La casa • La casa è una struttura complessa, un anello di congiunzione tra cielo e terra, che interagisce costantemente con l’ecosistema. Per questo motivo un edificio incapace di inserirsi armonicamente nel mondo naturale diviene fonte di inquinamento ambientale e causa di malesseri psico-fisici per i propri abitanti. Da parte nostra facciamo tutto il possibile per individuare le soluzioni che fanno della casa un luogo salubre e accogliente. Il problema: gli inquinanti La nostra salute è costantemente messa in pericolo da una forma insidiosa di inquinamento domestico, legata a un impiego sempre più massiccio di prodotti chimici e sintetici. Solo da poco si è potuto conoscere il prezzo che l’umanità paga per l’uso di questi nuovi prodotti e materie plastiche, che hanno avuto enorme successo e diffusione negli ambienti domestici. Per la maggior parte della giornata si vive in ambienti artificiali, forse addirittura a rischio, certamente fonti di tensione, essendo così estranei all’habitat naturale offerto dal territorio circostante. Il problema: gli inquinanti Ma anche lo stesso territorio è in pericolo a causa di questo inquinamento che noi, con le nostre scelte e le attività domestiche quotidiane, non facciamo che accrescere. Ogni volta che utilizziamo uno spray, laviamo i piatti, facciamo il bucato, ci laviamo, dipingiamo una stanza, compriamo prodotti a lunga conservazione o scegliamo tessuti in fibra sintetica, creiamo ulteriori difficoltà a noi stessi e all’ambiente. Inoltre, le nostre case fanno un grande spreco di risorse preziose, come energia, materiali e acqua; contemporaneamente producono una quantità di rifiuti, in parte tossici, che finiscono per essere riversati nell’ambiente. La casa: a caccia di inquinanti Cosa respiro quando sono nella mia casa Inquinamento 'indoor' L'inquinamento dell'aria non interessa soltanto gli ambienti urbani e industriali 'esterni' ma colpisce anche l'interno delle nostre abitazioni, gli uffici e i posti di lavoro. Si parla in questo caso di inquinamento 'indoor', cioè interno ai luoghi abitati. Le sorgenti dell'inquinamento indoor sono molteplici: * detersivi, prodotti per la pulizia * mobili * apparecchiature come stampanti, fotocopiatrici, fax a carta chimica Cosa entra, cosa esce • esigenze di una casa: Energia elettrica Gas per cucinare e riscaldarsi aria esterna Linea telefonica acqua energia di una casa Cosa entra, cosa esce dalla… • La linea elettrica Campi elettromagnetici Cosa entra, cosa esce dalla… • La linea telefonica Campi elettromagnetici Gli apparecchi elettrici • La presenza di numerosi apparecchi elettrici negli ambienti dove si trascorre molto tempo, comporta l’emissione di campi elettromagnetici tali da determinare, a volte, disturbi come dolori muscolari, ansia, affaticamento cronico, insonnia. Onde, campi e radiazioni elettromagnetiche Sono generate da tutto ciò che trasmette segnali attraverso l’atmosfera anziché via cavo (ripetitori, antenne, apparecchi radio, telefoni cordless e cellulari, apparecchi a microonde, videoterminali ecc.). Impianti elettrici casalinghi Emettono a 220 volt campi elettrici a 50 Hz nel raggio di circa 30-50 cm e campi magnetici proporzionali al consumo in atto, con un raggio massimo di circa 50 cm. Onde elettromagnetiche Vengono emesse dagli oggetti, anche spenti (ma con la spina inserita nella presa), che utilizzano energia elettrica o onde radio: microonde, lampade, computer, antenne, televisori, cellulari e cordless, boiler. Non provocano danni acuti ma si stanno ancora verificando quelli a lungo termine Onde, campi e radiazioni elettromagnetiche I campi elettromagnetici, invisibili campi di forza di origine naturale, sono costantemente presenti e agiscono sull' uomo. Mentre infatti le radiazioni provenienti dai campi elettromagnetici naturali sono ritenute biologicamente utili, quelle di derivazione artificiale possono creare stress e anomalie nell'organismo, soprattutto dove coesistono tessuti e finiture