LA VENDEMMIA
Per l’uva da tavola si parla, in genere di raccolta; per
l’uva da vino si fa riferimento al termine
“vendemmia”, che evoca il rito e la tradizione che si
conserva ancora oggi nonostante l’avvento della
meccanizzazione e la sua progressiva espansione.
Quando e come vendemmiare?
LA VENDEMMIA
LA VENDEMMIA può essere manuale o meccanizzata.
La vendemmia manuale, in teoria, dovrebbe assicurare una migliore
qualità dei prodotti. Pensate che, un tempo, si consigliava di effettuare la
vendemmia in due tre caratteristiche; i vendemmiatori venivano muniti
di tre recipienti: per l’uva eccellente, per l’uva normale e per gli scarti.
Oggi, i problemi maggiori relativi alla vendemmia manuale, si
riscontrano nella ricerca dei costi da sostenere per la mano d’opera
specializzata.
Le agevolatrici di raccolta non sono staccati da operatori a piedi o
collocati sull’agevolatrice.
PER QUANTO RIGUARDA LA VENDEMMIA MECCANICA vera e
propria, occorre affermare che i francesi ci sono arrivati prima di noi e,
ancora oggi, il il divario è importante: in Italia operano mille
vendemmiatrici contro le quindicimila della Francia.
LA VENDEMMIA MECCANICA
Oggi offre buoni risultati in termini di qualità del lavoro, prodotto
ottenuto, rapidità del lavoro, raccolta notturna e riduzione dei costi
soprattutto in presenza di superfici ampie su cui operare.
ESISTONO IN COMMERCIO
Due fondamentali tipologie di vendemmiatrice: trainate, meno costose
e con minore capacità produttiva; semoventi, più costose ma più
produttive. Restano i problemi legati alla “parcellizzazione” della
proprietà viticola in Italia e quindi alla difficile scelta di un acquisto
costoso per il singolo viticoltore, così come la difficile adattabilità delle
macchine a determinati sistemi d’allevamento.
FINE
A cura di
Stefano Galli e Lorenzo Falchi
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