Messaggio di Lourdes A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V X Z Lettera per il 150° anniversario delle Apparizioni N... come Nevers I l corpo di Bernardetta Soubirous giace a Nevers, in un reliquiario di vetro, posto nella Cappella delle Suore. Eppure le comunicazioni fra Nevers e Lourdes non sono mai state veloci. Infatti, quando Bernardetta ha fatto il tragitto nel 1866, ha impiegato tre giorni, passando da Bordeaux e Périgueux. Molto prima della nascita di Bernardetta, le Suore di Nevers si trovavano già a Lourdes. Dietro richiesta del sindaco e del parroco, con l’approvazione del prefetto e del vescovo, erano arrivate nel 1834. La fama della congregazione era arrivata fino a Lourdes, divulgata da alcune persone pie. La congregazione era stata fondata nel 1960 da Jean-Baptiste Delaveyne, Benedettino, parroco di una parrocchia della Diocesi di Nevers. Le Suore della Carità e dell’Istruzione Cristiana di Nevers si dedicano principalmente ai bambini e ai malati, e in modo tutto particolare ai malati e ai bambini poveri. Per questo erano stati chiamati a Lourdes, per occuparsi dell’asilo (hospice) e della scuola per le ragazze. Una classe era prevista proprio per i figli di famiglie prive di mezzi. E’ in questa classe che Bernardetta fu ammessa al suo rientro da Bartrès, nel gennaio del 1858. Anche se aveva già 14 anni, non sapeva né leggere né scrivere. La notizia delle apparizioni si diffuse velocemente nella scuola. Le Suore, responsabili di mantenere l’ordine in classe, non potevano far altro che mostrarsi severe verso questa ragazzina che si trovava al centro di tutte queste storie fantastiche che si diffondevano. Il giorno dopo la seconda apparizione, il 15 febbraio, era un lunedì: brutto giorno per gli scolari!... Per Bernardetta è stato peggio. La superiora le disse infatti: “Hai finito con le tue carnevalate!...”. Bisogna dire pure che il giorno dopo era martedì grasso... Le Suore, come d’altronde anche i vicari della parrocchia, avevano ricevuto il divieto di andare alla grotta. Comunque, malgrado quest’inizio difficile, Bernardetta non lascerà più le Suore di Nevers. Dapprima è accolta come interna, con uno statuto speciale: come alunna e come malata priva di mezzi. Malata lo è stata veramente fino al punto di ricevere l’estrema unzione, come si diceva una volta. E povera è voluta rimanere per scelta. Allegato alla rivista Lourdes Magazine - 2007 CONTATTI: Lourdes Magazine - François Vayne (direttore) - 1, avenue Mgr Théas 65108 Lourdes Cedex (Francia) - [email protected] Messaggio di Lourdes Il parroco aveva insistito affinché Bernardetta risiedesse in quell’asilo (hospice) per sottrarla alla curiosità popolare. L’intento è riuscito solo a metà... Le Suore ora erano contente di avere una ragazza interna così eccezionale. Inoltre, la sua semplicità era talmente disarmante; e piano piano venivano fuori tutti i suoi talenti, sia con i malati, anche i più ripugnanti, che con i bambini. Che avvenire poteva avere Bernardetta? Ormai non aveva più 14 anni. Voleva diventare Carmelitana, ma la sua salute non glielo permetteva. L’una o l’altra congregazione avrebbe voluto accoglierla, ma lei non vi si vedeva in nessuna di esse. D’altronde, né il cappellano, P. Pomian, con il quale ella si confidava fin dal 13 febbraio 1858, né le Suore hanno mai fatto pressione su di essa. L’incontro decisivo è avvenuto nel settembre 1863. Mons. Forcade, Vescovo di Nevers, la città della Casa Madre delle Suore, durante la sua visita a Lourdes volle conoscere Bernardetta. Perché non entra dalle Suore? – le chiede. La ragazza risponde: “Non ho la dote e non so fare niente”. “Per la dote – le dice il prelato – ci sono delle eccezioni, mentre per quanto riguarda il fatto che non sai fare niente, non è vero: ti ho visto pelare le carote!...”. Allora Bernardetta si decide: “Amo i poveri, amo curare i malati, resto con le Suore di Nevers”. Un anno dopo Bernardetta viene accolta come postulante, pur restando a Lourdes per altri due anni. Nel luglio 1866 raggiunse Nevers insieme ad altre due postulanti. L’anno dopo faceva la sua professione religiosa, ma la sua salute non le permetteva di essere inviata là dove essa desiderava, secondo il carisma della congregazione: presso i malati e i bambini. In quel giorno il vescovo le affidò “il compito della preghiera”. esercizio pratico «La porta di Nevers» Quando son venuto a lavorare a Lourdes, nel 1987, stava per iniziare un Anno Mariano. Ero pieno d’entusiasmo per questo servizio di Chiesa universale che mi era stato proposto. Un cappellano dei Santuari, P. André Cabes, m’indicò una via sicura per scoprire lo spirito di Lourdes e per viverlo. “Io sono entrato a Lourdes passando per la porta di Nevers” mi disse questo sacerdote, autore di una tesi di teologia sul messaggio delle Apparizioni. Al convento di S. Gildard, a Nevers, Bernardetta ha vissuto in pieno l’unione con Cristo. Camminare spiritualmente dietro a Bernardetta significa andare progressivamente verso il centro della nostra missione di battezzati, ben lungi dalle fanfare e dalle trombe. Talvolta Lourdes può far pensare ad una kermesse permanente, e si rischia di perdere il nostro spirito in un vocìo gratificante ma artificiale. Qual è la cosa più importante per noi su questa terra?... Nelle prossime settimane