Un ipertesto della V B Docente: Barbara Manconi storia geografia LAZIO gastronomia Campo scuola storia Il Lazio fu abitato fin dal X a.C dai Latini. Nel 1798 ci fu la prima repubblica. Nel 1849 fu fondata la seconda repubblica, retta da Mazzini. Nel 1871 Roma divenne capitale; il Papa si rinchiuse nel Vaticano. Aspetto fisico del Lazio Il Lazio occupa un’ estesa area dell’ Italia centrale, posta tra l’Appennino e il Mar Tirreno. Il Lazio è in gran parte pianeggiante e collinare. Il Lazio è attraversato da molti fiumi : Il Tevere, Il Garigliano, Il Velino, Il Sacco e l’ Aniene. Un affluente del Tevere Le catene montuose sono gli Appennini. Per sciare si va al Terminillo. Lago Trasimeno Lago di Nemi Lago di Bolsena Gastronomia Parlare della cucina laziale è parlare di cibi derivati da regioni confinanti Per questo abbiamo tante varietà di alimenti così golosi! La cucina laziale è rappresentata in gran parte da quella romana nella quale sono convogliate tutte le specialità delle tradizioni culinarie della regione divenendo così un ricco e saporoso riassunto di una gastronomia varia nella quale compaiono rapporti di zone confinanti e di altre comunità prima fra tutte quella ebraica che ha lontane radici storiche. Nella cucina laziale ci sono molti cibi gustosi: i "saltimbocca", i semplici ma buoni "fagioli con le cotiche", le "budelline d'agnello arrostite"e la varietà grande di verdure fresche,fritte o ripiene. In stagione sono da assaggiare le fave fresche consumate o crude o cotte con l'immancabile pecorino . Così gli spaghetti alla carbonara, che sono di casa a Roma, hanno origini umbre. I "bucatini all'amatriciana“ vengono dall'Abruzzo e da Amatrice. La campagna romana fornisce anche buoni formaggi oltre che vini conosciuti in tutto il mondo, e non mancano ottimi dolci per concludere degnamente un buon pasto. cibi Nel Lazio è molto sviluppata la lavorazione di latticini. I prodotti dell’ industria Casearia sono: la ricotta, il pecorino romano e soprattutto la mozzarella di bufala. I nostri primi • • • • • Bucatini all’amatriciana Fettuccine alla papalina Rigatoni con la pajata Spaghetti alla carbonara Tagliatelle alla gricia Ingredienti: 400 g. di bucatini fatti a pezzi, 100 g. di pecorino grattugiato, 200 g. di guanciale magro tagliato in pezzi grossi, polpa di 5 pomodori molto asciutta e tagliata a filetti fini, 1 bicchiere di vino bianco secco, 2 cucchiai scarsi di olio, 1\4 di cipolla tritata fine, un pezzo di peperoncino, sale e pepe. Preparazione: Tagliare il guanciale a fettine non troppo sottili e ricavare delle listarelle di 2 cm di larghezza. Metterle in una padella di ferro e soffriggerle a fuoco lento finché prendono colore. Gettare la cipolla e il peperoncino; a imbiondimento della cipolla versare un bicchiere di vino, fatelo evaporare aggiungere il pomodoro, condire con sale, pepe e mescolare per 8-10 minuti. Mentre si prepara la salsa, gettare i bucatini in una pentola con abbondante acqua bollente salata, e sgocciolarli al dente; metterli in un piatto di servizio e ricoprirli con la meta' del pecorino e della salsa. Mescolare e servire il pecorino grattugiato e la salsa rimasti a parte. Ingredienti: 400 g. di fettuccine fresche, 100 g. di prosciutto cotto, mezza cipolla, 40 g. di burro, 150 g. di piselli freschi sgranati, 2 uova, parmigiano grattugiato, sale e pepe. Preparazione: Soffriggere la cipolla affettata con il burro, aggiungere i piselli, e, a cottura ultimata, mettere