Diario di S.Maria Faustina Kowalska: I Quaderno
L'origine dell'immagine
del Cristo Misericordioso
è legata ad una visione che
S.Maria Faustina Kowalska
ebbe il 22 febbraio 1931
nel convento di Plock.
S. Faustina Kowalska (Elena) nacque il 25 agosto 1905, a
Glogowiec in Polonia.
Era terza di dieci figli, in una povera famiglia contadina. Fu battezzata col
nome di Elena nella chiesa parrocchiale di Swinice Warckie. La famiglia era
molto religiosa ed Elena fu educata cristianamente, amava molto la preghiera
e il lavoro. Era molto obbediente e sensibile alla povertà umana. La sua
vocazione religiosa si manifestò fin da piccola, questo le permise di vivere con
particolare intensità il momento della prima comunione a nove anni. Poté
frequentare una scuola solo per poco più di due anni. A sedici anni compiuti
lasciò la famiglia per lavorare come domestica a Aleksandròw e a Lòdz,
provvedendo così al proprio sostentamento e aiutando la famiglia. Elena
avrebbe desiderato entrare in convento, ma la famiglia necessitava di aiuto e
quindi non glielo permise. Sollecitata in una visione dal Cristo Sofferente, il
1° agosto 1925, entrò nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine
Maria della Misericordia assumendo il nome di Suor Maria Faustina. Nella
Congregazione visse tredici anni, soggiornando in diverse case, in particolare
a Krakow (Cracovia), Plock, e Vilnius. Svolgeva mansioni di cuoca,
giardiniera e portinaia, sempre con molto zelo e osservando fedelmente la
regola religiosa.
Di carattere riservato, era sempre molto semplice e naturale, serena e piena di
benevolenza e amore disinteressato per il prossimo, vivendo un'intensa vita mistica
senza manifestarla: la sua vita, infatti, sembrava apparentemente senza significato,
monotona e grigia, invece nascondeva una straordinaria unione con Dio. Fin dall'infanzia
aspirava alla santità e in tutta la sua vita tendeva alla piena unione con Dio, sopportando
ogni sacrificio nel collaborare col Cristo per la salvezza delle anime. Numerosi furono i
doni con cui il Signore la arricchì: dalle visioni, alle stimmate, dalla partecipazione alla
Sua Passione, all'unione mistica, dalla profezia al discernimento. Ammalatasi di
tubercolosi, che lentamente la consumava, Suor Faustina, accettava le numerose
sofferenze come sacrificio per i peccatori.
La morte la colse nella pienezza della maturità spirituale e
misticamente unita a Dio, il 5 ottobre 1938 a Cracovia, alle ore
22.45, all'età di 33 anni come Gesù, cui desiderava essere
conforme.
La fama della sua santità crebbe insieme alla diffusione del culto alla Divina
Misericordia e per le grazie ottenute tramite la sua intercessione. Tra il 1965 e il 1967 si
svolse a Cracovia il processo informativo relativo alla sua vita e alle sue virtù e nel 1968
iniziò a Roma il processo di beatificazione che si concluse nel dicembre del 1992. Fu
beatificata da Giovanni Paolo II in piazza San Pietro a Roma il 18 aprile 1993 e
proclamata Santa il 20 aprile 2000. Le sue reliquie si trovano nel santuario della Divina
Misericordia a Cracovia.
DIARIO
“La Misericordia divina nella mia anima “
I
Quaderno (paragrafi 1-521 )
II
III
IV
V
VI
Quaderno
Quaderno
Quaderno
Quaderno
Quaderno
La mia preparazione alla Santa Comunione
n. 27
Anche dopo i voti però l’oscurità continuò a regnare
nella mia anima fino a circa metà dell’anno.
Durante la preghiera Gesù penetrò tutta l’anima mia.
L’oscurità scomparve. Udii nell’intimo queste parole:
“Tu sei la mia gioia,
tu sei delizia del Mio cuore”.
Da quel momento percepii nel cuore,
cioè nel mio intimo, la Santissima Trinità.
In maniera sensibile mi sentii inondata di luce divina.
