SCUOLA DI PANTAN MONASTERO
Un po’ di storia
DALLA PREISTORIA ALLA STORIA
Immagine della Polledreara di
Via Cecanibbio
Circa 100.000 anni fa dal mare emergono le nostre terre. Conchiglie e
formazioni marine sono impresse sulle rocce dell'epoca. Di quei tempi
il vulcano Sabatino termina le sue eruzioni, lasciandoci il lago di
Bracciano e - ancora accesa - la caldara di Manziana. Poi viene il tempo
dei grandi mammiferi: per l'ultima glaciazione (40.000 anni fa, più o
meno) i mammut vengono a finire nelle valli paludose verso il mare e
noi ne troviamo i resti qua e là (alla Polledrara di Cecanibbio, ad
esempio).
Al massimo quindicimila anni fa i primi umani si affacciano da queste
parti (ritrovamenti alla Torre di Pagliaccetto a Torreinpietra). Chissà se
gli Etruschi, nostri confinanti, sono passati di qui? Certamente i Romani
vengono a far legna nei boschi di bosso, lauro e quercia che - perciò hanno una suggestione sacrale. La via Cornelia (praticamente la Boccea)
portava - tra l'altro - alla grotta della Sibilla (poi catacomba, ovile,
osteria, covo di briganti, …) prima di raggiungere Pyrgi e il mare.
Malaria, barbari e infine saraceni rendono malsana e insicura la zona tra
la capitale e il mare (che - tra l'altro - a causa delle piene del Tevere si
allontana per chilometri). In queste zone regna quasi solo la malaria
fino all'inizio del secolo appena passato.
PERCHE’ IL NOME PANTAN MONASTERO?
Non si hanno ancora tracce sull’origine del nome, forse la vicinanza di
quella bassa pianura a Malagrotta, che fu possesso per secoli dei
monasteri romani potrebbe essere una traccia che si potrebbe
accertare presso gli archivi vaticani.
LE ORIGINI
I primi insediamenti si ebbero negli anni ’20. Da Treviso una “cooperativa
agricola ex combattenti Piave” porta i coloni veneti nella valle del Galeria. E si
avvia la bonifica. Ancora la malaria, la fatica di iniziare ogni cosa, la fame legata
all'incertezza del frutto del lavoro.
Poi la II guerra mondiale. Dopo la guerra la cooperativa, tradita da una cattiva
amministrazione, viene costretta all’estinzione e i coloni acquistano di nuovo la
loro striscia di terra a prezzo di rinnovati gravissimi sacrifici.
Mentre avviene il passaggio alla proprietà privata, ciascun acquirente dona un
metro di terra “per edificare la Chiesa”, che si colloca tra le due zone allora
abitate: il “monte dei bogui” (monte delle lumache, oggi via Casale delle
Pantanelle) e “borgo furo” (da via della Riserva del Fontanile a via Quarto di S.
Lucia).
Il duro lavoro dei contadini si sostiene sul numero crescente dei figli. E la
popolazione lentamente cresce. Veneti, anzitutto, e successivamente più a nord,
nella zona verso la Via Boccea, marchigiani, sardi, abruzzesi, calabresi, siciliani...
tutti diventano “romani de Roma”. Intorno al 1931 viene costruita la nostra
scuola per fornire l’istruzione ai ragazzi che vi abitano.
Foto d’epoca
Grazie a nonna Carmela per la concessione di questa foto scattata nei primi anni di costruzione
della scuola di Pantan Monastero. Un saluto a questi nonni e bisnonni.
NOTIZIE ATTUALI
•
Negli ultimi anni del secondo millennio lottizzazione e abusivismo avviano
un doppio processo: un progressivo distacco dal lavoro dei campi e
soprattutto un boom edilizio, che fa balzare la popolazione dai circa
1200 abitanti della metà degli anni ’80, ai cinquemila attuali: la città si
avvicina.
Nel 1987 si avviano le 2 sezioni di scuola materna statale.
Nascono tanti bambini e la scuoletta delle Pantanelle, nonostante
l'edificio sia stato ampliato e rinnovato di recente (1998) resta
assolutamente inadeguata al territorio. Sono tante le famiglie giovani e
tanti sono i bimbi. La scuoletta delle Pantanelle appena "cresciuta" è già
inadeguata al bisogno crescente del territorio, sette bar, una trentina
di negozi, moltissimi “pendolari romani” che non riescono a godersi
troppo la casa o la zona; le strisce di orti fino al fosso Galeria che erano
il pane per tutte le famiglie fino a dieci - quindici anni fa, ora sono
soffocate dalle nuove costruzioni e dalla ... mancanza di contadini.
Apparteniamo alla XVIII circoscrizione del Comune di Roma.
- Gli alunni residenti nel XVIII Municipio usufruiscono del servizio di trasporto
messo a disposizione dal Comune
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