il prosciutto tagliato a pezzettini; condire con sale e pepe. In una terrina sbattere le uova e unire 2 cucchiaiate di parmigiano. Far cuocere le fettuccine in abbondante acqua bollente salata, scolarle, unirle alle uova, aggiungere il prosciutto e piselli, un po' di burro e parmigiano. Spolverizzare con pepe e servire subito. Ingredienti: 800 g. di intestini di vitello, 200 g. di rigatoni, 50 g. di pancetta, cipolla, sedano, prezzemolo, aglio, salsa di pomodoro, un bicchiere di vino bianco secco, qualche chiodo di garofano, aceto, pecorino romano grattugiato, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.+ Preparazione: Spellare la pajata e tagliarla a pezzi di 20 cm circa. Mettere in un piatto e spruzzare con aceto. Tritare la cipolla, il sedano, il prezzemolo e la pancetta e metterli in un recipiente di coccio con due spicchi d'aglio interi e un po' di olio; lasciar soffriggere togliere l'aglio, unire la pajata, sale pepe e i chiodi di garofano, bagnare con il vino, far evaporare ed aggiungere la salsa di pomodoro diluita in 4 bicchieri di acqua calda. Lasciare cuocere coperto a fuoco basso per circa tre ore. Il sugo dovrà risultare denso, se occorre aggiungere altra acqua calda. Nel frattempo lessare i rigatoni, scolarli al dente, versarli in un piatto caldo e servirli con la pajata ed il pecorino. Ingredienti: 400 gr. di spaghetti, 120 gr. guanciale, 3 uova, pecorino romano grattugiato, parmigiano grattugiato, cipolla, olio d'oliva, sale e pepe. Preparazione: Tagliare a dadini il guanciale e soffriggere, unito alla cipolla affettata finemente, a fuoco lento in un tegame con l'olio d'oliva fino a colorire. Sbattere le uova intere in un piatto e, nel frattempo, lessare gli spaghetti in acqua bollente salata. Scolarli al dente e versarli nel tegame del guanciale; togliere il recipiente dal fuoco aggiungere le uova, una cucchiaiata di parmigiano e una di pecorino ed abbondante pepe. Mescolare bene, unire quindi ancora due cucchiaiate di parmigiano e due di pecorino, mescolare e servire in piatti caldi. Ingredienti: 400 gr di tagliatelle, 200 gr di guanciale, pecorino grattugiato, peperoncino, sale. Preparazione: Tagliare il guanciale a fettine non troppo sottili e ricavare delle listarelle di 2 cm di larghezza. Metterle in una padella di ferro e soffriggerle a fuoco lento finchè prendono colore., unendo un pezzetto di peperoncino. In una pentola con abbondante acqua salata gettarvi le tagliatelle e cuocerle al dente; scolarle, versarle in una terrina e condirli con il guanciale e una bella manciata di pecorino. I nostri secondi • • • • • • • Abbacchio alla cacciatora Coda alla vaccinara Coratella d’abbacchio con i carciofi Fagioli con le cotiche Saltimbocca alla romana Seppie con i piselli Trippa alla romana Ingredienti: 1kg e 1/2 di abbacchio a pezzi,olio d’oliva,un bicchiere d’aceto,mezzo cucchiaio di farina,2 spicchi d’aglio,un rametto di rosmarino,2 foglie di salvia ,sale e pepe PREPARAZIONE: in una grande padella versate l’olio, il sale e l’aglio; aggiungete l’abbacchio e fate rosolare a fuoco vivo per 15 minuti. Aggiungete poi la salvia, il rosmarino, il pepe e mettere a fuoco basso aggiungendo l’aceto e lasciate rosolare per qualche minuto. Girate di tanto in tanto l’abbacchio per farlo rosolare uniformemente, aggiungete mezzo cucchiaio di farina e mezzo bicchiere d’acqua per addensare. Abbassate il fuoco, mettete un coperchio e cuocete per altri 15 minuti. Se il liquido si ritira