BIOETICA
CRISTIANA
CORSO PER EDUCATORI
Gandino (BG) 30 dicembre 2010
BIOETICA
DEFINIZIONE
Un Ponte
tra scienza della vita
e valori umani
(Potter, 1971)
BIOETICA
TRADUZIONE
DELL’ANTICO ANELITO ALLA
SAPIENZA
“Spirito di sapienza e d’intelligenza
Spirito di consiglio e di fortezza,
Spirito di conoscenza e di timor di Dio”
(Isaia 11,2)
BIOETICA
Il Cristianesimo
da sempre
è attento
ai problemi
della vita.
Dal
“non uccidere”
(Esodo 20, 13)
al
“Li mandò ad annunciare il regno di Dio
e a guarire gli infermi”
(Luca 9, 2)
… CON UNA CONSAPEVOLEZZA
“tutto quello che avete fatto a uno solo
di questi fratelli più piccoli,
l’avete fatto a me”
(Matteo 25, 40)
BIOETICA
PERCHE’?
•Progresso biomedico, sperimentazione, manipolazioni della vita umana
• Progressivo
divaricarsi tra sapere scientifico e sapere umanistico
•Socializzazione della medicina e i suoi costi
BIOETICA
L’OGGETTO
L’intervento dell’uomo sull’uomo
BIOETICA
IL METODO
•Interdisciplinare
•Prevede: esame dei dati biologici,
implicazioni antropologiche,
soluzioni etiche
•Alla luce della ragione umana
che per il cristiano è
ragione illuminata dalla fede.
BIOETICA CRISTIANA
Scienza e fede, fede e scienza non si oppongono
tra loro, bensì si possono armonizzare
(Gaudium et spes, 36)
QUALE ETICA
PER LA BIOETICA?
All’origine il PRINCIPIALISMO
(Encyclopedia of Bioethics, 1978):
Principi morali di riferimento:
•Beneficialità
•Autonomia
•Giustizia
Poi il PLURALISMO ETICO
(Encyclopedia of Bioethics, 1995)
Non più principi ma “varietà di metodologie etiche”.
POI IL RELATIVISMO
•Si nega l’esistenza di valori universali e immutabili
•Per interpretazioni etiche che fanno dipendere i valori
dal
sentimento del soggetto
dalla posizione della maggioranza
dalla cultura che cambia
ecc.
I MODELLI BIOETICI
• Modello liberista.
L’unico valore esistente è la libertà individuale.
Nel rapporto con gli altri vince il più forte.
• Modello sociologico-utilitarista.
Unico valore la cultura e il costume del contesto sociale.
Va accontentato il maggior numero di persone.
•Modello scientista- tecnologico.
Ciò che è tecnicamente possibile diventa moralmente lecito
•Modello personalista.
MODELLO PERSONALISTA
Il criterio morale è nell’uomo stesso
in quanto persona.
“Un uomo è inviolabile non già perché vive e ha
quindi diritto alla vita. Un simile diritto l’avrebbe
anche l’animale, perché anch’esso vive. Ma la vita
dell’uomo non può essere violata perché l’uomo è
persona. La persona non è un che di natura
psicologica ma esistenziale. Non dipende
fondamentalmente da età, o condizioni fisicopsichiche o doti naturali, ma dall’anima spirituale
che è in ogni uomo”
(Romano Guardini, 1885-1968)
PER UNA BIOETICA CRISTIANA
L’UOMO ALLA LUCE DELLA DIVINA RIVELAZIONE
•Immagine di Dio
•Unità di spirito e corpo
•Chiamato alla comunione e al dono di sè
•IMMAGINE DI DIO
“E Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò.” (Gen 1, 27)
“Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.” (Sap 2, 23)
IN CRISTO
“..quelli che egli ha sempre conosciuto, li ha anche predestinati
a essere conformi all’immagine del Figlio suo,..” (Rom 8, 29)
“Che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi”
(Ps 8, 5-7)
•UNITA’ DI SPIRITO E CORPO
“Corpo ed anima, ma uno” (Gaudium et spes, 14)
“In quanto spirito incarnato,
cioè anima che si esprime nel corpo
e corpo informato da uno spirito immortale,
l’uomo è chiamato all’amore in questa sua
totalità unificata”
(Familiaris consortio, 11)
“In forza della sua unione sostanziale con un’anima spirituale,
Il corpo umano non può essere considerato solo come
un complesso di tessuti, organi e funzioni ..