Da allora la mia anima vive in intimità con Dio,
come un bimbo col proprio padre affezionato.
n. 40
Quando uscimmo dagli inginocchiatoi e cominciammo a pronunciare la formula dei voti,
improvvisamente Gesù si mise accanto a me. Aveva una veste bianca ed una cintura d’oro e
mi disse:
“Ti concedo eterno amore,
affinché la tua purezza sia intatta ed a conferma
che non andrai mai soggetta a tentazioni impure”.
Gesù si slacciò la cintura d’oro che aveva e con quella cinse i miei fianchi. Da quel momento
non ho più provato alcun turbamento contrario alla virtù né nel cuore, né nella mente.
La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù
vestito di una vesta bianca: una mano alzata per
benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste,
che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi
raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. Muta tenevo gli occhi
fissi sul Signore; l’anima mia era presa da timore,
ma anche da gioia grande.
Dopo un istante, Gesù mi disse:
“Dipingi un’immagine
secondo il modello che vedi, con sotto scritto:
Gesù confido in Te!
Desidero che questa immagine venga
venerata prima nella vostra cappella,
e poi nel mondo intero. Prometto che l’anima,
che venererà quest’immagine, non perirà.
Prometto pure già su questa terra,
ma in particolare nell’ora della morte,
la vittoria sui nemici.
Io stesso la difenderò come
Mia propria gloria”.
nn. 47- 48
n. 50
“Le fiamme della Misericordia Mi divorano;
voglio riversarle sulle anime degli uomini”.
Poi Gesù si lamentò con me dicendomi:
“La sfiducia delle anime Mi strazia le viscere.
Ancora di più Mi addolora la sfiducia delle anime
elette. Nonostante il mio amore inesauribile
non hanno fiducia in Me.
Nemmeno la Mia morte
è stata sufficiente per loro.
Guai alle anime che ne abusano!”.
Durante l’esame di coscienza
di mezzogiorno,
mi lamentai col Signore
per la diminuzione delle forze.
Fu allora che udii
dentro di me queste parole:
“Da oggi in poi,
ti riuscirà assai facile;
accrescerò le tue forze”.
La sera, venuto il momento
di scolare le patate,
m’affrettai per prima,
fiduciosa nelle parole
del Signore. Afferrai la marmitta
con disinvoltura e scolai
le patate con facilità.
Ma quando sollevai
il coperchio per farne uscire
il vapore, invece delle
patate notai nella marmitta
interi fasci di rose rosse,
così belle che non riuscirei
a descriverle.
Mai prima d’allora
ne avevo vedute di simili.
n. 65
In un momento in cui ero
tremendamente schiacciata
da queste sofferenze,
andai in cappella e dissi dal
profondo dell’anima
queste parole: “Fa’ di me, o Gesù,
quello che Ti piace.
Io Ti adorerò ovunque.
E avvenga in me
tutta la Tua volontà,
o Signore e Dio mio, e io
glorificherò la Tua
infinita Misericordia”.
In seguito a quest’atto
di sottomissione cessarono
quei terribili tormenti.
All’improvviso vidi Gesù che mi disse:
“Io sono sempre nel tuo cuore”.
Una gioia indicibile
inondò la mia anima e la riempì
di tanto amor di Dio,
che infiammò il mio povero
cuore. Vedo che Dio
non permette mai prove
al di sopra di quello
che possiamo sopportare.
n. 78
n. 83
“Scrivi questo: prima di venire come Giudice giusto,
vengo come Re di Misericordia. Prima che giunga il
giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo
segno del cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci
sarà una grande oscurità su tutta la terra.
Allora apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori,
dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore,
usciranno grandi luci che per qualche tempo
illumineranno la terra.
Ciò avverrà poco tempo prima
dell’ultimo giorno”.
n. 143
Nonostante Iddio mi attirasse a Sé con tale veemenza
che spesso non ero in grado di oppormi alla Sua grazia,
sprecavo molte grazie di Dio perché avevo sempre paura delle illusioni.
Quando all’improvviso venivo immersa in Lui, in quei momenti Gesù mi riempiva della Sua pace
in maniera che, in seguito, anche se avessi voluto allarmarmi, non avrei potuto.
