MODULO CENSITORE
Muflone
Ovis [orientalis] musimon
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Muflone
Sistematica e distribuzione
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Sistematica
Classe Mammiferi
Ordine Artiodattili
Famiglia Bovidi
Sottofamiglia Caprini
Genere Ovis
Specie Ovis orientalis
Sottospecie italiana Ovis [orientalis] musimon
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Distribuzione
Nel mondo
In Europa
L’areale del genere Ovis comprende:
Il muflone è presente in numerose
Europa
regioni:
Asia
Nord America
Germania
Repubblica Ceca e Slovacchia
Ungheria
Austria
Francia
N.B.
La sistematica del genere Ovis è
incerta e soggetta a continue
revisioni
INDICE GENERALE
Sardegna e Corsica
Penisola italiana
INDICE LEZIONE
Distribuzione
Genere Ovis: distribuzione mondiale
Bighorn (Ovis canadensis canadensis)
Eccellente arrampicatore, frequenta le zone
rocciose di Canada e Stati Uniti
Il maschio, di altezza compresa tra 90 e
105 cm, pesa mediamente 120-130 kg
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Distribuzione
Genere Ovis: distribuzione mondiale
Bighorn (Ovis canadensis nelsoni)
È una delle sottospecie di Bighorn presenti
nelle zone sud-occidentali degli Stati Uniti
Più piccola della sottospecie nominale,
frequenta le aree desertiche caratterizzate
da canyon e picchi rocciosi
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Distribuzione
Genere Ovis: distribuzione mondiale
Pecora delle nevi (Ovis dalli)
Bovide dal mantello bianco, spesso con
riflessi giallo bruni, frequenta le fredde
regioni montuose di Canada, Alaska e Asia
del Nord
Il maschio, di altezza compresa tra 83 e
105 cm, pesa mediamente 80-91 kg
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Distribuzione
Genere Ovis: distribuzione mondiale
Argali (Ovis ammon)
È la specie del genere Ovis di maggiori
dimensioni: i maschi raggiungono
normalmente i 180 km di peso
Vive sui rilievi dell’Asia centrale (Pamir,
Tibet, Mongolia e Siberia meridionale)
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Distribuzione
Genere Ovis: distribuzione mondiale
Urial (Ovis orientalis)
Pecora selvatica di media taglia (peso del
maschio compreso tra 36 e 100 kg) è
distribuito tra il Pakistan, l’Afghanistan, la
Turchia e l’Europa
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Distribuzione
Genere Ovis: distribuzione mondiale
Muflone (Ovis [orientalis] musimon)
Una delle sottospecie più piccole dell’Urial,
è stato introdotto con successo dalla
Sardegna in varie regioni dell’Europa
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Distribuzione
In Italia
In Sardegna è presente la
popolazione “storicamente
autoctona” di muflone
(circa 2.100 esemplari)
Nella penisola si contano più di 60
popolazioni isolate tra loro
(circa 8.200 capi)
Fonte
Pedrotti L., Dupré E., Preatoni D. & Toso S., 2001
Banca Dati Ungulati. Biol. Cons. Fauna 109
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Distribuzione
In Emilia-Romagna
I nuclei più consistenti di muflone in Emilia-Romagna si trovano nelle province di
Reggio Emilia e di Bologna
Fonte
Regione Emilia-Romagna, 1998
Carta delle vocazioni faunistiche
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Muflone
Morfologia
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Aspetto generale
MASCHIO
FEMMINA
CORNA
SELLA
CAPEZZOLI
(2, non visibili a distanza)
CRINIERA
INDICE GENERALE
SPECCHIO ANALE
INDICE LEZIONE
Aspetto generale
• Pecora selvatica di aspetto
robusto
• Garrese leggermente più alto
della groppa
• Corna molto sviluppate nel
maschio
Principali dati biometrici
MASCHIO
ADULTO
LETTERATURA
Dati medi
Provincia di
REGGIO E.
PESO PIENO (kg)
45 – 60
~ 50
PESO VUOTO (kg)
30 – 40
33 (n=13)
ALTEZZA GARRESE (cm)
70 – 90
76 (n=13)
LUNGHEZZA TOTALE (cm)
110 – 130
122 (n=15)
LUNGHEZZA CORNO (cm)
70 – 90
78 (n=15)
LETTERATURA
Dati medi
Provincia di
REGGIO E.