sintetiche o aria condizionata elettrosmog • L' inquinamento elettromagnetico o elettrosmog sembra quindi rappresentato dall'alterazione del loro livello naturale. • Il normale livello di emissione elettromagnetica si è innalzato con lo sviluppo tecnologico, così tanto da poter diventare, si dice, una minaccia per la salute. Elettrosmog e radiazioni terrestri in camera da letto e sul posto di lavoro • Disturbi del sonno, infezioni, malattie croniche ecc. possono avere molteplici cause. Tra queste rientrano l‘elettrosmog e le radiazioni terrestri, i cui effetti nocivi su persone e animali sono noti da secoli. Sistemi di allarme • Sistemi di allarme - Possono causare disturbi se non adeguatamente progettati. I sistemi di antifurto per abitazioni sono modestamente nocivi solo se di vecchio tipo a microonde ed installati in luoghi a lunga permanenza. lampade • Lampade - Alcune lampade emettono campi elettrici fino a 30 cm di distanza anche se spente e campi magnetici proporzionali alla loro potenza. Le lampade alogene a 12 volt, oltre ai normali campi elettromagnetici, emettono una radiazione ad alta frequenza che può essere molto dannosa. I variatori elettronici di luminosità e le lampade ad essi collegate emettono una quadrupla radiazione elettrica quando sono in una posizione intermedia. Anche le piantane alogene possono emettere elettrosmog, ma sempre nell'arco di un metro circa, in quanto il filamento elettrico si comporta nella stanza come un parafulmine. Inoltre sono sempre dotate di variatore di luce, che nelle posizioni prima indicate emettono un campo magnetico di molto superiore ad un normale interruttore. Cosa entra, cosa esce dal… • Gas per cucinare e riscaldarsi I combustibili I combustibili ( monossidi di carbonio, diossina di zolfo...) • Alcuni inquinanti come gli ossidi di azoto e gli ossidi di zolfo si sviluppano nei processi di combustione domestica (fornelli a gas, riscaldamento, ecc.) • Si ricordano infine le intossicazione acute da monossido di carbonio dovute al mal funzionamento delle caldaie e scaldabagni domestici Cosa entra, cosa esce dall’… • Acqua dell’acquedotto Silenzio, per favore • La silenziosità è una qualità importante, eppure le moderne case sono costruite con materiali che non difendono nè dai rumori nè dalle vibrazioni. E non è solo colpa di vicini rumorosi. Le strade e il traffico sono fonti continue di rumori, le metropolitane provocano vibrazioni alle strutture. Rumori e suoni ci raggiungono anche durante il sonno: non ce ne accorgiamo, ma il sistema neurovegetativo li registra. Aria esterna Cosa entra: aria esterna Il problema inquinamento • L'inquinamento può anche venire dall'esterno. La minaccia non è solo lo smog cittadino, provocato dai tubi di scappamento e dagli impianti di riscaldamento, che annerisce le facciate dei palazzi e i polmoni. Dentro la nostra dimora possono penetrare anche altri tipi di inquinamento spesso sottovalutati, come elettrosmog, gas naturali pericolosi, rumori. • Il benzene proveniente dall’esterno (smog) viene trattenuto nei rivestimenti, nella carta da parati e nella moquette, che lo assorbono e lo rilasciano gradualmente all’interno. Il problema inquinamento • C’è chi decide di lavorare tra le mura domestiche per sfuggire allo smog e ai fumi inquinanti a cui sarebbe, altrimenti, esposto ogni mattina uscendo di casa. • Davvero è sufficiente chiudersi in casa, sigillare porte e finestre, per preservarsi i polmoni dai veleni che avvolgono le nostre città ? Il problema inquinamento • Purtroppo anche all’interno delle nostre abitazioni si trovano diverse sostanze inquinanti e non è detto che l’ambiente domestico sia più salutare di quello esterno, anzi: secondo gli studiosi, appartandosi in ambienti chiusi si corre il rischio di trovarsi circondati da sostanze nocive. Il problema inquinamento • Gli studiosi ritengono che l’esposizione agli inquinanti negli ambienti chiusi (abitazioni, luoghi di lavoro) risulti più importante rispetto