Biblioteche ed enciclopedie nascono dal desiderio di scrivere un “grande libro” ; il loro obiettivo era riferire il maggior numero di informazioni accurate. Le prime enciclopedie erano organizzate per associazione,in seguito si preferì la struttura gerarchica. Attualmente esistono anche quelle elettroniche. Inizialmente le biblioteche erano organizzate per argomento, successivamente si scelse la catalogazione per autore. Oggi esiste anche la versione elettronica. inizio La biblioteca elettronica esiste da decenni, nel senso che esistono database bibliografici e testuali già dagli anni Settanta. All’inizio i database erano costosi, oggi, invece, sono accessibile a tutti tramite il Web. Via via che interi testi sono accessibili online vediamo nascere l’impulso a creare database “universali”. Grazie ai suoi bassi costi di produzione il World Wide Web permette la pubblicazione di biblioteche specializzate, progettate per piccole comunità di utenti. Lo storico Chartier ha ben descritto in che modo la tecnologia possa realizzare il sogno della biblioteca universale: “Se tutti i testi esistenti, manoscritti o a stampa, fossero digitalizzati, l’accessibilità universale dell’eredità scritta diventerebbe fattibile”. “La biblioteca del futuro è là dove tutti i testi possono essere rintracciati, riordinati, letti: sullo schermo”. inizio La struttura di un’enciclopedia elettronica può essere sia più stratificata che più ampia di quella del suo omologo a stampa; essa consente una ricerca facilitata in quanto parzialmente o totalmente automatica, e la sua organizzazione varia a seconda dell’immaginazione dei suoi curatori e lettori. I canali attraverso cui vengono veicolate le informazioni sono cd-rom, dvd, cyberspazio e pagina web. La portata dell’enciclopedia è stata modificata dalla flessibilità organizzativa dell’ipertesto e dall’enorme capacità dei mezzi elettronici di immagazzinare informazioni. inizio La scrittura elettronica può essere considerata un radicale allontanamento dalla scrittura tradizionale. Attualmente le tipologie di scritture elettroniche più utilizzate sono quelle che consentono la comunicazione in chat ed e-mail. inizio Il cyberspazio diventerà il libro universale. Esso non è separato dal mondo naturale e sociale che conosciamo: è una summa di scelte culturale coincidente con l’ordine classico ad esso sovrapponibile. inizio La biblioteca cerca di controllare il sapere concentrando il maggior numero di volumi in un’unica struttura concettuale e fisica. Nelle attuali biblioteche il lettore può scorrere i volumi ed imbattersi per caso in titoli interessanti, ma può anche utilizzare il catalogo computerizzato per individuare un libro preciso. Il rispetto ispirato dalle biblioteche di manoscritti e libri stampati era rispecchiato dal fatto che l’edificio stesso era una sorta di monumento alla scrittura. Poiché le biblioteche continuano a servire una varietà di scopi istituzionali è improbabile la loro scomparsa nell’immediato futuro. inizio Nel World Wide Web la distribuzione tra cultura alta e cultura popolare è del tutto scomparsa.La facilità e la pariteticità di accesso a tutte le varie forme di rappresentazione culturale inquieta coloro che preferirebbero garantire la separazione tra letteratura rispettabile e immagini proibite.Il Web, con i suoi milioni di pagine è comunque troppo vasto e disorganizzato perché un singolo individuo possa conoscerlo bene; ma è ancora troppo piccolo rispetto alle informazioni verbali e visive immagazzinate in una grande biblioteca di ricerca. Il successo di www è dato dal modo in cui utilizza la stampa, la grafica, la fotografia, il cinema , la tv. Questo sistema ipertestuale è chiamato globale, ma in realtà è limitato ai paesi sviluppati; inoltre la maggior parte dei suoi utenti appartiene ancora alle classi superiore e media cosicchè le comunità virtuali rimarebbero in una certa