ma è parte costitutiva della persona
che attraverso di esso si manifesta e si esprime”
(Donum, vitae, 3)
•CHIAMATO ALLA COMUNIONE E AL DONO
La persona è un essere CON gli altri
“Quando Dio dice che ‘ non è bene che l’uomo
sia solo’, afferma che da solo l’uomo non
Realizza totalmente la sua essenza”
(Giovanni Paolo II, 1980)
La persona è un essere PER gli altri
“L’uomo non può ritrovarsi pienamente
se non attraverso un dono sincero di sé”
(Gaudium et spes, 24)
LA STRUTTURA DELLA PERSONA
E’ COMUNIONE E DONO
“Ogni uomo sa che non è stato lui a darsi la vita,
che essa è limitata e fragile
e che il suo inizio, la sua custodia
e il suo sviluppo dipendono dalla responsabilità
e dall’amore di tanti altri.
Questa consapevolezza si fa più chiara
di fronte al concepito non ancora nato,
al bambino, al più debole e indifeso”
(CEI, Evangelizzazione e cultura della vita umana, 21, 1989)
E LA CULTURA ATTUALE …?
“La cultura dominante considera la ‘qualità della vita’
come valore primo e assoluto
e la interpreta prevalentemente o esclusivamente
in termini di efficienza economica, di godibilità consumistica,
di bellezza e di vivibilità della vita fisica,
separata dalle dimensioni relazionali, spirituali e religiose dell’esistenza.
Una simile cultura conduce, come a suo esito ultimo,
alla eliminazione di tutte le vite umane che appaiono insopportabili,
perché prive di quella pretesa qualità di vita.
Così si sopprime la vita perché la si pretende perfetta.”
(CEI, Evangelizzazione e cultura della vita umana, 6, 1989)
A. L’ACCOGLIENZA DELLA VITA
B. LA RESPONSABILITA’ DI FRONTE
ALL’ESISTENZA
C. IL COMPIMENTO
A
L’ACCOGLIENZA DELLA VITA
1. Lo statuto dell’embrione
2. La procreazione assistita
3. L’aborto volontario
4. La diagnosi prenatale
5. La contraccezione
1. LO STATUTO DELL’EMBRIONE
“Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
Hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nella profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
erano tutti iscritti nel tuo libro i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno.”
(Ps 139, 13-16)
L’EMBRIONE E’ UN ESSERE UMANO
INDIVIDUALE
Dati della scienza
•Il patrimonio genetico gli fornisce una indiscutibile
identità umana unica
•Si sviluppa con tre fondamentali caratteristiche:
coordinazione
continuità
gradualità
Embriogenesi
Pre-embrione?
Rapporto Warnock (1984)
La nozione di pre-embrione è più una convenzione che una convinzione .
“non c’è nessun particolare del processo di sviluppo che sia più importate
di un altro, tutti sono parte di un processo continuo e se ciascun stadio
non avviene normalmente, al tempo giusto e nella corretta sequenza,
l’ulteriore sviluppo cessa”
Tuttavia
“al fine di acquietare la preoccupazione del pubblico”
Si decide di stabilire a maggioranza che
“la ricerca potesse essere condotta su qualsiasi embrione… fino al termine
del 14° giorno dopo la fertilizzazione”.
Embriogenesi
Per la biologia l’essere umano inizia ad essere da quando
inizia il suo corpo.
Il corpo umano è sempre lo stesso, anche se di aspetto diverso
nelle varie fasi della sua vita.
Secondo la filosofia
FIN DAL CONCEPIMENTO
UN INDIVIDUO DELLA SPECIE UMANA E’
PERSONA.
Non una persona in potenza,
ma reale essere umano personale
QUINDI …
“Inconsistenti appaiono le teorie, secondo cui il feto
non sarebbe ancora un uomo, perché non è cosciente
o non è ancora inserito nella società.
