Cervia 31 marzo 2012
Prof.ssa Giselda Antonelli
Facoltà di Scienze Sociali –
Università G. d’Annunzio Chieti Pescara (Italy)
 Gutemberg
e la diffusione del sapere: il libro
come medium essenziale
 Configurazione della comunicazione: centroperiferia, uno-molti.
 Il sapere si acquisisce per astrazione
utilizzando una logica lineare e sequenziale
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





Facebook servizio di rete sociale lanciato nel febbraio
2004.
800 milioni di iscritti e prevede di averne un miliardo in
contemporanea alla quotazione in borsa di Wall Street.
Il sapere si acquisisce per immersione
Oltre 500 anni di storia corrono tra i due personaggi che
hanno innescato cambiamenti epocali: per metamorfosi
l’uno, per discontinuità l’altro.
Gutemberg versione 1.0 dell’homo sapiens
ZucKerberg versione 2.0 dell’homo sapiens
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iPhon
internet
iPad
cellulare
Social
network
Nativi
digitali
iPod
Generazione multitasking utilizza contemporaneamente più media
Mobile generation naviga tra i media in maniera non lineare e creativa
Siamo nell’era tattile (Mc Luhan)
…hanno trascorso tutta la loro vita circondati da e utilizzando computer, videogiochi,
lettori di musica digitale, videocamere, telefonini cellulari,giocattoli… Hanno trascorso
meno di 5000 ore della loro vita a leggere, ma oltre 10000 ore davanti ai videogiochi
per non parlare delle 20000 ore passate a guardare la tv… I nostri studenti sono oggi
tutti “madrelingua”e parlano il linguaggio digitale dei computer, dei videogiochi e di
internet. (Prensky, 2001)
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
Adulti che hanno operato un percorso di conversione all’utilizzo
dei media imparando a conviverci.

tradizionalisti e monomediali.

adulti gutemberghiani capaci di usare un mezzo alla volta,
cercano sempre un “manuale” che guidi, inseguono tracce lineari
ed alfabetiche, hanno bisogno di strumenti prima di inquadrare
concettualmente un oggetto di studio.

E’ un dato di fatto che i nativi digitali apprendono per esperienza
“inconsapevole e naturale” usando una logica “abduttiva” che
consente di ipotizzare nuove idee, di indovinare, di prevedere.

Due generazioni in cammino, che utilizzano diversamente le
tecnologie e che hanno ribaltato il tradizionale rapporto
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educativo.
 In
famiglia
 Nel
gruppo dei pari
 Nella
scuola
6

Principale contesto nel quale si entra per la prima volta in
contatto con le tecnologie digitali

L’alfabetizzazione alle tecnologie digitali avviene a partire
da relazioni imitative (delle scelte, pratiche e
comportamenti dei genitori) o direttamente formative (dei
genitori che insegnano ai minori o dei fratelli maggiori che
si ritagliano nel nucleo familiare il ruolo di “esperti”)

I fratelli e soprattutto la rete dei pari sono presenti con
maggior rilievo e ruoli differenti nella fase successiva
all’alfabetizzazione
7




Condizione socio-economica familiare per la presenza
delle tecnologie (dati Istat 2011)
i nativi digitali sono i principali utenti delle ICT e
l’interazione con i dispositivi digitali è parte integrante
della identità soggettiva
Le famiglie che hanno almeno un minorenne a casa
possiedono una varietà di tecnologie (pc,accesso ad
internet,lettoredvd,videocamera, videoregistratore,
consolle per videogiochi ecc.)
Si registra un effetto “trascinamento” al digitale nelle
famiglie con i nativi che veicolano i loro bisogni,reali e
indotti dalla pubblicità e dai mass media, ed “obbligano”
la famiglia a dotarsi delle tecnologie.
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100
90
80
70
60
50
40
2010
30
2011
20
10
0
Elaborazione dati istat 2011
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




Le relazioni tra genitori e figli all’interno della famiglia
cambiano nel segno della complicità poiché i genitori
sono indotti ad usare le tecnologie per
seguire i figli (nei compiti a casa, nelle ricerche,
nell’intrattenimento)
per continuare a svolgere le proprie attività lavorative e
sociali estendendo in mobilità le “cure parentali”restando
anche a distanza in relazione con i figli ( con il cellulare si
è sempre reperibili)
per controllare le loro performance in rete
Si riduce il “generational divide” cioè la differenza di
competenze nell’utilizzo delle tecnologie tra generazioni
distanti tra loro
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

Le relazioni con i pari sono definite da pratiche di
condivisione, di scambio e di produzione
Di condivisione reciproca all’uso degli strumenti di
comunicazione interpersonale (Messenger, facebook ecc…)

di scambio (sistemi bluetooth di scambio di prodotti via
cellulare) accesso agli spazi di produzione individuale
(software di social network)

Di produzione poiché agiscono come “produttori privati ”
creatori di contenuti destinati a una circolazione privata,
limitata alla cerchia familiare o dei pari.
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





l’utilizzo dei media digitali nelle relazioni con i pari
comporta nella vita e nelle relazionale quotidiane
Protezione delle reti amicali attraverso strategie di controllo
della diffusione dei propri dati personali
L’utilizzo di identità fittizie in occasione della frequentazione
di spazi di discussione pubblica (le chat ad esempio) e nei
game online
Il controllo della diffusione dei propri indirizzi personali
(tipicamente quelli utilizzati in messenger)
La riduzione della possibilità di accesso agli spazi personali
aperti nei siti di social network
Le attività di gioco utilizzate spesso in modalità multitasking
con strumenti di comunicazione interpersonale.
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

La mission della scuola è di educazione e socializzazione e
dal punto di vista relazionale il suo intervento educativo si
pone come spazio di mediazione, confronto culturale e
sociale.
Rispetto all’emergenza digitale potrebbe assumere due
atteggiamenti

Rifiuto delle tecnologie

Integrazione dei linguaggi mediali negli obiettivi, nel
curriculum e nelle strategie didattiche e comunicative
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 Nella
contemporaneità si pone l’esigenza di
una digital education e di una new media
literacy per una educazione rivolta ai
principali attori che giocano un ruolo
fondamentale nell’universo scuola.
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Systematic methodologic research O