Dove si trova?
Si trova in Italia, nella parte nord-est della penisola.
È una regione a statuto speciale.
Il suo capoluogo è Trieste.
Le altre province sono: Gorizia, Pordenone, Udine.
Trieste
Il Friuli-Venezia Giulia si estende su una superficie di 7.846 km .
Confina a nord con l’Austria, a est con la Slovenia, a ovest con il Veneto
e a sud è bagnata dal Mar Adriatico.
L’area montana comprende la Carnia e la sezione finale delle Alpi.
La vetta più alta è il monte Coglians di 2.780 m.
Questa zona è nota anche come meta turistica in inverno.
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Monte Coglians
Forni di Sopra (Parco
Naturale Dolomiti Friulane)
L’area collinare è situata a sud di quella montana e lungo
la parte centrale del confine con la Slovenia.
Il principale prodotto agricolo di questa zona è il vino,
specialmente quello bianco, conosciuto in tutto il
mondo (Verduzzo, Ramandolo).
Le pianure centrali sono caratterizzate da suoli poveri,
aridi e permeabili.
Il terreno è stato reso fertile da un sistema di irrigazione
e da allevamenti intensivi.
La zona costiera si suddivide in occidentale e orientale, separate dalla
foce del fiume Isonzo.
A ovest di essa la costa è bassa e sabbiosa con ampie lagune e famose
località balneari quali: Grado e Lignano.
A est l’altopiano carsico incontra l’Adriatico fino a Trieste e Muggia .
Il Carso, caratterizzato da fenomeni geologici quali grotte, cavità
carsiche e fiumi sotterranei, si estende nell’entroterra tra Trieste e
Gorizia.
Grado
Lignano
IL clima è sub-mediterraneo nelle zone costiere, temperato più
umido nelle pianure e zone collinari, alpino sulle Alpi. La
temperatura annuale media di Trieste è di 15,7°, mentre
quella della pianura va dai 13 ai 14,5°.
La zona più mite è quella litoranea presso Trieste per l’influenza
del mare e per il parziale riparo delle colline retrostanti.
Sulla costa i venti principali sono: la caratteristica bora da NNE
(nord-nord-est) e lo scirocco da sud, che si alternano nel corso
dell’inverno.
In estate, invece, predominano le brezze e il maestrale da ovest.
La montagna Friulana ha un clima più rigido e piovoso e le
nevicate e la vegetazione sono più basse del resto delle Alpi.
La regione sorge sulle terre occupate dal patriarcato di Aquileia che
nel Medioevo fu uno degli stati più importanti dell’Italia
settentrionale. Si dotò di una propria costituzione e di un
Parlamento che alcuni studiosi ritengono sia il più antico
d’Europa. L’attuale conformazione del territorio si è avuta al
termine della seconda guerra mondiale (10 febbraio 1947).
L’Italia sconfitta firmò un trattato di pace a Parigi e fu istituito il
TLT (territorio libero di Trieste) che era diviso in due zone: le zona
A (Trieste e zone circostanti) che apparteneva all’Italia e la zona B
(Capodistria e Cittanova) che apparteneva alla Iugoslavia.
Questo territorio (TLT) doveva formare un nuovo Stato sotto il
controllo del consiglio di sicurezza delle nazioni unite, però sia
l’Italia che la Iugoslavia si opposero e il 26 Ottobre del 1954 la
zona A del TLT ritornò all’Italia decidendo così di scegliere Trieste
come capoluogo regionale, con un ruolo amministrativo
importante. Tutto questo fu fatto a danno di Udine poiché era
riconosciuta come patria del Friuli per la sua centralità nella
posizione geografica.
Friuli-Venezia Giulia
Pordenone
Gorizia
Udine
Trieste
ECONOMIA
AGRICOLTURA
La morfologia del territorio
costituisce un ostacolo per
lo sviluppo dell’agricoltura.
In pianura ci sono discrete
coltivazioni di mais e
barbabietole da zucchero. In
collina si coltiva la vite.
Ci sono allevamenti di
bovini.
INDUSTRIA
L’industria è concentrata
sulla costa.
E’ fiorente in molti settori
tra cui quello tessile,
metallurgico, navale e
quello dell’arredamento.
Trieste
In Piazza Unità d’Italia si
trova il palazzo del Comune,
con la sua torre
dell’orologio.
Davanti è situata la fontana
dei quattro continenti,
realizzata nel 1571.
Gorizia
Il castello è stato costruito
nel 1146.
Sorge tra le mura
dell’antico borgo chiamate
“terre superiori”. Il castello
oltre ad essere un
importante simbolo della
città, oggi è usato come
museo folkloristico,
pinacoteca e sede di
attività culturali.
Udine
Piazza Libertà
Pordenone
Municipio
I falò di inizio anno sono tradizioni del Nord-est del Friuli e
vengono svolte all’inizio dell’anno solitamente alla vigilia
dell’Epifania.
In questo giorno vengono bruciati cataste di legna e frasche.
Visto che questa tradizione si è molto diffusa ne esistono
moltissime versioni e denominazioni per esempio in Friuli
viene chiamata “pignarùl”. A volte sulla cima di questi fuochi
veniva messo un fantoccio dalle sembianze di una strega.
Durante i falò di fine anno, quando vengono
bruciati i fantocci, viene riscaldato il vin brulè,
e viene mangiata la pinza, una focaccia
tradizionale fatta con la farina di mais, fichi
secchi, pinoli e uvetta.
In Friuli sono stati riconosciuti 120 piatti tipici tra
cui: la classica minestra di orzo e fagioli, gli
gnocchi di patate imbottiti con prugne secche, il
gulasch ungherese, il risotto primaverile, lasagne
al papavero, l’umido di carne di maiale, fagioli e
cotica, i cevapcici (salsicce piccanti cotte alla
griglia), salame friulano aromatizzato all’aglio.
Celebre fra i dolci è la gubana fatta con pasta
sfoglia, noci, zibibbo, uvetta, pinoli, cioccolato e
altro.
Lavoro ideato e realizzato da
Letizia Baratta
Classe 5^ A
Scuola Primaria “Montessori”
a.s.2010/2011
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Friuli Venezia Giulia - a cura di Letizia Baratta