La qualità della formazione:
pubblico e privato a confronto
"Quality, like value, is a perceived quantity"
Mirella Casini Schaerf- CNIPA
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Convegno Forum PA - 11 maggio 2005
Compiti del CNIPA
Verso la Pubblica Amministrazione



definisce processi e strumenti per governare il processo di innovazione


emette pareri di congruità tecnico-economica-strategica sui progetti
coordina lo sviluppo dei sistemi informativi
detta criteri e regole tecniche di sicurezza, interoperabilità, apertura,
prestazione
coordina la predisposizione di piani di formazione del personale
Verso i cittadini e le imprese:

contribuisce alla definizione della politica del Governo, lavorando in
stretto contatto con il MIT


opera nell’ambito dell’Unione Europea
attua progetti speciali di innovazione
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La formazione dei pubblici dipendenti
Deve essere gestita
Dall’amministrazione stessa?
 Se sì con quali risorse
Da una delle scuole superiori della PA?
 Sempre o a seconda degli obiettivi, dei temi e
dei destinatari?
Rivolgendosi al mercato?
 Con quali modalità e in che misura?
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La formazione dei pubblici dipendenti
La scelta tra le 3 alternative è una scelta di
qualità o di convenienza?
C’è una differenza di qualità tra la formazione
pubblica e quella privata?
È possibile fare una formazione di qualità
delegandola completamente ad una
istituzione pubblica o al mercato?
Nella formazione ci sono attività non
delegabili?
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La qualità della formazione
La qualità nasce nella fase iniziale del
progetto e va considerata
 nella fase di definizione degli obiettivi
 nella fase di progettazione
 nella fase di erogazione
 nella fase di valutazione dei risultati
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La definizione degli obiettivi
Un programma organico di formazione
deve avere degli obiettivi chiari e condivisi
 Un cambiamento organizzativo può creare la
necessità di riqualificare i dipendenti
 L’adozione delle tecnologie e i cambiamenti
indotti deve essere accompagnata da un
progetto formativo
 La formazione continua per mantenere la
qualità del servizio e per fidelizzare e
motivare i dipendenti
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I passi della progettazione degli
interventi formativi
 Analisi del contesto in cui si va ad
operare
 Conoscenza dei profili e delle
competenze esistenti
 Analisi dei fabbisogni di formazione e
di aggiornamento
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La progettazione della formazione
Individuare le figure da formare
Rilevare le esigenze di formazione
Costruire i percorsi formativi
Progettare l’erogazione scegliendo le
modalità più opportune
Effettuare il dimensionamento degli
interventi formativi
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La costruzione dei percorsi formativi
Dall’analisi dei gap di competenze
Avere ben chiara la finalità lavorativa e culturale
Personalizzare (per quanto possibile) i percorsi
Ottenere il consenso dei dirigenti e dei discenti
Sensibilizzare l’intera struttura
Accettare contributi dai potenziali partecipanti
Favorire le attività collaborative e l’interazione con
esperti interni ed esterni
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La costruzione dei percorsi formativi
In questa fase le scelte sono molte
 Progettazione di dettaglio in house
 Ricorso al mercato o alla scuole per la
realizzazione di percorsi ad hoc
 Ricorso al mercato o alla scuole per
l’utilizzazione di corsi a catalogo
 Soluzioni miste
È comunque importante una buona
conoscenza dell’offerta pubblica e privata per
evitare i costi di progettazione e realizzazione
di percorsi “standard” per discenti “standard” 10
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L’erogazione della formazione
Scegliere le modalità didattiche in funzione dei profili
culturali dei partecipanti
Scegliere docenti che siano esperti delle materie
trattate e del contesto operativo
Fissare dei calendari certi concordati con la dirigenza
Assicurare ai partecipanti il tempo necessario per
fruire delle attività formative e partecipare alle attività
collaborative
Adottare un piano di qualità
Assicurare i livelli di servizio previsti
Sollecitare il feed-back dei discenti
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La valutazione e il monitoraggio
Valutare
l'apprendimento in itinere e finale
l'efficacia dell’intervento
Monitorare
i contratti di formazione affidati a fornitori esterni
la gestione interna degli interventi formativi
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Quali fasi di questo processo non sono
esternalizzabili?
Per assicurare la qualità nessuna fase è
completamente delegabile a terzi e in
particolare non sono esternalizzabili
 la fase di definizione degli obiettivi
 parte della fase di progettazione
 la fase di valutazione dei risultati
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In conclusione
Per assicurare una formazione di qualità
l’amministrazione o l’azienda non può delegare
completamente la formazione, ma deve
mantenere un presidio
La fase di definizione degli obiettivi e la fase di
valutazione non sono mai delegabili
L’attenzione costante dell’amministrazione è
indispensabile per assicurare il coivolgimento dei
discenti e il mantenimento dei livelli di servizio da
parte della struttura pubblica o della società di
formazione che attua il programma
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Per ulteriori informazioni
Sul CNIPA
www.cnipa.gov.it
Sull’attività del CNIPA nell’e-learning
www.cnipa.gov.it/formazione
Per chiedere copia della documentazione
[email protected]
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