Le percussioni Lavoro realizzato e diretto dall’alunna Sofia Forotti I Timpani I timpani sono, gli strumenti a percussione più importanti dell’orchestra, vengono suonati a gruppi di due o più elementi. Sono costituiti da catini di rame o di ottone su cui è tesa una membrana di pelle ( animale o sintetica ) la cui tensione corrisponde a un suono più acuto e viceversa. L’estensione sonora dei timpani è comunque limitata , poiché ogni timpano può produrre quattro o sei suoni al massimo. Xilofono Lo xilofono ( da xilo, “legno “, e fono , “suono” ) è formato da una serie di tavolette di legno molto sonore che , percosse da battenti producono suoni perfettamente distinti e secchi . Le tavolette sono di grandezza decrescente a partire dai suono gravi: a questi corrispondono tavolette più lunghe, ai suoni acuti tavolette più corte . Esse sono ordinate su due file : una fila per i suoni naturali ( corrispondono ai tasti bianchi del pianoforte) e l’altra , leggermente rialzata , per i suoni alterati ( corrispondenti ai tasti neri). Sotto ciascuna tavoletta è posto un tubo che serve ad amplificare il suono. Lo xilofono deriva direttamente dallo strumento etnico africano detto marimba , nel quale la funzione amplificatrice dei tubi risonanti è svolta da zucche vuote , ed è entrato a far parte dell’orchestra solo nel 1874, quando Camille Saint – Saeson lo utilizzò nella sua “Danza macraba “ . Vibrafono Il vibrafono è simile allo xilofono, ma le piastre intonate, anziché di legno, sono in metallo leggero e si percuotono con bacchette a testa morbida. Anche qui, sotto le piastre, ci sono dei tubi risonanti di diversa lunghezza , ma in ciascuno di essi è situata una piccola elica che, azionata elettricamente, apre e chiude il tubo e permette di ottenere il caratteristico e suggestivo suono vibrato. Xilomarimba È una specie di marimba, o xilofono africano, molto usata nel jazz e talvolta anche nelle orchestre sinfoniche. Il meccanismo di risonanza permette di ottenere ora le caratteristiche dello xilofono, ora quelle della marimba vera e propria . Usando battenti diversi si può ottenere una gran varietà di suoni. Glockenspiele È formato da una serie di piccole lamine d’acciaio, dette campanelli , disposte in scala diatonica o cromatica. Il suono è metallico e cristallino : per ottenerlo si usano bacchette di legno duro. Campane tubolari Questo strumento, inventato nell’Ottocento, viene talvolta usata in orchestra per sostituire il suono delle campane vere e proprie. È formato da tubi metallici variamente intonati che vengono percossi con martelli azionabili anche mediante tastiera. Questi tubi, di ottone o di acciaio, sono sospesi a un telaio e hanno lunghezze e diametri diversi. Il loro suono è molto vibrato e suggestivo. Temple block I temple block sono blocchi di legno cavo e vengono usati per scoppiettanti impulsi ritmici. Si suonano sia tenendoli in mano che poggiati su della stoffa.