BIOETICA CRISTIANA CORSO PER EDUCATORI Gandino (BG) 30 dicembre 2010 BIOETICA DEFINIZIONE Un Ponte tra scienza della vita e valori umani (Potter, 1971) BIOETICA TRADUZIONE DELL’ANTICO ANELITO ALLA SAPIENZA “Spirito di sapienza e d’intelligenza Spirito di consiglio e di fortezza, Spirito di conoscenza e di timor di Dio” (Isaia 11,2) BIOETICA Il Cristianesimo da sempre è attento ai problemi della vita. Dal “non uccidere” (Esodo 20, 13) al “Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi” (Luca 9, 2) … CON UNA CONSAPEVOLEZZA “tutto quello che avete fatto a uno solo di questi fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25, 40) BIOETICA PERCHE’? •Progresso biomedico, sperimentazione, manipolazioni della vita umana • Progressivo divaricarsi tra sapere scientifico e sapere umanistico •Socializzazione della medicina e i suoi costi BIOETICA L’OGGETTO L’intervento dell’uomo sull’uomo BIOETICA IL METODO •Interdisciplinare •Prevede: esame dei dati biologici, implicazioni antropologiche, soluzioni etiche •Alla luce della ragione umana che per il cristiano è ragione illuminata dalla fede. BIOETICA CRISTIANA Scienza e fede, fede e scienza non si oppongono tra loro, bensì si possono armonizzare (Gaudium et spes, 36) QUALE ETICA PER LA BIOETICA? All’origine il PRINCIPIALISMO (Encyclopedia of Bioethics, 1978): Principi morali di riferimento: •Beneficialità •Autonomia •Giustizia Poi il PLURALISMO ETICO (Encyclopedia of Bioethics, 1995) Non più principi ma “varietà di metodologie etiche”. POI IL RELATIVISMO •Si nega l’esistenza di valori universali e immutabili •Per interpretazioni etiche che fanno dipendere i valori dal sentimento del soggetto dalla posizione della maggioranza dalla cultura che cambia ecc. I MODELLI BIOETICI • Modello liberista. L’unico valore esistente è la libertà individuale. Nel rapporto con gli altri vince il più forte. • Modello sociologico-utilitarista. Unico valore la cultura e il costume del contesto sociale. Va accontentato il maggior numero di persone. •Modello scientista- tecnologico. Ciò che è tecnicamente possibile diventa moralmente lecito •Modello personalista. MODELLO PERSONALISTA Il criterio morale è nell’uomo stesso in quanto persona. “Un uomo è inviolabile non già perché vive e ha quindi diritto alla vita. Un simile diritto l’avrebbe anche l’animale, perché anch’esso vive. Ma la vita dell’uomo non può essere violata perché l’uomo è persona. La persona non è un che di natura psicologica ma esistenziale. Non dipende fondamentalmente da età, o condizioni fisicopsichiche o doti naturali, ma dall’anima spirituale che è in ogni uomo” (Romano Guardini, 1885-1968) PER UNA BIOETICA CRISTIANA L’UOMO ALLA LUCE DELLA DIVINA RIVELAZIONE •Immagine di Dio •Unità di spirito e corpo •Chiamato alla comunione e al dono di sè •IMMAGINE DI DIO “E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò.” (Gen 1, 27) “Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura.” (Sap 2, 23) IN CRISTO “..quelli che egli ha sempre conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo,..” (Rom 8, 29) “Che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi? Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi” (Ps 8, 5-7) •UNITA’ DI SPIRITO E CORPO “Corpo ed anima, ma uno” (Gaudium et spes, 14) “In quanto spirito incarnato, cioè anima che si esprime nel corpo e corpo informato da uno spirito immortale, l’uomo è chiamato all’amore in questa sua totalità unificata” (Familiaris consortio, 11) “In forza della sua unione sostanziale con un’anima spirituale, Il corpo umano non può essere considerato solo come un complesso di tessuti, organi e funzioni .. ma è parte costitutiva della persona che attraverso di esso si manifesta e si