PESO PIENO (kg)
30 – 50
~ 30
PESO VUOTO (kg)
25 – 35
19 (n=15)
ALTEZZA GARRESE (cm)
65 – 75
70 (n=15)
110 – 120
107 (n=15)
FEMMINA
ADULTA
LUNGHEZZA TOTALE (cm)
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Mantello
Caratteri generali
Mantello estivo
Maschio
Mantello invernale
• colore bruno-rossastro con sella poco
evidente
• colore bruno scuro tendente al nero, sella
bianca e criniera evidente
• contrasto tra parti chiare (specchio
anale, parte distale delle zampe e
ventre) e scure meno evidente che nel
mantello invernale
• specchio anale bianco che contrasta con
la coda superiormente nera
•colore bruno chiaro con sella assente
• bruna, con sella talvolta accennata da peli
grigiastri
Femmina
• parte distale delle zampe e ventre bianchi
• contrasto tra parti chiare e scure molto
meno evidente che nei maschi
Mantello dei piccoli
I piccoli nei primi mesi di vita sono color crema (più chiari delle femmine)
Aberrazioni cromatiche
Sono conosciuti sia esemplari melanici, che animali molto scuri e privi di sella
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Mantello
Le mute
Periodi di muta
Muta estiva
APRILE – GIUGNO
Muta invernale
SETTEMBRE - OTTOBRE
Tempi di muta
Sequenza di muta
Testa e collo
I primi a mutare sono i giovani; seguono gli adulti
e per ultimi gli anziani, insieme a femmine
Zampe
gravide o in lattazione
Fianchi
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Ghiandole cutanee
Preorbitali
Inguinali
Presenti in entrambi i
sessi. La loro funzione
non è nota
Presenti in entrambi i
sessi. La loro funzione
non è nota
Interdigitali
Peniene
Presenti in entrambi i
sessi; lasciano una
traccia odorosa sul
terreno al passaggio
dell’animale
INDICE GENERALE
Presenti nel maschio,
sono particolarmente
attive nel periodo degli
amori
INDICE LEZIONE
Corna
Nomenclatura
ANELLI DI
ACCRESCIMENTO
ANNUALI
ANELLI
ORNAMENTALI
CIMA
N.B.
Il 70% circa delle femmine della
popolazione della Corsica, ha corna
di lunghezza variabile tra 6 e 12 cm
INDICE GENERALE
L’anello formato dalla
curvatura del corno e’
detto CERCHIO
INDICE LEZIONE
Sviluppo del corno
Sviluppo dell’osso del corno
• La crescita dell’osso del corno è
stimolata dall’ormone ipofisario
• La crescita di norma comincia poche
settimane dopo la nascita e termina
verso il 4°-5° anno d’età
Sviluppo dell’astuccio corneo
• L’accrescimento degli astucci cornei è
stagionale e avviene in primaveral’estate
• Durante l’inverno la crescita si arresta
(pausa cornuale)
• L’alternanza di fasi di crescita con fasi
di pausa determina la formazione di
anelli annuali di accrescimento
N.B.
Lo sviluppo del corno è influenzato da:
• fattori genetici
• fattori ambientali
• L’accrescimento è notevole fino al 5°
anno, in seguito esso rallenta
• La lunghezza massima viene raggiunta
intorno al 7°-8° anno
• età dell’animale
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Sviluppo del corno
Sviluppo del corno nel giovane maschio
età
(mesi)
mese
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
A
M
G
L
A
S
O
N
D
G
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
Comparsa
delle corna
Accrescimento
Pausa
cornuale
Accrescimento
N.B.
Sebbene le bozze ossee che formeranno l’osso del corno comincino a svilupparsi poche
settimane dopo la nascita, le corna sono visibili nel maschio solo intorno al 3° mese
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Sviluppo del corno
Sviluppo del corno nell’adulto
Età
(anni)
2
3
4
Durante l’inverno del secondo anno il corno
ha “raggiunto” il collo
5
6
7
Intorno al 6° anno d’età, la punta del corno raggiunge
l’altezza dell’occhio
Dopo l’8°-9° anno d’età, l’accrescimento del corno è
compensato dall’usura delle punte
N.B.