facciamo l’esperienza del silenzio di Bernardetta a Nevers, anche solo la sera, in camera... La pace interiore passa attraverso “la porta di Nevers”, quella del Regno promesso a coloro che pregano il Padre con il cuore pieno di fiducia, come Gesù e con Lui. François Vayne N... come Nevers Storia Per capire meglio la vita di Bernardetta Soubirous dopo essere entrata, nel 1864, nella Congregazione delle Suore di Nevers, ecco la copia di un testo, pubblicato nel 1860 dalle stesse religiose, sotto il titolo seguente: “Il Tesoro spirituale delle Suore della carità e dell’istruzione cristiana di Nevers”. Eccone alcune righe, prese alle pagine 5 e 8 di questo libretto rilegato (Typ. et Lit. Bégat, Nevers): «Saranno accolte nella Congregazione solo quelle ragazze che hanno una reputazione senza macchia e una regolarità provata, e che siano istruite sufficientemente per leggere e scrivere... Le postulanti che saranno ammesse ad andare a Nevers saranno messe alla prova per un anno e più, se necessario. Inoltre, esse saranno messe sotto la direzione di una maestra delle novizie scelta dalla Superiora Generale, con l’approvazione del Vescovo di Nevers, con almeno dieci anni di professione religiosa. Le Suore della Congregazione non fanno voti perpetui e irrevocabili; esse conservano la libertà di ritirarsi e di rientrare nel mondo, senza bisogno di chiedere la dispensa. La formula di queste promesse è la seguente: “Io mi obbligo e prometto a Dio, fino a quando avrò la felicità di stare nella Congregazione, di soddisfare tutti gli obblighi dei miei voti di povertà, castità, obbedienza e carità, nel modo in cui sono spiegate nelle Regole delle Suore. Prego Nostro Signore Gesù Cristo, per l’intercessione della Beata Vergine Maria, mia cara Madre, di concedermi la grazia necessaria per compierli alla perfezione”». Dom Bernard Billet, monaco dell’abbazia Notre-Dame de Tournay (Hautes-Pyrénées) La superiora e la maestra delle novizie furono piuttosto dure verso Bernardetta. Era lo stile dell’epoca, e nel loro intento volevano difendere Bernardetta contro la tentazione della vanità, anche se ciò era del tutto inutile, visto il temperamento di Bernardetta... Di fatto, la superiora non si è mai convinta dell’autenticità delle Apparizioni e, dopo la morte di Bernardetta, ha bloccato pure ogni tentativo per aprirne il processo di beatificazione. Durante i 13 anni passati a Nevers, Bernardetta visse il carisma della congregazione: Deus caritas est. E’ stata un’infermiera eccellente, competente, sorridente, dando conforto a tutti, malgrado la debolezza e i mali che portava nel suo corpo, sempre più gravi. Con l’accordo delle superiore, è stata anche la confidente e il sostegno di alcune giovani suore, facendo luce sulla loro vocazione, e anche di tutti coloro che venivano a farle visita. Bernardetta morì a Nevers un mercoledì di Pasqua, il 16 aprile 1879. Il suo corpo è rimasto a Nevers poiché, come l’aveva detto lei stessa, non voleva assolutamente tornare a Lourdes per non fare ombra alla Vergine Santissima. Mons. Jacques Perrier, Vescovo di Tarbes e Lourdes “Il Messaggio di Lourdes” viene diffuso sul sito internet del Santuario Nostra Signora di Lourdes: www.lourdes2008.com www.lourdes2008.com chiavi Una compagna di Bernardetta, Sr. Marthe du Rais, ha detto: “Bernardetta mi ha detto spesso: Il maggior sacrificio della mia vita è stato quello di lasciare Lourdes”. Lourdes, la sua amata famiglia, le sue amiche, le sue montagne, la grotta che era come il suo cielo: Bernardetta si lascia alle spalle tutto ciò definitivamente il 4 luglio 1866, senza versare una lacrima. Piangerà dopo, e abbondantemente: “Mi piacerebbe rivedere la Grotta, anche solo una volta, di notte...”. Perché Bernardetta accetta questa specie di morte?... Lo dice lei stessa: “Sono venuta qua per nascondermi”. Viene subito alla mente il mosaico del 5° Mistero Gaudioso il primo di quelli rifatti nella Basilica del Rosario e benedetto solennemente: Gesù deve lasciare il Tempio, la Casa di suo Padre, questa capitale splendida, questi dottori della Legge che gli fanno festa, come Lourdes faceva festa a Bernardetta, per andare a nascondersi nell’oscurità di un paesino da niente... “Cosa può uscire di buono da Nazaret?” domanderà Bartolomeo. In tutt’e due i casi cominciano così i segreti di Dio... P. André Doze Attorno al mondo Per gli amici della Madonna di Lourdes, quando si pensa a Bernardetta non si pensa certo a Nevers. In tutto il mondo Bernardetta è presentata sempre “prima di Nevers”, mentre, alla Grotta di Lourdes, è inginocchiata davanti alla Vergine Immacolata. Di fatto pochi conoscono la vita di Bernardetta; gli anni passati a Nevers sono sconosciuti ai più. Ma non era proprio questo che voleva Bernardetta stessa, lei che era venuta a Nevers per nascondersi? In compenso, in tutt’e cinque i continenti, le Parrocchie dedicate a Santa Bernardetta hanno sempre da qualche parte, nella chiesa, una fotografia del corpo intatto di colei che ha visto l’Immacolata. E così, per molti cattolici lontani dai Pirenei, Nevers fa rima in certo modo con “Mistero”. Questo fatto è messo ancor più in evidenza dal fatto che fuori dalla Francia la festa di Santa Bernardetta è celebrata il 16 aprile, giorno anniversario della sua morte a Nevers. P. Régis-Marie de La Teyssonnière