MODULO CENSITORE Muflone Ovis [orientalis] musimon INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Muflone Sistematica e distribuzione INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Sistematica Classe Mammiferi Ordine Artiodattili Famiglia Bovidi Sottofamiglia Caprini Genere Ovis Specie Ovis orientalis Sottospecie italiana Ovis [orientalis] musimon INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Distribuzione Nel mondo In Europa L’areale del genere Ovis comprende: Il muflone è presente in numerose Europa regioni: Asia Nord America Germania Repubblica Ceca e Slovacchia Ungheria Austria Francia N.B. La sistematica del genere Ovis è incerta e soggetta a continue revisioni INDICE GENERALE Sardegna e Corsica Penisola italiana INDICE LEZIONE Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Bighorn (Ovis canadensis canadensis) Eccellente arrampicatore, frequenta le zone rocciose di Canada e Stati Uniti Il maschio, di altezza compresa tra 90 e 105 cm, pesa mediamente 120-130 kg INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Bighorn (Ovis canadensis nelsoni) È una delle sottospecie di Bighorn presenti nelle zone sud-occidentali degli Stati Uniti Più piccola della sottospecie nominale, frequenta le aree desertiche caratterizzate da canyon e picchi rocciosi INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Pecora delle nevi (Ovis dalli) Bovide dal mantello bianco, spesso con riflessi giallo bruni, frequenta le fredde regioni montuose di Canada, Alaska e Asia del Nord Il maschio, di altezza compresa tra 83 e 105 cm, pesa mediamente 80-91 kg INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Argali (Ovis ammon) È la specie del genere Ovis di maggiori dimensioni: i maschi raggiungono normalmente i 180 km di peso Vive sui rilievi dell’Asia centrale (Pamir, Tibet, Mongolia e Siberia meridionale) INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Urial (Ovis orientalis) Pecora selvatica di media taglia (peso del maschio compreso tra 36 e 100 kg) è distribuito tra il Pakistan, l’Afghanistan, la Turchia e l’Europa INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Muflone (Ovis [orientalis] musimon) Una delle sottospecie più piccole dell’Urial, è stato introdotto con successo dalla Sardegna in varie regioni dell’Europa INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Distribuzione In Italia In Sardegna è presente la popolazione “storicamente autoctona” di muflone (circa 2.100 esemplari) Nella penisola si contano più di 60 popolazioni isolate tra loro (circa 8.200 capi) Fonte Pedrotti L., Dupré E., Preatoni D. & Toso S., 2001 Banca Dati Ungulati. Biol. Cons. Fauna 109 INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Distribuzione In Emilia-Romagna I nuclei più consistenti di muflone in Emilia-Romagna si trovano nelle province di Reggio Emilia e di Bologna Fonte Regione Emilia-Romagna, 1998 Carta delle vocazioni faunistiche INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Muflone Morfologia INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Aspetto generale MASCHIO FEMMINA CORNA SELLA CAPEZZOLI (2, non visibili a distanza) CRINIERA INDICE GENERALE SPECCHIO ANALE INDICE LEZIONE Aspetto generale • Pecora selvatica di aspetto robusto • Garrese leggermente più alto della groppa • Corna molto sviluppate nel maschio Principali dati biometrici MASCHIO ADULTO LETTERATURA Dati medi Provincia di REGGIO E. PESO PIENO (kg) 45 – 60 ~ 50 PESO VUOTO (kg) 30 – 40 33 (n=13) ALTEZZA GARRESE (cm) 70 – 90 76 (n=13) LUNGHEZZA TOTALE (cm) 110 – 130 122 (n=15) LUNGHEZZA CORNO (cm) 70 – 90 78 (n=15) LETTERATURA Dati medi Provincia di REGGIO E. PESO PIENO (kg) 30 – 50 ~ 30 PESO VUOTO (kg) 25 – 35 19 (n=15) ALTEZZA GARRESE (cm) 65 – 75 70 (n=15) 110 – 120 107 (n=15) FEMMINA ADULTA LUNGHEZZA TOTALE (cm) INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Mantello Caratteri generali