La nuova evangelizzazione
Mons. Andrej Saje
Segretario generale e portavoce della
Conferenza Episcopale Slovena
Punto di partenza: L'esperienza umana:
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»La vita umana non si realizza da sé. La nostra
vita è una questione aperta, un progetto
incompleto ancora da completare e da
realizzare. La domanda fondamentale di ogni
uomo è: come si realizza questo diventare
uomo? Come s’impara l'arte di vivere? Qual è la
strada alla felicità«? (Joseph Card. Ratzinger
nel 2000).
Evangelizzare vuol dire: mostrare questa strada
ed insegnare l'arte di vivere. Gesù dice
nell'inizio della sua vita pubblica: Sono venuto
per evangelizzare i poveri (Lc 4, 18).
Il “vantaggio” della debolezza
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La povertà più profonda è l'incapacità della gioia.
Questa povertà oggi è molto diffusa, in forme
diverse sia nelle società materialmente ricche
come nei paesi poveri.
L'incapacità di provare la gioia suppone e produce
l'incapacità di amare.
La nuova evangelizzazione è essere in cammino,
imparare l'arte di vivere.
Quest’arte non è oggetto della scienza ma viene
comunicata da chi ha la vita: Gesù stesso.
Distinzione tra evangelizzazione
e nuova evangelizzazione
Evangelizzazione:
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La Chiesa ha il dovere di annunciare sempre e dovunque
il Vangelo di Gesù Cristo. Egli comandò agli Apostoli:
"Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli,
battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò
che vi ho comandato" (Mt 28,19-20).
La Chiesa evangelizza sempre e non ha mai interrotto il
cammino dell'evangelizzazione (l’Eucaristia, l’annuncio
della Parola di Dio, l'impegna per la giustizia e la carità).
Gran parte dell'umanità odierna non trova
nell'evangelizzazione permanente della Chiesa il
Vangelo, cioè la risposta convincente alla domanda:
Come vivere?
La nuova evangelizzazione:
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la nostra volontà di cogliere e di far cogliere
l’azione salvifica di Dio, che è data appunto
dalla novità,
è la nostra decisione di proclamare la parola
di Dio con uno slancio più generoso, con
voce fresca, oltre gli schemi stabiliti,
è la consapevolezza in noi, di avere degli
interlocutori che non sono più nelle
condizioni concrete delle epoche precedenti.
Documenti importanti:
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Concilio Ecumenico Vaticano II,
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Paolo VI Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi,
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Giovanni Paolo II Esortazione postsinodale
Christifideles Laici,
Benedetto XVI Enciclica Deus caritas est.
Papa Benedetto XVI nell’Enciclica Deus
caritas est scrive:
“All'inizio dell'essere cristiano non c'è una
decisione etica o una grande idea, bensì
l'incontro con un avvenimento, con una
Persona, che dà alla vita un nuovo
orizzonte e con ciò la direzione decisiva”
(n. 1). Umilmente, alla radice di ogni
evangelizzazione, non vi è un progetto
umano di espansione, bensì il desiderio di
condividere l'inestimabile dono che Dio ha
voluto farci, rendendoci partecipi alla sua
stessa vita.
Sinodo dei vescovi,
XIII Assemblea ordinaria:
La nuova evangelizzazione per la
trasmissione della fede cristiana
Lineamenta: Tre capitoli:
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Introduzione: Rinnovato impegno
dell'evangelizzare per rispondere alle sfide
del mondo
Primo capitolo: Tempo di nuova
evangelizzazione.
La nascita del concetto, secolarizzazione,
fenomeno migratorio, la sfida dello
sviluppo dei mezzi di comunicazione, la
crisi economica, i cambiamenti politici etc.
Lineamenta: Tre capitoli:
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Secondo capitolo: Proclamare il Vangelo di Gesù
Cristo.
Lo scopo dell’evangelizzazione è l’annuncio del
Vangelo e la trasmissione della fede. Il Vangelo non è
da intendere come un libro o una dottrina, bensì come
una persona: Gesù Cristo.
Terzo capitolo: Iniziare all’esperienza cristiana.
