FISICA NUCLEARE E DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI Struttura nucleare Decadimenti radioattivi Raggi X Dosimetria 1 Com’è fatto un atomo Z protoni mp = 1.673 • 10-27 kg q = +e = 1.6 • 10-19 C N neutroni mn = 1.675 • 10-27 kg q = 0 Z elettroni me = 9.109 • 10-31 kg q = -e = -1.6 • 10-19 C Rnucleo 10-15 m = 1 fm Ratomo 10-10 m = 1 Å il nucleo è 100000 volte più piccolo dell’atomo! Ratomo Rnucleo Numero di massa: 105 ! A = Z + N A Notazione: Z X 2 Numero atomico e peso atomico 92 elementi naturali nucleo (protoni, neutroni) + elettroni atomi dimensioni 10–8 cm = Å Z = numero atomico A=Z+N A = numero di massa N = numero di neutroni peso atomico : riferito all' isotopo 12 del carbonio (12C) unità di misura SI : 1 unità di massa atomica (u.m.a.) = 1 dalton = 1.66 10-24 g grammo-atomo 3 Atomi, nuclei, particelle: le loro dimensioni 4 Le particelle subatomiche elettrone carica elettrica – e protone +e dimensione < 10–18cm(*) 10–13cm neutrone 0 10–13cm massa 9.07 10–28 g 1.67 10–24 g 1.67 10–24 g vita media stabile (*) limite superiore stabile 17 min(**) (**) neutrone libero 5 Isotopi Isotopi: stesso n.protoni Z diverso n.neutroni N N (stessa specie chimica, diversa massa) stabili radioattivi (naturali e artificiali) Stabilita’ dei nuclei: Nuclei leggeri (Z 20) N = Z Nuclei pesanti (Z > 20) N > Z Z … come si spiega? … 6 7 8 9 Ma quanti neutroni ci vogliono nel nucleo? Né troppi, né troppo pochi! N La forza nucleare p-p, p-n, n-n è uguale. Quindi il rapporto tra protoni e neutroni nel nucleo non dovrebbe influenzarne la stabilità, tranne che per la repulsione elettrostatica tra i protoni. Invece si verifica che in natura esistono solo • nuclei leggeri (Z 20) con N Z • nuclei pesanti (Z > 20) con N > Z Z Altri nuclei non esistono, o – se prodotti – decadono spontaneamente dopo un certo tempo, emettendo particelle, o trasformandosi in altre specie, o spezzandosi in nuclei più piccoli. RADIOATTIVITA’ 10 Radioattivita’ Radioattività = trasformazione spontanea o artificiale dei nuclei con emissione di radiazione corpuscolare particelle elettromagnetica energia Quando? Nei nuclei non compresi nella “valle di stabilità”: • • • • nuclei nuclei nuclei nuclei con con con con troppi protoni (Z>92) troppi neutroni pochi neutroni troppa energia N Z 11 12 13 Decadimenti radioattivi + - + + + A Z XN A4 4 Z Y 2 N 2 2 He2 Nuclei pesanti + A Z XN Z A1YN 1 e Nuclei con troppi neutroni + A Z XN Z A1YN 1 e Nuclei con pochi neutroni + A Z X N ZAX N h * Spesso dopo decadimento o 14 Principali tipi di decadimento radioattivo Decadimento a Tutti i nuclei molto pesanti (Z>83) sono teoricamente instabili nei confronti del decadimento . Nel decadimento a l’atomo instabile tende a decadere in un atomo più leggero con emissione di una particella . Con il termine particella si intende un nucleo di elio: Un esempio di decadimento è il decadimento del Torio in Radio: 15 Principali tipi di decadimento radioattivo Decadimento (continua) Il Torio è quindi instabile e tende a decadere in Radio con emissione di una particella di energia pari a 4.08 MeV (in realtà leggermente minore perché l’energia viene suddivisa con il nucleo di Radio che rincula). In generale, se un nucleo emette una particella , il valore di N e di Z diminuisce di due unità mentre A diminuisce di 4 unità. A Z X A 4 Z 2 X He 4 2 Gli atomi radioattivi come 238U o il 232Th decadono in atomi che sono a loro volta radioattivi e che quindi dopo un certo tempo decadono a loro volta in modo da creare una catena di decadimenti fino a giungere ad un atomo stabile. 16 Decadimento decadimento A Z X A 4 Z 2 X 24He (241Am 237Np + ) 17 Principali tipi di decadimento radioattivo Decadimento Il decadimento si verifica nei nuclei che hanno troppi o troppo pochi neutroni per la stabilità. Nel decadimento , la massa atomica (A) resta invariata mentre aumenta in numero atomico (Z) di 1 unità (decadimento ─) o diminuisce di 1 (decadimento +). 