diritto che parifica il
diritto alla giustizia sulla base della
definizione ulpianea del diritto come ars
boni et equi
• Nell’XI secolo ha inizio la formazione di un
vero e proprio diritto europeo e degli
strumenti per la sua creazione ed evoluzione
Cultura giuridica
• Centri di studio vescovili (Attone da Vercelli
sec. X) e monastici
• Della scuola istituita da Lotario a Pavia non
rimangono tracce: il diritto non è una
disciplina autonoma, ma rientra
nell’insegnamento delle arti liberali
• Formazione di giudici e di notai nelle
cancellerie e nelle corti giudiziarie
Cultura giuridica
• XI secolo: scuola di Pavia
• Liber Papiensis (post 1054)
• Lombarda (1070)
• Expositio ad librum
papiensem (1070)
L’attività dei giudici-giuristi pavesi
• La sede dell’insegnamento è il tribunale, probabilmente
quello di Pavia
• Nel corso dell’XI secolo e fino al 1070 si sono succedute
almeno tre generazioni di giudici
• Per coordinare norme del diritto longobardo, franco e delle
costituzioni imperiali tra loro contrastanti
• Per trovare soluzioni in caso di lacuna: rinvii al Codice, alle
Istituzioni e alle Novelle di Giustiniano, perché il diritto
romano è generale in caso di lacuna
Tecniche interpretative dell’ expositio ad librum
papiensem
• L’interpretazione nel caso di orientamenti
giurisprudenziali discordanti:
• Ad esempio: nell’exp. Ad Roth. 344 si discute se le sanzioni
comminate da questo editto siano applicabili soltanto nel
caso di danni provocati ad un campo altrui con cavalli e
buoi o anche con piccoli animali come le pecore ………
• …..
• Sunt qui: vi sono alcuni giudici che ritengono che gli editti
344 e 345 di Rotari siano stati abrogati dal successivo editto
357 che avrebbe introdotto una disciplina meno punitiva
perché prevede soltanto una composizione di 6 soldi
• Ma sbagliano (sed male arbitrantur) perché questo induce a
interpretazioni contrarie all’equità e, in particolare, perché
ci sarebbe una sanzione più grave per un danno parziale,
rispetto a quella per la distruzione completa del foraggio
•
…………………………………………………….
• ……….
• In questo caso l’interprete deve ricorrere al principio sancito
nelle Istituzioni di Giustiniano:
• Numquam enim actiones (IUST. INST. 4.18.9)…. Le azioni
soprattutto penali che riguardano una medesima fattispecie
(nella specie il danneggiamento di un campo) non si
annullano a vicenda, ma si sommano.
I precedenti:
richiesta di aiuto di
Ottone III Imperatore
ai giudici
Roma dicembre 999

date mihi consilium de hoc quid faciendum sit
I precedenti: fin dal 1119
l’imperatore Enrico V
contrappone



Ius civile est omnibus commune
Ius consuetudinarium non autem
legitimum
Chiama tra i propri consulenti Irnerio o
Wernerius iudex bononiensis
Prima citazione del Digesto
in giudizio: il placito di Marturi
(= Poggibonsi - Si) del 1076
• Placito di Marturi 1076: membri della corte giudicante sono il
rappresentante della marchesa Beatrice di Canossa (gloriosissima
domina dux) , Guglielmo giudice, Pepo legis doctor e molti altri
• Secondo il diritto vigente i diritti del monastero su una terra erano
caduti in prescrizione
• Diversamente, in considerazione di una legge inserita nel Digesto
(Lege Digestorum libris inserta considerata ( D. 4, 6, 26, 4)), i giudici
garantiscono la restitutio in integrum perché la prescrizione
quarantennale era stata interrotta dall’impossibilità di ottenere
giustizia senza propria colpa, ma per diniego di giustizia.
• La citazione del diritto romano, considerato come diritto vigente, fa
vincere la causa.
• I giudici non possiedono il testo del Digesto, che è mostrato
dall’avvocato di parte
Ricorso contro la sentenza di omicidio alla corte
di Enrico IV in una delle sue discese in Italia
(1080-1084 / 1090-1094)
• Il giurista è Pepo, che insegnava in non si sa quale cattedra
il Codice e le Istituzioni e si oppone all’applicazione del
diritto vigente Roth. 14 e 130-137
• Chiede l’applicazione della legge del taglione (Esodo 21.14
e 24; Levitico 24.17-21) fondata sul diritto naturale,
richiamata anche da Isidoro da Siviglia e compresa nelle
istituzioni (Inst. 4.18.5 lex Cornelia de sicariis: homicidas
ultore ferro persequitur) e nel codice di Giustiniano =
C.1.4.3.3 (Graziano e Teodosio a. 385): homicida et
parricida quod fecit semper expectet
Ricorso contro la sentenza di omicidio in un
placito di Enrico IV in una delle sue discese in
Italia (1080-1084 / 1090-1094)
• Rivendicare la par condicio di liberi e servi
significava invocare non l’applicazione del
diritto romano, ma la sua deroga
• I principi del diritto naturale primaevum, che
rivendicavano l’originaria condizione di
parità degli uomini) erano sanciti nel Digesto
che Pepo non conosceva
Cultura giuridica nei placiti:il placito di
Garfagnolo (RE) del 1098 e Matilde di Canossa
• Possesso illegittimo di terreni della chiesa di San Prospero
di Reggio Emilia da parte degli uomini de Vallibus
• Il primo giudizio è stato vinto dalla Chiesa, sulla base dei
privilegi di donazione di Carlo Magno e del Codice, che
assicuravano la titolarità dei beni pubblici ottenuti per
concessione (donazione) delle pubbliche autorità
• Gli uomini de Vallibus presentano ricorso alla contessa di
Canossa che impone che la causa sia decisa per duello,
secondo le leggi di Carlo Magno
• Il duello si svolge con diversi colpi di scena, ma non si
riesce a stabilire chi sia stato il vincitore e la causa termina
con un non liquet.