Durante lo sviluppo, il corno si accresce anche in larghezza: la sua circonferenza misurata
alla base, passa dai 15 cm dei giovani di 9 mesi, ai 22 cm degli adulti
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Sviluppo del corno
Alcune anomalie
Sviluppo normale
Cime divergenti
Cime molto divergenti
Cime convergenti
N.B.
Lo sviluppo delle corna con cime molto convergenti può provocare la morte dell’animale:
esso non riesce infatti ad abbassare la mandibola per alimentarsi
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Riconoscimento degli incroci
Il muflone si può ibridare con la pecora; gli incroci sono di solito riconoscibili per:
• Criniera dei maschi
di notevole lunghezza
• Colore del mantello
giallastro, privo di sella
• Aspetto del pelo
che si presenta di consistenza “lanosa”
• Colore della parte superiore della coda
diverso dal nero
• Colore di zoccoli e corna
più chiari rispetto alla agli individui “puri”
• Dimensioni corporee
in genere superiori
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Muflone
Classi d’età
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Classi d’età
Maschi
Classe 0
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Piccoli
(nati nell’anno)
Giovani
(nati l’anno precedente)
(Adulti)
(2 - 5 anni)
Femmine
Classe 0
Classe 1
Classe 2
Piccoli
(nate nell’anno)
Giovani
(nate l’anno precedente)
Adulte
(da 2 anni in poi)
(Anziani)
(da 6 anni in poi)
N.B.
• La provincia di Modena prevede l’accorpamento delle classi femminili 1 e 2, sia per i censimenti che
per i prelievi
• La Provincia di Reggio Emilia prevede, limitatamente al prelievo, l’accorpamento delle classi
femminili 1 e 2
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Piccoli
Classe 0 (censimenti primaverili)
Piccoli (agnelli)
(nati nell’anno)
• Mantello color crema, sempre più
chiaro delle femmine
• Sessi non distinguibili a distanza
• Al seguito della madre
N.B.
Il periodo dei censimenti primaverili
(marzo-aprile) coincide con quello delle nascite
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Maschi
Classe 0 (periodo venatorio)
Piccoli maschi
(nati nell’anno)
• I piccoli maschi sono distinguibili a
distanza
• Punte rivolte verso l’alto
(lunghezza 20-25 cm)
• Sella assente
• Al seguito della madre o nel
branco delle femmine
Nascita tardiva
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Maschi
Classe 1 (censimenti primaverili)
Giovani
(nati l’anno precedente)
• Forma più slanciata degli adulti
• Sella assente
• Corna che normalmente non sono
rivolte verso il basso (lunghezza
25-30 cm)
• A volte rimangono nel branco
femminile
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Maschi
Classe 1 (periodo venatorio)
Giovani
(nati l’anno precedente)
• Forma più slanciata degli adulti
• Sella assente
• Corna che non arrivano al collo
(lunghezza 43-50 cm)
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Maschi
Classe 2
Adulti
(da 2 a 5 anni di età)
• Dimensioni corporee definitive
• Criniera sviluppata
• Sella evidente (soprattutto nel
mantello invernale)
• Cerchio delle corna di almeno 180
gradi ma che non raggiunge
l’occhio
• Vivono isolati o in piccoli gruppetti
di maschi
N.B.
La sella compare tra i 2 e i 3 anni d’età
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Maschi
Classe 3
Vecchi
(6 anni di età e oltre)
• Corporatura massiccia
• Criniera ben evidente
• Punta del corno che raggiunge
l’occhio
• Sella evidente
• Vivono appartati
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Femmine
Classe 1
Classe 2
Giovani
Adulte
(nate l’anno precedente)
(oltre i 2 anni di età)
•
Maschera facciale di norma poco
sviluppata o assente
•
Maschera facciale evidente ed in
aumento con l’età
•
Muso a punta, testa corta
•
Testa allungata e rettangolare
•
Dimensioni corporee ridotte
•
Accompagnate dal piccolo almeno
fino all’autunno
N.B.
N.B.