esprime” (Donum, vitae, 3) •CHIAMATO ALLA COMUNIONE E AL DONO La persona è un essere CON gli altri “Quando Dio dice che ‘ non è bene che l’uomo sia solo’, afferma che da solo l’uomo non Realizza totalmente la sua essenza” (Giovanni Paolo II, 1980) La persona è un essere PER gli altri “L’uomo non può ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé” (Gaudium et spes, 24) LA STRUTTURA DELLA PERSONA E’ COMUNIONE E DONO “Ogni uomo sa che non è stato lui a darsi la vita, che essa è limitata e fragile e che il suo inizio, la sua custodia e il suo sviluppo dipendono dalla responsabilità e dall’amore di tanti altri. Questa consapevolezza si fa più chiara di fronte al concepito non ancora nato, al bambino, al più debole e indifeso” (CEI, Evangelizzazione e cultura della vita umana, 21, 1989) E LA CULTURA ATTUALE …? “La cultura dominante considera la ‘qualità della vita’ come valore primo e assoluto e la interpreta prevalentemente o esclusivamente in termini di efficienza economica, di godibilità consumistica, di bellezza e di vivibilità della vita fisica, separata dalle dimensioni relazionali, spirituali e religiose dell’esistenza. Una simile cultura conduce, come a suo esito ultimo, alla eliminazione di tutte le vite umane che appaiono insopportabili, perché prive di quella pretesa qualità di vita. Così si sopprime la vita perché la si pretende perfetta.” (CEI, Evangelizzazione e cultura della vita umana, 6, 1989) A. L’ACCOGLIENZA DELLA VITA B. LA RESPONSABILITA’ DI FRONTE ALL’ESISTENZA C. IL COMPIMENTO A L’ACCOGLIENZA DELLA VITA 1. Lo statuto dell’embrione 2. La procreazione assistita 3. L’aborto volontario 4. La diagnosi prenatale 5. La contraccezione 1. LO STATUTO DELL’EMBRIONE “Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre. Io ti rendo grazie: Hai fatto di me una meraviglia stupenda; meravigliose sono le tue opere, le riconosce pienamente l’anima mia. Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nella profondità della terra. Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; erano tutti iscritti nel tuo libro i giorni che furono fissati quando ancora non ne esisteva uno.” (Ps 139, 13-16) L’EMBRIONE E’ UN ESSERE UMANO INDIVIDUALE Dati della scienza •Il patrimonio genetico gli fornisce una indiscutibile identità umana unica •Si sviluppa con tre fondamentali caratteristiche: coordinazione continuità gradualità Embriogenesi Pre-embrione? Rapporto Warnock (1984) La nozione di pre-embrione è più una convenzione che una convinzione . “non c’è nessun particolare del processo di sviluppo che sia più importate di un altro, tutti sono parte di un processo continuo e se ciascun stadio non avviene normalmente, al tempo giusto e nella corretta sequenza, l’ulteriore sviluppo cessa” Tuttavia “al fine di acquietare la preoccupazione del pubblico” Si decide di stabilire a maggioranza che “la ricerca potesse essere condotta su qualsiasi embrione… fino al termine del 14° giorno dopo la fertilizzazione”. Embriogenesi Per la biologia l’essere umano inizia ad essere da quando inizia il suo corpo. Il corpo umano è sempre lo stesso, anche se di aspetto diverso nelle varie fasi della sua vita. Secondo la filosofia FIN DAL CONCEPIMENTO UN INDIVIDUO DELLA SPECIE UMANA E’ PERSONA. Non una persona in potenza, ma reale essere umano personale QUINDI … “Inconsistenti appaiono le teorie, secondo cui il feto non sarebbe ancora un uomo, perché non è cosciente o non è ancora inserito nella società. Neppure un bambino appena nato è pienamente cosciente; un cerebroleso non lo diventa mai; un addormentato cessa di esserlo temporaneamente. Quanto alla società, non ha certo il potere di stabilire chi è uomo e chi non lo è”. (CEI La verità vi farà liberi. Catechismo degli adulti 1995) MA C’E’ DI PIÙ’ … “Prima di formarti nel seno materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce ti ho consacrato” (Ger 1, 5) Commento di P. Rota Scalabrini biblista, 2010: “Il formarsi del corpo nel ventre della madre è posteriore all’atto di elezione divina; il corpo è quindi segno di ciò che precede, e viene esso stesso caricato di una valenza spirituale”. 