Un ipertesto della V B
Docente: Barbara Manconi
storia
geografia
LAZIO
gastronomia
Campo scuola
storia
Il Lazio fu abitato fin dal X a.C dai
Latini.
Nel 1798 ci fu la prima repubblica.
Nel 1849 fu fondata la seconda
repubblica, retta da Mazzini.
Nel 1871 Roma divenne capitale; il
Papa si rinchiuse nel Vaticano.
Aspetto fisico del Lazio
Il Lazio
occupa un’
estesa area
dell’ Italia
centrale,
posta tra
l’Appennino e
il Mar Tirreno.
Il Lazio è in
gran parte
pianeggiante e
collinare.
Il Lazio è attraversato da molti
fiumi :
Il Tevere, Il Garigliano, Il Velino,
Il Sacco e l’ Aniene.
Un affluente del Tevere
Le catene montuose sono gli Appennini.
Per sciare si va al Terminillo.
Lago Trasimeno
Lago di Nemi
Lago di Bolsena
Gastronomia
Parlare della cucina laziale è parlare di cibi
derivati da regioni confinanti
Per questo abbiamo tante varietà di
alimenti così golosi!
La cucina laziale è rappresentata in gran parte
da quella romana nella quale sono
convogliate tutte le specialità delle tradizioni
culinarie della regione divenendo così un
ricco e saporoso riassunto di una gastronomia
varia nella quale compaiono rapporti di
zone confinanti e di altre comunità prima fra
tutte quella ebraica che ha lontane radici
storiche.
Nella cucina laziale ci sono molti cibi gustosi: i
"saltimbocca", i semplici ma buoni "fagioli con le cotiche",
le "budelline d'agnello arrostite"e la varietà grande di
verdure fresche,fritte o ripiene. In stagione sono da
assaggiare le fave fresche consumate o crude o cotte con
l'immancabile pecorino . Così gli spaghetti alla carbonara,
che sono di casa a Roma, hanno origini umbre. I "bucatini
all'amatriciana“ vengono dall'Abruzzo e da Amatrice. La
campagna romana fornisce anche buoni formaggi oltre che
vini conosciuti in tutto il mondo, e non mancano ottimi dolci
per concludere degnamente un buon pasto.
cibi
Nel Lazio è molto sviluppata
la lavorazione di latticini.
I prodotti dell’ industria
Casearia sono: la ricotta, il
pecorino romano e
soprattutto la mozzarella di
bufala.
I nostri primi
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Bucatini all’amatriciana
Fettuccine alla papalina
Rigatoni con la pajata
Spaghetti alla carbonara
Tagliatelle alla gricia
Ingredienti:
400 g. di bucatini fatti a pezzi, 100 g. di pecorino grattugiato, 200 g. di guanciale magro
tagliato in pezzi grossi, polpa di 5 pomodori molto asciutta e tagliata a filetti fini, 1
bicchiere di vino bianco secco, 2 cucchiai scarsi di olio, 1\4 di cipolla tritata fine, un
pezzo di peperoncino, sale e pepe.
Preparazione:
Tagliare il guanciale a fettine non troppo sottili e ricavare delle listarelle di 2
cm di larghezza. Metterle in una padella di ferro e soffriggerle a fuoco lento
finché prendono colore. Gettare la cipolla e il peperoncino; a imbiondimento
della cipolla versare un bicchiere di vino, fatelo evaporare aggiungere il
pomodoro, condire con sale, pepe e mescolare per 8-10 minuti. Mentre si
prepara la salsa, gettare i bucatini in una pentola con abbondante acqua
bollente salata, e sgocciolarli al dente; metterli in un piatto di servizio e
ricoprirli con la meta' del pecorino e della salsa. Mescolare e servire il
pecorino grattugiato e la salsa rimasti a parte.
Ingredienti:
400 g. di fettuccine fresche, 100 g. di prosciutto cotto, mezza cipolla, 40 g. di burro, 150
g. di piselli freschi sgranati, 2 uova, parmigiano grattugiato, sale e pepe.