Ad un tratto sentii nel mio intimo queste parole:
“Perché tu sia tranquilla,
che sono Io l’autore di tutte le richieste fatte a te,
ti darò una tranquillità così profonda che, se anche volessi
inquietarti ed allarmarti, ciò oggi non sarà in tuo
potere, ma l’amore inonderà la tua anima
fino a farti dimenticare te stessa”.
n. 149
Ed il Signore mi disse che sarebbe venuto Lui ogni sera
e mi avrebbe dato i punti per la meditazione
dell’indomani. I punti si riferivano sempre alla Sua
dolorosa Passione. Mi disse:
“Medita la Mia Passione
davanti a Pilato”.
E così, punto per punto, per un’intera settimana
meditai la Sua dolorosa Passione. Da quel momento
una grande gioia entrò nella mia anima
e non desiderai più né visite, né luce;
mi bastava Gesù per ogni cosa.
n. 156
Una volta avevo un grande desiderio di accostarmi alla S.Comunione, ma avevo un certo dubbio e
non mi accostai. Per questo motivo soffrii tremendamente. Mi sembrava che il cuore mi si spezzasse
dal dolore. Quando mi dedicai ai miei impegni col cuore pieno d’amarezza, Gesù apparve
improvvisamente accanto a me e mi disse:
“Figlia Mia, non tralasciare la S.Comunione,
se non quando sei ben consapevole di essere caduta gravemente.
All’infuori di ciò non ti trattenga alcun dubbio dall’unirti a Me
nel Mio mistero d’amore. I tuoi piccoli difetti spariranno
nel Mio amore, come una pagliuzza gettata in un grande incendio.
Sappi questo, che Mi rattristi molto quando ometti di riceverMi
nella S.Comunione”.
Mentre tenevo l’Ostia nelle mani, sentii un tale impeto
d’amore, che per tutto il giorno non potei né mangiare,
né riprendere conoscenza. Dall’Ostia sentii queste parole:
“Desideravo riposare nelle tue mani,
non solo nel tuo cuore”
e all’improvviso in quel momento vidi Gesù Bambino.
Ma quando si avvicinò il sacerdote, vidi di nuovo l’Ostia.
n. 160
Il mio colloquio col Signore prima dell’inizio degli esercizi.
Gesù mi disse che quegli esercizi sarebbero stati un po’
diversi dagli altri.
“Nel trattare con Me cerca di mantenere una calma
profonda. Eliminerò tutte le incertezze a questo
riguardo .… rafforzerò talmente la tua anima che,
sebbene volessi metterti in agitazione,
non sarà in tuo potere.
n. 169
Oggi Gesù mi ha detto:
“Desidero che tu conosca più a fondo
l’amore di cui arde il Mio Cuore verso le anime
e lo comprenderai quando
mediterai la Mia Passione.
Invoca la Mia Misericordia
per i peccatori: desidero la loro salvezza.
Quando reciterai questa preghiera
con cuore pentito e
con fede per qualche peccatore,
gli concederò la grazia della conversione”.
La breve preghiera è la seguente:
“O Sangue e Acqua,
che scaturisti dal Cuore di Gesù
come sorgente di Misericordia per noi,
confido in te”.
n. 186
Una volta il Signore mi disse:
“Figlia Mia,
la tua fiducia
ed il tuo amore
intralciano la Mia giustizia
e non posso punire,
perché me lo impedisci”.
Oh! Quanta forza ha un’anima piena di fiducia!
n. 198
Fin dall’inizio degli esercizi spirituali Gesù mi aveva detto:
“In questi esercizi spirituali sarò Io Stesso
a dirigere la tua anima. Voglio confermarti
nella tranquillità e nell’amore …. Figlia Mia,
immaginati di essere la regina di tutta la terra
e di avere la possibilità di disporre di tutto
come ti pare, di avere ogni possibilità di fare
del bene come ti piace ed ecco che bussa alla tua
porta un bambino molto piccolo, tutto tremante,
con le lacrime agli occhi, ma con tanta fiducia
nella tua bontà e ti chiede un pezzo di pane
per non morire di fame. Come ti comporteresti
con questo bambino? Rispondi a me figlia Mia”.
E dissi: “Gesù, gli darei tutto quello che chiede, ma anche mille volte
di più!”. Ed il Signore mi disse:
n. 229
“Così Io Mi comporto
nei confronti della Tua anima”.
n. 269
Una volta che avevo fatto una novena allo Spirito Santo
riguardo al confessore, il Signore mi rispose:
“Te l’ho fatto riconoscere prima che i
Superiori ti inviassero qui. Come ti
comporterai tu col confessore, così
Mi comporterò Io con te. Se gli terrai
nascosta anche la più piccola delle
Mie grazie, anch’io mi nasconderò
davanti a te e rimarrai sola”.
