LA PRIMA GUERRA MONDIALE
cinema
letteratura
stampa d’epoca
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Film di riferimento:
• Lewis Milestone, All’ovest niente di nuovo (1930)
• Stanley Kubrick, Orizzonti di gloria (1957)
• Francesco Rosi, Uomini contro (1970)
• Peter Weir, Gli anni spezzati (Gallipoli) (1981)
PRIMA GUERRA MONDIALE E
LETTERATURA
Addio alle armi (A Farewell to Arms) è un
romanzo dello scrittore statunitense Ernest
Hemingway, pubblicato nel 1929.
Il romanzo, parzialmente basato su esperienze
personali dello scrittore (che negli ultimi mesi
della prima guerra mondiale aveva prestato
servizio come conducente di ambulanze nella
Croce Rossa Americana, era stato ferito e aveva
avuto un rapporto affettivo con una infermiera
americana, Agnes von Kurowsky), racconta una
storia di amore e di guerra che si svolge in Italia
prima, durante e dopo la battaglia di Caporetto.
PRIMA GUERRA MONDIALE E
LETTERATURA
Niente di nuovo sul fronte occidentale (titolo
originale Im Westen nichts Neues) è un romanzo
autobiografico scritto nel 1929 da Erich Maria
Remarque.
Trama. Facendo leva sugli ideali della patria,
onore e orgoglio, gli insegnanti di una scuola
tedesca persuadono i propri allievi ad
arruolarsi come volontari per difendere la loro
patria. Il protagonista Paul Bäumer si arruola
insieme ad alcuni suoi compagni di classe.
Hanno tutti diciannove anni e sono convinti di
vivere una bella avventura. I ragazzi si
accorgono, con il passare del tempo, di come la
guerra sia inutile e si chiedono, senza avere
delle risposte ben precise, chi volesse fare la
guerra e per quale motivo, ma si accorgono
anche che, giorno dopo giorno, l'avventura si
trasforma in una tragedia
PRIMA GUERRA MONDIALE E
LETTERATURA
Un anno sull'Altipiano è un libro di memorie
di Emilio Lussu.
Ambientato sull'altopiano di Asiago, è una
delle maggiori opere della letteratura italiana
sulla prima guerra mondiale. Il libro fu
scritto tra il 1936 ed il 1937 e pubblicato nel
1938 a Parigi, mentre l'autore era in esilio
perché perseguitato politico (la vicenda della
sua fuga dall'isola di Lipari, dove era stato
confinato, è raccontata da Lussu nel suo
memoriale La catena). Il libro racconta, per
la prima volta nella letteratura italiana,
l'irrazionalità e il non-senso della guerra,
della gerarchia e dell'esasperata disciplina
militare in uso al tempo.
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
Orizzonti di gloria (Paths of Glory) è un film
del 1957 diretto da Stanley Kubrick e tratto
dal romanzo omonimo di Humphrey Cobb.
Trama. Francia, 1916: in una guerra di
trincea, giocata sul continuo, irrisorio
spostamento dei due fronti avversi, il
Generale Mireau, spinto dal Generale
Broulard, ordina al Colonnello Dax di
conquistare la postazione nemica detta “il
formicaio”. Un’impresa impossibile, che si
risolverà nel peggiore dei modi. Per
difendere il proprio onore, e dare esempio
alle truppe, Mireau accusa di viltà i soldati e
pretende la fucilazione di tre di loro
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
All'ovest niente di nuovo (All Quiet on the
Western Front) è un film del 1930 diretto da
Lewis Milestone, vincitore di un premio
Oscar durante la 3ª edizione della cerimonia
di premiazione nel novembre del 1930 come
oscar al miglior film e oscar al miglior
regista.
Venne tratto dal romanzo di Erich Maria
Remarque Niente di nuovo sul fronte
occidentale, ed è considerato universalmente
come un classico dell'antimilitarismo,
nonché una denuncia delle atrocità della
guerra.
Nel 1979 ne venne realizzato un remake, un
film tv denominato Niente di nuovo sul
fronte occidentale.
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
Niente di nuovo sul fronte
occidentale (titolo originale:
All Quiet on the Western
Front) è un film tv del 1979,
diretto da Delbert Mann, con
Richard Thomas, Ernest
Borgnine e Patricia Neal.