Preparazione:
Soffriggere la cipolla affettata con il burro, aggiungere i piselli, e, a cottura ultimata,
mettere il prosciutto tagliato a pezzettini; condire con sale e pepe. In una terrina
sbattere le uova e unire 2 cucchiaiate di parmigiano. Far cuocere le fettuccine in
abbondante acqua bollente salata, scolarle, unirle alle uova, aggiungere il
prosciutto e piselli, un po' di burro e parmigiano. Spolverizzare con pepe e servire
subito.
Ingredienti:
800 g. di intestini di vitello, 200 g. di rigatoni, 50 g. di pancetta, cipolla, sedano,
prezzemolo, aglio, salsa di pomodoro, un bicchiere di vino bianco secco, qualche chiodo
di garofano, aceto, pecorino romano grattugiato, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.+
Preparazione:
Spellare la pajata e tagliarla a pezzi di 20 cm circa. Mettere in un piatto e
spruzzare con aceto. Tritare la cipolla, il sedano, il prezzemolo e la
pancetta e metterli in un recipiente di coccio con due spicchi d'aglio interi
e un po' di olio; lasciar soffriggere togliere l'aglio, unire la pajata, sale
pepe e i chiodi di garofano, bagnare con il vino, far evaporare ed
aggiungere la salsa di pomodoro diluita in 4 bicchieri di acqua calda.
Lasciare cuocere coperto a fuoco basso per circa tre ore. Il sugo dovrà
risultare denso, se occorre aggiungere altra acqua calda. Nel frattempo
lessare i rigatoni, scolarli al dente, versarli in un piatto caldo e servirli con
la pajata ed il pecorino.
Ingredienti:
400 gr. di spaghetti, 120 gr. guanciale, 3 uova, pecorino romano grattugiato,
parmigiano grattugiato, cipolla, olio d'oliva, sale e pepe.
Preparazione:
Tagliare a dadini il guanciale e soffriggere, unito alla cipolla affettata finemente, a
fuoco lento in un tegame con l'olio d'oliva fino a colorire. Sbattere le uova intere
in un piatto e, nel frattempo, lessare gli spaghetti in acqua bollente salata.
Scolarli al dente e versarli nel tegame del guanciale; togliere il recipiente dal
fuoco aggiungere le uova, una cucchiaiata di parmigiano e una di pecorino ed
abbondante pepe. Mescolare bene, unire quindi ancora due cucchiaiate di
parmigiano e due di pecorino, mescolare e servire in piatti caldi.
Ingredienti:
400 gr di tagliatelle, 200 gr di guanciale, pecorino grattugiato, peperoncino, sale.
Preparazione:
Tagliare il guanciale a fettine non troppo sottili e ricavare delle listarelle di 2 cm
di larghezza. Metterle in una padella di ferro e soffriggerle a fuoco lento finchè
prendono colore., unendo un pezzetto di peperoncino. In una pentola con
abbondante acqua salata gettarvi le tagliatelle e cuocerle al dente; scolarle,
versarle in una terrina e condirli con il guanciale e una bella manciata di
pecorino.
I nostri secondi
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Abbacchio alla cacciatora
Coda alla vaccinara
Coratella d’abbacchio con i carciofi
Fagioli con le cotiche
Saltimbocca alla romana
Seppie con i piselli
Trippa alla romana
Ingredienti:
1kg e 1/2 di abbacchio a pezzi,olio d’oliva,un bicchiere
d’aceto,mezzo cucchiaio di farina,2 spicchi d’aglio,un rametto di
rosmarino,2 foglie di salvia ,sale e pepe
PREPARAZIONE:
in una grande padella versate l’olio, il sale e l’aglio; aggiungete
l’abbacchio e fate rosolare a fuoco vivo per 15 minuti.
Aggiungete poi la salvia, il rosmarino, il pepe e mettere a fuoco basso
aggiungendo l’aceto e lasciate rosolare per qualche minuto.
Girate di tanto in tanto l’abbacchio per farlo rosolare uniformemente,
aggiungete mezzo cucchiaio di farina e mezzo bicchiere d’acqua per
addensare.
Abbassate il fuoco, mettete un coperchio e cuocete per altri 15 minuti.
Se il liquido si ritira troppo aggiungete un po’ d’acqua.
Quando l’abbacchio è giunto a cottura, servitelo ben caldo.