Ed io mi comportai secondo il desiderio di Dio ed una
profonda pace regnò nella mia anima.
Ora comprendo quanto Dio difenda i confessori,
e quanto stia dalla loro parte.
n. 294
Una volta il Signore mi disse:
“Comportati come un mendicante che,
quando riceve un’elemosina maggiore,
non la rifiuta, ma anzi ringrazia con più cordialità.
Anche tu, se ti concedo delle grazie
più grandi, non rifiutarle perché ne sei indegna.
Io questo lo so; ma tu piuttosto rallegrati e gioisci e
prendi tanti tesori dal Mio Cuore,
quanti riesci a portarne, poiché proprio facendo così
Mi piaci di più. E ti dirò ancora una cosa:
non prendere queste grazie solo per te,
ma anche per il prossimo, cioè incoraggia le anime,
con le quali sei a contatto, alla fiducia
nella Mia Misericordia infinita.
Oh, quanto amo le anime che si sono affidate
a me completamente! Farò tutto per loro”.
n. 299
Mentre pregavo udii interiormente queste parole:
“I due raggi rappresentano il Sangue e l’Acqua. Il raggio pallido
rappresenta l’Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso
rappresenta il Sangue che è la vita delle anime …. Entrambi i raggi
uscirono dall’intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce
il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia.
Tali raggi riparano le anime dallo sdegno del Padre Mio.
Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta
mano di Dio. Desidero che la prima domenica dopo la Pasqua
sia la Festa della Misericordia”.
n. 327
“Porgo agli uomini
il recipiente
col quale debbono venire
ad attingere le grazie
alla sorgente della Misericordia.
Il recipiente è quest’immagine
con la scritta:
Gesù confido in te”.
n. 332
Quando ho cominciato l’ora santa,
avrei voluto immergermi nell’agonia di Gesù
nell’Orto degli Ulivi. Ad un tratto sentii
nel mio intimo una voce:
“Medita i misteri dell’Incarnazione ”.
Ed all’improvviso mi apparve il Bambino Gesù
di una splendente bellezza. Mi disse quanto era gradita
a Dio la semplicità dell’anima.
“Sebbene la mia grandezza
sia inconcepibile, ho rapporti
di intimità soltanto con i piccoli.
Voglio da te l’infanzia dello spirito”.
La mattina durante la S.Messa
ho sentito la vicinanza di Dio;
il mio spirito inavvertitamente si è immerso in Lui.
Improvvisamente udii queste parole:
“Tu sei una gradevole dimora per Me;
in te il Mio Spirito riposa”.
Dopo queste parole sentii lo sguardo del Signore
nel profondo del mio cuore e vedendo la mia miseria,
mi umiliai in spirito ed ammirai
la grande Misericordia di Dio,
considerando che l’altissimo Signore
si accosta ad una tale miseria.
Durante la santa Comunione
la gioia inondò la mia anima;
sentii che ero strettamente unita alla Divinità;
la Sua onnipotenza assorbì tutto il mio essere.
n. 346
“Il Mio Cuore è stracolmo di tanta Misericordia”
per le anime e soprattutto per i poveri peccatori.
Oh! Se riuscissero a capire che Io sono per loro il migliore dei Padri;
che per loro è scaturito dal Mio Cuore Sangue ed Acqua,
come una sorgente strapiena di Misericordia;
che per loro dimoro nel tabernacolo e come Re di Misericordia
desidero colmare le anime di grazie, ma non vogliono accettarle.
Vieni almeno tu il più spesso possibile a prendere le grazie che
essi non vogliono accettare e con ciò consolerai il Mio Cuore ….
Il Mio Cuore è ripagato solo con ingratitudine e trascuratezza ….
Hanno tempo per ogni cosa; per venire da Me e prendere le grazie
non hanno tempo …..”
n. 367
Ma Dio ha promesso una grande grazia
specialmente a te e a tutti
“quelli che proclameranno
la Mia grande Misericordia.