Mantello estivo Maschio Mantello invernale • colore bruno-rossastro con sella poco evidente • colore bruno scuro tendente al nero, sella bianca e criniera evidente • contrasto tra parti chiare (specchio anale, parte distale delle zampe e ventre) e scure meno evidente che nel mantello invernale • specchio anale bianco che contrasta con la coda superiormente nera •colore bruno chiaro con sella assente • bruna, con sella talvolta accennata da peli grigiastri Femmina • parte distale delle zampe e ventre bianchi • contrasto tra parti chiare e scure molto meno evidente che nei maschi Mantello dei piccoli I piccoli nei primi mesi di vita sono color crema (più chiari delle femmine) Aberrazioni cromatiche Sono conosciuti sia esemplari melanici, che animali molto scuri e privi di sella INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Mantello Le mute Periodi di muta Muta estiva APRILE – GIUGNO Muta invernale SETTEMBRE - OTTOBRE Tempi di muta Sequenza di muta Testa e collo I primi a mutare sono i giovani; seguono gli adulti e per ultimi gli anziani, insieme a femmine Zampe gravide o in lattazione Fianchi INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Ghiandole cutanee Preorbitali Inguinali Presenti in entrambi i sessi. La loro funzione non è nota Presenti in entrambi i sessi. La loro funzione non è nota Interdigitali Peniene Presenti in entrambi i sessi; lasciano una traccia odorosa sul terreno al passaggio dell’animale INDICE GENERALE Presenti nel maschio, sono particolarmente attive nel periodo degli amori INDICE LEZIONE Corna Nomenclatura ANELLI DI ACCRESCIMENTO ANNUALI ANELLI ORNAMENTALI CIMA N.B. Il 70% circa delle femmine della popolazione della Corsica, ha corna di lunghezza variabile tra 6 e 12 cm INDICE GENERALE L’anello formato dalla curvatura del corno e’ detto CERCHIO INDICE LEZIONE Sviluppo del corno Sviluppo dell’osso del corno • La crescita dell’osso del corno è stimolata dall’ormone ipofisario • La crescita di norma comincia poche settimane dopo la nascita e termina verso il 4°-5° anno d’età Sviluppo dell’astuccio corneo • L’accrescimento degli astucci cornei è stagionale e avviene in primaveral’estate • Durante l’inverno la crescita si arresta (pausa cornuale) • L’alternanza di fasi di crescita con fasi di pausa determina la formazione di anelli annuali di accrescimento N.B. Lo sviluppo del corno è influenzato da: • fattori genetici • fattori ambientali • L’accrescimento è notevole fino al 5° anno, in seguito esso rallenta • La lunghezza massima viene raggiunta intorno al 7°-8° anno • età dell’animale INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Sviluppo del corno Sviluppo del corno nel giovane maschio età (mesi) mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N Comparsa delle corna Accrescimento Pausa cornuale Accrescimento N.B. Sebbene le bozze ossee che formeranno l’osso del corno comincino a svilupparsi poche settimane dopo la nascita, le corna sono visibili nel maschio solo intorno al 3° mese INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Sviluppo del corno Sviluppo del corno nell’adulto Età (anni) 2 3 4 Durante l’inverno del secondo anno il corno ha “raggiunto” il collo 5 6 7 Intorno al 6° anno d’età, la punta del corno raggiunge l’altezza dell’occhio Dopo l’8°-9° anno d’età, l’accrescimento del corno è compensato dall’usura delle punte N.B. Durante lo sviluppo, il corno si accresce anche in larghezza: la sua circonferenza misurata alla base, passa dai 15 cm dei giovani di 9 mesi, ai 22 cm degli adulti INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Sviluppo del corno Alcune anomalie Sviluppo normale Cime divergenti Cime molto divergenti Cime convergenti N.B. Lo sviluppo delle corna con cime molto convergenti può provocare la morte dell’animale: esso non riesce infatti ad abbassare la mandibola per alimentarsi INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Riconoscimento degli incroci Il muflone si può ibridare con la pecora; gli incroci sono di solito riconoscibili per: • Criniera dei maschi di notevole lunghezza • Colore del mantello giallastro, privo di sella • Aspetto del pelo che si presenta di consistenza “lanosa” • Colore della parte superiore della coda diverso dal nero • Colore di zoccoli e corna più chiari rispetto alla agli individui “puri” • Dimensioni corporee in genere superiori INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Muflone Classi d’età INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Classi d’età Maschi Classe 0 Classe 1 Classe 2 Classe 3 Piccoli (nati nell’anno) Giovani (nati l’anno precedente) (Adulti) (2 - 5 anni) Femmine Classe 0 Classe 1 Classe 2 Piccoli (nate nell’anno) Giovani (nate l’anno precedente) Adulte (da 2 anni in poi) (Anziani) (da 6 anni in poi) N.B. • La provincia di Modena prevede l’accorpamento delle classi femminili 1 e 2, sia per i censimenti che per i prelievi • La Provincia di Reggio Emilia prevede, limitatamente al prelievo, l’accorpamento delle classi femminili 1 e 2 INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Piccoli Classe 0 (censimenti primaverili) Piccoli (agnelli) (nati nell’anno) • Mantello color crema, sempre più chiaro delle femmine • Sessi non distinguibili a distanza • Al seguito della madre N.B. Il periodo dei censimenti primaverili (marzo-aprile) coincide con quello delle nascite INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Maschi Classe 0 (periodo venatorio) Piccoli maschi (nati nell’anno) • I piccoli maschi sono distinguibili a distanza • Punte rivolte verso l’alto (lunghezza 20-25 cm) • Sella assente • Al seguito della madre o nel branco delle femmine Nascita tardiva INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Maschi Classe 1 (censimenti primaverili) Giovani (nati l’anno precedente) • Forma più slanciata degli adulti • Sella assente • Corna che normalmente non sono rivolte verso il basso (lunghezza 25-30 cm) • A volte rimangono nel branco femminile INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Maschi Classe 1 (periodo venatorio) Giovani (nati l’anno precedente) • Forma più slanciata degli adulti • Sella assente • Corna che non arrivano al collo (lunghezza 43-50 cm) INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Maschi Classe 2 Adulti (da 2 a 5 anni di età) • Dimensioni corporee definitive • Criniera sviluppata • Sella evidente (soprattutto nel mantello invernale) • Cerchio delle corna di almeno 180 gradi ma che non raggiunge l’occhio • Vivono isolati o in piccoli gruppetti di maschi N.B. La sella compare tra i 2 e i 3 anni d’età INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Maschi Classe 3 Vecchi (6 anni di età e oltre) • Corporatura massiccia • Criniera ben evidente • Punta del corno che raggiunge l’occhio • Sella evidente • Vivono appartati INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Femmine Classe 1 Classe 2 Giovani Adulte (nate l’anno precedente) (oltre i 2 anni di età) • Maschera facciale di norma poco sviluppata o assente • Maschera facciale evidente ed in aumento con l’età • Muso a punta, testa corta • Testa allungata e rettangolare • Dimensioni corporee ridotte • Accompagnate dal piccolo almeno fino all’autunno N.B. N.B. Durante i censimenti primaverili di norma non sono gravide INDICE GENERALE Durante i censimenti primaverili di norma sono al termine della gravidanza o hanno partorito da poco INDICE LEZIONE Muflone Biologia Eco-etologia INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Habitat Boschi di latifoglie alternati ad aree di pascolo e affioramenti rocciosi (anche calanchivi) Range altitudinale Dal livello del mare ad oltre il limite dei boschi INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Habitat Necessità vitali Utilizzo dell’habitat • Scarso innevamento Il