Lo psicodramma
"...E così io guarderò te con i tuoi occhi e tu
guarderai me con i miei..."
(Moreno, 1914)
Moreno – il fondatore



Jacob Levi Moreno nacque a
Bucarest probabilmente nel
1889.
Inizia a studiare prima
filosofia, poi si laurea in
medicina e due anni dopo
inizia a praticare la
psichiatria.
I primi esperimenti di
psicodramma vengono
improvvisati con bambini e
prostitute di un quartiere
viennese.
Le influenze sul pensiero moreniano:
il teatro greco
Il termine “catarsi” deriva dal greco e significa
letteralmente “purificazione”.
 Il coro: esiste una partecipazione del gruppo a
tutte le fasi dello psicodramma.
 Il dramma del teatro
greco è un “dramma
psicologico ed umano”.

Teatro di Siracusa
Lo Psicodramma


Lo psicodramma è una tecnica psicologica che
consente alla persona di esprimere, attraverso
la messa in atto sulla scena, le diverse
dimensioni della sua vita.
Facilita lo sblocco di situazioni psicologiche
cristallizzate e ripetitive, portando alla
riscoperta ed alla valorizzazione della propria
spontaneità e creatività.
L'azione e la spontaneità

L'azione diventa elemento
fondante e precursore del
cambiamento, della relazione
e dell'apprendimento.

La dinamica “spontaneità” fa
necessariamente parte del
lavoro psicodrammatico.

Il “qui e ora” è alla base della
condivisione delle esperienze
vissute dai partecipanti.
I protagonisti
Moreno prevedeva:
1.
lo psicodrammatista,
2.
un palcoscenico (ovvero una
scena dove si svolge l’azione),
3.
un protagonista della
rappresentazione,
4.
un'équipe psicodrammatica,
5.
gli spettatori, con la stessa
funzione del coro della tragedia
greca.
La tecnica: la scelta della storia da
rappresentare

Tre soggetti raccontano una storia importante
per il proprio mondo interiore vissuta nella vita
reale (senza alcun riferimento ai soggetti
presenti);

Il gruppo, dopo aver ascoltato i tre racconti,
sceglie quello che sarà rappresentato.
I ruoli

Il conduttore – (la prof.ssa) definisce la trama; i ruoli
degli attori, le scene e le regole:



Se ci saranno inversione di ruolo;
Se ci saranno cambi di attori;
Se ci possono essere suggeritori.

Il narratore – può essere o meno presente nella scena
rappresentata;

Gli attori – devono immedesimarsi nei personaggi
definiti dal regista.
L'inversione di ruolo
L'inversione di ruolo è la tecnica principale dello
psicodramma, quella che esprime con maggiore
evidenza sia l'importanza dell' Incontro autentico
con l'altro, che l'autoconsapevolezza che deriva
dalla possibilità di un decentramento percettivo.
Il doppio

Il doppio è un membro del gruppo che, assumendo la
stessa postura del protagonista e mettendosi al suo fianco
(oppure ponendosi dietro di lui con un discreto contatto
della mano sulla spalla), mette in parole i contenuti e le
emozioni che ritiene che il protagonista stia provando

La funzione di doppio viene attivata in vari momenti della
sessione di psicodramma, quando un membro del gruppo
ha l'opportunità di fermarsi e porre attenzione a ciò che gli
sta passando dentro.
Lo specchio

Consiste nel porre il protagonista fuori dalla
scena, nella posizione di osservatore della
scena stessa.

La scena viene interpretata da un alter ego e
da altri membri del gruppo, così che il
protagonista possa ‘vedersi da fuori’.
Il coinvolgimento del gruppo

Il gruppo offre il proprio feedback, esprimendo
reazioni individuali e di gruppo suscitate
dall’azione psicodrammatica.
Campi di applicazione
L'uso dello psicodramma ha attualmente due
applicazioni fondamentali:

1) nella crescita personale;
2) nell’ambito della formazione.
Il role playing è la tecnica di derivazione
moreniana più utilizzata in ambito formativo.

“Lo psicodramma è un modo per cambiare il mondo, qui
ed ora, usando le fondamentali regole
dell'immaginazione”
(J.L.Moreno)
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