a quella nell’ambiente esterno poiché la maggior parte delle persone vi trascorre oltre l’80 % del proprio tempo. INQUINAMENTO INDOOR (inquinamento dell’aria negli ambienti confinati) Home sweet home? Tutti crediamo di essere al sicuro dall'inquinamento quando siamo in casa, ma ci sbagliamo ! Per quanto accogliente sia, la nostra casetta, non è un rifugio contro l'inquinamento. Anzi. A casa, in ufficio : è quest'aria la prima fonte d'inquinamento dei nostri polmoni. Ed è logico: Recenti studi hanno dimostrato che passiamo più dell'80% del nostro tempo (in media 22 ore su 24) in ambienti chiusi (ad esempio in casa) o semi chiusi , e che essi sono i luoghi in cui la concentrazione di agenti inquinanti è maggiore !! Questi agenti inquinanti, sempre più concentrati, hanno costanti effetti su di noi e sulla nostra abitazione . Ora, sono stati identificati i rischi. L'esistenza reale di inquinamento domestico è stata confermata da varie inchieste. Diversi studi mettono in evidenza la presenza di un inquinamento (abbastanza) specifico e l'interesse di informare e di indagare su questo tema. E dire che pensavamo di essere al sicuro ! Le spie acchiappa-smog «Fornelli, vernici e fumo: troppi veleni in casa» • «Mentre viene posto spesso l’accento su emissioni inquinanti outdoor come traffico, impianti di riscaldamento e emissioni industriali, c’è ancora troppa poca consapevolezza dei rischi che si corrono tra le pareti domestiche». • Spesso si annidano cocktail micidiali pericolosi per la salute soprattutto tra le pareti domestiche. Con il rischio di malattie terribili come leucemia e tumori ai polmoni. Soprattutto a causa del fumo di sigaretta». • Secondo lo studio di Legambiente, sono i Voc (composti volatili organici) i responsabili principali dell’inquinamento casalingo. Queste sostanze sono spesso utilizzate come solventi in colori e lacche, nei detergenti, nei prodotti di bellezza, e anche come propellenti nelle bombolette spray. Se liberati nell’aria possono avere effetti nocivi per l’uomo e per l’ambiente. E’ il loro punto di ebollizione che ne determina la pericolosità: Cos'è L’inquinamento indoor L’inquinamento indoor si riferisce alla presenza di contaminanti fisici, chimici e biologici nell’aria degli ambienti chiusi di vita e di lavoro non industriali e in particolare di tutti i luoghi confinati adibiti a dimora, svago, lavoro e trasporto. Con il temine “indoor” si intendono pertanto sia le abitazioni, gli uffici pubblici e privati (ospedali, scuole, uffici, caserme, ecc.), le strutture commerciali (alberghi, banche, ecc.), i locali destinati ad attività ricreative e/o sociali (cinema, bar, ristoranti, negozi, strutture sportive, ecc.) ed infine i mezzi di trasporto pubblici e privati (auto, treno, aereo, nave, ecc.). Dove si trova • Alcuni inquinanti indoor possono provenire dall’esterno e sono legati all’inquinamento atmosferico, ma la maggior parte di essi sono prodotti all’interno degli edifici stessi. Le principali fonti di inquinamento indoor sono l’uomo e le sue attività, i materiali da costruzione, gli arredi e i sistemi di trattamento dell’aria. Dove si trova Tra i fattori di inquinamento più importanti vanno ricordati il fumo di tabacco e i prodotti di combustione di combustibili domestici quali nafta e cherosene, ma anche carbone e legna. Altre possibili fonti di inquinamento sono i prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa, i prodotti antiparassitari, le colle, gli adesivi e i solventi. Non va sottovalutata la presenza di residui di amianto utilizzato in passato per la coibentazione e in materiali da costruzione e che può essere ancor oggi rilasciato negli ambienti indoor. Sostanze nocive possono essere rilasciate da collanti o solventi utilizzati per la messa in opera delle moquettes e di altri rivestimenti, come pure dai rivestimenti dei mobili. Anche le stampanti, i plotter e le fotocopiatrici presenti negli uffici possono determinare emissioni di sostanze inquinanti