Sintesi dei triacilgliceroli I trigliceridi sono sintetizzati nel fegato e nel tessuto adiposo attraverso una via metabolica che utilizza il glicerolo 3-P Nel fegato il glicerolo 3-P deriva dal glicerolo. Nel tessuto adiposo deriva dal glucosio attraverso la glicolisi. DEPOSITO DI ACIDI GRASSI= CONDIZIONI DI BUONA NUTRIZIONE (glicolisi attivata) sintesi dei trigliceridi Riassunto schematico del metabolismo lipidico Siti di regolazione del metabolismo degli acidi grassi 2 3 5 4 Il malonil CoA inibisce il trasportatore carnitina transferasi. Il rapporto glucagone/insulina determina la velocità e la direzione del metabolismo degli acidi grassi 6 1 REGOLAZIONE DEL DEPOSITO DEI GRASSI TOTALI NEL CORPO Il controllo dell’equilibrio energetico, e quindi dell’adiposità, è attuato attraverso l’integrazione di diversi fattori: fattori genetici fattori ambientali SINTESI DEI LIPIDI DI MEMBRANA Sono sintetizzati sulla faccia citosolica del reticolo endoplasmatico e da qui vengono trasportati in vescicole alle loro destinazioni cellulari finali. Glicerofosfolipidi (PtdEtn, PtdCho) C1= acidi grassi saturi C2= acidi grassi insaturi a catena lunga C3= teste polari (Etn, Cho) che vengono attivate prima di essere attaccate al lipide Biosintesi della fosfatidiletanolammina e della fosfatidilcolina o lecitina. fosforilazione del gruppo –OH della colina il gruppo fosfato della fosfoetanolammina o della fosfocolina attacca il CTP, formando i derivati del CDP (=esteri fosforici attivati del gruppo della testa polare) il gruppo C3 OH del diacilglicerolo attacca il gruppo fosforico della CDP-Etn o della CDP-Cho attivate, liberando CMP e formando il corrispondente glicerofosfolipide Sia la fosfatidilcolina che la fosfotidiletanolmina possono reagire con la serina libera attraverso una reazione di scambio di base che porta alla formazione della fosfotidilserina da un lato della base libera, colina o etanolamina. I Fosfolipidi funzionano come sostanze surfattanti LA DIPALMITOILFOSFATIDILCOLINA • diminuisce la tensione superficiale del sottile strato acquoso nei polmoni • la carenza di questa sostanza causa il collasso dei polmoni durante la fase dell’ espirazione SFINGOLIPIDI (altra classe di lipidi di membrana ) sono derivati dell’ amminoalcol a 18 atomi di carbonio la sfingosina X= H X= carboidrato X= estere fosforico la maggior parte degli sfingolipidi I Plasmalogeni Sono una sottoclasse degli glicerofosolipidi Presentano un legame etere al C-1 del glicerolo Sono i lipidi più abbondanti nelle : membrane mitocondriali nel tessuto nervoso nel tessuto muscolare GLICOSFINGOLIPIDI -CEREBROSIDI: ceramidi monosaccaridi -GANGLIOSIDI: ceramidi oligosaccaridi contenenti acido sialico Sintesi: 1) sintesi della sfingosina (palmitoil CoA + serina) 2) attacco di carboidrati sul gruppo OH del C1 della sfingosina (ceramide) Biosintesi del ceramide reazione di condensazione PLP-dipendente: chetosfinganina reazione di riduzione: sfinganina trasferimento di un gruppo acile da un acil CoA alla sfinganina: acil-sfinganina ossidazione FAD dipendente: ceramide C E R A M I D E PtdCho dona il suo gruppo fosfocolina al ceramide UDP-glucosio dona il glucosio catene oligosaccaridiche sfingomielina (componente della guaina mielinica) cerebroside ganglioside In tutti gli sfingolipidi: -il gruppo amminico è acilato -il gruppo ossidrilico terminale è sostituito sostituito acilato (oligosaccaridi legati al gruppo -OH terminale) Gangliosidi Sono glicolipidi identificati in alte concentrazioni nelle cellule dei ganli del sistema nervoso. In genere, nelle cellule del sistema nervoso, oltre il 50% dell’acido sialico è presente sotto forma di Gangliosidi La sigla GM identifica un ganglioside con un solo residuo di acido sialico. Il numero che segue alla sigla GM, per esmpio GM1 si riferisce alla struttura dell’oligosaccaride Il ganglioside GM1 contiene 5 monosaccaridi legati al ceramide 1 glucosio 2 di galattosio 1 N-acetil galattosammina 1 N-acetil neuramminato Gangliosidi come recettori di agenti tossici. -un ganglioside specifico della mucosa intestinale media l’azione dela tossina del colera, del tetano e di virus influenzali. Ruolo informazionale -nelle interazioni cellula-cellula, come elementi di riconoscimento sulla superficie cellulare. La sindrome di sofferenza respiratoria e la malattia di Tay-Sachs sono causate da un’alterazione del