INGREDIENTI
1 coda di bue da circa 1,5 kg, 50 grammi di lardo tritato,1 carota, 1
cipolla,2 spicchi d’aglio tritati,un po’ di prezzemolo tritato,1/2 bicchiere di
vino bianco secco, 30 gr di strutto, salsa di pomodoro,sale e pepe.
PREPARAZIONE
Tagliare a pezzi la coda e farla rosolare in un tegame con il
lardo, lo strutto e gli odori tritati. Soffriggere fino a che la
carne sarà leggermente colorita; salare e pepare poi
spruzzare col vino bianco e quando sarà evaporato, unire
2 cucchiai di salsa di pomodoro diluiti in mezzo litro di
acqua calda. Coprire e far cuocere a fuoco moderatissimo
per almeno tre ore versando, di quando in quando,
qualche cucchiaiata di brodo, se necessario.
INGREDIENTI
2 coratelle d'abbacchio con cuore fegato e polmoni, vino bianco secco, succo
di mezzo limone, 8 carciofi, olio extravergine d'oliva, brodo, sale e pepe.
PREPARAZIONE
Togliere ai carciofi le foglie dure, tagliarli a spicchi ed immergerli in acqua
con un po' di succo di limone. Pulire e tagliare a pezzi sottili le coratelle,
separando le tre qualità. In una casseruola con olio d'oliva mettere i carciofi,
salarli, peparli e cuocerli a fuoco moderato, aggiungendo, di tanto in tanto,
qualche cucchiaio di brodo. In un'altra casseruola con olio d'oliva, mettere il
polmone ed un po' di brodo; dopo un quarto d'ora aggiungere il cuore e
spruzzare con un bicchiere di vino bianco. Continuare la cottura bagnando
con altro brodo se occorre. Dopo circa 15 min aggiungere il fegato e, a fine
cottura, salare, pepare, unire i carciofi e far cuocere ancora per 5 min.
Servire su un piatto di servizio caldo dopo averlo spruzzato con il succo di
mezzo limone.
INGREDIENTI
Una cipolla, olio d’oliva, 400 gr. di fagioli freschi, cotiche di prosciutto,
passata di pomodoro, sedano, una carota, sale.
PREPARAZIONE
Bollite le cotiche in acqua calda finché non diventano tenere.
Preparate nel frattempo un soffritto con l'olio d’oliva e la cipolla.
Versate le cotiche bollite nel soffritto.
Aggiungete 2 o 3 mestoli di passata di pomodoro, il sedano e la
carote a pezzi. Salate e fate cuocere fino ad ottenere un sugo
denso.
Aggiungete i fagioli che avrete precedentemente bollito in acqua
salata e fate insaporire il tutto per altri 10 minuti
INGREDIENTI
8 fettine di vitello, 8 foglie di salvia, 4 fette non troppo sottili di prosciutto
crudo, 50 gr. di burro. 1/2 bicchiere di vino bianco secco, sale.
PREPARAZIONE
Appiattire le fette di vitello e mettere al centro di ognuna, mezza fetta di
prosciutto e una foglia di salvia. Fissare il prosciutto e la salvia con uno
stecchino infilato nella carne. Mettere il burro in un largo tegame, farlo
soffriggere, mettere i saltimbocca e farli rosolare da entrambe le parti a fiamma
viva. Salarli, spruzzarli con il vino e cuocerli per 5 minuti
INGREDIENTI:
1 kg di seppie, 400 gr di salsa di pomodoro, 600 gr di piselli sgranati, ½ cipolla,
½ bicchiere di olio extravergine d'oliva, sale e peperoncino
PREPARAZIONE
Spellare le seppie, togliere l'osso e la vescichetta
dell'inchiostro, gli occhi e la bocca. Tagliare a listarelle,
lavarle bene e metterle in una casseruola con l'olio, la
cipolla, il pomodoro, il peperoncino e il sale. Cuocere
un'oretta a fuoco moderato, poi aggiungere i piselli e
mescolare fino a quando i piselli saranno cotti, aggiungendo
un po' d'acqua se necessario
INGREDIENTI:
1 Kg di trippa, 30 gr. di burro, 300 gr. di pomodori pelati, 1 cipolla, sale e
pepe, 1 carota, sedano, olio d’oliva, qualche foglia di basilico, alloro, vino bianco
secco, 1 dado
PREPARAZIONE
Risciacquare abbondantemente un Kg di trippa, tagliarla a pezzi piuttosto grandi
e mettere questi pezzi in un tegame con acqua, sale, una cipolla, un gambo di
sedano ed una carota; tutto a pezzi.