muflone è molto fedele all’area d’origine • Buona strutturazione del territorio Gli spostamenti sono generalmente ridotti (i maschi sono tuttavia caratterizzati da una maggiore erraticità) N.B. Il muflone è una specie dotata di grande plasticità ecologica, in grado di colonizzare ambienti diversi, dalla macchia mediterranea (Sardegna) alle praterie di crinale INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Alimentazione Regime alimentare Fabbisogno giornaliero Erbivoro ruminante, 4 – 4,5 kg di foraggio verde il muflone è di norma un pascolatore ma, quando possibile, può comportarsi da brucatore Preferenze alimentari Il muflone è molto adattabile nella scelta del cibo La dieta dipende in larga misura dalla disponibilità offerta dall’ambiente nelle diverse stagioni INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Alimentazione Esempi di vegetali consumati dal muflone Vegetali arborei Vegetali arbustivi Apici, germogli, foglie rami di: Apici, germogli, foglie rami di: • querce (leccio, roverella, cerro) • rovo • aceri • sanguinella • faggio • prugnolo • orniello • mirtillo • biancospino • corbezzolo • … • … Frutti Piante erbacee • ghiande • leguminose • castagne • graminacee • … • … INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Ciclo vitale e biologia riproduttiva Maschio Femmina Fisiologica 12 mesi 9 – 12 mesi Sociale 3 – 4 anni 1 – 2 anni Apice dello sviluppo corporeo 7 – 8 anni 3 – 4 anni Maturità sessuale Durata della gestazione 150 – 160 giorni Ciclo estrale Nel caso non avvenga la fecondazione il ciclo estrale si ripete a intervalli di 18 – 20 giorni Numero di nati 1 (parti gemellari nel 5 – 10 % dei casi) Peso alla nascita 2 – 2,5 kg Durata dello svezzamento 4 – 5 mesi Longevità 10 - 13 anni INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Socialità Ambiente e dimensione del branco Il muflone è un animale fortemente gregario Le dimensioni dei branchi variano in base alle caratteristiche dell’ambiente: in La socialità è basata su ambienti aperti (più esposti) i branchi branchi unisessuali sono più numerosi (strategia che rimangono separati per la antipredatoria) che in aree boscate maggior parte dell’anno e le Nei periodi di limitata disponibilità interazioni tra maschi e femmine alimentare (inverno), i branchi maschili e sono limitate ad alcuni periodi femminili si uniscono per sfruttare le aree con maggiore offerta (es. accoppiamenti) All’interno del branco non esiste una gerarchia INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Struttura di popolazione Proporzione tra i sessi (PS) In popolazioni in equilibrio (in cui cioè la densità è vicina alla capacità portante dell’ambiente) Esempio Struttura della popolazione di Vezzano sul Crostolo (RE) Femmine giovani 18% Maschi adulti 26% PS = 1 : 1,3 (In letteratura si ritrovano esempi di PS estremamente variabili) Proporzione tra classi d’età Nelle popolazioni in buono stato di salute sono ben rappresentate le classi giovanili INDICE GENERALE Maschi giovani 11% Femmine adulte 39% Maschi subadulti 6% 91 mufloni censiti nel marzo 2002 (densità = 11 capi/100 ha) PS = 0,75 INDICE LEZIONE Dinamica di popolazione Fattori limitanti Fattori limitanti di origine naturale Fattori climatici L’innevamento abbondante e prolungato e gli incidenti dovuti al rigore del clima (slavine e valanghe), rappresentano un importante fattore di mortalità Lupo: impatto elevato, in alcuni casi può portare alla locale estinzione Predazione Lince: ove presente, può portare alla locale estinzione Aquila: principalmente sui piccoli Volpe: principalmente sui piccoli Patologie Il muflone è sensibile a molte malattie trasmesse da animali domestici INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Dinamica di popolazione Fattori limitanti Fattori limitanti di origine antropica Disturbo La specie è sensibile al disturbo arrecato da attività quali il