2. LA PROCREAZIONE ASSISTITA LA STERILITA’ Interessa in Italia il 15-20% delle coppie. Molte cause, tra queste: l’età, l’esito di MST, ridotta qualità seminale per stress inquinamento e consumi voluttuari, endometriosi, patologie ormonali, varicocele maschile, ecc. E’ la frustrazione di un desiderio percepito quasi come un diritto naturale. A volte ossessione. Varie possibilità, compresa l’adozione. Parlare di prevenzione. “Le coppie sterili non devono dimenticare che, anche quando la procreazione non è possibile, non per questo la vita coniugale perde il suo valore. La sterilità fisica infatti può essere occasione per gli sposi per rendere altri servizi importanti alla vita delle persone umane, quali ad esempio l’adozione, le varie forme di opere educative, l‘aiuto ad altre famiglie, ai bambini poveri o handicappati”. Giovanni Paolo II Familiaris consortio (1981) TECNICHE DI FECONDAZIONE ASSISTITA •Tecniche mediche e chirurgiche di tipo tradizionale: induzione ovulazione, correzione difetti ormonali, interventi per varicocele maschile o occlusione tubarica: 2/3 •Tecnologie di fecondazione assistita: 1/3 In comune: Induzione ovulazione multipla Capacitazione del seme omologo, eterologo. Tecnologie di fecondazione assistita • Intracorporea • Extracorporea FIV-ET ICSI • Utero in affitto Tecnologie di fecondazione assistita Problemi medici ed etici • Scarsi successi: 20% di “bimbi in culla” per ciclo, molti aborti per anomalie cromosomiche. • Surplus di embrioni con soppressione o congelamento: riutilizzo, ricerca, medicina rigenerativa. Alternativa: congelamento ovociti congelamento ootidi • Selezione degli embrioni in base a criteri qualitativi. • Gravidanze plurime • Rischi per la donna: psicologici e fisici. “Le varie tecniche di fecondazione artificiale, che sembrerebbero porsi al servizi della vita … in realtà aprono la porta a nuovi attentati contro la vita… sono moralmente inaccettabili dal momento che dissociano la procreazione dal contesto integralmente umano dell’atto coniugale … registrano alte percentuali di insuccesso … vengono prodotti embrioni in numero superiore a quello necessario … riducono la vita umana a semplice materiale biologico di cui poter liberamente disporre” Giovanni Paolo II Evangelium vitae (1995) Norme in materia di procreazione assistita (legge 40, 19 febbraio 2004) Punti principali e modifiche per sentenze intervenute • Accesso alla PMA solo per sterilità accertata [ora anche per selezione embrioni]. • Esclusi single, gay e donne in età menopausale. Vietata la fecondazione post-mortem [smentito da una sentenza]. • E’ vietata la fecondazione eterologa. • E’ vietata la sperimentazione sugli embrioni e la clonazione umana. E’ possibile la ricerca su tessuti embrionali prodotti all’estero. • E’ vietata la diagnosi genetica pre-impianto (selezione eugenetica degli embrioni) [smentito da più sentenze]. • E’ vietata l’embrio-riduzione [possibile invece appellandosi alla legge 194/78]. • Si possono produrre non più di tre embrioni tutti da trasferire in utero [smentito da una sentenza: più di tre dopo i 40 anni]. • La crioconservazione degli embrioni è ammessa solo per gravi motivi. • E’ prevista l’obiezione di coscienza. 