Fate cuocere a fuoco lento per almeno 5 ore schiumando ogni tanto.
Affettatatela a striscioline sottoli, lavatela e scolatela di nuovo.
Mettete la trippa in un tegame di coccio e soffriggete con l’olio d’oliva, il burro,
l'aglio, il basilico, una foglia d’alloro e un bicchiere di vino bianco secco,
lasciandolo evaporare.
Aggiungete i pomodori pelati, sale e pepe, del brodo (anche di dado).
La vera trippa romana va servita con la menta, che si può mescolare al pecorino,
cospargendola sui piatti prima di servirla; altrimenti servitela con abbondante
pecorino e parmigiano.
I nostri contorni
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Carciofi alla giudia
Cipolline in agrodolce
Frittelli
Fritto alla romana
Puntarelle con le alici
Zucchine marinate
Carciofi alla giudia
Ingredienti:
Carciofi romani, limone, sale e pepe, olio extravergine d'oliva.
Preparazione:
Tagliare il gambo ai carciofi, lasciandone qualche centimetro. Togliere le
foglie esterne e, con un coltello affilato, tagliarli intorno per togliere tutti
gli scarti, partendo dal basso verso l'alto. Pulire il gambo e mettere i
carciofi in una terrina con acqua e limone. Una volta pronti, scolarli e
asciugarli e tenendoli per il gambo, batterli sul tavolo in modo da
allargare le foglie. Salarli e peparli. In una casseruola con abbondante
olio d'oliva caldo, mettere i carciofi col gambo all'ingiù e cuocerli per una
decina di minuti. Voltarli sottosopra e lasciarli cuocere per altri 10 minuti
a fiamma vivace. Toglierli dall'olio, asciugarli sulla carta assorbente e
servirli subito.
Cipolline in agrodolce
Ingredienti:
½ kg di cipolline, 50 g di grasso di prosciutto, ½ bicchiere di
aceto, 2 cucchiai di zucchero,
½ bicchiere di olio,
sale e pepe.
Preparazione:
In un tegame, far sciogliere a fuoco lento il grasso di prosciutto
tritato e l'olio di oliva. Aggiungere lo zucchero,
mescolare, poi unire l'aceto. Mettere le cipolline, già sbucciate
e lasciate in acqua fredda, nel tegame col sughetto, salare e
Pepare e cuocere coperte. Servirle calde.
FRITTELLI
INGREDIENTI
•
1 cavolo
•
3 uova
•
1 Kg di farina
•
¾ di acqua
•
¾ di sale
•
Olio d’ oliva
•
Vino bianco
PREPARAZIONE
Tagliate il cavolo in piccoli pezzi,
salateli e lasciateli riposare per circa 2
ore. Nel frattempo preparate una
pastella con la farina, le uova, il sale,
l'acqua ed un po' di vino bianco.
Immergete il cavolo nella pastella e
friggete in olio bollente.
FRITTO ALLA ROMANA
INGREDIENTI
•
2 carciofi
•
2 zucchine
•
2 patate
•
100 gr di cervello d’ abbacchio
•
100 gr di animelle d’ abbacchio
•
100 gr di mozzarelle
•
½ di cavolfiore
•
Sale
•
farina
•
3/4
•
aceto
uova
PREPARAZIONE
Pulite il cervello e le animelle e bollite in acqua e
aceto per circa 10 minuti.
Togliete le foglie esterne e dure dei carciofi e con
un coltello appuntito e pulite il cuore dalle spinette
centrali.
Pelate le patate e lavate tutte le altre verdure.
In una terrina battete, con una forchetta, le uova e
salatele.
Tagliate a piccoli pezzi tutti gli ingredienti e
passateli prima nella farina e poi nell’uovo battuto.
Friggete in abbondate olio d’oliva ben caldo,
girando di tanto in tanto per farli dorare
uniformemente.