troppo aggiungete un po’ d’acqua. Quando l’abbacchio è giunto a cottura, servitelo ben caldo. INGREDIENTI 1 coda di bue da circa 1,5 kg, 50 grammi di lardo tritato,1 carota, 1 cipolla,2 spicchi d’aglio tritati,un po’ di prezzemolo tritato,1/2 bicchiere di vino bianco secco, 30 gr di strutto, salsa di pomodoro,sale e pepe. PREPARAZIONE Tagliare a pezzi la coda e farla rosolare in un tegame con il lardo, lo strutto e gli odori tritati. Soffriggere fino a che la carne sarà leggermente colorita; salare e pepare poi spruzzare col vino bianco e quando sarà evaporato, unire 2 cucchiai di salsa di pomodoro diluiti in mezzo litro di acqua calda. Coprire e far cuocere a fuoco moderatissimo per almeno tre ore versando, di quando in quando, qualche cucchiaiata di brodo, se necessario. INGREDIENTI 2 coratelle d'abbacchio con cuore fegato e polmoni, vino bianco secco, succo di mezzo limone, 8 carciofi, olio extravergine d'oliva, brodo, sale e pepe. PREPARAZIONE Togliere ai carciofi le foglie dure, tagliarli a spicchi ed immergerli in acqua con un po' di succo di limone. Pulire e tagliare a pezzi sottili le coratelle, separando le tre qualità. In una casseruola con olio d'oliva mettere i carciofi, salarli, peparli e cuocerli a fuoco moderato, aggiungendo, di tanto in tanto, qualche cucchiaio di brodo. In un'altra casseruola con olio d'oliva, mettere il polmone ed un po' di brodo; dopo un quarto d'ora aggiungere il cuore e spruzzare con un bicchiere di vino bianco. Continuare la cottura bagnando con altro brodo se occorre. Dopo circa 15 min aggiungere il fegato e, a fine cottura, salare, pepare, unire i carciofi e far cuocere ancora per 5 min. Servire su un piatto di servizio caldo dopo averlo spruzzato con il succo di mezzo limone. INGREDIENTI Una cipolla, olio d’oliva, 400 gr. di fagioli freschi, cotiche di prosciutto, passata di pomodoro, sedano, una carota, sale. PREPARAZIONE Bollite le cotiche in acqua calda finché non diventano tenere. Preparate nel frattempo un soffritto con l'olio d’oliva e la cipolla. Versate le cotiche bollite nel soffritto. Aggiungete 2 o 3 mestoli di passata di pomodoro, il sedano e la carote a pezzi. Salate e fate cuocere fino ad ottenere un sugo denso. Aggiungete i fagioli che avrete precedentemente bollito in acqua salata e fate insaporire il tutto per altri 10 minuti INGREDIENTI 8 fettine di vitello, 8 foglie di salvia, 4 fette non troppo sottili di prosciutto crudo, 50 gr. di burro. 1/2 bicchiere di vino bianco secco, sale. PREPARAZIONE Appiattire le fette di vitello e mettere al centro di ognuna, mezza fetta di prosciutto e una foglia di salvia. Fissare il prosciutto e la salvia con uno stecchino infilato nella carne. Mettere il burro in un largo tegame, farlo soffriggere, mettere i saltimbocca e farli rosolare da entrambe le parti a fiamma viva. Salarli, spruzzarli con il vino e cuocerli per 5 minuti INGREDIENTI: 1 kg di seppie, 400 gr di salsa di pomodoro, 600 gr di piselli sgranati, ½ cipolla, ½ bicchiere di olio extravergine d'oliva, sale e peperoncino PREPARAZIONE Spellare le seppie, togliere l'osso e la vescichetta dell'inchiostro, gli occhi e la bocca. Tagliare a listarelle, lavarle bene e metterle in una casseruola con l'olio, la cipolla, il pomodoro, il peperoncino e il sale. Cuocere un'oretta a fuoco moderato, poi aggiungere i piselli e mescolare fino a quando i piselli saranno cotti, aggiungendo un po' d'acqua se necessario INGREDIENTI: 1 Kg di trippa, 30 gr. di