Neppure un bambino appena nato è pienamente cosciente;
un cerebroleso non lo diventa mai; un addormentato
cessa di esserlo temporaneamente.
Quanto alla società, non ha certo il potere di stabilire
chi è uomo e chi non lo è”.
(CEI La verità vi farà liberi. Catechismo degli adulti 1995)
MA C’E’ DI PIÙ’ …
“Prima di formarti nel seno materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce ti ho consacrato”
(Ger 1, 5)
Commento di P. Rota Scalabrini biblista, 2010:
“Il formarsi del corpo nel ventre della madre è posteriore
all’atto di elezione divina; il corpo è quindi segno di ciò
che precede, e viene esso stesso caricato di una valenza
spirituale”.
2. LA PROCREAZIONE
ASSISTITA
LA STERILITA’
Interessa in Italia il 15-20% delle coppie.
Molte cause, tra queste: l’età, l’esito di MST,
ridotta qualità seminale per stress inquinamento e
consumi voluttuari, endometriosi,
patologie ormonali, varicocele maschile, ecc.
E’ la frustrazione di un desiderio percepito quasi
come un diritto naturale. A volte ossessione.
Varie possibilità, compresa l’adozione.
Parlare di prevenzione.
“Le coppie sterili non devono dimenticare che,
anche quando la procreazione non è possibile,
non per questo la vita coniugale perde il suo valore.
La sterilità fisica infatti può essere occasione
per gli sposi per rendere altri servizi importanti
alla vita delle persone umane, quali ad esempio
l’adozione, le varie forme di opere educative,
l‘aiuto ad altre famiglie, ai bambini poveri
o handicappati”.
Giovanni Paolo II Familiaris consortio (1981)
TECNICHE DI FECONDAZIONE ASSISTITA
•Tecniche mediche e chirurgiche di tipo tradizionale:
induzione ovulazione, correzione difetti ormonali,
interventi per varicocele maschile
o occlusione tubarica: 2/3
•Tecnologie di fecondazione assistita: 1/3
In comune:
Induzione ovulazione multipla
Capacitazione del seme
omologo, eterologo.
Tecnologie di fecondazione assistita
• Intracorporea
• Extracorporea
FIV-ET
ICSI
• Utero in affitto
Tecnologie di fecondazione assistita
Problemi medici ed etici
• Scarsi successi: 20% di “bimbi in culla” per ciclo, molti
aborti per anomalie cromosomiche.
• Surplus di embrioni con soppressione o congelamento:
riutilizzo, ricerca, medicina rigenerativa.
Alternativa: congelamento ovociti
congelamento ootidi
• Selezione degli embrioni in base
a criteri qualitativi.
• Gravidanze plurime
• Rischi per la donna: psicologici e fisici.
“Le varie tecniche di fecondazione artificiale, che
sembrerebbero porsi al servizi della vita …
in realtà aprono la porta a nuovi attentati contro la
vita…
sono moralmente inaccettabili dal momento che
dissociano la procreazione dal contesto
integralmente umano dell’atto coniugale …
registrano alte percentuali di insuccesso …
vengono prodotti embrioni in numero superiore a
quello necessario …
riducono la vita umana a semplice materiale
biologico di cui poter liberamente disporre”
Giovanni Paolo II Evangelium vitae (1995)
Norme in materia di procreazione assistita
(legge 40, 19 febbraio 2004)
Punti principali e modifiche per sentenze intervenute
• Accesso alla PMA solo per sterilità accertata [ora anche per selezione
embrioni].
• Esclusi single, gay e donne in età menopausale. Vietata la fecondazione
post-mortem [smentito da una sentenza].
• E’ vietata la fecondazione eterologa.
• E’ vietata la sperimentazione sugli embrioni e la clonazione umana. E’
possibile la ricerca su tessuti embrionali prodotti all’estero.
• E’ vietata la diagnosi genetica pre-impianto (selezione eugenetica degli
embrioni) [smentito da più sentenze].
• E’ vietata l’embrio-riduzione [possibile invece appellandosi alla legge
194/78].
• Si possono produrre non più di tre embrioni tutti da trasferire in utero
[smentito da una sentenza: più di tre dopo i 40 anni].