18 Decadimento ─ decadimento n p + e- + * (14C 14N + e- + *) 19 Decadimento + decadimento + p n + e+ + (15O 15N + e+ + ) 20 21 22 cattura p + e- n + * (7Be + e- 7Li + *) 23 Principali tipi di decadimento radioattivo Decadimento Nel decadimento , un nucleo in uno stato eccitato decade in un livello più basso con l’emissione di un fotone. Si verifica spesso a seguito di un decadimento o . Nel decadimento il nucleo radioattivo resta lo stesso, poiché esso decade da uno stato eccitato allo stato fondamentale o a uno stato eccitato di energia minore di quella dello stato iniziale. L’energia dei livelli è molto elevata, dell’ordine dei MeV per cui i fotoni emessi cadono nei raggi X e nei raggi . Un esempio di decadimento accompagnato è il seguente: 24 Talvolta il nucleo “figlio” viene creato in un stato eccitato Si diseccita emettendo radiazione gamma Decadimento 60Ni* (60Co 60Ni* + e- + *) Emissione 60Ni 60Ni* 60Ni + 25 Eccitazione – diseccitazione di livelli energetici nucleari 9 4 Be 26 La legge del decadimento radioattivo N(0) = numero iniziale di atomi di una singola sostanza radioattiva -dN = diminuizione del numero di atomi nel tempo dt ldT = probabilità che un certo atomo decada nell’intervallo di tempo dt l = costante di decadimento • ha le dimensioni dell’inverso di un tempo • è caratteristica della sostanza data e del tipo di decadimento • è indipendente dall’età dell’atomo considerato • non è influenzata da nessuno degli agenti fisici usuali 27 La legge del decadimento radioattivo Attività A = numero di decadimenti nell’unità di tempo Adt = − dN = λN dN lNdt N (t ) N (0) e lt 28 Tempo di dimezzamento Oltre alla costante di decadimento l, vengono spesso usati : t = l-1 , inverso della costante di decadimento ⇒ vita media T , intervallo di tempo entro cui il numero di atomi iniziali e,di conseguenza, l’attività radioattiva A, si dimezza, chiamato: periodo o tempo di dimezzamento o emivita ½N0 = N0 e-lt − ln2 = − λT lT T t ln 2 T varia da frazioni di secondo a milioni di anni e si indica: T1 2 29 Tempo di dimezzamento efficace • La diminuzione dell’attività radioattiva di un radionuclide che venga introdotto in un organismo sia per contaminazione controllata (radiodiagnostica e radioterapia nucleare), sia per cause accidentali, ai fini della valutazione della dose interna rilasciata, è determinata, oltre che dall’andamento del processo fisico di decadimento anche dai processi di eliminazione biologica della molecola marcata con l’isotopo radioattivo. • Molti processi di eliminazione biologica descrivono l’andamento temporale della concentrazione delle specie (atomiche e/o molecolari) con una legge monoesponenziale decrescente da cui è possibile ricavare un tempo di dimezzamento biologico Tb. • Il tempo di dimezzamento efficace Te, se è Tf il tempo di dimezzamento fisico, sarà: 1/Te = 1/Tf + 1/Tb Te = (Tf x Tb)/(Tf + Tb) 30 Decadimento dell’attività radioattiva T1/2 = 25 giorni T1/2 = 80 giorni T1/2 = 220 giorni Maggiore e’ il valore di T1/2 piu’ a lungo la sorgente manifesterà attività radioattiva 31 Radioattività ambientale 32 Radioattività ambientale Distinguiamo tre principali catene radioattive: e due isotopi radioattivi: 33 Radioattività ambientale In un suolo medio (e quindi anche in mattoni e vasi) ci sono circa: La radiazione emessa da questi elementi è sostanzialmente composta da: 34 35 36 Fissione Nucleare 37 Fissione Nucleare 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 RAGGI X 48 ELECTROMAGNETIC SPECTRUM • Legend: • γ = Gamma rays HX = Hard X-rays SX = Soft X-Rays EUV = Extreme ultraviolet NUV = Near ultraviolet Visible light NIR = Near infrared MIR = Moderate infrared FIR = Far infrared Radio waves: EHF = Extremely high frequency (Microwaves) SHF = Super high frequency (Microwaves) UHF = Ultrahigh frequency VHF = Very high frequency HF = High frequency MF = Medium frequency LF = Low frequency VLF = Very low frequency VF = Voice frequency ELF = Extremely low frequency 49 50 Schema di funzionamento di un tubo radiogeno 51 Componenti spettrali generate da un tubo per RX 52 Radiazione di frenamento 53 Generazione di una riga K M L K 54 Transizioni elettroniche e righe K Numeri quantici n l j 3 2 3/2 NIII 3p 3 l 1/2 M 3s 3 0 !