burro, 300 gr. di pomodori pelati, 1 cipolla, sale e pepe, 1 carota, sedano, olio d’oliva, qualche foglia di basilico, alloro, vino bianco secco, 1 dado PREPARAZIONE Risciacquare abbondantemente un Kg di trippa, tagliarla a pezzi piuttosto grandi e mettere questi pezzi in un tegame con acqua, sale, una cipolla, un gambo di sedano ed una carota; tutto a pezzi. Fate cuocere a fuoco lento per almeno 5 ore schiumando ogni tanto. Affettatatela a striscioline sottoli, lavatela e scolatela di nuovo. Mettete la trippa in un tegame di coccio e soffriggete con l’olio d’oliva, il burro, l'aglio, il basilico, una foglia d’alloro e un bicchiere di vino bianco secco, lasciandolo evaporare. Aggiungete i pomodori pelati, sale e pepe, del brodo (anche di dado). La vera trippa romana va servita con la menta, che si può mescolare al pecorino, cospargendola sui piatti prima di servirla; altrimenti servitela con abbondante pecorino e parmigiano. I nostri contorni • • • • • • Carciofi alla giudia Cipolline in agrodolce Frittelli Fritto alla romana Puntarelle con le alici Zucchine marinate Carciofi alla giudia Ingredienti: Carciofi romani, limone, sale e pepe, olio extravergine d'oliva. Preparazione: Tagliare il gambo ai carciofi, lasciandone qualche centimetro. Togliere le foglie esterne e, con un coltello affilato, tagliarli intorno per togliere tutti gli scarti, partendo dal basso verso l'alto. Pulire il gambo e mettere i carciofi in una terrina con acqua e limone. Una volta pronti, scolarli e asciugarli e tenendoli per il gambo, batterli sul tavolo in modo da allargare le foglie. Salarli e peparli. In una casseruola con abbondante olio d'oliva caldo, mettere i carciofi col gambo all'ingiù e cuocerli per una decina di minuti. Voltarli sottosopra e lasciarli cuocere per altri 10 minuti a fiamma vivace. Toglierli dall'olio, asciugarli sulla carta assorbente e servirli subito. Cipolline in agrodolce Ingredienti: ½ kg di cipolline, 50 g di grasso di prosciutto, ½ bicchiere di aceto, 2 cucchiai di zucchero, ½ bicchiere di olio, sale e pepe. Preparazione: In un tegame, far sciogliere a fuoco lento il grasso di prosciutto tritato e l'olio di oliva. Aggiungere lo zucchero, mescolare, poi unire l'aceto. Mettere le cipolline, già sbucciate e lasciate in acqua fredda, nel tegame col sughetto, salare e Pepare e cuocere coperte. Servirle calde. FRITTELLI INGREDIENTI • 1 cavolo • 3 uova • 1 Kg di farina • ¾ di acqua • ¾ di sale • Olio d’ oliva • Vino bianco PREPARAZIONE Tagliate il cavolo in piccoli pezzi, salateli e lasciateli riposare per circa 2 ore. Nel frattempo preparate una pastella con la farina, le uova, il sale, l'acqua ed un po' di vino bianco. Immergete il cavolo nella pastella e friggete in olio bollente. FRITTO ALLA ROMANA INGREDIENTI • 2 carciofi • 2 zucchine • 2 patate • 100 gr di cervello d’ abbacchio • 100 gr di animelle d’ abbacchio • 100 gr di mozzarelle • ½ di cavolfiore • Sale • farina • 3/4 • aceto uova PREPARAZIONE Pulite il cervello e le animelle e bollite in acqua e aceto per circa 10 minuti. Togliete le foglie esterne e dure dei carciofi e con un coltello appuntito e pulite il cuore dalle spinette centrali. Pelate le patate e lavate tutte le altre verdure. In una terrina battete, con una forchetta, le uova e salatele. Tagliate a piccoli pezzi tutti gli ingredienti e passateli prima nella farina e poi nell’uovo battuto. Friggete in abbondate olio d’oliva ben caldo, girando di tanto in tanto per farli