• La crioconservazione degli embrioni è ammessa solo per gravi motivi.
• E’ prevista l’obiezione di coscienza.
3. L’ABORTO VOLONTARIO
Aborto.
Un fenomeno tra i più
inquietanti della
nostra società
“Larghi strati dell’opinione pubblica giustificano
alcuni delitti contro la vita in nome dei diritti
della libertà individuale e, su tale presupposto, ne pretendono non
solo l’impunità, ma persino l’autorizzazione da parte dello stato, al
fine di praticarli in assoluta libertà ed anzi con l’intervento gratuito
delle strutture sanitarie”.
(Giovanni Paolo II Evangelium vitae, 1995)
“La legge civile non può rendere onesto quello che non lo è”.
(CEI La verità vi farà liberi, 1995)
Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG)
In Italia legge 194/1978
“Legge per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione
Volontaria della gravidanza”.
•Periodo 1979-1984: 221.000 IVG all’anno, attualmente: 130.000.
Tasso di abortività di 9,4(x 1000 donne in età fertile)
•All’estero: Federazione russa 55,3
USA
20,8
Inghilterra
17,8
Francia
17,3
Svizzera
6,6
•Target: immigrata (40% a secondo delle regioni); trentenne,
coniugata con figli, una IVG precedente (20% circa), scolarità mediobassa, non disoccupata.
•Poche le minorenni.
IVG
•Pratica possibile in ogni circostanza entro i 90 giorni.
•7 giorni di ripensamento dal documento rilasciato da un medico.
•La legge prevede attività preventive non sempre ben applicate.
•Ruolo importante ma poco utilizzato dei consultori.
•E’ prevista l’obiezione di coscienza.
---.-------- ---•IVG chirugica in AG o AL.
•Aborto farmacologico: molto clamore mas-mediale, scarsissimo
uso. Sia per gli eventi avversi, sia per l’uso in gravidanza
inizialissima (49 giorni), sia per l’obbligo ministeriale del ricovero
ospedaliero (allo scopo di limitare eventuali complicanze):
Aborto chimico/aborto chirurgico: mortalità di 1/0,1 su
100.000
•
•
•
•
•
AZIONE ABORTIVA
Valutata in numerosi studi.
Dose 600mg/os.
Da solo: aborto 75-80%
In associazione con
prostaglandine (dopo 2
giorni): gemeprost.
Aborto: 93-95% dei casi:12% prosegue la gravidanza,
4-5% aborto incompleto
Ru 486: ABORTO FACILE?
Ritengo, al di là delle scadenti contrapposizioni
ideologiche e politiche in atto, che l’aborto chimico non
sia per la donna un “aborto facile”, anzi!
La donna viene iper-responsabilizzata. Nella sua
solitudine, vive in diretta l’esperienza del dolore,
dell’emorragia e dell’espulsione del concepito.
Tutto ciò è psicologicamente dilacerante, aggiunge
solitudine a solitudine ed aumenta i sensi di colpa: è la
madre stessa che somministra a sé il “veleno” che la farà
abortire.
Nella mia esperienza, le donne che richiedono una IVG
preferiscono non vedere, non sentire, fare alla svelta, per
rimuovere il più rapidamente possibile un’esperienza da
loro stesse giudicata negativa, e
per poter più facilmente risolvere quella che gli
psicologi definiscono “l’elaborazione del lutto”.
“L’apertura alla vita è al centro del vero sviluppo.
Quando una società s’avvia verso la negazione e
la soppressione della vita, finisce per non trovare
più le motivazioni e le energie necessarie per
adoperarsi a servizio del vero bene dell’uomo.
Se si perde la sensibilità personale e sociale verso
l’accoglienza della nuova vita, anche altre forme
di accoglienza utili alla vita sociale si
inaridiscono”.
(Benedetto XVI Caritas in Veritate , 2009)
“La comunità cristiana rifiuta con fermezza l’aborto
e ogni connivenza con la mentalità abortista,
ma sa pure di dover essere segno della misericordia di Dio, che
non esclude nessuno.
Deve esserlo anche mediante una concreta accoglienza
sia delle madri in difficoltà sia di quanti fossero caduti
in tale peccato, magari per pressioni psicologiche
o sociali, per smarrimento o debolezza”.
