1.Quali eventi determinato la scomparsa
della scuola siciliana?
Cos’hanno in comune questi personaggi?
Bonagiunta degli Orbicciani o
ancora Bonagiunta da Lucca
(Lucca, 1220 circa – 1290 circa )
Giudice, notaio e poeta, menzionato da
Dante nel XXIV del Purgatorio, vv. 19 e
seg. (in chiave polemica).
Chiaro Davanzati (Firenze,
seconda metà del XIII secolo –
fine 1303)
Poeta, militò tra le fila degli eserciti
guelfi nella battaglia di Montaperti
(1260) conclusasi con la disfatta di
Firenze.
Monte Andrea (Firenze XIII
secolo - …?)
Poeta, banchiere e impegnato
nell’attività politica: per la sua
appartenenza ai guelfi fu esiliato a
Bologna dopo il 1260.
Guittone d’Arezzo (Arezzo 1235Bologna 1294)
Poeta di origini borghesi, sostenitore della fazione
guelfa, esiliato da Arezzo per le sue simpatie
politiche, entra nell’ordine dei Cavalieri di Santa
Maria dopo una crisi religiosa. Fu modello di Dante
che tuttavia non mancò di criticarne lo stile oscuro
e artificioso (nel De Vulgari Eloquentia).
Guelfi (stemma e merlatura)
Ghibellini (stemma e merlatura a
coda di rondine)
Guelfo o ghibellino?
2.L’ eredità culturale e letteraria
della scuola siciliana viene
raccolta dai poeti siculo-toscani.
Chi sono? Perché vengono
definiti siciliani e toscani
insieme?
• La denominazione di
siculo-toscani vuole
indicare sia a) la
dipendenza di questi
poeti dalla scuola
siciliana sia b)
l’apporto toscano che
essi introducono nel
genere lirico.
Dalla CORTE ai COMUNI
• Manca una “scuola” vera e propria
• I poeti sono borghesi
• Ampliamento delle tematiche: poesia
legata alla realtà sociale-politicamorale-di costume (l’amore è solo
uno dei temi trattati)
• Gusto per problemi e vive passioni
Influssi: lingue d’oc e d’oil
e latino, sulla base dei
volgari locali
• Per l’eccesso di
municipalismi Dante li
accusava di “plebescere”
In che modo la produzione lirica dei siciliani arriva e viene recepita
nell’area toscana? Quali trasformazioni subisce a causa di questo
passaggio?
La toscanizzazione della poesia siciliana
• I copisti che hanno
trascritto (e trasmesso) i
componimenti della
scuola siciliana ne hanno
adattato la lingua al
nuovo contesto,
eliminando la maggior
parte dei tratti linguistici
tipici del siciliano e
toscanizzandoli, ovvero
introducendovi le
caratteristiche del
volgare toscano.
Un esempio significativo
Metteremo a confronto la versione
originale e toscanizzata di un
frammento dello stesso
componimento (S’eo trovasse
pietanza, scritto dal re Enzo, figlio
dell’imperatore Federico II).
Forma originale:
La virtù ch’ill avi
d’alcrim’ e guariri
a lingua dir nu l’ausu
pir gran timanza ch ’ aiu nu lli
sdigni
pirò precui suavi
piatà chi mov’a giri
e faza in lei ripausu
e Merzì umilmenti si li aligni.
Forma toscanizzata:
La vertute ch’il’àve
d’auiciderme e guarire
a lingua dir non l’auso
per gran temenza ch’aggio non
la sdigni;
onde prego soave
Pietà che mova a gire
e faccia in lei riposo,
e Merzè umilmente se gli aligni
La potenza che ella ha di uccidermi e farmi guarire / non oso
dirla a parole per paura che ella si sdegni; perciò prego la
soave pietà affinché si muova per andare da lei e trovi in lei
dimora e la Grazia umilmente le si leghi.
4. I poeti siculo-toscani sono semplici
imitatori del modello siciliano e
provenzale, anche perché operano in
contesti analoghi. V o F?
Poeti siculo-toscani
Poesia siciliana
Nasce nell’ambiente politico dei liberi
Comuni dove la vita civile è dinamica e
percorsa da conflitti e lotte (tra città,
classi e fazioni)
Nasce nella corte imperiale di Federico II
Il tema centrale non è solo l’amore per
Il tema è soltanto l’amore, senza riferimenti
la donna, ma anche le questioni sociali e sociali o politici.
politiche (presenza della tematica civile e
morale).
I poeti sono cittadini inseriti nella vita
politica della loro città; la passione
politica alimenta l’attività poetica
(presenza di canzoni di argomento
politico).
I poeti sono burocrati e cortigiani che
svolgono l’attività di poeti per diletto.
Compongono in volgare toscano
Utilizza il siciliano “illustre” arrivato a noi
attraverso la toscanizzazione dei copisti
toscani.
Maggior esponente:
Guittone del Viva d’Arezzo
• Lascia 300 fra sonetti e canzoni
RIME AMOROSE
1265: CONVERSIONE
RIME RELIGIOSE
(amore per la Vergine)
RIME POLITICHE E
DOTTRINALI
• Esempi:
• Tuttor ch'eo dirò gioi, gioiva cosa
• Ahi lasso, or è stagion de doler tanto
Tuttor ch’io dirò gioi gioiva cosa
•
Tuttor chʼeo dirò gioi, gioiva cosa, intenderete che di voi favello, che gioia
sete di beltá gioiosa
e gioia di piacer gioioso e bello:
e gioia in cui gioioso avenir posa,
gioi d’adornezze e gioi di cor asnello;
gioia in cui viso è gioi tant’amorosa
ched è gioiosa gioi mirare in ello.
Gioi di volere e gioi di pensamento
e gioi di dire e gioi di far gioioso
e gioi d’onni gioioso movimento.
Per ch’eo, gioiosa gioi, sí disioso
di voi mi trovo, che mai gioi non sento
se ’n vostra gioi il meo cor non riposo.
STILE
• Tortuoso e difficile (Guittone è un
dittatore, prende a modello il
trobar clus)
• Forma metrica da lui privilegiata è
la CANZONE POLITICODOTTRINALE, dotta e solenne
Bonagiunta Orbicciani
• Polemizza contro Guido Guinizzelli
• Dante: una maniera di poetare superata
(Purgatorio XXIV)
• Tematica morale e impiego del congedo
• Rifiuto del trobar clus, stile lineare e
ordinato, lessico piano, senza termini
filosofici dotti
• Esempio: Voi, che avete mutata la mainera
La Compiuta Donzella
•
•
•
•
•
3 sonetti del Canzoniere Vaticano
Forse uno pseudonimo di una poetessa
Tema: la condizione della donna
Situazioni convenzionali
Esempio: A la stagion che ‘l mondo foglia
e fiora
5.Qual è stato il contributo
fondamentale dei poeti siculotoscani?
a)I poeti siculo-toscani
svolsero l’importante
funzione di mediatori tra
la produzione lirica della
Scuola siciliana e il
Dolce stil novo, una
nuova poetica letteraria
che si affermò a Firenze
nel periodo tra il 1280 e
il 1310 i cui massimi
esponenti furono Dante
Alighieri e Guido
Cavalcanti.
b)Arricchirono la lirica
siciliana di nuove
tematiche (politiche e
civili) e di nuove forme
poetiche (la ballata).
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