Durante i censimenti primaverili di norma
non sono gravide
INDICE GENERALE
Durante i censimenti primaverili di norma
sono al termine della gravidanza o hanno
partorito da poco
INDICE LEZIONE
Muflone
Biologia
Eco-etologia
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Habitat
Boschi di latifoglie
alternati ad aree di pascolo e
affioramenti rocciosi
(anche calanchivi)
Range altitudinale
Dal livello del mare
ad oltre il limite dei boschi
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Habitat
Necessità vitali
Utilizzo dell’habitat
• Scarso innevamento
Il muflone è molto fedele all’area d’origine
• Buona strutturazione del
territorio
Gli spostamenti sono generalmente
ridotti (i maschi sono tuttavia
caratterizzati da una maggiore erraticità)
N.B.
Il muflone è una specie dotata di grande
plasticità ecologica, in grado di
colonizzare ambienti diversi, dalla
macchia mediterranea (Sardegna) alle
praterie di crinale
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Alimentazione
Regime alimentare
Fabbisogno giornaliero
Erbivoro ruminante,
4 – 4,5 kg di foraggio verde
il muflone è di norma un
pascolatore ma, quando possibile,
può comportarsi da brucatore
Preferenze alimentari
Il muflone è molto adattabile nella scelta
del cibo
La dieta dipende in larga misura dalla
disponibilità offerta dall’ambiente nelle
diverse stagioni
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Alimentazione
Esempi di vegetali consumati dal muflone
Vegetali arborei
Vegetali arbustivi
Apici, germogli, foglie rami di:
Apici, germogli, foglie rami di:
• querce (leccio, roverella, cerro)
• rovo
• aceri
• sanguinella
• faggio
• prugnolo
• orniello
• mirtillo
• biancospino
• corbezzolo
• …
• …
Frutti
Piante erbacee
• ghiande
• leguminose
• castagne
• graminacee
• …
• …
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Ciclo vitale e biologia riproduttiva
Maschio
Femmina
Fisiologica
12 mesi
9 – 12 mesi
Sociale
3 – 4 anni
1 – 2 anni
Apice dello sviluppo corporeo
7 – 8 anni
3 – 4 anni
Maturità sessuale
Durata della gestazione
150 – 160 giorni
Ciclo estrale
Nel caso non avvenga la fecondazione il ciclo estrale si ripete
a intervalli di 18 – 20 giorni
Numero di nati
1 (parti gemellari nel 5 – 10 % dei casi)
Peso alla nascita
2 – 2,5 kg
Durata dello svezzamento
4 – 5 mesi
Longevità
10 - 13 anni
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Socialità
Ambiente e dimensione del branco
Il muflone è un animale fortemente
gregario
Le dimensioni dei branchi variano in base
alle caratteristiche dell’ambiente: in
La socialità è basata su
ambienti aperti (più esposti) i branchi
branchi unisessuali
sono più numerosi (strategia
che rimangono separati per la
antipredatoria) che in aree boscate
maggior parte dell’anno e le
Nei periodi di limitata disponibilità
interazioni tra maschi e femmine
alimentare (inverno), i branchi maschili e
sono limitate ad alcuni periodi
femminili si uniscono per sfruttare le aree
con maggiore offerta
(es. accoppiamenti)
All’interno del branco non esiste una
gerarchia
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Struttura di popolazione
Proporzione tra i sessi (PS)
In popolazioni in equilibrio
(in cui cioè la densità è vicina alla
capacità portante dell’ambiente)
Esempio
Struttura della popolazione di
Vezzano sul Crostolo (RE)
Femmine
giovani
18%
Maschi adulti
26%
PS = 1 : 1,3
(In letteratura si ritrovano esempi di
PS estremamente variabili)
Proporzione tra classi d’età
Nelle popolazioni in buono stato di
salute sono ben rappresentate le
classi giovanili
INDICE GENERALE
Maschi
giovani
11%
Femmine
adulte
39%
Maschi
subadulti
6%
91 mufloni censiti nel marzo 2002
(densità = 11 capi/100 ha)
PS = 0,75
INDICE LEZIONE
Dinamica di popolazione
Fattori limitanti
Fattori limitanti di origine naturale
Fattori climatici
L’innevamento abbondante e prolungato e gli incidenti dovuti al
rigore del clima (slavine e valanghe), rappresentano un importante
fattore di mortalità
Lupo: impatto elevato, in alcuni casi può portare alla locale
estinzione
Predazione
Lince: ove presente, può portare alla locale estinzione
Aquila: principalmente sui piccoli
Volpe: principalmente sui piccoli
Patologie
Il muflone è sensibile a molte malattie trasmesse da animali
domestici
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Dinamica di popolazione
Fattori limitanti
Fattori limitanti di origine antropica
Disturbo
La specie è sensibile al disturbo arrecato da attività quali il turismo,
l’escursionismo, la caccia, ecc.