Il film è tratto dall'omonimo
romanzo di Erich Maria
Remarque, ed è un remake di
All'ovest niente di nuovo del
1930.
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
La grande guerra è un film del 1959 diretto da Mario Monicelli,
prodotto da Dino De Laurentiis e interpretato da Alberto Sordi e
Vittorio Gassman.
Trama. 1916: Oreste Jacovacci, romano, e Giovanni Busacca,
milanese, sono due furbastri scansafatiche. Dopo aver cercato
invano di imboscarsi, si trovano arruolati e al fronte. Da quel
momento vivono tutte le disgrazie di una guerra: il cibo pessimo, le
marce forzate, il freddo, la paura, qualche piccola distrazione
militare, persino un'avventura con una prostituta (la vive il
"milanese" Gassman). In una cosa i due sono sempre in prima fila:
nell'evitare le grane, piccole o grandi che siano. Riescono a farla
franca tutte le volte, ma una notte si trovano per caso in una
cascina che viene presa dai nemici. Cercano di scappare
travestendosi da austriaci, vengono catturati e, proprio in virtù del
travestimento, potrebbero essere fucilati. Il colonnello nemico
promette che li salverà se riveleranno l'ubicazione di un certo ponte
di barche sul Piave. I due conoscono l'informazione delicatissima e
decidono, per salvarsi, di parlare. Ma il colonnello dice la frase
sbagliata e provoca nei due un incredibile rigurgito di orgoglio. È
Gassman il primo a reagire, con la famosa battuta, al colonnello:
"... visto che parli così, mì a tì te disi propri un bel nient, faccia di
merda..."...
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
Uomini contro è un film del 1970 diretto da Francesco Rosi,
liberamente ispirato al romanzo di Emilio Lussu Un anno
sull'Altipiano.
Trama. Nel corso della prima guerra mondiale, i soldati del
generale Leone, dopo aver conquistato, lasciando sul terreno
tremila caduti, una cima considerata strategicamente
indispensabile, ricevono l'ordine di abbandonarla. Poi
l'ordine cambia: occorre che la cima venga di nuovo tolta al
nemico. Gli austriaci, però, vi si sono saldamente insediati e la
difendono accanitamente con due mitragliatrici. Gli inutili
assalti, nemmeno protetti dall'artiglieria, si susseguono,
provocando ogni volta una strage tra gli attaccanti. Stanchi di
essere mandati al massacro da un generale tanto
incompetente, quanto stupidamente esaltato, una parte dei
soldati inscena una protesta: il generale Leone ordina, come
risposta, di punirli con la decimazione. Costretti ad uccidere o
ad essere uccisi da uomini come loro, vittime dello stesso
mostruoso ingranaggio, i soldati italiani, in gran parte ex
contadini, rivolgono la loro fiducia a quei pochi ufficiali come i tenenti Ottolenghi e Sassu - che giudicano quella e
tutte le guerre come inutili stragi.
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
Gli anni spezzati (Gallipoli) è un
film del 1981 diretto da Peter
Weir.
Il film narra uno dei tragici
episodi della sanguinosa
battaglia di Gallipoli, campagna
della prima guerra mondiale
dove, tra il 1915 e il 1916, tra gli
altri, persero la vita 8.587
uomini dell'ANZAC, parte del
corpo di spedizione
comprendente soldati
dell'esercito australiano e
neozelandese.
La storia è incentrata sul valore
della vita e la leggerezza con cui
è bruciata dalla ferocia della
guerra.
TRA INCOSCIENZA ED ENTUSIASMO… E
POI LA DISILLUSIONE
Dall’Australia alla Turchia
L’entusiasmo iniziale di un
gruppo di studenti tedeschi…
… e la disillusione successiva
ASSALTI IN TRINCEA
L’assalto al
formicaio
Attacco sul fronte
franco - tedesco
Assalto sul fronte
turco
Altro attacco sul
fronte franco - tedesco
Italiani mandati al
massacro
GUERRA E FOLLIA
Panico in trincea
durante un attacco
Shock da esplosione
«Scemi di guerra». La
follia nelle trincee
FUCILAZIONI E DECIMAZIONI
Il terribile generale
Leone
Decimazione
sul fronte
italiano
Fucilazione di un moribondo
ATTIMI DI UMANITÀ IN GUERRA
All’osteria…
Costretto a uccidere il nemico
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