dorare uniformemente. Quando sono cotti metteteli a scolare sulla carta del pane e poi serviteli ben caldi. ZUCCHINE MARINATE INGREDIENTI • 4 zucchine • Sale • Olio d’ oliva • Aglio • Aceto • prezzemolo PREPARAZIONE Tagliate le zucchine a rondelle e fatele cuocere in una padella con l’olio, rosolandole leggermente. Mettete le zucchine cotte in un piatto da portata e conditele con aglio, olio d’oliva, sale, aceto e una manciata di prezzemolo tritato. Fate riposare per circa 1 ora e mescolate il tutto prima di servire. PUNTARELLE CON LE ALICI PREPARAZIONE INGREDIENTI • 1 Kg di puntarelle • 2 spicchi d’ aglio • 4 acciughe • Aceto • Olio extravergine d’ oliva • Sale • Pepe Lavate bene le puntarelle, scartando con un coltellino le foglie verdi e le parti più dure. Mettetele in acqua fredda e lasciatele immerse per almeno mezz’ora. Scolatele, asciugatele e versatele in un’insalatiera, dove avrete preparato una salsina pestando le acciughe, gli spicchi d’aglio, un po’ d’aceto, l'olio extravergine d’oliva, il sale e il pepe. Fatele riposare per almeno 15 minuti. Mescolate e servite. I nostri dolci • • • • • • Bigne’ di san Giuseppe Ciambelle ruzze Maritozzi Mostaccioli Pangiallo Pizza di Pasqua Bignè di San Giuseppe Ingredienti: 100 gr di farina, 50 gr di burro, 2 uova, 3 cucchiai di zucchero, zucchero vanigliato, sale, scorza di limone grattugiata, olio extra vergine d'oliva. Preparazione: In un pentolino, scaldare un bicchiere d'acqua con il burro ed un pizzico di sale. Quando bolle, versare la farina, mescolare con cura e cuocere per 5 min . Lasciar raffreddare il composto, incorporarvi 2 uova sbattute, lo zucchero ed un po' di scorza di limone grattugiata. Mettere l'olio in una grossa padella e, prima che inizi a fumare, versare a cucchiaiate il composto. Quando i bignè si gonfiano toglierli dal fuoco, asciugarli su carta assorbente e disporli su un piatto da portata, cospargendo di zucchero vanigliato. Ciambelline ruzze Ingredienti: 1/2 kg di farina, 250 g di zucchero, una manciata di semi di anice, un bicchiere e mezzo di vino bianco, mezzo bicchiere di olio. Preparazione: Sulla spianatoia setacciare a fontana la farina, fare un incavo nel centro, versarvi lo zucchero, il vino, l'olio e i semi di anice. Impastare. La pasta deve risultare non troppo morbida. Dividerla in tanti tocchetti, formare dei cilindretti e unirli alle due estremità per formare delle ciambelline del diametro di circa 5cm. Disporle quindi in una placca da forno già infarinata, spennellare con vino e zucchero e infornare a 180° per mezz'ora. Maritozzi Ingredienti: 500 gr di pasta di pane lievitata, 50 gr di uva sultanina, 50 gr di canditi, 50 gr di pinoli, 3 cucchiai di zucchero, olio extra vergine d'oliva, sale. Preparazione: Unire alla pasta di pane lievitata qualche cucchiaio di olio, l'uva sultanina, i pinoli ed i canditi, aggiungere tre cucchiai di zucchero ed un pizzico di sale. Mescolare bene e formare tanti piccoli maritozzi (panetti allungati di pasta – simili ad un panino) che si lasciano riposare per alcuni ore. Metterli in una teglia da forno unta di olio ed infornare per 6 – 7 min a 250° C. Sfornarli , spennellarli con zucchero sciolto in pochissima acqua e metterli in forno per qualche minuto. Mostaccioli Ingredienti: 60 gr di farina, 100 gr di noci sgusciate, pepe, 100gr di miele, l'albume di 2 uova, cannella. Preparazione: Impastare la farina con il miele, gli albumi, le noci, il pepe e la cannella. Lavorarlo, poi