Ri-scritture
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Ampliare e trasformare inserendo
definizioni settoriali in testi brevi di
varia provenienza
Come se…
L’uomo uscì di casa
potesse diventare……
Il mammifero bipede con una massa cerebrale superiore a
quella degli altri animali andò fuori dall’edificio adibito ad
abitazione privata, ovvero, nel senso psicologico, il luogo a lui
caro, dove vive con la famiglia…
oppure…
Il mammifero bipede che si distingue dagli animali perché
dotato di intelligenza e raziocinio si appropinquò fuori
dall’abitazione costituita da fondamenta, mura e tetto…
Avevo diciotto anni quando, con il suo raggio fatato, l’amore mi aprì gli
occhi, e per la prima volta sfiorò la mia anima con le sue dita di fuoco.
G.K. Gibran, Le ali spezzate
Avevo diciotto anni: avevo compiuto il diciottesimo anno di età, e avevo raggiunto
la maturità sociale e politica.
Quando: durante Con il suo raggio: Ogni radiazione ondulatoria o corpuscolare
che si propaga nello spazio ed emessa da una sorgente e che sembra
propagarsi da un corpo luminescente.
Fatato: inviata dal destino e resa invulnerabile.
L’amore: “ un sospiroso pargolo che ad ogni impavido fè vacillare il cuore”. In altre
e semplici parole...una fregatura.
Mi aprì: dischiuse a me
Occhi: gli organi della vista situati in due cavità poste nella parte superiore del
cranio.
Per la prima volta: per la prima volta
Sfiorò: toccò di sfuggita facendo fare leggerissima abrasione
La mia anima: il mio principio vitale e immateriale grazie al quale sento, penso e
opero.
Dita: parti distinte e articolate con cui terminano le mani e piedi dell’uomo.
Fuoco: sviluppo simultaneo di calore e di luce che si produce nella combustione.
Avevo compiuto il diciottesimo anno di età e
avevo raggiunto la maturità sociale e politica,
quando con ogni radiazione ondulatoria o
corpuscolare che si propaga nello spazio
emessa da una sorgente e che sembra
diffondersi da un corpo luminescente, inviata dal
destino e resa invulnerabile, “un sospiroso
pargolo che ad ogni impavido fé vacillare il
cuore” – in altre e semplici parole... una
fregatura- dischiuse a me gli organi della vista,
situati in due cavità poste nella parte superiore
del cranio, toccò di sfuggita, procurandole una
leggerissima abrasione, il mio principio vitale e
immateriale grazie al quale sento, penso e
opero, con le parti distinte e articolate con cui
terminano le mani e piedi dell’uomo come con
uno sviluppo simultaneo di calore e di luce che
si produce nella combustione.
E se l’amore diventasse una questione matematica?
Possedevo 216 mesi, raggruppati in 18 anni, nel
momento in cui, con il segmento corrispondente alla
distanza di un punto qualsiasi della circonferenza
dell’amore dal suo centro, il cuore, secondo il teorema
della magia originata da esseri emettenti luce propria e
dotati di poteri magici, detti fate, la circonferenza stessa
dell’amore stabilì un’ampiezza a piacere sul compasso
dei miei bulbi oculari a forma di semicirconferenza, e per
il soffitto concavo ed ovale divisibile solo per uno e per sé
stesso si intersecò con l’insieme infinito di trasmissioni
nervose a carattere elettrico passanti per il sistema
nervoso umano, da alcuni chiamati
pensieri/emozioni/sentimenti, impiegando allo scopo due
segmenti ossei e dotati di articolazioni, detti falangi,
esterni ma collegati alla circonferenza e apparentemente
formati dal prodotto della combustione di diverse
sostanze solide, per O2 e originante una massa
gassosa.
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