(CEI La verità vi farà liberi 1995)
Va ricordato alla donna, di fronte a sensi di colpa persistenti e
paralizzanti dopo una IVG, che Dio ha già perdonato, perché è più
misericordioso di noi, che non riusciamo nemmeno perdonare noi
stessi.
4. DIAGNOSI PRENATALE
ED EUGENETICA
La diagnosi prenatale è l’insieme degli esami compiuti su embrione, liquido
amniotico o placenta, per accertare eventuali difetti che possono influire sulla vita
futura.
Non tutte le tecniche sono pericolose.
Villocentesi, amniocentesi 1-2% di aborti.
Raramente possibile una terapia adeguata.
EUGENETICA
Interruzione Volontaria di Gravidanza
Per anomalie non curabili che non garantiscono qualità di vita.
Di fatto si utilizza l’ art. 6 della legge 194 (formalmente non eugenetico).
Entità del fenomeno in Italia:
2001: 1435 casi
2008: 3543 casi
L’aborto è previsto successivamente ai primi 90 giorni ed entro il periodo
di non vitalità del feto
(fino a 22 sett. + 2 giorni secondo disposizioni Regione Lombardia)
“quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a
rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinano
un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna”
“Le diagnosi prenatali, che non presentano
difficoltà morali se fatte per individuare
cure necessarie al bambino non ancora nato,
diventano troppo spesso occasione
per proporre e procurare l’aborto.
E’ l’aborto eugenetico,
la cui legittimazione nell’opinione pubblica
nasce da una mentalità che accoglie la vita
solo a certe condizioni
e che rifiuta il limite,
l’handicap, l’infermità”
(Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, 1995)
5
LA CONTRACCEZIONE
“Nel contesto di una cultura che gravemente deforma o
addirittura smarrisce il vero significato della sessualità
umana, perché la sradica dal suo essenziale riferimento alla
persona, la Chiesa sente più urgente e insostituibile la sua
missione di presentare la sessualità come valore e compito di
tutta la persona creata, maschio e femmina, ad immagine di
Dio”.
(Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, 1981)
“La dottrina della chiesa è fondata sulla connessione
inscindibile, che Dio ha voluto e che l’uomo non può
rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell’atto
coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo”
(Paolo VI, Humanae vitae, 1968)
Metodi Naturali
“Alla luce della stessa esperienza di tante coppie di sposi e dei dati delle
diverse scienze umane, la riflessione teologica può cogliere ed è chiamata
ad approfondire la differenza antropologica e al tempo stesso morale, che esiste
tra la contraccezione e il ricorso ai ritmi temporali”
(Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, 1981)
Quindi: non sono una tecnica, ma uno stile di vita.
Metodi Contraccettivi
• Coito interrotto
• Profilattico
• Estro-progestinici: pillola, cerotto, anello
vaginale
Metodi Prevaletemente Antiimpianto
In commercio come contraccettivi: per
convenzione si da inizio alla gravidanza non dal
concepimento ma dall’impianto
•Dispositivo intra-uterino (IUD)
•Pillola del giorno dopo:
levonorgestrel attiva fino a 3 giorni dopo
ulipristal acetato fino a 5 giorni dopo
B
La responsabilità di fronte all’esistenza
La clonazione
Clonazione è la produzione artificiale di linee
cellulari o individui tutti identici tra loro.
DUE TIPI DI CLONAZIONE
RIPRODUTTIVA Nascita di un nuovo individuo uguale a quello
clonato.
1996 La pecora Dolly
2001 Clonazione di embrioni umani
2002 Pretesa nascita di una bambina clonata
A FINI DI TERAPIA E RICERCA Lo scopo è di produrre cellule
staminali per la ricerca e la medicina rigenerativa.
Cosa sono le cellule staminali?
•Le cellule staminali sono cellule ad uno stadio
precoce di sviluppo,
•
NON SPECIALIZZATE.
• Si riproducono a lungo senza differenziarsi e
danno origine a cellule progenitrici dalle quali
derivano linee cellulari differenziate in tessuti ed
organi specifici.