Matilde di Canossa (1046 - 1111 o 1115)
e Irnerio (1050 - 1130….)
Dalla Cronaca di Burcardo e Corrado di Urpsberg (1125-1225)
Su richiesta di Matilde di Canossa, Irnerio
tra il 1125 e il 1138 avrebbe iniziato a
renovare libros legum di Giustiniano
Imperatore, che fino a quel momento erano
stati trascurati (neglecti) e che
nessuno studiava
I protagonisti
• 2 - i giuristi nel conflitto per
il primato tra Impero e
Chiesa
I territori della Chiesa
La riforma della chiesa
• Abbazia di
Montecassino
Abbazia di Cluny (Borgogna)
• Fondata da Guglielmo di Aquitania
nel 909
• Appartenente all’ordine benedettino
• Diretta da un priore
• ottiene privilegi e immunità dal
Pontefice Giovanni XI (909-935) nel
931.
• Controlla direttamente una fitta rete di
monasteri che godono degli stessi
diritti di immunità della casa madre
•
•
Fig. I una ricostruzione dell’abbozia che fu distrutta nella rivoluzione francese
Fig. 2 Il pontefice Urbano II, già monaco e priore di Cluny, benedice l’altare dell’abbazia
Le premesse della riforma: sec. X
• Attone vescovo di Vercelli
(885-961): De pressuris
ecclesiasticis
• Eliminare i laici dalle procedure
di elezione dei vescovi
• Contro simonia e concubinato
del clero
• Sottoporre i vescovi alla sola
giurisdizione ecclesiastica
• Scuola di diritto canonico
Dall’XI secolo
• Movimento per la riforma della Chiesa contro il clero
simoniaco e concubinario e contro l’interferenza dei
poteri secolari nelle questioni ecclesiastiche
• Centro di irradiazione della riforma il monastero
benettino di Cluny
• Maiolo a Pavia
• Pier Damiani (1051)
• Pontefice Niccolò II: riforma dell’elezione del pontefice
(1059); equiparazione della simonia all’eresia; chiama i
Normanni per liberare l’Italia meridionale dagli Arabi
Diffusione del monachesimo
durante l’XI secolo
Diffusione del monachesimo
durante il XII secolo
La lotta per le investiture
Gregorio VII e Enrico IV
Dal “Chronicon” di Ottone di Frisia, abate del monastero cirstecense di Morimond (Francia)
GREGORIO VII
Ildebrando di Soana, pontefice dal 1073 al 1085
•1075 DICTATUSPAPAE(ierocrazia):
Autorità del pontefice sui vescovi (e sul
concilio)
Autorità del pontefice sull’imperatore
fino alla scomunica e allo scioglimento dei
sudditi dall’obbligo di fedeltà
•1077 scomunica di Enrico IV per aver
alterato le regole sulle investiture sancite
dalla Chiesa, revocata dopo la penitenza
presso il castello di Canossa
Enrico IV a Canossa
Dal “Chronicon” di Ottone di Frisia, abate del monastero cirstecense di Morimond (Francia)
Enrico IV a Canossa
Collezioni canonistiche della fine dell’XI secolo:
supremazia della curia papale su quelle locali e
autonomia della Chiesa rispetto al potere secolare
• Ivo di Chartres (1040-1116), Vescovo di Chartres dal 1090
• Nel 1090 è a Roma dove viene scritta la collezione
canonistica detta Britannica (con la citazione di un
centinaio di frammenti del Digesto)
• Scrive tra il 1094 e il 1095 la collezione detta Panormia
(che utilizza la Britannica) e il Decretum (criterio
interpretativo della distinctio per superare le contraddizioni
all’interno delle fonti del diritto canonico)
I protagonisti
• 3 - Le città
Il ruolo della città
nell’altomedioevo
• La definizione di città nell’enciclopedia
(Etymologiae) di Isidoro da Siviglia risalente al
VII secolo
• La città è una società, con il termine civitas si
indicano gli abitanti, non le mura e gli edifici
(urbs ipsa moenia vocantur; civitas non autem
saxa sed habitatores vocantur)
La città nell’altomedioevo aveva conservato
un ruolo e una funzione?
• Che cosa ne è della città nell’altomedioevo?
• Permangono: relativa concentrazione demografica,
presenza di attività economiche strutturalmente diverse da
quelle esercitate nelle campagne; mercato locale; ruolo
amministrativo ed ecclesiastico
• Centro di continuità di funzioni giuspubblistiche e di
nozioni pubbliche del potere; vocazione al coordinamento
delle attività interne e del territorio (G. Sergi)
• Preminenza ideologica della vita urbana (Ch. Wickham)
• Nonostante la delocalizzazione della giustizia e la
destrutturazione delle campagne
Si era conservata nell’altomedievo per i
cittadini la possibilità di esprimere la loro
volontà????
• Partecipazione attiva delle popolazioni locali nelle
questioni giudiziarie relative al territorio
• Ad esempio : Gli arimanni di Arezzo nel
715 e la loro volontà in giudizio
• Et invitus nos ….
• Et si nos licet … gaudenter habere desideramus
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