Viene riproposta la riflessione sugli strumenti della
Chiesa per introdurre alla fede e, in particolare,
sull’iniziazione cristiana: Battesimo, Cresima ed
Eucaristia. Essi sono percepiti "come le tappe di un
cammino di generazione alla vita cristiana adulta,
all’interno di un percorso organico di iniziazione alla
fede"
Lineamenta: Tre capitoli:
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Conclusione: Si ribadisce che il
fondamento della nuova evangelizzazione è
lo Spirito Santo che il Signore risorto ha
effuso sui discepoli nella Pentecoste. La
nuova evangelizzazione dovrebbe:
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diventare un nuovo cenacolo, una risposta
adeguata ai segni dei tempi, ai bisogni degli
uomini e dei popoli di oggi.
riaccendere nei cristiani lo slancio delle origini,
una nuova missionarietà che coinvolga tutti i
membri del Popolo di Dio.
Il sommario della discussione dei
Segretari delle Conferenze
Episcopali Europee sulla nuova
evangelizzazione
IL FINE:
che i battezzati
sviluppino un rapporto
personale con Cristo
(Benedetto XVI)
GLI ELEMENTI:
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Una spiritualità che provochi una
conversione e una testimonianza. Il nostro
patrimonio cristiano fa parte della nostra
identità e la fede vissuta viene espressa
nella santità di vita.
Un’evangelizzazione efficace di un’identità
cristiana profonda e luminosa, radicata nella
Persona di Gesù Cristo. Questo si ottiene per
mezzo di una forte leadership spirituale,
creando opportunità di preghiera, silenzio,
adorazione. Dimostrare cosa significa DIRE
DI SI’ a Dio.
GLI ELEMENTI:
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La nuova evangelizzazione implica nuove maniere di
comunicare, rapporti nuovi, comunità trasformate. È
un dono e un servizio alla società e al mondo. La
Chiesa deve stabilire la propria agenda, usare la
propria terminologia fondata sul Vangelo e sui valori
del Regno.
Una teologia della vera ecologia: siamo creature, non
creatori, e dobbiamo ricuperare i valori fondamentali
associati con questa verità. La globalizzazione e la
mobilità delle persone sono segni dei tempi, e la
Chiesa deve mostrare al mondo come scoprire che la
mano di Dio Creatore e Salvatore sta dirigendo la
storia.
LE FASI:
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Annunciare il Vangelo: annuncio e
accompagnamento
Catechizzare coloro che hanno già ricevuto i
Sacramenti
Impegnarsi per la conversione delle persone e
delle comunità
Mantenere Cristo nei nostri cuori e davanti agli
occhi
Trovare i mezzi per la nuova evangelizzazione nella
realtà concreta intorno a noi
Il discernimento di cui stiamo parlando è
per sua natura sempre storico e
determinato: parte da un fatto concreto, si
struttura come reazione ad un evento
determinato.
Domande:
1.
Quali di questi episodi è utile comunicare alle altre
Chiese locali?
2.
Quali, tra questi esercizi di discernimento storico,
sarebbe utile condividere all’interno della cattolicità
della Chiesa, perché dal reciproco ascolto di questi
avvenimenti la Chiesa universale possa riconoscere le
strade che lo Spirito Santo le indica per l’opera di
evangelizzazione?
3.
Il tema della “nuova evangelizzazione” ha conosciuto
ormai una diffusione capillare nelle nostre Chiese
locali. Come è stato assunto e declinato? A quali
processi interpretativi ha dato origine?
Domande:
4.
Quali azioni pastorali hanno beneficiato in modo
particolare dell’assunzione del tema della “nuova
evangelizzazione”? Quali hanno conosciuto un
cambiamento e un rilancio significativo? Quali invece
hanno sviluppato forme di resistenza e prese di
distanza da una simile tematica?
5.
Quali sono i “criteri di giudizio” per determinare che
un’iniziativa è o non è nuova evangelizzazione?
6.
Come comunicare “una attitudine” allorché si
chiedono fatti concreti? Nostro contributo?
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