Tipi di Cellule Staminali
•FETALI: cellule staminali derivanti da
aborti, possiedono caratteristiche
intermedie fra quelle embrionali e quelle
adulte.
•EMBRIONALI : cellule staminali derivate dalla
regione interna dell’embrione prima del suo
impianto nell’utero. Sono dotate di una elevata
capacità proliferativa e possono dare origine a tutti i
tipi cellulari presenti nell’organismo umano.
•ADULTE: nel midollo osseo, sangue del
cordone, liquido amniotico, recentemente isolate
in altri organi.
Potenziali applicazioni future delle cellule staminali
MEDICINA RIGENERATIVA
•Diabete
•Malattie degenerative del cuore
•Malattie degenerative del fegato
•Malattie Malattia di Alzheimer
•Degenerative osteo-muscolari
•Malattia di Parkinson
•Sclerosi laterale amiotrofica
•Ictus cerebrale
•Lesioni del midollo spinale
Cellule staminali embrionali
Cellule staminali embrionali
Da trasferimento di nuclei
La clonazione umana è sempre gravemente illecita
Risoluzione Parlamento Europeo 7 sett. 2000
Mozione Comitato Nazionale Bioetica 17 genn. 2003
La clonazione riproduttiva animale
Ammessa se garantito: il bene umano, animale, ambientale
(CNB, 2003)
La clonazione a fini terapeutici
Qual’è la fonte delle cellule staminali?
No di origine embrionale.
“L’embrione è un uomo a pieno titolo, con una identità personale
propria fin dal concepimento, e non è lecito programmare la sua
nascita come un ‘deposito di pezzi di ricambio’”
(R. Lucas Lucas, 2002)
C
IL COMPIMENTO
Salmo 90
…
Prima che nascessero i monti,
o fosse generato l’orbe della terra,
da sempre e per sempre tu sei Dio!
Tu fai tornare l’uomo alla polvere,
dicendo:
“Tornate, figli dell’uomo!”.
Per te mille anni sono come il giorno di
ieri
già trascorso,
come una veglia nella notte.
…Li travolgi: sono un sogno all’alba,
germogliano come l’erba:
al mattino germoglia e fiorisce,
alla sera è seccata e falciata.
Eutanasia
Accanimento terapeutico
Testamento biologico
…
Dei nostri giorni insegnaci a far conto,
e avremo così un cuore saggio!
…
Saziaci al mattino con la tua
misericordia,
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri
giorni!
EUTANASIA
“Un’azione o un’omissione che di natura sua
e nelle intenzioni procura la morte, allo scopo
di eliminare ogni dolore” (Dichiarazione
sull’eutanasia. Congregazione per la Dottrina della
Fede,1980)
Si situa:
• Nelle intenzioni. Porre fine alla vita o
accelerare la morte.
• Nei metodi usati. Somministrazione di
sostanze mortali o omissione di terapie normali
Non c’è eutanasia quando si omettono trattamenti che sono
sproporzionati e non più utili al malato.
“Il medico, anche su richiesta del malato, non deve
effettuare né favorire trattamenti finalizzati a provocarne
la morte” (Codice di deontologia medica 2006, Art. 17)
“In conformità con il magistero dei miei predecessori e
in comunione con i vescovi della Chiesa cattolica,
confermo che l’eutanasia è una grave violazione della
legge di Dio, in quanto uccisione deliberata moralmente
inaccettabile di una persona umana” (65)
“Anche se non motivata dal rifiuto egoistico di farsi
carico dell’esistenza di chi soffre, l’eutanasia deve dirsi
una falsa pietà, anzi una preoccupante ‘perversione’ di
essa: la vera ‘compassione’, infatti, rende solidale col
dolore altrui, non sopprime colui del quale non si può
sopportare la sofferenza” (66)
(Evangelium Vitae, Giovanni Polo II, 1995)
“Non è lecito uccidere un altro: anche
se lui lo volesse, anzi se lo chiedesse
perché, sospeso tra la vita e la morte,
supplica di essere aiutato a liberare
l’anima che lotta contro i legami del
corpo e desidera staccarsene; non è
lecito neppure quando il malato non
fosse più in grado di vivere”
S.Agostino Epistula 204.