Randagismo
canino
Sensibile alla predazione ed al disturbo arrecato da cani incustoditi o
rinselvatichiti
Bracconaggio
Può essere oggetto di atti di bracconaggio in virtù del
comportamento gregario e delle abitudini diurne
Incidenti con
automezzi
Non sono noti casi di collisione con autoveicoli
Allevamento
Costituisce un importante fattore limitante per il forte pericolo di
ibridazione con gli ovini domestici e la notevole della sensibilità del
muflone alle patologie trasmesse dagli animali domestici
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Dinamica di popolazione
Fattori limitanti
Competizione interspecifica
Non sono accertati casi di interferenza negativa fra il muflone e
queste quattro specie
Capriolo
Esempio
Daino
Densità raggiunte dagli altri ungulati selvatici nell’area ad
elevata densità di mufloni di Vezzano sul Crostolo (RE):
Capriolo = 23 capi/100 ettari
Cervo
Daino = 4,4 capi/100 ettari
Cinghiale = normalmente presente ma con
densità non precisabile
Cinghiale
Camoscio alpino
Sull’arco alpino la presenza del muflone, frutto di introduzioni, ha un
impatto negativo sul camoscio alpino e necessita di interventi di
contenimento
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Etologia
Ritmi circadiani
Il muflone è una specie attiva anche di giorno
La vista è uno dei sensi più sviluppati nella specie
Estate
Inverno
Alimentazione
Alimentazione
pascolo nelle prime ore del mattino ed al
crepuscolo; spesso attivo anche di notte
durante tutta la giornata, con prevalenza
della mattina e della sera
Riposo
Riposo
nelle ore più calde
durante la notte ed alternato alle fasi di
attività diurna
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Etologia
Ritmi circannuali
MASCHI
FEMMINE
GENNAIO
Branchi misti
Branchi misti
FEBBRAIO
MARZO
Parti
APRILE
MAGGIO
Branchi maschili di sub-adulti e adulti
Vecchi isolati
GIUGNO
LUGLIO
Branchi femminili
AGOSTO
SETTEMBRE
OTTOBRE
Accoppiamenti
Accoppiamenti
NOVEMBRE
Branchi misti
INDICE GENERALE
DICEMBRE
INDICE LEZIONE
Branchi misti
Etologia
Branchi misti invernali
Scioglimento del gregge invernale
Sono formati da maschi e da
femmine che, finita la stagione degli
amori (ottobre-novembre),
Il branco invernale comincia a sciogliersi
quando le femmine adulte si allontanano
per partorire
rimangono spesso uniti per sfruttare
le aree con maggiore offerta
alimentare
INDICE GENERALE
i branchi sono meno numerosi e formati
da giovani di entrambi i sessi
INDICE LEZIONE
Etologia
Il parto
Riconoscimento madre-piccolo
Tra la fine di marzo e la fine di
Il periodo sensibile all’imprinting è in
aprile, dopo una gravidanza di circa
genere limitato ai primi tre giorni a partire
dalla nascita
22 settimane, le femmine gravide si
allontano dal branco e scelgono un
Successivamente il piccolo segue la
luogo tranquillo e con una buona
madre che si riunisce al branco
copertura arbustiva per partorire
Sono noti anche parti nel periodo
estivo, dovuti ad accoppiamenti
tardivi
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Etologia
Branchi maschili
Branchi femminili
A partire dal mese di marzo e fino
L’unità sociale di base è costituita
alla stagione degli amori, si formano
dalla madre con piccolo dell’anno,
gruppi più o meno numerosi di
cui si uniscono altre femmine legate
maschi sub adulti ed adulti
spesso da rapporti di parentela
Gli anziani in questo periodo
conducono vita isolata
Il gregge delle femmine con i piccoli
rimane separato dai maschi fino al
periodo degli amori
I giovani maschi abbandono
sovente il branco materno già all’età
di 1 anno per unirsi ad un branco
maschile
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Etologia
Il periodo degli accoppiamenti
Sistema riproduttivo del muflone
Gli accoppiamenti hanno luogo nel
Il sistema riproduttivo del muflone è del
periodo
tipo poliginia con difesa delle femmine
ottobre - novembre
Tuttavia, a differenza di quanto avviene