3. L’ABORTO VOLONTARIO Aborto. Un fenomeno tra i più inquietanti della nostra società “Larghi strati dell’opinione pubblica giustificano alcuni delitti contro la vita in nome dei diritti della libertà individuale e, su tale presupposto, ne pretendono non solo l’impunità, ma persino l’autorizzazione da parte dello stato, al fine di praticarli in assoluta libertà ed anzi con l’intervento gratuito delle strutture sanitarie”. (Giovanni Paolo II Evangelium vitae, 1995) “La legge civile non può rendere onesto quello che non lo è”. (CEI La verità vi farà liberi, 1995) Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) In Italia legge 194/1978 “Legge per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione Volontaria della gravidanza”. •Periodo 1979-1984: 221.000 IVG all’anno, attualmente: 130.000. Tasso di abortività di 9,4(x 1000 donne in età fertile) •All’estero: Federazione russa 55,3 USA 20,8 Inghilterra 17,8 Francia 17,3 Svizzera 6,6 •Target: immigrata (40% a secondo delle regioni); trentenne, coniugata con figli, una IVG precedente (20% circa), scolarità mediobassa, non disoccupata. •Poche le minorenni. IVG •Pratica possibile in ogni circostanza entro i 90 giorni. •7 giorni di ripensamento dal documento rilasciato da un medico. •La legge prevede attività preventive non sempre ben applicate. •Ruolo importante ma poco utilizzato dei consultori. •E’ prevista l’obiezione di coscienza. ---.-------- ---•IVG chirugica in AG o AL. •Aborto farmacologico: molto clamore mas-mediale, scarsissimo uso. Sia per gli eventi avversi, sia per l’uso in gravidanza inizialissima (49 giorni), sia per l’obbligo ministeriale del ricovero ospedaliero (allo scopo di limitare eventuali complicanze): Aborto chimico/aborto chirurgico: mortalità di 1/0,1 su 100.000 • • • • • AZIONE ABORTIVA Valutata in numerosi studi. Dose 600mg/os. Da solo: aborto 75-80% In associazione con prostaglandine (dopo 2 giorni): gemeprost. Aborto: 93-95% dei casi:12% prosegue la gravidanza, 4-5% aborto incompleto Ru 486: ABORTO FACILE? Ritengo, al di là delle scadenti contrapposizioni ideologiche e politiche in atto, che l’aborto chimico non sia per la donna un “aborto facile”, anzi! La donna viene iper-responsabilizzata. Nella sua solitudine, vive in diretta l’esperienza del dolore, dell’emorragia e dell’espulsione del concepito. Tutto ciò è psicologicamente dilacerante, aggiunge solitudine a solitudine ed aumenta i sensi di colpa: è la madre stessa che somministra a sé il “veleno” che la farà abortire. Nella mia esperienza, le donne che richiedono una IVG preferiscono non vedere, non sentire, fare alla svelta, per rimuovere il più rapidamente possibile un’esperienza da loro stesse giudicata negativa, e per poter più facilmente risolvere quella che gli psicologi definiscono “l’elaborazione del lutto”. “L’apertura alla vita è al centro del vero sviluppo. Quando una società s’avvia verso la negazione e la soppressione della vita, finisce per non trovare più le motivazioni e le energie necessarie per adoperarsi a servizio del vero bene dell’uomo. Se si perde la sensibilità personale e sociale verso l’accoglienza della nuova vita, anche altre forme di accoglienza utili alla vita sociale si inaridiscono”. (Benedetto XVI Caritas in Veritate , 2009) “La comunità cristiana rifiuta con fermezza l’aborto e ogni connivenza con la mentalità abortista, ma sa pure di dover essere segno della misericordia di Dio, che non esclude nessuno. Deve esserlo anche mediante una concreta accoglienza sia delle madri in difficoltà sia di quanti fossero caduti in tale peccato, magari per pressioni psicologiche o sociali, per smarrimento o debolezza”. (CEI La verità vi farà liberi 1995) Va ricordato alla donna, di fronte a sensi di colpa persistenti e paralizzanti dopo una IVG, che Dio ha già perdonato, perché è più misericordioso di noi, che non riusciamo nemmeno perdonare noi stessi. 