misura “esclusive” inizio In futuro, probabilmente, la nostra cultura deciderà di esplorare molte relazioni rivisitate tra i media che conosciamo e i nuovi media, in cui vengono riscoperte le cose familiari. Internet cambierà ancor di più il modo di comunicare visto che anche per gli utenti domestici sta diventando più facile produrre –oltre che ricevere- messaggi multimediali. inizio Già dagli antichi Greci ogni particolare tecnologia dello scrivere è stata usata per definire una relazione tra la parola scritta e l’identità dello scrittore. Non è un caso infatti che gli antichi Greci scoprirono il sé proprio nei secoli in cui la scrittura veniva assorbita dalla loro cultura. Omero non conosceva una parola che caratterizzasse la mente o l’anima; questo ci permette di affermare che se la tecnologia dello scrivere si può considerare una creazione della mente umana è lecito sostenere anche l’inverso. inizio Ogni cultura e ogni periodo storico ha una complessa economia dello scrivere, una relazione dinamica tra materiali, tecniche, generi, atteggiamenti e usi culturali.Le più antiche economie di questo tipo fiorirono in Mesopotamia ed Egitto.I Greci e Romani utilizzarono l’alfabeto e papiro creando libri scritti su rotoli.Il codice entrò in uso nel II e III secolo dell’era cristiana offrendo uno spazio più vario e facile da consultare rispetto al rotolo.La carta si impose sulla pergamena nel tardo Medioevo e la sua economicità permise di soddisfare la crescente domanda di testi.L’invenzione della stampa del XV secolo segnò l’ avvento della moderna economia dello scrivere con il suo spazio rigorosamente organizzato e standardizzato. inizio Il codice era un libro a pagine scritto a mano.Il passaggio dal rotolo al codice si accompagnò alla razionalizzazione dell’uso delle superfici bidimensionali per la collocazione del testo. Il passaggio al libro a stampa fu un ulteriore importante riconfigurazione alla quale si aggiunge ora quella legata alla scrittura elettronica . inizio I fogli di papiro venivano ricavati dal midollo bianco del fusto della pianta; molti venivano incollati l’uno di seguito all’altro in modo da formare una lunga striscia detta rotolo. L’utilizzo di questa tecnologia permise ai greci di riconfigurare lo spazio orale della mitologia e delle leggende eroiche in quello più nitido e lineare della scrittura. inizio Queste transizioni possono essere definite rimediazioni: un medium nuovo prende posto del medium in uso ereditando e insieme riorganizzando le caratteristiche di scrittura del vecchio medium e riformando il suo spazio culturale. La ri-mediazione è una fase di competizione culturale tra due o più tecnologie della comunicazione. inizio Il successo di www è dato dal modo in cui utilizza la stampa, la grafica, la fotografia, il cinema , la tv. Una tipica pagina Web ha parti testuali e grafiche ed è definita “attiva”: collocandovi il cursore del mouse e cliccando, si passa ad un’altra pagina. Così, una pagina può essere collegata elettronicamente a molte altre. In un certo senso il “link” non è altro che l’equivalente digitale della nota a piè di pagina, in uso da secoli nei libri a stampa. inizio RocketeBook: il lettore può scrivere note a margine, sottolineare. Trasforma il testo in un ipertesto; è collegato al mondo delle informazioni raggiungibili tramite la rete. inizio L’ipertesto può essere considerato una sottorete di scritti collegati fra loro; la creazione e presentazione di simili strutture sembra costituire una nuova forma di scrittura. L’ipertesto potrebbe suggerire il ritorno a forme orali, come il dialogo. L’ ipertesto ha modificato il rapporto lettore-testo poiché, a differenza del libro stampato, può fare a meno di un rigido ordine canonico. Questo non minimizza l’efficacia della lettura, ma ci porta in uno spazio della scrittura non solo basato su argomenti topici, ma che potremmo