ACCANIMENTO TERAPEUTICO
DEFINIZIONE: “L’ostinazione in trattamenti diagnostici e
terapeutici da cui non si possono fondatamente attendere
un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento
della qualità della vita.” (Codice di Deontologia medica 2006, art.
16)
“La rinuncia a mezzi straordinari o sproporzionati non
equivale al suicidio o all’eutanasia; esprime piuttosto
l’accettazione della condizione umana di fronte alla
morte”
(Dichiarazione sull’eutanasia, Congregazione per la Dottrina della Fede,
1980)
“Il medico … deve astenersi dall’ostinazione in trattamenti da cui non
si possa fondatamente attendere un beneficio … “ ( Codice Deont.
Med., art. 16).
“L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose,
strordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può
essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’accanimento
terapeutico.
Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la
competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne
hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la
ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente”.
(Catechismo della Chiesa cattolica, 2278, 1992)
“ L’aiuto migliore per i morenti rimane
l’accompagnamento personale, pieno di carità e
di speranza.
Un volto e una mano amica non possono essere
surrogati dalle apparecchiature sofisticate”
(CEI La verità vi farà liberi. Catechismo per adulti, 1032 , 1995)
STATO VEGETATIVO PERSISTENTE
DEFINIZIONE: “E’ uno stato di incoscienza permanente ad occhi
aperti nel quale il paziente ha periodi di veglia e cicli sonnoveglia fisiologici; ma non è consapevole di sé, né dell’ambiente
circostante. Ciò è dovuto ad un tronco cerebrale funzionante in
presenza di perdita totale delle altre funzioni cerebrali” (American
Academy of neurology)
• non è coma, è stato di veglia senza coscienza
• è complesso il giudizio di irreversibilità: 3 mesi per cause ipossiche
12 mesi per trauma.
- frequenti le eccezioni
La compromissione della qualità di vita non riduce la dignità della
persona. Le cure ordinarie quali nutrizione ed idratazione devono
essere garantite.
“La somministrazione di acqua e cibo, anche
quando avvenisse per vie artificiali, rappresenta
sempre un mezzo naturale di conservazione della
vita, non un atto medico. Il suo uso, pertanto,
sarà da considerarsi, i linea di principio,
ordinario e proporzionato, e come tale
moralmente obbligatorio, nella misura in cui e
fino a quando esso dimostra di raggiungere la
sua finalità propria, che nella fattispecie
consiste nel procurare nutrimento al paziente e
lenimento alla sofferenza”
(Giovanni Paolo II, al convegno su I trattamenti di sostegno vitale e lo
stato vegetativo 20 marzo 2004)
TESTAMENTO BIOLOGICO
Dichiarazione anticipata di trattamento
Living will
Espressione della volontà del soggetto, fornita in condizioni
di lucidità mentale, in merito a terapie che intende o non
intende accettare, nell’eventualità di incapacità ad
esprimere il diritto ad acconsentire o no a cure proposte.
• Non esiste in Italia una legge specifica. Dibattito in corso.
• “Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la
propria volontà, deve tener conto nelle proprie scelte di
quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo
certo e documentato” (Codice di deontologia medica art. 38)
Raccomandazioni del Comitato Nazionale di Bioetica
(18 dicembre 2003)
Le dichiarazioni anticipate sono legittime quando:
• Hanno carattere pubblico: scritte, firmate, redatte senza costrizione
ecc.
• Non contengano disposizioni aventi finalità eutanasiche. Il medico non
può essere costretto a far nulla che vada contro la sua scienza e
coscienza.
• Siano personalizzate, non generiche, non prestampate ecc.
CHI VALUTA
QUANDO LE CURE SONO SPROPORZIONATE?
“La valutazione deve essere fatta insieme nel dialogo tra il medico,
il paziente (quando è in grado di esprimersi o
in osservanza alle sue disposizioni precedenti), i parenti,
le persone che lo assistono.
L’ultimo e decisivo giudizio spetta, a mio parere, al medico che deve
tener conto di tutti i dati e valutarli in scienza e coscienza”.
(don Paolo Gibelli, 2010)
VENI CREATOR SPIRITUS
Scarica

Presentazione in PowerPoint