nel cervo, il muflone maschio non difende
Maschi adulti e vecchi provenienti da
diversi branchi convergono verso le
un harem, bensì tende ad isolare e a
coprire le singole femmine in estro
aree frequentate dai
branchi femminili
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Etologia
I maschi nel periodo degli amori
I comportamenti dei maschi durante
il periodo degli amori sono finalizzati
a:
L’accoppiamento
Le femmine del gregge solitamente non
vanno in calore tutte nello stesso
• isolare le femmine
momento
solo se sessualmente recettive
• difenderle da altri maschi
mediante interazioni aggressive quali
•l’imposizione
Il maschio annusa periodicamente le
femmine, isola quelle recettive e si
accoppia con loro (l’estro nelle femmine,
in assenza di fecondazione, si ripete ogni
•il combattimento
18-20 giorni)
• compiere gli accoppiamenti
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Etologia
Combattimenti fra maschi
Quando con l’imposizione (confronto ritualizzato) non si stabilisce il rango dei
contendenti, si passa allo scontro diretto
I maschi di pari corporatura e aggressività, alzandosi spesso sulle zampe
posteriori, si scontrano violentemente con le corna
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Etologia
Atteggiamenti del periodo degli accoppiamenti
• Flehmen
Il maschio, controllando lo stato di
estro delle femmine arriccia il labbro
per acuire le proprie percezioni
Flehmen nell’agnello
odorose. Il flehmen è un
comportamento innato in quanto lo si
ritrova anche in individui immaturi
• Grugniti
Emessi dai maschi eccitati nel
periodo dei calori
Flehmen nel giovane
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Muflone
Segni di presenza
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Impronte
Le impronte sono simili a quelle delle
pecore domestiche. In genere le punte
sono piuttosto divaricate
Lunghezza delle impronte di mufloni adulti
Maschio
cm 4,5 – 5,5
Femmina
cm 5,5 – 6
N.B.
Le tracce degli speroni sono visibili solo in
impronte profonde
(es. terreno fangoso, animale in corsa)
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Escrementi
Le fatte hanno forma di masse più o
meno compatte, simili a fichi secchi
aggregati (come quelle delle pecore)
Misurano 3 – 5 cm di lunghezza
Le dimensioni e la consistenza
variano stagionalmente:
• nei periodi di carenza di cibo
sono più piccole e compatte
• quando il cibo è abbondante e
ricco d’acqua si presentano
spesso come masse molli
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Altri segni di presenza
• Sentieri
i continui calpestii, dovuti al comportamento gregario ed alla fedeltà all’area vitale,
rendono i percorsi degli animali particolarmente evidenti
• Scortecciamento
strappi della corteccia di alberi a scopo alimentare
• Belati
emessi dai piccoli e dalle femmine, probabilmente con funzione di richiamo o
avvertimento
• Fischi
emessi attraverso le narici, hanno significato d’allarme
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Muflone
Interazioni con le attività
economiche
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Danni
Un esempio di entità ed incidenza dei danni
Provincia di Reggio Emilia
1998
1999
2000
Somme
liquidate
(€)
Incidenza
(%)
Somme
liquidate
(€)
Incidenza
(%)
Somme
liquidate
(€)
Incidenza
(%)
Altre specie
168.006
2,3
3.491
1,4
1.704
0,9
Cinghiale
3.974
97,7
251.742
98,6
185.253
99,1
Totali
171.980
100,00
255.233
100,00
186.957
100,00
Colture danneggiate
Tipologia del danno
• Cerealicole (frumento ecc.)
• Calpestio
• Foraggere (medicai e prati)
• Brucatura
N.B.
L’impatto del muflone sulle attività agricole è molto alto: la presenza della specie non è
tollerabile in aree a prevalente indirizzo agricolo
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
Muflone
Fine
Fotografie
INDICE GENERALE
INDICE LEZIONE
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Muflone - Urca Siena