4. DIAGNOSI PRENATALE ED EUGENETICA La diagnosi prenatale è l’insieme degli esami compiuti su embrione, liquido amniotico o placenta, per accertare eventuali difetti che possono influire sulla vita futura. Non tutte le tecniche sono pericolose. Villocentesi, amniocentesi 1-2% di aborti. Raramente possibile una terapia adeguata. EUGENETICA Interruzione Volontaria di Gravidanza Per anomalie non curabili che non garantiscono qualità di vita. Di fatto si utilizza l’ art. 6 della legge 194 (formalmente non eugenetico). Entità del fenomeno in Italia: 2001: 1435 casi 2008: 3543 casi L’aborto è previsto successivamente ai primi 90 giorni ed entro il periodo di non vitalità del feto (fino a 22 sett. + 2 giorni secondo disposizioni Regione Lombardia) “quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinano un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna” “Le diagnosi prenatali, che non presentano difficoltà morali se fatte per individuare cure necessarie al bambino non ancora nato, diventano troppo spesso occasione per proporre e procurare l’aborto. E’ l’aborto eugenetico, la cui legittimazione nell’opinione pubblica nasce da una mentalità che accoglie la vita solo a certe condizioni e che rifiuta il limite, l’handicap, l’infermità” (Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, 1995) 5 LA CONTRACCEZIONE “Nel contesto di una cultura che gravemente deforma o addirittura smarrisce il vero significato della sessualità umana, perché la sradica dal suo essenziale riferimento alla persona, la Chiesa sente più urgente e insostituibile la sua missione di presentare la sessualità come valore e compito di tutta la persona creata, maschio e femmina, ad immagine di Dio”. (Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, 1981) “La dottrina della chiesa è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che l’uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell’atto coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo” (Paolo VI, Humanae vitae, 1968) Metodi Naturali “Alla luce della stessa esperienza di tante coppie di sposi e dei dati delle diverse scienze umane, la riflessione teologica può cogliere ed è chiamata ad approfondire la differenza antropologica e al tempo stesso morale, che esiste tra la contraccezione e il ricorso ai ritmi temporali” (Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, 1981) Quindi: non sono una tecnica, ma uno stile di vita. Metodi Contraccettivi • Coito interrotto • Profilattico • Estro-progestinici: pillola, cerotto, anello vaginale Metodi Prevaletemente Antiimpianto In commercio come contraccettivi: per convenzione si da inizio alla gravidanza non dal concepimento ma dall’impianto •Dispositivo intra-uterino (IUD) •Pillola del giorno dopo: levonorgestrel attiva fino a 3 giorni dopo ulipristal acetato fino a 5 giorni dopo B La responsabilità di fronte all’esistenza La clonazione Clonazione è la produzione artificiale di linee cellulari o individui tutti identici tra loro. DUE TIPI DI CLONAZIONE RIPRODUTTIVA Nascita di un nuovo individuo uguale a quello clonato. 1996 La pecora Dolly 2001 Clonazione di embrioni umani 2002 Pretesa nascita di una bambina clonata A FINI DI TERAPIA E RICERCA Lo scopo è di produrre cellule staminali per la ricerca e la medicina rigenerativa. Cosa sono le cellule staminali? •Le cellule staminali sono cellule ad uno stadio precoce di sviluppo, • NON SPECIALIZZATE. • Si riproducono a lungo senza differenziarsi e danno origine a cellule progenitrici dalle quali derivano linee cellulari differenziate in tessuti ed organi specifici. Tipi di Cellule Staminali •FETALI: cellule staminali derivanti da