Quando sono cotti metteteli a scolare sulla carta
del pane e poi serviteli ben caldi.
ZUCCHINE MARINATE
INGREDIENTI
•
4 zucchine
•
Sale
•
Olio d’ oliva
•
Aglio
•
Aceto
•
prezzemolo
PREPARAZIONE
Tagliate le zucchine a rondelle
e fatele cuocere in una padella
con l’olio, rosolandole
leggermente. Mettete le
zucchine cotte in un piatto da
portata e conditele con aglio,
olio d’oliva, sale, aceto e una
manciata di prezzemolo tritato.
Fate riposare per circa 1 ora e
mescolate il tutto prima di
servire.
PUNTARELLE CON LE ALICI
PREPARAZIONE
INGREDIENTI
•
1 Kg di puntarelle
•
2 spicchi d’ aglio
•
4 acciughe
•
Aceto
•
Olio extravergine d’ oliva
•
Sale
•
Pepe
Lavate bene le puntarelle, scartando con un
coltellino le foglie verdi e le parti più dure.
Mettetele in acqua fredda e lasciatele immerse per
almeno mezz’ora.
Scolatele, asciugatele e versatele in un’insalatiera,
dove avrete preparato una salsina pestando le
acciughe, gli spicchi d’aglio, un po’ d’aceto, l'olio
extravergine d’oliva, il sale e il pepe.
Fatele riposare per almeno 15 minuti. Mescolate e
servite.
I nostri dolci
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Bigne’ di san Giuseppe
Ciambelle ruzze
Maritozzi
Mostaccioli
Pangiallo
Pizza di Pasqua
Bignè di San Giuseppe
Ingredienti:
100 gr di farina, 50 gr di burro, 2 uova, 3 cucchiai di zucchero,
zucchero vanigliato, sale, scorza
di limone grattugiata, olio extra vergine d'oliva.
Preparazione:
In un pentolino, scaldare un bicchiere d'acqua con il burro ed un pizzico di sale.
Quando bolle, versare la farina, mescolare con cura e cuocere per 5 min .
Lasciar raffreddare il composto, incorporarvi 2 uova sbattute, lo zucchero ed un
po' di scorza di limone grattugiata. Mettere l'olio in una grossa padella e, prima
che inizi a fumare, versare a cucchiaiate il composto. Quando i bignè si gonfiano
toglierli dal fuoco, asciugarli su carta assorbente e disporli su un piatto da
portata, cospargendo di zucchero vanigliato.
Ciambelline ruzze
Ingredienti:
1/2 kg di farina, 250 g di zucchero, una manciata
di semi di anice, un bicchiere e mezzo di vino
bianco, mezzo bicchiere di olio.
Preparazione:
Sulla spianatoia setacciare a fontana la farina, fare un incavo nel centro, versarvi
lo zucchero, il vino, l'olio e i semi di anice. Impastare. La pasta deve risultare non
troppo morbida. Dividerla in tanti tocchetti, formare dei cilindretti e unirli alle due
estremità per formare delle ciambelline del diametro di circa 5cm. Disporle quindi
in una placca da forno già infarinata, spennellare con vino e zucchero e infornare a
180° per mezz'ora.
Maritozzi
Ingredienti:
500 gr di pasta di pane lievitata, 50 gr di uva sultanina, 50 gr di
canditi, 50 gr di pinoli, 3 cucchiai di zucchero, olio extra vergine
d'oliva, sale.
Preparazione:
Unire alla pasta di pane lievitata qualche cucchiaio di olio,
l'uva sultanina, i pinoli ed i canditi, aggiungere tre cucchiai di
zucchero ed un pizzico di sale. Mescolare bene e formare
tanti piccoli maritozzi (panetti allungati di pasta – simili ad un
panino) che si lasciano riposare per alcuni ore. Metterli in una
teglia da forno unta di olio ed infornare per 6 – 7 min a 250°
C. Sfornarli , spennellarli con zucchero sciolto in pochissima
acqua e metterli in forno per qualche minuto.
Mostaccioli
Ingredienti:
60 gr di farina, 100 gr di noci sgusciate, pepe, 100gr di miele,
l'albume di 2 uova, cannella.
