Una folla sempre più grande giunge alla grotta ogni giorno, ma solo Bernardetta vede la «Signora». Il commissario di polizia la interroga e la prende per una bugiarda. La Signora dice a Bernardetta di “bere alla fonte”. Ma non c’è una sorgente nella grotta. La ragazza allora scava per terra e l’acqua comincia a sgorgare. Da allora, molti malati saranno guariti bevendo quell’acqua o bagnandovisi. Ma, quando Bernardetta va a dire al parroco che la “Signora” vuole una cappella, lui non le crede e la rimprovera. Un giorno, la “Signora” dice finalmente il suo nome a Bernardetta: “Sono l’Immacolata Concezione”. Solo la Vergine Maria può essere chiamata così. Questa volta il parroco, scosso crede a Bernardetta. Da allora, sempre più persone verranno a pregare a Lourdes. Oggi, sono milioni ogni anno. Nonostante quanto è successo, Bemardetta è rimasta molto semplice, molto umile. Vive sempre alla «gattabuia» con i suoi, in grande povertà. Rifiuta i soldi che le vengono offerti. Non vuole approfittare della situazione. Ma la famiglia è continuamente disturbata dalle persone che vogliono vedere Bernardetta. Le Suore dell'Ospizio prendono la ragazza con sé per metterla al sicuro dai curiosi. Lì, lei aiuta a curare i malati poveri e lo fa con molto amore. Bernardetta capisce che Dio la chiama alla vita religiosa. Sceglie di diventare Suora presso le Suore di Nevers, come quelle che l’hanno accolta all’Ospizio. Eccola dunque a Nevers. Ha lasciato Lourdes per sempre. Ma quante umiliazioni dovrà subire! È per amore di Gesù che lei si sforza di rimanere allegra e gentile. In fin dei conti, lei vuole essere una religiosa come le altre. Ci riesce così bene che, un giorno, una giovane chiedendo di conoscerla esclama: “Cosa, lei?”. “Eccomi qua! Non c’è nient’altro!”, dice Bernardetta ridendo. In comunità, lei si chiama Suor Maria Bernarda. Il giorno dei suoi Voti, la Superiora dichiara che non è «buona a niente», ma il Vescovo si china verso Bernardetta: «Vi affido il compito di pregare». Pregare! Lei non domanda che questo! Nella preghiera e nell'amore di Gesù, Bernardetta trova molta gioia e coraggio, che manifesta con le altre. Ci si abitua a mandare da lei le suore che hanno dei problemi, perché consigli le altre consorelle. Le si affida anche l'infermeria, perché è molto buona e paziente con le suore malate. Non indietreggia di fronte ai compiti più umili, che compie sempre con molto amore. Ma ha cattiva salute: soffre fin dall'infanzia di asma. Altre malattie dolorose si sono aggiunte. Ora anche lei è costretta a rimanere sdraiata all'infermeria. Chiama il suo letto la sua «cappella bianca». Il 16 aprile 1879 è messa su una carrozzina, perché possa respirare meglio. È là che lei muore pregando per un’ultima volta la Vergine Maria. L’8 dicembre 1933, Bernardetta è proclamata Santa: “Non perché ha visto la Vergine Maria, ma perché è sempre rimasta umile e si è sforzata di portare agli altri, in qualsiasi occasione, l’amore e la gioia di Gesù”.