Dove si trova I sistemi di ventilazione e condizionamento garantiscono se efficienti il ricambio dell’aria, ma in caso di malfunzionamento possono essi stessi costituire un’importante penetrazione dall’esterno di inquinanti, ad esempio dal traffico veicolare, dai parcheggi sotterranei, ecc.. Inoltre, se le condotte e i filtri non sono sottoposti ad una periodica pulizia, possono favorire lo sviluppo e la diffusione di muffe e altri microrganismi capaci di causare disturbi. Quale rischio comporta L’inquinamento dell’aria negli ambienti confinati (inquinamento indoor) rappresenta un problema da non sottovalutare per due ordini di fattori. In primo luogo per il fatto che la maggioranza della popolazione trascorre fino all’80-90% del tempo in questo tipo di ambienti (secondo lo schema: abitazione, mezzo di trasporto, posto di lavoro, mezzo di trasporto, ritorno all’abitazione). In secondo luogo in quanto il rischio non è limitato a categorie selezionate per età e stato di salute come nel caso dell’esposizione professionale, ma interessa la quasi totalità della popolazione, che comprende gruppi più suscettibili quali bambini, anziani e persone già affette da patologie croniche (malattie cardiache, respiratorie, asma bronchiale, allergie). Come si rileva • La determinazione dell’inquinamento negli ambienti confinati può essere condotta rilevando qualitativamente e quantitativamente uno o più agenti inquinanti di cui si sospetta la presenza. Le scelta della metodica analitica dipende ovviamente dal tipo di inquinante da rilevare e dalla sua presunta concentrazione e richiede un preliminare campionamento che viene condotto “filtrando“ un determinato quantitativo di aria attraverso un materiale o un liquido che verrà sottoposto successivamente all’analisi. La ricerca di agenti biologici viene spesso eseguita favorendo la riproduzione e lo sviluppo, in uno specifico terreno di coltura, dei microrganismi (batteri, virus, muffe, ecc.) prelevati dagli impianti di condizionamento e di ventilazione o raccolti nei filtri dei campionatori d’aria e procedendo in un secondo tempo alla loro identificazione. Sulle tracce degli inquinanti Chi controlla • Il controllo dell’inquinamento dell’aria indoor per gli ambienti lavorativi è competenza dei Servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.P.I.S.A.L.) delle ASL. • Il metodo più sicuro per determinare la presenza di sostanze nocive in un ambiente confinato è la misurazione dell'aria. • Le misurazioni delle sostanze nocive presenti nell'aria vengono effettuate dal Laboratorio analisi aria e rumore (tel.: 0471 417160) Cosa dice la legge • L’Italia non dispone ancora di una normativa organica e specifica per il controllo della qualità dell’aria negli ambienti di vita chiusi ma a seguito di un accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome sono state emanate delle linee guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati (Gazz. Uff. Suppl. Ordin. n. 276 del 27/11/2001). Le linee guida forniscono informazioni fondamentali per la valutazione e la gestione, in termini di sanità pubblica, dei rischi per la salute connessi all’inquinamento dell’aria indoor ed indicazioni tecniche per orientare le azioni di prevenzione e controllo di tali rischi. Prevenzione • Per assicurare il contenimento dell’inquinamento dell’aria negli ambienti confinati è necessario agire sia sul piano tecnico che comportamentale. In primo luogo è importante costruire o ristrutturare gli edifici rendendoli igienicamente sani, compatibili con l’ambiente ed efficienti nell’uso dell’energia e sottoporre gli impianti di condizionamento e ventilazione ad un puntuale programma di manutenzione . E’ importante incentivare nella collettività stili di vita più sani e favorire la produzione e l’utilizzo di prodotti sia negli ambienti di vita che di lavoro in grado di comportare minori rischi per la salute e per l’ambiente. In questo ambito è di primaria importanza vietare e scoraggiare