turismo, l’escursionismo, la caccia, ecc. Randagismo canino Sensibile alla predazione ed al disturbo arrecato da cani incustoditi o rinselvatichiti Bracconaggio Può essere oggetto di atti di bracconaggio in virtù del comportamento gregario e delle abitudini diurne Incidenti con automezzi Non sono noti casi di collisione con autoveicoli Allevamento Costituisce un importante fattore limitante per il forte pericolo di ibridazione con gli ovini domestici e la notevole della sensibilità del muflone alle patologie trasmesse dagli animali domestici INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Dinamica di popolazione Fattori limitanti Competizione interspecifica Non sono accertati casi di interferenza negativa fra il muflone e queste quattro specie Capriolo Esempio Daino Densità raggiunte dagli altri ungulati selvatici nell’area ad elevata densità di mufloni di Vezzano sul Crostolo (RE): Capriolo = 23 capi/100 ettari Cervo Daino = 4,4 capi/100 ettari Cinghiale = normalmente presente ma con densità non precisabile Cinghiale Camoscio alpino Sull’arco alpino la presenza del muflone, frutto di introduzioni, ha un impatto negativo sul camoscio alpino e necessita di interventi di contenimento INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Etologia Ritmi circadiani Il muflone è una specie attiva anche di giorno La vista è uno dei sensi più sviluppati nella specie Estate Inverno Alimentazione Alimentazione pascolo nelle prime ore del mattino ed al crepuscolo; spesso attivo anche di notte durante tutta la giornata, con prevalenza della mattina e della sera Riposo Riposo nelle ore più calde durante la notte ed alternato alle fasi di attività diurna INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Etologia Ritmi circannuali MASCHI FEMMINE GENNAIO Branchi misti Branchi misti FEBBRAIO MARZO Parti APRILE MAGGIO Branchi maschili di sub-adulti e adulti Vecchi isolati GIUGNO LUGLIO Branchi femminili AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE Accoppiamenti Accoppiamenti NOVEMBRE Branchi misti INDICE GENERALE DICEMBRE INDICE LEZIONE Branchi misti Etologia Branchi misti invernali Scioglimento del gregge invernale Sono formati da maschi e da femmine che, finita la stagione degli amori (ottobre-novembre), Il branco invernale comincia a sciogliersi quando le femmine adulte si allontanano per partorire rimangono spesso uniti per sfruttare le aree con maggiore offerta alimentare INDICE GENERALE i branchi sono meno numerosi e formati da giovani di entrambi i sessi INDICE LEZIONE Etologia Il parto Riconoscimento madre-piccolo Tra la fine di marzo e la fine di Il periodo sensibile all’imprinting è in aprile, dopo una gravidanza di circa genere limitato ai primi tre giorni a partire dalla nascita 22 settimane, le femmine gravide si allontano dal branco e scelgono un Successivamente il piccolo segue la luogo tranquillo e con una buona madre che si riunisce al branco copertura arbustiva per partorire Sono noti anche parti nel periodo estivo, dovuti ad accoppiamenti tardivi INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Etologia Branchi maschili Branchi femminili A partire dal mese di marzo e fino L’unità sociale di base è costituita alla stagione degli amori, si formano dalla madre con piccolo dell’anno, gruppi più o meno numerosi di cui si uniscono altre femmine legate maschi sub adulti ed adulti spesso da rapporti di parentela Gli anziani in questo periodo conducono vita isolata Il gregge delle femmine con i piccoli rimane separato dai maschi fino al periodo degli amori I giovani maschi abbandono sovente il branco materno già all’età di 1 anno per unirsi ad un branco maschile INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Etologia Il periodo degli accoppiamenti Sistema riproduttivo del muflone Gli accoppiamenti hanno luogo nel Il sistema riproduttivo del muflone è del periodo tipo poliginia