Io stesso li difenderò
nell’ora della morte,
come Mia gloria
ed anche se i peccati delle anime
fossero neri come la notte,
quando un peccatore si rivolge alla
Mia Misericordia.
Mi rende la gloria più grande
ed è un vanto della Mia Passione.
Quando un’anima
esalta la Mia bontà,
allora satana ne trema
e fugge nel profondo dell’inferno”.
n. 378
Durante una meditazione sull’obbedienza
udii queste parole:
“In questa meditazione il sacerdote
in via eccezionale parla per te.
Sappi che Io prendo in prestito
la sua bocca”.
Cercai di ascoltare con la massima attenzione
ed applicai tutto al mio cuore, come faccio
per ogni meditazione. Quando il sacerdote pronunciò
queste parole, che un’anima obbediente si riempie
della forza di Dio, udii quanto segue:
“Sì, quando sei obbediente,
mi prendo la tua debolezza
ed al suo posto ti do la Mia forza.
Sono molto stupito che le anime
non vogliano fare questo scambio
con Me”.
Io dissi al Signore: “Gesù, illumina Tu la mia anima,
poiché diversamente capirò ben poco
di queste parole”.
n. 381
La mattina,
quando arrivai in cappella,
sentii nell’anima questa voce:
“Sei unita a Me
e non aver paura di nulla.
Ma sappi questo,
figlia Mia,
che satana ti odia.
Benché odi ogni anima,
egli arde di un
odio particolare
contro di te,
perché hai sottratto
molte anime
al suo dominio”.
n. 412
n. 429
“Preparerai il mondo alla Mia ultima venuta”.
Queste parole mi colpirono profondamente e benché facessi finta di non averle udite,
le avevo capite bene e non avevo alcun dubbio in merito.
Una volta che, stanca per questa lotta d’amore con Dio e del continuo rifiutarmi
col dire che non ero adatta a compiere quell’opera, volevo uscire dalla cappella,
una forza misteriosa mi trattenne; mi sentii come paralizzata
ed all’improvviso udii queste parole:
“Hai intenzione di uscire dalla cappella,
ma non uscirai da Me, poiché sono ovunque.
Tu da sola con le tue forze non riesci a far nulla,
ma con Me puoi tutto”.
n. 438
Il giorno dopo durante la S.Messa, subito all’inizio,
vidi Gesù che era di una bellezza indescrivibile.
Mi disse che esige che tale congregazione
venga fondata al più presto e
“Tu vivrai in essa con le tue compagne.
Il Mio spirito sarà la regola della
vostra vita. La vostra vita deve essere
modellata su di Me,
dalla mangiatoia alla morte in croce.
Penetra nei Miei segreti e conoscerai
l’abisso della Mia Misericordia
verso le creature
e la Mia bontà insondabile
e questa farai conoscere al mondo.
Per mezzo della preghiera
farai da intermediaria
fra la terra e il cielo”.
n. 453
Una volta il Signore mi disse:
“Perché hai paura e tremi,
quando sei unita a Me?
Non Mi piace un’anima
soggetta ad inutili paure.
Chi oserebbe toccarti
quando sei con Me?
L’anima che Mi è più cara
è quella che crede fermamente
nella mia bontà
ed ha piena fiducia in Me:
le ricambio la Mia fiducia
e le do tutto quello che chiede”.
Una volta il Signore mi disse:
“Figlia Mia,
prendi le grazie
che gli uomini
disprezzano;
prendine quante
riesci a portarne”.
In quell’istante la mia anima
venne inondata dall’amore di Dio.
Sento che sono unita al Signore
così strettamente che non riesco
a trovare un termine col quale
poter definire bene quest’unione;
inoltre sento che tutto ciò che Dio ha,
tutti i beni ed i tesori, sono miei,
sebbene non mi occupi molto di essi,
poiché mi basta Lui solo.