/2 Regole di selezione n 0 l = 1 j = 1 o 0 2 l 3/2 2p L 2 l 1/2 2 0 1/2 2s 2 1 0 1/2 1 2 3 1 1s K Diagramma semplificato delle transizioni dai livelli di energia per alcune radiazioni caratteristiche della serie K 55 Lo spettro caratteristico Lo spettro caratteristico consiste di una serie di righe discrete corrispondenti alla differenza di energia fra due livelli atomici e perciò è caratteristico dell’elemente emittente Denominazione delle righe L M K Siegbahn K 1 K 2 K1 K2 K3 IUPAC K-L3 K-L2 K-M3 K-N2,N3 K-M2 Siegbahn IUPAC L1 L2 L1 L2 L3 L4 L3-M5 L3-M4 L2-M4 L3-N5 L1-M3 L1-M2 56 Intensità riferita all’unità di lunghezza d’onda Spettroscopia X in emissione K Radiazione caratteristica K Radiazione di bremsstrahlung lmin=λ0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.10 Lunghezza d’onda (nm) Ee= eV Tubo a raggi X X Tubo di raggi Eph(max)=hc/λ0 h c 12.39 [nm] l0 eV V 57 Spettri reali di tubi RX 58 INTERAZIONE RADIAZIONE MATERIA 59 Interazione radiazioni - materia Fotoni A differenza delle particelle cariche i fotoni non interagiscono In maniera continua con la materia, ma in maniera stocastica: Esiste cioe’ una probabilita’ di interazione con la materia (quella che i fisici chiamano Sezione d’urto) Le interazioni sono discontinue: tra una interazione e la successiva il fotone non cede energia al mezzo E E’ E” Il fascio di fotoni entra nel mezzo con intensità I0 e dopo un percorso x l’intensità è ridotta al valore Ix. 60 Interazione radiazioni - materia Fotoni X e Z4⌯Z5 (fotoelettrico) probab. interazione Z (Compton) Z2 (prod. coppie) Piombo Calcestruzzo 10 N = coefficiente di attenuazione assorbimento N(x) Noe x 8 6 o anche: 4 I(x) = I0exp[−μx] l = 1/ = libero cammino medio 2 0 0 20 40 60 80 100 120 spessore 61 62 Assorbimento e diffusione di fotoni ad alta energia X e Assorbimento fotoelettrico Diffusione elastica Diffusione Compton Pair production 63 Cross section (barns/atom) Assorbimento X e Photoelectric absorption 103 Andamento dei coefficienti di assorbimento e dei relativi contributi nei materiali indicati Cu Z=29 106 Thomson Electron positron pairs 1 Compton (Barns/atom) 10 eV 1 KeV 104 Li Z=3 104 Ge Z=32 104 102 102 102 100 100 100 100 102 104 100 102 104 Energy (KeV) Observed data Photonuclear absorption 1 MeV Energy 1 GeV Gd Z=64 100 102 104 64 Assorbimento fotoelettrico ed emissione di righe di fluorescenza caratteristiche 65 X-ray absorption spectroscopy F0 x F sample monochromator source •Exponential attenuation F F0 exp [ ( ) x ] detectors () 106 32 - Ge 105 •Attenuation coefficient 1 F ( ) ln 0 x F ( ) 4 10 (h )3 + 103 102 101 Z4 Edges 1 10 100 Photon energy h (keV) 66 Coefficiente di assorbimento fotoelettrico μf Il coefficiente f di assorbimento dei fotoni per effetto fotoelettrico è proporzionale alla quarta potenza del numero atomico del mezzo (poiché un elettrone di un dato strato è tanto più legato al nucleo quanto maggiore è il numero di protoni dello stesso, cioè appunto il numero atomico) ed alla terza potenza della lunghezza d'onda del fotone, ovvero all'inverso della terza potenza dell'energia, secondo una costante (Cn) dipendente dall’orbitale di estrazione ( r = densità) f = Cn∙r ∙Z4∙l3 /(h∙c)3 67 Diffusione Compton 68 Dipendenza angolare della diffusione Compton 69 Diffusione Compton 70 Contributo Compton Quasi tutta la radiazione diffusa che interessa la diagnostica radiologica proviene dall'effetto Compton Interazione con orbitali più esterni: il bilancio energetico del processo può essere espresso dalla seguente relazione: (h)d=(h) i-Eb-1/2mv2 (h)d è l'energia dei fotone diffuso, (h)i, è l'energia del fotone incidente. Eb. l'energia