con difesa delle femmine ottobre - novembre Tuttavia, a differenza di quanto avviene nel cervo, il muflone maschio non difende Maschi adulti e vecchi provenienti da diversi branchi convergono verso le un harem, bensì tende ad isolare e a coprire le singole femmine in estro aree frequentate dai branchi femminili INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Etologia I maschi nel periodo degli amori I comportamenti dei maschi durante il periodo degli amori sono finalizzati a: L’accoppiamento Le femmine del gregge solitamente non vanno in calore tutte nello stesso • isolare le femmine momento solo se sessualmente recettive • difenderle da altri maschi mediante interazioni aggressive quali •l’imposizione Il maschio annusa periodicamente le femmine, isola quelle recettive e si accoppia con loro (l’estro nelle femmine, in assenza di fecondazione, si ripete ogni •il combattimento 18-20 giorni) • compiere gli accoppiamenti INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Etologia Combattimenti fra maschi Quando con l’imposizione (confronto ritualizzato) non si stabilisce il rango dei contendenti, si passa allo scontro diretto I maschi di pari corporatura e aggressività, alzandosi spesso sulle zampe posteriori, si scontrano violentemente con le corna INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Etologia Atteggiamenti del periodo degli accoppiamenti • Flehmen Il maschio, controllando lo stato di estro delle femmine arriccia il labbro per acuire le proprie percezioni Flehmen nell’agnello odorose. Il flehmen è un comportamento innato in quanto lo si ritrova anche in individui immaturi • Grugniti Emessi dai maschi eccitati nel periodo dei calori Flehmen nel giovane INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Muflone Segni di presenza INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Impronte Le impronte sono simili a quelle delle pecore domestiche. In genere le punte sono piuttosto divaricate Lunghezza delle impronte di mufloni adulti Maschio cm 4,5 – 5,5 Femmina cm 5,5 – 6 N.B. Le tracce degli speroni sono visibili solo in impronte profonde (es. terreno fangoso, animale in corsa) INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Escrementi Le fatte hanno forma di masse più o meno compatte, simili a fichi secchi aggregati (come quelle delle pecore) Misurano 3 – 5 cm di lunghezza Le dimensioni e la consistenza variano stagionalmente: • nei periodi di carenza di cibo sono più piccole e compatte • quando il cibo è abbondante e ricco d’acqua si presentano spesso come masse molli INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Altri segni di presenza • Sentieri i continui calpestii, dovuti al comportamento gregario ed alla fedeltà all’area vitale, rendono i percorsi degli animali particolarmente evidenti • Scortecciamento strappi della corteccia di alberi a scopo alimentare • Belati emessi dai piccoli e dalle femmine, probabilmente con funzione di richiamo o avvertimento • Fischi emessi attraverso le narici, hanno significato d’allarme INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Muflone Interazioni con le attività economiche INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Danni Un esempio di entità ed incidenza dei danni Provincia di Reggio Emilia 1998 1999 2000 Somme liquidate (€) Incidenza (%) Somme liquidate (€) Incidenza (%) Somme liquidate (€) Incidenza (%) Altre specie 168.006 2,3 3.491 1,4 1.704 0,9 Cinghiale 3.974 97,7 251.742 98,6 185.253 99,1 Totali 171.980 100,00 255.233 100,00 186.957 100,00 Colture danneggiate Tipologia del danno • Cerealicole (frumento ecc.) • Calpestio • Foraggere (medicai e prati) • Brucatura N.B. L’impatto del muflone sulle attività agricole è molto alto: la presenza della specie non è tollerabile in aree a prevalente indirizzo agricolo INDICE GENERALE INDICE LEZIONE Muflone Fine Fotografie INDICE GENERALE INDICE LEZIONE