In Lui vedo tutto:
all’infuori di lui: nulla.
n. 454
“Questa preghiera serve a placare
la Mia ira. La reciterai per nove giorni
con la comune corona del rosario
nel modo seguente: prima reciterai
il Padre Nostro, l’Ave Maria ed
il Credo; poi sui grani del Padre
Nostro, dirai le parole seguenti:
Eterno Padre, io Ti offro
il Corpo e il Sangue, l’Anima e la
Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e
Nostro Signore Gesù Cristo in espiazione
dei nostri peccati e di quelli del mondo
intero. Sui grani delle Ave Maria reciterai
le parole seguenti: per la Sua dolorosa
Passione abbi Misericordia di noi e del
mondo intero. Infine reciterai tre volte
queste parole: Santo Dio, Santo Forte,
Santo Immortale: abbi pietà di noi e
del mondo intero”.
n. 476
n. 494
“Desidero che di fronte
al Mio sostituto
tu sia sincera e semplice
come una bambina,
così come sei con Me
altrimenti ti abbandonerò
e non tratterò più
intimamente con te”.
Ho visto Gesù come al solito che mi ha detto queste parole:
“Appoggia il tuo capo sulla Mia spalla
e riposati e prendi forza.
Io sono sempre con te.
Parla all’amico del Mio cuore;
digli che mi servo di creature così deboli
per compiere le Mie opere”.
Subito dopo il mio spirito venne rinvigorito
da una forza singolare.
“Digli, che gli ho fatto conoscere
la tua debolezza in confessione,
in modo che sapesse chi sei per te stessa”.
Ogni lotta sostenuta valorosamente mi procura gioia,
tranquillità, luce, esperienza e coraggio per l’avvenire,
onore e gloria a Dio ed a me la ricompensa finale.
n. 498-499
PREGHIERA
PER ESSERE MISERICORDIOSI
O Trinità Santissima, desidero ardentemente che ogni mio
respiro, ogni battito del mio cuore e ogni fremito dell'essere
mio lodino la tua misericordia.
Vorrei che mi tramutassi in misericordia per
diventare un tuo riflesso vivente, o mio Signore,
e che la tua misericordia, che è infinita e di tutti i
divini attributi il più sublime, si riversasse dal
mio cuore e dal mio spirito sul prossimo.
O Gesù, so che la tua misericordia supera la nostra
intelligenza. T'imploro, perciò, di rendere il mio
cuore tanto grande da contenere le necessità di
tutte le anime viventi.
So che ti
comporti con noi
come noi ci
comportiamo con
gli altri. Gesù, il
mio amore mi
spinge, oltre i
confini di questo
mondo, fino alle
anime che
soffrono nel
purgatorio e
intendo fare
opera di
misericordia
anche per esse,
servendomi delle
indulgenze.
Gesù mio, rendi il mio cuore simile al tuo cuore
misericordioso. Fammi sensibile ad ogni
sofferenza del corpo o dell'anima del mio
prossimo e aiutami a trascorrere la vita facendo
del bene a ogni persona.
Signore, aiutami perché i miei occhi siano pieni di
misericordia, in modo che io non sospetti mai né giudichi
nessuno dalle apparenze esterne, ma scorga la bellezza
interiore degli altri e possa favorirla.
Fa' che il mio
udito sia pieno di
misericordia, così
ch'io mi possa
chinare sulle
necessità dei miei
fratelli e non mi
permetta di
restare
indifferente
davanti ai loro
dolori e ai loro
pianti.
Soccorrimi, o Dio, affinché dalle mie labbra trabocchi la
misericordia e, senza mai fare torto al prossimo quando
parlo di lui, io abbia per ciascuno una parola
di conforto e di perdono.
Signore, fa' che
le mie mani
siano
caritatevoli e
ripiene sempre
di qualche
buona azione,
né mai si
stanchino di fare
del bene agli
altri, mentre da
parte mia,
invece,
accetterò per me
i compiti più
difficili e penosi.
Fa' che siano misericordiosi anche i miei piedi e
portino senza sosta l'aiuto ai miei fratelli,
dominando la fatica e la stanchezza:
il mio riposo stia nel servire tutti.
Ti chiedo infine, o
Dio, di riempire di
misericordia
questo cuore e di
renderlo sensibile
alle sofferenze
degli altri:
nessuno abbia un
rifiuto dal mio
cuore, né io prenda
mai la fuga di
fronte a quelli che
abusano della mia
condiscendenza.
Quanto a me,
mi rinchiudo nel misericordiosissimo tuo cuore,
tacendo agli altri quanto ho da soffrire.
O Gesù, che sei
l'Onnipotente,
trasforma in te
l'anima mia!
Amen.
1905-1938
FINE
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Gesù Maestro di Misericordia