di legame dell'elettrone nell'orbitale 1/2 mv2 l'energia cinetica dell'elettrone espulso. Il coefficiente c di assorbimento Compton si può esprimere come: c = Bn∙r ∙l/(h∙c) 71 Assorbimento per produzione di coppie (pair effect) 72 Andamento complessivo del coefficiente di assorbimento 73 74 75 76 DOSIMETRIA 77 Grandezze Dosimetriche Esposizione X Misura la ionizzazione che raggi X o gamma producono in aria q X m m aria q+ = q- q Si misura in Coulomb/kg Molto usata e’ la vecchia unita’: il Roentgen [R] 1 R = 2.58·10-4 C/kg 78 Dose assorbita D Misura l’energia rilasciata dalla radiazione nella unita’ di massa E D m Ad ogni interazione la radiazione cede una piccola parte della sua Energia alla materia Particelle cariche: ionizzazione del mezzo attraversato Fotoni: effetto fotoelettrico, Compton, produz. coppie Einiz materiale qualsiasi m E = Einiz- Efin La dose assorbita D si misura in gray Efin 1 gray = 1 Joule/kg Dose assorbita D ed esposizione X sono ovviamente legate tra loro 79 Fattore di qualità Fattore di qualità (Q) Fattori di peso per tessuti (wT) Gonadi 0,25 Midollo osseo 0,12 Polmone 0,12 Mammella 0,15 Tiroide 0,03 Ossa 0,03 Rimanenti organi e tessuti 0,30 80 Fattore di qualita’ Q a parita’ di Dose assorbita D il danno biologico dipende dal tipo di radiazione Maggiore e’ la densita’ di ionizzazione (numero ionizzazioni prodotte Per unita’ di percorso), maggiore e’ il danno biologico La ICRP ha introdotto un peso della pericolosita’ delle radiazioni: il fattore Qualita’ Q, tipico di ogni tipo di radiazione. Tipo di radiazione raggi X raggi gamma elettroni Q 1 protoni neutroni 10 particelle partic. con Z>2 20 81 Dose equivalente H H D Q Quindi una dose assorbita, per esempio, pari a 200 mgray corrisponde ad una dose equivalente pari a: 200 mSv nel caso raggi X, fotoni o elettroni 2 Sv nel caso di protoni o neutroni 4 Sv nel caso di particelle 82 Fattori di ponderazione 83 La dose efficace E H (D Q ) Somma delle dosi equivalenti nei diversi organi o tessuti del corpo umano, opportunamente ponderate a seconda dei danni relativi ai vari organi interessati. L'unità di dose efficace è il sievert (Sv) 84 Le unità di misura 85 ingestione inalazione esalazione cute polmoni linfonodi ferita apparato gastro intest. polmoni e liquidi intercell. tiroide ..…....... ossa fegato feci reni urine 86 Tempo di dimezzamento efficace • La diminuzione dell’attività radioattiva di un radionuclide che venga introdotto in un organismo sia per contaminazione controllata (radiodiagnostica e radioterapia nucleare), sia per cause accidentali, ai fini della valutazione della dose interna rilasciata, è determinata, oltre che dall’andamento del processo fisico di decadimento anche dai processi di eliminazione biologica della molecola marcata con l’isotopo radioattivo. • Molti processi di eliminazione biologica descrivono l’andamento temporale della concentrazione delle specie (atomiche e/o molecolari) con una legge monoesponenziale decrescente da cui è possibile ricavare un tempo di dimezzamento biologico Tb. • Il tempo di dimezzamento efficace Te, se è Tf il tempo di dimezzamento fisico, sarà: • 1/Te = 1/Tf + 1/Tb Te = (Tf x Tb)/(Tf + Tb) 87 88 89 90 • Danno al DNA • Le radiazioni colpiscono il DNA a tre livelli: • Nella cellula già differenziata di tipo somatico: quando una cellula sana si trasforma in una di tipo canceroso provocando l’effetto oncogenico oppure l’alterazione interessa le generazioni cellulari successive, determinando il cosiddetto effetto mutagenico. • Nella cellula embrionale: quando le alterazioni genetiche delle cellule embrionali, possono provocare malformazioni, aborti, neonati con gravi deformazioni, si manifesta il cosiddetto effetto teratogenico. • Nella cellula germinale sessuale: in questo caso i danni possono provocare sterilità sessuale, malattie ereditarie più o meno gravi, morte del feto nei primissimi stadi di vita. 91 Dosi in radiodiagnostica 92 93 94