27 gennaio 1945 liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario" Primo Levi 7 giugno 1979 Papa Giovanni Paolo II in preghiera davanti alle lapidi che, in 22 lingue, ricordano i morti di Auschwitz- Birkenau Il lavoro rende liberi… “ Erano ricchi e poveri, uomini e donne, sani e malati. C’erano bambini fra noi, molti, e c’erano vecchi alle soglie della morte, ma tutti siamo stati caricati come merci sui vagoni, e la nostra sorte, la sorte di chi varcava i cancelli di Auschwitz, è stata la stessa per tutti.” Dentro questi campi i prigionieri ritenuti ancora utili venivano impiegati per lavori particolarmente pesanti, in condizioni igieniche, ambientali e alimentari disumane che portavano rapidamente all'inabilità e dunque alla "inutilità" con conseguente uccisione, che avveniva in camere a gas o per fucilazione o con altri metodi atroci. SE QUESTO E' UN UOMO Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa, andando per via, coricandovi, alzandovi; ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi. Il 17 febbraio 1941 Padre Kolbe è arrestato dalla Gestapo Fu trasferito ad Auschwitz, tristemente famoso come campo di sterminio, dove i suoi quattro confratelli l’avevano preceduto un mese prima. … fu messo insieme agli ebrei perché sacerdote, con il numero 16670 e addetto ai lavori più umilianti come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Alla fine di luglio avviene l'evasione di un prigioniero. Come rappresaglia dieci compagni dello stesso blocco sono condannati ingiustamente a morire di fame e di sete nel sotterraneo della morte. Con lo stupore di tutti i prigionieri e degli stessi nazisti, Padre Massimiliano esce dalle file e si offre in sostituzione di uno dei condannati, il giovane sergente polacco Francesco Gajowniezek In questa maniera inaspettata ed eroica Padre Massimiliano scende con i nove nel sotterraneo della morte, dove, uno dopo l'altro, i prigionieri muoiono, consolati, assistiti e benedetti da un santo. Le sue ceneri si mescolarono insieme a quelle di tanti altri condannati, nel forno crematorio; così il 14 agosto 1941 finiva la vita terrena di una delle più belle figure del francescanesimo della Chiesa polacca. “Il sacrificio di padre Kolbe provocò una grande impressione nelle menti dei prigionieri, poichè nel campo non si riscontravano quasi mai manifestazioni di amore verso il prossimo. Un prigioniero si rifiutava di dare ad un altro un pezzo di pane... ed ora era successo che qualcuno aveva offerto la propria vita per un altro prigioniero a lui sconosciuto. Tutti i superstiti di Auschwitz testimoniano all'unanimità che, da allora, il campo divenne un luogo un pò meno infernale.” “ Chi salva una vita, salva il mondo intero." ( Talmud ) Il 10 ottobre 1982, in Piazza San Pietro, Giovanni Paolo II dichiara "Santo" Padre Kolbe, proclamando che "San Massimiliano non morì, ma diede la vita… “Non era mai successo, neppure nei secoli più oscuri, che si sterminassero esseri umani a milioni, come insetti dannosi: che si mandassero a morte i bambini e i moribondi.” Papa Benedetto XVI in preghiera davanti alle lapidi che, in 22 lingue, ricordano i morti di 2 8 m a g g i o 2 0 0 6 A u s c h w it z – Bi rk e n a u Dio … Benedetto XVI dove eri ? FINO ALLA FINE DEL MONDO.” ( Mt 28,20 ) “ED ECCO, IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI, “ Io pongo il mio arco nelle nubi, ed esso sarà un segno di alleanza tra Me e la terra.” ( Gen 9,13) Gerusalemme:II Giardino dei Giusti Chi salva una vita, salva il mondo intero." ( Talmud ) Il Giardino dei Giusti creato dall’ebreo Moshe Bejski,salvato dal tedesco Schindler, ci mostra la possibilità dell'uomo di opporsi al Male anche nei momenti estremi e restituisce alle vittime la forza per ricominciare, ricordando loro, nello stesso tempo, il dovere della gratitudine, contro ogni forma di generalizzazione e di odio. “ Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai.” Parlamento Italiano Legge 20 luglio 2000, n. 211 "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti" • Art. 1 La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Riproduzioni artistiche Munch: Il grido Michelangelo: La Pietà Matteo di Giovanni: La strage degli innocenti – Particolare •Masaccio: La cacciata dal Paradiso terrestre – Citazioni Primo Levi : Se questo è un uomo Elaborazione grafica by © Gioia Consoli - 2007 Particolare