Un poco di luna si insinua da una crepa del soffitto, pare una lama di incorporeo argento che vada cercando il volto di Maria. Maria leva il capo come per una chiamata celeste e si drizza in ginocchio. Intorno a lei la luce cresce, La luce si sprigiona sempre più dal corpo di Maria assorbe quella della luna, Pare che ella attiri in sé quella che le può venire dal cielo, Lei è la depositaria della luce, quella che deve dare questa luce al mondo. Questa beatifica, incontenibile, immisurabile, eterna, divina luce che sta per essere data, Si annuncia con un’alba, un coro di atomi di luce che crescono… La luce cresce sempre più. In essa scompare, come assorbita da un velano d’incandescenza la Vergine… … e ne emerge la Madre con il Figlio neonato sulle braccia. Il bue svegliato dal chiarore, si alza con gran rumore di zoccoli e muggisce Il fieno che pende dalla mangiatoia, sono fili d’argento… per accogliere Gesù Bambino! Testo liberamente tratto da”l’Evangelo come mi è stato rivelato” di M. Valtorta Musica:Ave Maria-Johan S. Bach Silenti Night- A. Bocelli Elaborazione Elena