Preparazione:
Impastare la farina con il miele, gli albumi, le noci, il
pepe e la cannella.
Lavorarlo, poi stenderlo sulla tavola. Tagliare delle
striscie rettangolari, metterle sulla piastra del forno e
far cuocere a calore moderato per una ventina di
minuti. Togliere dalla piastra quando saranno
completamente raffreddate.
Pangiallo
Ingredienti:
300 g di uva passa, 200 g di mandorle, 200 g di noci, 200 g di nocciole,
100 g di pinoli, 100 g di farina, 200 g di miele, 150 g di cacao,
50 g di cioccolato grattugiato.
Preparazione:
Tritare tutti gli ingredienti e riscaldare il miele in un pentolino
a fuoco molto basso. Mettere in una bacinella il tutto e
mescolare con un cucchiaio di legno finché non si avrà un
impasto denso. Prenderlo poco per volta con le mani e
formareù
dei panetti premendo con forza e addensandolo. Sistemarli
nel forno e far cuocere per circa mezz'ora.
Pizza di pasqua
Ingredienti
500 gr. di pasta di pane lievitata, 300 gr. di farina, 200 gr. di zucchero,
100 gr. di burro fuso, 5 rossi d'uovo interi, chiare d'uovo montate a
neve, sale.
Preparazione
Impastare insieme la pasta di pane, lo zucchero,
il burro,la farina, i tuorli d'uovo e il sale.
Lasciare riposare per mezza giornata.
Aggiungere le chiare d'uovo montate a neve.
Lasciare riposare ancora per 2 ore. Disporre in una
teglia imburrata e mettere nel forno caldo e cuocere
per circa 1 ora.
Campo scuola a Ventotene
Villa Giulia
Il mare
Il Porto vecchio
Il centro abitato
Usate per prendere i pesci ed averli sempre freschi, le
peschiere erano grandi vasche, costruite dai romani con il
tufo, materiale molto friabile.
Offrivano ai pesci cibo e un ambiente per riprodursi: per
questo i pesci erano attratti ad entrare in queste vasche,non
sapendo che sarebbero morti.
Appena entrati venivano divisi per specie per non mettere a
rischio la loro vita (pesce grande mangia pesce piccolo!).
I capitoni erano usati come “spazzini”.
La Peschiera si trova sotto il faro
Giulia era una fanciulla, giovane figlia di Ottaviano Augusto.
Fino ad allora, nell’impero Romano le donne erano escluse
dalla vita pubblica. Giulia non rispettava questa legge:
andava in giro per la città in compagnia delle persone.
Augusto fece in modo di far sposare a 16 anni Giulia con
Marcello, che ella tradì. A questo punto Augusto fece una
legge: la Lex Iulia, che vietava il tradimento da parte delle
donne. Marcello morì, ma Giulia continuò a frequentare i
locali pubblici. Augusto fece sposare Giulia con Agrippa, un
suo ex soldato. Poi Agrippa morì. Intanto il padre ebbe una
seconda moglie di nome Livia, che aveva un figlio, Tiberio.
Augusto pensò di far sposare Giulia con Tiberio, ma invano.
Quindi Augusto arrivò ad una situazione estrema: esiliare
Giulia nella villa delle vacanze mai utilizzata. Infine Augusto
morì.
A Ventotene ci sono due porti chiamati Porto Nuovo e Porto Vecchio .
Il Porto Nuovo è stato costruito recentemente , il Porto Vecchio è stato
costruito all’epoca dei Romani ed è ancora agibile.
Nel Porto Vecchio le acque sono calme , perché era stato costruito
davanti all’isola di Santo Stefano che blocca le onde ed il vento.
VEGETAZIONE
Originariamente Ventotene era ricoperta dalla Lecceta (un bosco sempre
verde),mentre nella costa vi era la Macchia Mediterranea.
Oggi però la vegetazione si presenta profondamente modificata, grazie alle
attività umane.
Dalle prime colonizzazioni del Settecento, l’ uomo ha modificato il territorio
isolano . All’inizio disboscando il territorio, fino a far scomparire la gariga.
Oggi però, la vegetazione sopravvive grazie all’ introduzione di piante esotiche,
come:il fico d’ india , l’agave … che inizialmente venivano usate per proteggere
le coltivazioni dai venti .