metabolismo dei lipidi. Gli sfingolipidi vengono degradati nei lisosomi da una serie di reazioni idrolitiche mediate da enzimi. Un difetto ereditario in uno di questi enzimi determina una malattia da accumulo di sfingolipidi Malattia di Tay-Sachs deficienza autosomica recessiva di esosamminidasi A accumulo nei neuroni di GM12 sotto forma di inclusioni simili a conchiglie i bambini nati con la malattia non mostrano anormalità fino ad 1 anno successivamente: ritardo mentale, cecità e morte all’età di circa 3 anni un dosaggio sierologico identifica i potenziali portatori Idrolisi enzimatica dei legami glicosidici Tay-Sachs GM1 gangliosidosi Gaucher Tra gli organi coinvolti: cervello, fegato e milza Segno di riconoscimento: accumulo di lipidi nei lisosomi Malattia di Gaucher accumulo di glucocerebroside nei tessuti, inizialmente nei lisosomi e successivamente in tutti i compartimenti cellulari ed extracellulari. a causa della mancanza dell’enzima glucocerebrosidasi non può avvenire l’idrolisi in glucosio e cerebroside Malattia di Gaucher Descrizione clinica Tipo 1 coinvolgimento scheletrico e presenza di macrofagi gonfi di lipidi nel midollo osseo aumento di fegato e milza assenza di sintomi neurologici Tipo 2 danno neurologico evidente entro i primi 2 anni di vita Tipo 3 insorgenza giovanile con problemi neurologici e scheletrici progressivi Digestione dei lipidi, assorbimento e trasporto Poiché i triacilgliceroli sono insolubili in acqua e gli enzimi digestivi sono solubili in acqua, la digestione dei triacilgliceroli avviene all’interfaccia tra lipide e acqua Velocità di digestione dei triacilgliceroli: Movimenti peristaltici Azione emulsionante degli acidi biliari 1- Gli acidi biliari ( = Sali biliari) sono molecole anfipatiche. 2- Sono derivati del colesterolo. 3- FEGATO (sintesi) CISTIFELLEA (conservazione)) INTESTINO TENUE (secrezione) Strutture dei principali acidi biliari e dei loro coniugati con la glicina e la taurina La lipasi pancreatica: - catalizza l’idrolisi dei TG nelle posizioni 1 e 3, formando 1,2-diacilgliceroli e 2-acilgliceroli -la sua attività aumenta quando essa è in contatto con l’interfaccia lipide-acqua (ATTIVAZIONE PER INTERFACCIA) Meccanismo di attivazione della triacilglicerolo lipasi Il legame all’interfaccia lipide-acqua necessita della colipasi pancreatica complesso lipasi-colipasi coperto da un’elica “coperchio” in assenza di micelle lipidiche esposizione del sito attivo Anche altre lipasi catalizzano reazioni a livello delle interfacce Meccanismo di azione della fosfolipasi A2 che contiene un canale idrofobico . La miscela di acidi grassi e di mono- e diacilgliceroli prodotti dalla digestione lipidica viene assorbita dalle cellule che rivestono l’intestino tenue (= mucosa intestinale). All’interno delle cellule intestinali gli acidi grassi formano complessi con la proteina che lega gli acidi grassi intestinali (I-FABP) (aumento di solubilità e protezione dall’effetto detergente) Palmitato I-FABP Le principali lipoproteine del plasma hanno struttura globulare solubilizzare i lipidi idrofobici hanno 2 ruoli: trasportare segnali alle cellule (all’interno, segregati dall’ambiente acquoso) Combinazioni diverse di lipidi e proteine generano particelle con differente densità: Ogni classe di lipoproteine ha una sua funzione specifica determinata dal suo sito di sintesi, dalla sua composizione in lipidi e apolipoproteine. Impacchettati dentro le lipoproteine, trigliceridi ed esteri del colesterolo vengono trasportati ai tessuti: tess. adiposo (conservati) trigliceridi tess. muscolare (scheletrico e cardiaco) esteri del colesterolo dopo idrolisi: (ossidati) a tutte le cellule -costituente delle membrane -sintesi acidi biliari -sintesi ormoni steroidei Gli acidi grassi assorbiti dalla mucosa intestinale vengono convertiti in triacilgliceroli e impacchettati nei chilomicroni attiva la lipoproteina lipasi nei capillari del tess. adiposo, del muscolo scheletrico, tess. della ghiandola mammaria La struttura molecolare dei chilomicroni quale? Poiché la utilizzazione di chilomicroni da parte dei vari tessuti richiede la preliminare idrolisi dei trigliceridi è la lipoproteina lipasi dei vari distretti tissutali che decide il loro destino. condizioni ipercaloriche lipoproteina lipasi del tess. adiposo condizioni di digiuno lipoproteina lipasi dei muscoli lipoproteine di sintesi