IL TELESCOPIO
AMATORIALE
A CURA DI BRUNO PULCINELLI
Nel 1608 due costruttori di occhiali, Jansen e Lipperhey,
presentarono separatamente in Olanda due richieste di patente
per la costruzione di un “occhialetto per ingrandire le cose lontane”,
ma gli Stati Generali negarono la concessione, dato che il loro
“segreto” in pochi mesi si era già diffuso in tutta l’Europa.
CANNOCCHIALI
COSTRUITI DA
GALILEO NEL 1609
GALILEO GALILEI (1564-1642)
Sustermans, Galleria Uffizi
Nel 1609 Galileo, venuto a conoscenza dell’”occhialetto” olandese, ne
comprese il principio di funzionamento e lo perfezionò, portandolo dai
circa tre ingrandimenti iniziali a trenta, migliorandone la qualità con l’uso
di vetri selezionati e diaframmando le lenti; nello stesso anno puntò i
suoi strumenti verso il cielo, e l’astronomia non fu più la stessa…
La Luna
Le fasi di Venere
I satelliti di Giove
LA PARTE CENTRALE DELLA
COSTELLAZIONE DI ORIONE
DISEGNATA DA GALILEO
NEL SIDEREUS NUNCIUS
1,000,000,000
100,000,000
10,000,000
1,000,000
100,000
10,000
1,000
100
10
1
0
5
10
15
20
25
NUMERO DI STELLE VISIBILI IN FUNZIONE DELLA MAGNITUDINE LIMITE
Diametro dell’obiettivo
Lunghezza focale dell’obiettivo
RAPPORTO DI APERTURA
O RAPPORTO FOCALE f
E’ UN INDICE DELLA LUMINOSITA’ DI UN
TELESCOPIO, ED E’ LEGATO ALLE CARATTERISTICHE
DELL’OBIETTIVO:
f = F / D
DOVE D E’ IL DIAMETRO DELL’OBIETTIVO ED F E’ LA SUA
LUNGHEZZA FOCALE (ENTRAMBI ESPRESSI NELLA STESSA
UNITA’ DI MISURA)
AD ESEMPIO, UN TELESCOPIO CON DIAMETRO DI 8
CENTIMETRI E LUNGHEZZA FOCALE DI 100 CENTIMETRI
AVRA’ UN RAPPORTO FOCALE PARI A
100 / 8 = 12.5
(SI INDICA CON
f/12.5, COME NEGLI OBIETTIVI
FOTOGRAFICI)
FATTORE DI INGRANDIMENTO
I
E’ UN NUMERO CHE INDICA DI QUANTO INGRANDISCE,
RISPETTO ALL’OCCHIO NUDO, LA COPPIA
OBIETTIVO + OCULARE:
I = FOB / FOC
DOVE FOB E’ LA LUNGHEZZA FOCALE DELL’OBIETTIVO DI
UN TELESCOPIO, ED FOC E’ LA LUNGHEZZA FOCALE
DELL’OCULARE USATO (ENTRAMBI ESPRESSI NELLA STESSA
UNITA’ DI MISURA)
UN OCULARE DA 20mm MONTATO SU UN TELESCOPIO CON
2000mm DI FOCALE, FORNISCE UN INGRANDIMENTO PARI
A 100, MENTRE UN OCULARE DA 10 mm MONTATO SULLO
STESSO TELESCOPIO FORNISCE 200 INGRANDIMENTI
SI NOTI CHE INGRANDIRE UN OGGETTO DI 200 VOLTE
EQUIVALE A VEDERE TALE OGGETTO COME SE FOSSE A
1/200 DELLA SUA REALE DISTANZA
VISIONE DELLO STESSO SOGGETTO CON DUE OCULARI AVENTI
LA STESSA FOCALE (QUINDI STESSO FATTORE DI INGRANDIMENTO),
MA CON AMPIEZZE DI CAMPO DIVERSE
VISIONE DELLO STESSO SOGGETTO CON DUE OCULARI AVENTI
LA STESSA AMPIEZZA DI CAMPO, MA DIVERSA FOCALE
(E QUINDI DIVERSO FATTORE DI INGRANDIMENTO)
Diametro dell’obiettivo
Lunghezza focale dell’obiettivo
TELESCOPIO NEWTON
TELESCOPIO CASSEGRAIN
E SCHMIDT-CASSEGRAIN
TELESCOPIO MAKSUTOV
I dischi di Airy sono figure di
diffrazione che compaiono sotto
forma di cerchi concentrici quando
si osserva una stella ad altissimo
ingrandimento in condizioni di
seeing ottimo.
Dal loro esame è possibile valutare
alcuni tipi di aberrazione dovuti a
una non perfetta collimazione delle
ottiche (lenti o specchi).
Una cattiva collimazione (congenita
o dovuta a urti o vibrazioni durante
il trasporto del telescopio) può’:
impedire di apprezzare i dettagli
più fini nell’osservazione planetaria
rendere non puntiformi le
immagini stellari
non consentire la separazione di
stelle doppie strette.
LA TURBOLENZA ATMOSFERICA,
IL GRAN NEMICO…
VARI TIPI DI OCULARI
CANNOCCHIALI DI GALILEO
TELESCOPIO SENZA TUBO DI
CHRISTIAN HUYGENS (1629-1695)
IL TELESCOPIO NGT-18
PRODOTTO DALLA
JIM’S MOBILE
IL TELESCOPIO
“GLADIO”
PRODOTTO DA PAOLO
LAZZAROTTI
IL SUPPORTO DEL TELESCOPIO
LA TERRA GIRA…
MONTATURA
ALTAZIMUTALE
AZ
Alt
AR
MONTATURA EQUATORIALE
A FORCELLA
Dec
ALTAZIMUTALE
EQUATORIALE
DUE CLASSICHE MONTATURE A FORCELLA
AR
MONTATURA EQUATORIALE
ALLA TEDESCA
Dec
ALCUNE DIFFUSE
MONTATURE
EQUATORIALI
ALLA TEDESCA
MEADE LXD55
CELESTRON CG5
VIXEN GP-DX
SYNTA HEQ5 ED EQ6
IL CANNOCCHIALE POLARE
SOSTEGNI A COLONNA
SOSTEGNI A TREPPIEDE
TELESCOPI “DOBSON”
VARI TIPI DI
MOTORIZZAZIONE
ASTRO-ELEKTRONIK FS2
PULSANTIERA MANUALE VIXEN
SKYSENSOR 2000
SYNSCAN E SKYSCAN
LA LENTE DI BARLOW, ELEMENTO OTTICO NEGATIVO
CHE ALLUNGA IL FUOCO DEL TELESCOPIO,
AUMENTANDO QUINDI L’INGRANDIMENTO
IL DIAGONALE, CHE DEVIA IL PERCORSO OTTICO DI 45° O DI 90°
1. Visione diritta, ottenibile con un cannocchiale terrestre
2. Visione rovesciata in un telescopio astronomico
3. Visione parzialmente raddrizzata con un diagonale
IL CERCATORE, PER EFFETTUARE
UN PRIMO, GROSSOLANO PUNTAMENTO
DEI VARI OGGETTI
VARI TIPI DI FOCHEGGIATORI
Walter Ferreri, Il libro dei telescopi, Il Castello
Emiliano Ricci, Telescopio no problem, Nuovo Orione
AA.VV., Il telescopio di Galileo, Giunti
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