Nelle aree più degradate vi sono :le ginestre, l’enula , la ferula , i rovi , le carote
selvatiche ….
A Punta dell’ Arco vi sono esemplari di vegetazione originaria come :il leccio, il
lentisco , il caprifoglio mediterraneo , l’ euforbia arborescente, il mirto , il
ginepro … . Ma vi sono anche esemplari rari come la Palma Nana. Poi ci sono
anche forme endemiche come: il Fiordaliso delle scogliere e tre piccole forme
di Plumbacenace : il Limonium pontinium, il Limonium multiforme che è
presente a S.Stefano
La formazione di Ventotene, ebbe inizio circa 1.700.000 da
Eruzioni vulcaniche con un esplosione
freatomagmatica che distrusse parte del cono del
Vulcano, che oggi è situato vicino a PUNTA DELL’ ARCO.
Ventotene e S.Stefano fanno parte dell’ arcipelago Pontino.
Le dimensioni di Ventotene sono molto diverse perché,
l’erosione marina ha modellato l’ isola.
Punta dell’ Arco è formata da rocce basaltiche e lapilli di lava.
CALA NAVE è formata da rocce compatte e solide.
PUNTA EOLO, è composta da tufo, formatosi da eruzioni
Vulcaniche. Ventotene è caratterizzata da valli, basalto a mare
e da tufo.
due scogli,di pietra lavica
che affiorano nella parte
settentrionale dell’ isola.
Sono i
Ventotene è formata da fondali caratterizzati dal processo
erosivo. Ci sono grotte le cui volte sono di colore arancio.
Qui è possibile incontrare animali notturni: polpi e murene.
Nelle zone sabbiose possiamo vedere un’ ampia prateria di
POSIDONIA OCEANICA, la sua caratteristica è quella di fare
barriera a fenomeni erosivi. Essa si dirada in chiazze di
sabbia e possiamo trovare tappeti dell’alga CAULERPA
PROLIFERA.E’ facile osservare pesci a pettine, possiamo
anche trovare piccoli rombi mimetizzati tracine. A
Ventotene, si possono incontrare piccoli organismi e anche
tonni;di rado è stata avvistata una tartaruga marina.
L’ambiente marino
Basta andare in fondo al mare nelle acque di Ventotene per
incantarsi delle meraviglie che presenta il mare: spugne scarlatte,
che ricoprono le grandi grotte. Grappoli e anelli di uova di
molluschi. Ammirare i giochi di luce che filtrano dalla superficie,fin
giu’ dove l’ azzurro trascolora nel blu piu’ inaccessibile. La
particolarita’ delle immersioni a Ventotene e S. Stefano e’ data
anche dall’ estrema varietà dei fondali: sabbiosa,con estese
praterie di Posidonia, ma anche grotte,archetti e anfratti. Nel mare
di Ventotene si possono vedere ancora reperti archeologici di navi
affondate dell’ epoca Romana, i più significativi oggi sono custoditi
nel Museo Archeologico Comunale.
VENTOTENE
VENTOTENE DAI GRECI VENIVA CHIAMATO IN TANTI MODI
DIVERSI:VENTATERE,BENTETIEN, VENDUATENA,VENTOTIENE FINO AD
ARRIVARE AL NOME VENTOTENE. SI CHIAMA VENTOTENE PERCHE’ A
VOLTE C’E’ MOLTO VENTO. NEL MEDIOEVO VIENE DATATA LA
PRESENZA DI MONACI CISTERCENSI NEL XVI SECOLO. NEL 1734 CON
LA COSTITUZIONE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE DA PARTE DI CARLO
III DI BORBONE LE ISOLE PONTINE DIVENNERO PATRIMONIO DEL RE DI
NAPOLI. NEL 1997 VENTOTENE E S. STEFANO SONO STATE
DICHIARATE AREA MARINA PROTETTA E NEL 1999 RISERVA NATURALE
STATALE.
LUI’ VERDE
Altezza:12 cm
Nidifica per terra tra la vegetazione solitamente nei
boschi di betulle o di querce
Il canto caratteristico viene emesso mentre si muove
tra le foglie degli alberi.E’ presente sull’isola solo di
passo.
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