definire “topografico”. inizio I “Link” sono dei collegamenti elettronici che possono rendere trasparente la struttura di un sito oppure possono funzionare come le note di un testo tradizionale, dando informazioni aggiuntive o documentando quanto compare nella pagina corrente. I link possono essere circolari, riconducendo il lettore alla pagina originaria dopo la consultazione, o di tipo associativo, conducendo il lettore ad altri siti Web. inizio Sono relativamente pochi gli autori che hanno tentato di scrivere per lo spazio elettronico, cioè di produrre narrativa non lineare che stimoli il lettore ad interagire col testo. La nostra cultura alfabetizzata considera ancora la narrativa interamente interna allo spazio definito dalla stampa. Questo perché la narrativa interattiva cerca di frantumare, o piuttosto di reinterpretare, le forme tradizionali e sfida il modo in cui concepiamo le forme narrative fiorite sulla stampa e su altri media. L’ipertesto rivendica un’autenticità differente da quella della stampa: offre al lettore una nuova esperienza letteraria, in cui gli è possibile condividere il controllo del testo con l’autore. Laddove il romanzo a stampa presenta i suoi episodi in bell’ordine, lo spazio elettronico rimuove questa restrizione. inizio La narrativa elettronica non è automaticamente narrativa “generata dal computer”. La macchina ha la funzione di presentare al lettore il testo verbale alle condizioni stabilite dall’autore. Né la narrativa elettronica è necessariamente casuale: l’autore può imporre all’ordine di lettura ogni sorta di limitazioni. Il numero di scelte del lettore, cioè la sua libertà di esaminare lo spazio letterario, dipende dai “link” che l’autore ha predisposto. Ogni autore può decidere quanto controllo sul testo cedere: semplicemente egli lavora su un’altra dimensione letteraria. Una delle prime opere di narrativa interattiva è “afternoon, a story” di Michael Joyce. Il suo lavoro è allo stesso tempo un racconto ed un’esperienza ludica. Il testo di tutti gli episodi è di Joyce, ma l’ordine di comparsa degli stessi è decisa al momento della lettura. inizio Nell’ipertesto lo spostamento diviene la strategia retorica normale, mentre la consecutio cronologica è l’eccezione. L’ipertesto inverte i valori relativi del racconto ornato e “chiaro”. Leggendo un ipertesto, ci aspettiamo di saltare da un luogo e un tempo a luoghi e tempi diversi. Uno dei motivi per cui l’ipertesto potrebbe restare esoterico è che la tecnica dello spostamento frustra il desiderio del lettore di essere lasciato solo con la storia. Ogni volta che il lettore si imbatte in un collegamento ipertestuale ed è chiamato a fare una scelta, l’illusione del mondo immaginario si dissolve, sia pure temporaneamente, ed egli deve riprendere coscienza delle circostanze tecniche del medium elettronico. inizio Un’opera come “afternoon, a story” è un incoraggiamento alla lettura “multipla”. Essa si ribella al preconcetto della nostra cultura alfabetizzata che si debba leggere e scrivere in modo lineare. Per la lettura multipla, occorre resistere alla tentazione di escludere possibili direzioni di sviluppo e tenere aperta una molteplicità di spiegazioni dello stesso evento o personaggio. inizio L’invenzione del torchio a stampa permise, oltre alla maggiore e più rapida diffusione dei testi, anche una loro miglior conservazione. E questo non solo per gli scritti contemporanei, ma anche per quelli recuperati dagli eruditi rinascimentali. La cultura europea e nordamericana ha utilizzato la stampa anche per sostenere l’autorità dello scrittore, approfittando del divario sempre più ampio che la tecnica e l’economia di questa tecnologia creano tra autore e lettore. Un autore è una persona le cui parole sono fedelmente riprodotte e distribuite nel mondo alfabetizzato, mentre i lettori sono i destinatari di quelle parole. inizio inizio inizio inizio