aborti, possiedono caratteristiche intermedie fra quelle embrionali e quelle adulte. •EMBRIONALI : cellule staminali derivate dalla regione interna dell’embrione prima del suo impianto nell’utero. Sono dotate di una elevata capacità proliferativa e possono dare origine a tutti i tipi cellulari presenti nell’organismo umano. •ADULTE: nel midollo osseo, sangue del cordone, liquido amniotico, recentemente isolate in altri organi. Potenziali applicazioni future delle cellule staminali MEDICINA RIGENERATIVA •Diabete •Malattie degenerative del cuore •Malattie degenerative del fegato •Malattie Malattia di Alzheimer •Degenerative osteo-muscolari •Malattia di Parkinson •Sclerosi laterale amiotrofica •Ictus cerebrale •Lesioni del midollo spinale Cellule staminali embrionali Cellule staminali embrionali Da trasferimento di nuclei La clonazione umana è sempre gravemente illecita Risoluzione Parlamento Europeo 7 sett. 2000 Mozione Comitato Nazionale Bioetica 17 genn. 2003 La clonazione riproduttiva animale Ammessa se garantito: il bene umano, animale, ambientale (CNB, 2003) La clonazione a fini terapeutici Qual’è la fonte delle cellule staminali? No di origine embrionale. “L’embrione è un uomo a pieno titolo, con una identità personale propria fin dal concepimento, e non è lecito programmare la sua nascita come un ‘deposito di pezzi di ricambio’” (R. Lucas Lucas, 2002) C IL COMPIMENTO Salmo 90 … Prima che nascessero i monti, o fosse generato l’orbe della terra, da sempre e per sempre tu sei Dio! Tu fai tornare l’uomo alla polvere, dicendo: “Tornate, figli dell’uomo!”. Per te mille anni sono come il giorno di ieri già trascorso, come una veglia nella notte. …Li travolgi: sono un sogno all’alba, germogliano come l’erba: al mattino germoglia e fiorisce, alla sera è seccata e falciata. Eutanasia Accanimento terapeutico Testamento biologico … Dei nostri giorni insegnaci a far conto, e avremo così un cuore saggio! … Saziaci al mattino con la tua misericordia, esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni! EUTANASIA “Un’azione o un’omissione che di natura sua e nelle intenzioni procura la morte, allo scopo di eliminare ogni dolore” (Dichiarazione sull’eutanasia. Congregazione per la Dottrina della Fede,1980) Si situa: • Nelle intenzioni. Porre fine alla vita o accelerare la morte. • Nei metodi usati. Somministrazione di sostanze mortali o omissione di terapie normali Non c’è eutanasia quando si omettono trattamenti che sono sproporzionati e non più utili al malato. “Il medico, anche su richiesta del malato, non deve effettuare né favorire trattamenti finalizzati a provocarne la morte” (Codice di deontologia medica 2006, Art. 17) “In conformità con il magistero dei miei predecessori e in comunione con i vescovi della Chiesa cattolica, confermo che l’eutanasia è una grave violazione della legge di Dio, in quanto uccisione deliberata moralmente inaccettabile di una persona umana” (65) “Anche se non motivata dal rifiuto egoistico di farsi carico dell’esistenza di chi soffre, l’eutanasia deve dirsi una falsa pietà, anzi una preoccupante ‘perversione’ di essa: la vera ‘compassione’, infatti, rende solidale col dolore altrui, non sopprime colui del quale non si può sopportare la sofferenza” (66) (Evangelium Vitae, Giovanni Polo II, 1995) “Non è lecito uccidere un altro: anche se lui lo volesse, anzi se lo chiedesse perché, sospeso tra la vita e la morte, supplica di essere aiutato a liberare l’anima che lotta contro i legami del corpo e desidera staccarsene; non è lecito neppure quando il malato non fosse più in grado di vivere” S.Agostino Epistula 204. ACCANIMENTO TERAPEUTICO DEFINIZIONE: “L’ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possono fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento della qualità della vita.” (Codice di Deontologia medica 2006, art. 16) “La rinuncia a mezzi straordinari o sproporzionati non equivale al suicidio o all’eutanasia; esprime piuttosto l’accettazione della condizione umana di fronte alla morte” (Dichiarazione sull’eutanasia, Congregazione per la Dottrina della Fede, 1980) “Il medico … deve astenersi dall’ostinazione in trattamenti da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio … “ ( Codice Deont. Med., art. 16). “L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, strordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’accanimento terapeutico. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente”. (Catechismo della Chiesa cattolica, 2278, 1992) “ L’aiuto migliore per i morenti rimane l’accompagnamento personale, pieno di carità e di speranza. Un volto e una mano amica non possono essere surrogati dalle apparecchiature sofisticate” (CEI La verità vi farà liberi. Catechismo per adulti, 1032 , 1995) STATO VEGETATIVO PERSISTENTE DEFINIZIONE: “E’ uno stato di incoscienza permanente ad occhi aperti nel quale il paziente ha periodi di veglia e cicli sonnoveglia fisiologici; ma non è consapevole di sé, né dell’ambiente circostante. Ciò è dovuto ad un tronco cerebrale funzionante in presenza di perdita totale delle altre funzioni cerebrali” (American Academy of neurology) • non è coma, è stato di veglia senza coscienza • è complesso il giudizio di irreversibilità: 3 mesi per cause ipossiche 12 mesi per trauma. - frequenti le eccezioni La compromissione della qualità di vita non riduce la dignità della persona. Le cure ordinarie quali nutrizione ed idratazione devono essere garantite. “La somministrazione di acqua e cibo, anche quando avvenisse per vie artificiali, rappresenta sempre un mezzo naturale di conservazione della vita, non un atto medico. Il suo uso, pertanto, sarà da considerarsi, i linea di principio, ordinario e proporzionato, e come tale moralmente obbligatorio, nella misura in cui e fino a quando esso dimostra di raggiungere la sua finalità propria, che nella fattispecie consiste nel procurare nutrimento al paziente e lenimento alla sofferenza” (Giovanni Paolo II, al convegno su I trattamenti di sostegno vitale e lo stato vegetativo 20 marzo 2004) TESTAMENTO BIOLOGICO Dichiarazione anticipata di trattamento Living will Espressione della volontà del soggetto, fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito a terapie che intende o non intende accettare, nell’eventualità di incapacità ad esprimere il diritto ad acconsentire o no a cure proposte. • Non esiste in Italia una legge specifica. Dibattito in corso. • “Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà, deve tener conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato” (Codice di deontologia medica art. 38) Raccomandazioni del Comitato Nazionale di Bioetica (18 dicembre 2003) Le dichiarazioni anticipate sono legittime quando: • Hanno carattere pubblico: scritte, firmate, redatte senza costrizione ecc. • Non contengano disposizioni aventi finalità eutanasiche. Il medico non può essere costretto a far nulla che vada contro la sua scienza e coscienza. • Siano personalizzate, non generiche, non prestampate ecc. CHI VALUTA QUANDO LE CURE SONO SPROPORZIONATE? “La valutazione deve essere fatta insieme nel dialogo tra il medico, il paziente (quando è in grado di esprimersi o in osservanza alle sue disposizioni precedenti), i parenti, le persone che lo assistono. L’ultimo e decisivo giudizio spetta, a mio parere, al medico che deve tener conto di tutti i dati e valutarli in scienza e coscienza”. (don Paolo Gibelli, 2010) VENI CREATOR SPIRITUS