l’abitudine al fumo. Prevenzione • In ambito domestico è possibile utilizzare detergenti e disinfettanti ugualmente efficaci ma meno irritanti e tossici di quelli che contengono cloro, ammoniaca o formaldeide. Tra i prodotti vernicianti è preferibile scegliere i colori all’acqua che danno le stesse garanzie di durata dei prodotti tradizionali a base di solventi organici. Esistono inoltre tanti altri prodotti potenzialmente pericolosi utilizzati in casa come ad esempio gli antiparassitari, gli smacchiatori, alcuni tipi di colle, ecc., il cui utilizzo dovrebbe avvenire sempre secondo le norme di sicurezza indicate nelle confezioni. Un’azione preventiva fondamentale è comunque sempre quella di assicurare un buon ricambio d’aria negli ambienti. Un po' di storia. • Durante il lunghissimo processo evolutivo, sulla terra si sono formati milioni di sostanze chimiche organiche e inorganiche, che tutte le specie devono utilizzare o selezionare per poter sopravvivere, alla cui presenza si devono comunque adattare: sono le sostanze chimiche naturali di cui noi siamo prodotto, produttori e consumatori. Un po' di storia. • dalla semplice fusione e lavorazione dei metalli si è passati alla sintesi di sostanze completamente nuove, derivate soprattutto dal petrolio, dal carbone e dai gas. Il maggior pericolo derivante dalle sostanze sintetiche è legato al fatto che non se ne conoscano con precisione gli effetti a lungo termine, è infatti possibile che gli effetti di una determinata sostanza non si manifestino per molti anni, come nel caso delle malattie prodotte dall’intossicazione d’amianto, le quali si possono manifestare dopo 10 o 20 anni dopo l’esposizione. Un po' di storia. • L'aumento dell'inquinamento interno non è dovuto solo al fatto che passiamo più tempo in casa. La spiegazione è diversa. In passato gli alloggi non venivano isolati in modo efficiente e ciò si traduceva in una considerevole perdita di energia. • La crisi petrolifera del 1978 ha obbligato i governi a trovare nuove soluzioni, allo scopo di ridurre il consumo energetico. Una delle soluzioni adottate ha portato a sigillare le case per contenere le dispersioni termiche, con la conseguenza dell'isolamento degli alloggi, perdendo quella purificazione che normalmente avveniva con i ricambi d'aria filtranti da fessure di porte e finestre. Quali possono essere le cause? • Sicuramente molteplici e spesso causate da noi stessi e dalle nostre scelte. I problemi hanno cominciato a farsi sentire negli anni ’70 • Il motivo principale che ha scatenato tutto ciò è scaturito dalla crisi energetica agli inizi degli anni '70, con l’avvio delle prime misure per il risparmio energetico negli edifici, la diffusione dell’uso di serramenti sigillati e degli impianti di riscaldamento e condizionamento Un po' di storia. • I progressi realizzati nel campo dell'isolamento delle abitazioni, in termini di materiali ma anche di tecnologie, hanno eliminato considerevolmente le dispersioni energetiche nelle nostre case. • La maggiore impermeabilità, pur se benefica in termini energetici, si è rivelata essere però una delle maggiori cause di inquinamento interno. Restando l'aria a lungo all'interno delle nostre case , ecco che la salute degli occupanti viene rimessa in causa. Un po' di storia. • L'aria è diventata quindi oggetto di studi e raccomandazioni da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dei singoli Ministeri della Sanità, che ci hanno portati a scoprire o approfondire quei fattori inquinanti che avvelenano la nostra aria e le soglie di accettabilità per il nostro organismo. rimedi nel vaso • Un aiuto prezioso può venire dalle piante d’appartamento. Alcune specie hanno infatti la capacità di assorbire gli inquinanti presenti in casa e negli ambienti di lavoro: tra queste filodendro, spatifillo, clorofito, sanseveria, photos, aloe vera e dracena. Il consiglio è di tenere una pianta di dimensioni medio-grandi per ogni 9 metri quadrati di superficie dei locali.