stenderlo sulla tavola. Tagliare delle striscie rettangolari, metterle sulla piastra del forno e far cuocere a calore moderato per una ventina di minuti. Togliere dalla piastra quando saranno completamente raffreddate. Pangiallo Ingredienti: 300 g di uva passa, 200 g di mandorle, 200 g di noci, 200 g di nocciole, 100 g di pinoli, 100 g di farina, 200 g di miele, 150 g di cacao, 50 g di cioccolato grattugiato. Preparazione: Tritare tutti gli ingredienti e riscaldare il miele in un pentolino a fuoco molto basso. Mettere in una bacinella il tutto e mescolare con un cucchiaio di legno finché non si avrà un impasto denso. Prenderlo poco per volta con le mani e formareù dei panetti premendo con forza e addensandolo. Sistemarli nel forno e far cuocere per circa mezz'ora. Pizza di pasqua Ingredienti 500 gr. di pasta di pane lievitata, 300 gr. di farina, 200 gr. di zucchero, 100 gr. di burro fuso, 5 rossi d'uovo interi, chiare d'uovo montate a neve, sale. Preparazione Impastare insieme la pasta di pane, lo zucchero, il burro,la farina, i tuorli d'uovo e il sale. Lasciare riposare per mezza giornata. Aggiungere le chiare d'uovo montate a neve. Lasciare riposare ancora per 2 ore. Disporre in una teglia imburrata e mettere nel forno caldo e cuocere per circa 1 ora. Campo scuola a Ventotene Villa Giulia Il mare Il Porto vecchio Il centro abitato Usate per prendere i pesci ed averli sempre freschi, le peschiere erano grandi vasche, costruite dai romani con il tufo, materiale molto friabile. Offrivano ai pesci cibo e un ambiente per riprodursi: per questo i pesci erano attratti ad entrare in queste vasche,non sapendo che sarebbero morti. Appena entrati venivano divisi per specie per non mettere a rischio la loro vita (pesce grande mangia pesce piccolo!). I capitoni erano usati come “spazzini”. La Peschiera si trova sotto il faro Giulia era una fanciulla, giovane figlia di Ottaviano Augusto. Fino ad allora, nell’impero Romano le donne erano escluse dalla vita pubblica. Giulia non rispettava questa legge: andava in giro per la città in compagnia delle persone. Augusto fece in modo di far sposare a 16 anni Giulia con Marcello, che ella tradì. A questo punto Augusto fece una legge: la Lex Iulia, che vietava il tradimento da parte delle donne. Marcello morì, ma Giulia continuò a frequentare i locali pubblici. Augusto fece sposare Giulia con Agrippa, un suo ex soldato. Poi Agrippa morì. Intanto il padre ebbe una seconda moglie di nome Livia, che aveva un figlio, Tiberio. Augusto pensò di far sposare Giulia con Tiberio, ma invano. Quindi Augusto arrivò ad una situazione estrema: esiliare Giulia nella villa delle vacanze mai utilizzata. Infine Augusto morì. A Ventotene ci sono due porti chiamati Porto Nuovo e Porto Vecchio . Il Porto Nuovo è stato costruito recentemente , il Porto Vecchio è stato costruito all’epoca dei Romani ed è ancora agibile. Nel Porto Vecchio le acque sono calme , perché era stato costruito davanti all’isola di Santo Stefano che blocca le onde ed il vento. VEGETAZIONE Originariamente Ventotene era ricoperta dalla Lecceta (un bosco sempre verde),mentre nella costa vi era la Macchia Mediterranea. Oggi però la vegetazione si presenta profondamente modificata, grazie alle attività umane. Dalle prime colonizzazioni del Settecento, l’ uomo ha modificato il territorio isolano . All’inizio disboscando il territorio, fino a far scomparire la gariga. Oggi però, la vegetazione sopravvive grazie all’ introduzione di piante esotiche, come:il fico d’ india , l’agave … che inizialmente venivano usate per proteggere le coltivazioni dai venti . Nelle aree più degradate vi sono :le ginestre, l’enula , la ferula , i rovi , le carote selvatiche …. A Punta dell’ Arco vi sono esemplari di vegetazione originaria come :il leccio, il lentisco , il caprifoglio mediterraneo , l’ euforbia arborescente, il mirto , il ginepro … . Ma vi sono anche esemplari rari come la Palma Nana. Poi ci sono anche forme endemiche come: il Fiordaliso delle scogliere e tre piccole forme di Plumbacenace : il Limonium pontinium, il Limonium multiforme che è presente a S.Stefano La formazione di Ventotene, ebbe inizio circa 1.700.000 da Eruzioni vulcaniche con un esplosione freatomagmatica che distrusse parte del cono del Vulcano, che oggi è situato vicino a PUNTA DELL’ ARCO. Ventotene e S.Stefano fanno parte dell’ arcipelago Pontino. Le dimensioni di Ventotene sono molto diverse perché, l’erosione marina ha modellato l’ isola. Punta dell’ Arco è formata da rocce basaltiche e lapilli di lava. CALA NAVE è formata da rocce compatte e solide. PUNTA EOLO, è composta da tufo, formatosi da eruzioni Vulcaniche. Ventotene è caratterizzata da valli, basalto a mare e da tufo. due scogli,di pietra lavica che affiorano nella parte settentrionale dell’ isola. Sono i Ventotene è formata da fondali caratterizzati dal processo erosivo. Ci sono grotte le cui volte sono di colore arancio. Qui è possibile incontrare animali notturni: polpi e murene. Nelle zone sabbiose possiamo vedere un’ ampia prateria di POSIDONIA OCEANICA, la sua caratteristica è quella di fare barriera a fenomeni erosivi. Essa si dirada in chiazze di sabbia e possiamo trovare tappeti dell’alga CAULERPA PROLIFERA.E’ facile osservare pesci a pettine, possiamo anche trovare piccoli rombi mimetizzati tracine. A Ventotene, si possono incontrare piccoli organismi e anche tonni;di rado è stata avvistata una tartaruga marina. L’ambiente marino Basta andare in fondo al mare nelle acque di Ventotene per incantarsi delle meraviglie che presenta il mare: spugne scarlatte, che ricoprono le grandi grotte. Grappoli e anelli di uova di molluschi. Ammirare i giochi di luce che filtrano dalla superficie,fin giu’ dove l’ azzurro trascolora nel blu piu’ inaccessibile. La particolarita’ delle immersioni a Ventotene e S. Stefano e’ data anche dall’ estrema varietà dei fondali: sabbiosa,con estese praterie di Posidonia, ma anche grotte,archetti e anfratti. Nel mare di Ventotene si possono vedere ancora reperti archeologici di navi affondate dell’ epoca Romana, i più significativi oggi sono custoditi nel Museo Archeologico Comunale. VENTOTENE VENTOTENE DAI GRECI VENIVA CHIAMATO IN TANTI MODI DIVERSI:VENTATERE,BENTETIEN, VENDUATENA,VENTOTIENE FINO AD ARRIVARE AL NOME VENTOTENE. SI CHIAMA VENTOTENE PERCHE’ A VOLTE C’E’ MOLTO VENTO. NEL MEDIOEVO VIENE DATATA LA PRESENZA DI MONACI CISTERCENSI NEL XVI SECOLO. NEL 1734 CON LA COSTITUZIONE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE DA PARTE DI CARLO III DI BORBONE LE ISOLE PONTINE DIVENNERO PATRIMONIO DEL RE DI NAPOLI. NEL 1997 VENTOTENE E S. STEFANO SONO STATE DICHIARATE AREA MARINA PROTETTA E NEL 1999 RISERVA NATURALE STATALE. LUI’ VERDE Altezza:12 cm Nidifica per terra tra la vegetazione solitamente nei boschi di betulle o di querce Il canto caratteristico viene emesso mentre si muove tra le foglie degli alberi.E’ presente sull’isola solo di passo.