Istituto Professionale “Luigi Einaudi” - Lodi Centanni Giulia, Postini Silvia, Ravera Ilaria LA BIOGRAFIA DI ELLEN SWALLOW Nata nel 1842 a Dunstable, Mellen Henrietta a 26 anni entrò nel college, dove terminò il corso di laurea quadriennale in soli due anni. Nel gennaio del 1871 venne ammessa a studiare al MIT (Massachusetts Institute of Technology) "in via sperimentale". Rendendo il suo lavoro indispensabile, evitò di essere allontanata e divenne la prima laureata del MIT nel 1873. I PRIMI LAVORI DI Ellen Swallow Lavorava in un piccolo laboratorio, Organizzò con il suo insegnante il laboratorio di una nuova disciplina, la chimica sanitaria, ed entrò a far parte della facoltà come istruttrice in questo campo. Le fu però negata la possibilità di ottenere una cattedra al MIT, la cui dirigenza tempestivamente deliberò l'inammissibilità delle donne tra i docenti. Rimase assistente e iniziò a tenere corsi serali di scienze per le insegnanti. In un garage ristrutturato dell'Istituto universitario aprì un 'Laboratorio di Scienze per le Donne', il primo del genere al mondo. Qui iniziò lo studio dell'ecologia destinato a provocare grandi controversie per la novità dei problemi ambientali che la Swallow sollevava. In seguito la Swallow si occupò di analisi dei minerali con un professore di mineralogia del MIT, Robert H. Richards, che sarebbe diventato suo marito. Si distinse in questo campo, isolando un nuovo metallo, il vanadio. Come assistente al MIT insegnava l'analisi dei cibi, delle acque, degli scarichi e aprì la strada all’ingegneria ambientale. • Scrisse 15 libri, oltre a diversi articoli e relazioni, citiamo: Chemistry of Cooking and Cleaning (1882); Food Materials and their Adulterations (1885). Non è esagerato definire Ellen Swallow Richards fondatrice dell'ecologia: "uno dei problemi più seri della civiltà moderna è la pulizia delle acque e dell'aria, non solo per noi, ma per il mondo intero" ebbe a scrivere (lettera a Noyes, presidente del MIT). Nel 1892 chiese il "battesimo di una nuova scienza" interdisciplinare composta da due branche principali: l'educazione ambientale e l'educazione alimentare. Definiva questa nuova disciplina "ecologia umana" e fece di tutto perché fosse inserita dentro la gerarchia delle scienze, ma la tendenza dominante allora nel pensiero scientifico era verso la specializzazione e la frammentazione. La sua visione globale era dissonante: le scienze ambientali subirono una netta riduzione al 'mondo della natura' e venne lasciato cadere l'aspetto relativo alla salute umana. LA CREAZIONE DI UN LABORATORIO DI SCIENZE PER LE DONNE Il suo primo innovativo contributo è stata la creazione di un ‘Laboratorio di Scienze per le Donne’ operativo fino al 1984 anno in cui fu concesso anche alle donne di accedere ai laboratori normali, e si aprì il primo laboratorio di chimica sanitaria dove lei insegnò l’analisi dei cibi, delle acque, degli scarichi. Ha dedicato molto tempo ad approfondire il rapporto fra malattia ed esposizione a alimenti, acqua ed aria contaminata, in ambito domestico ed anche industriale. Ha svolto la prima importante ed ampia indagine sulle risorse idriche per il Ministero della sanità dello stato del Massachusetts, con Thomas M. Drown, ed ha isolato di un nuovo metallo, il vanadio. Fu la prima presidentessa della American Home Economics Association, fondata nel 1908. • Nel 1892 chiese il battesimo di una nuova scienza interdisciplinare composta da due branche principali: l’educazione ambientale e l’educazione alimentare. Definiva questa nuova disciplina “ecologia umana” e fece di tutto perché fosse inserita dentro la gerarchia delle scienze, ma la tendenza dominante allora nel pensiero scientifico era verso la specializzazione e la frammentazione. Così Melvil Dewey (1851-1931) negò un posto a questa scienza nella classificazione universale per le biblioteche (CDD) che andava costruendo e la definì “economia domestica”. E’ considerata oggi la fondatrice dell’ecologia e della ingegneria ambientale. LA NUOVA SCOPERTA DI ELLEN SWALLOW: IL VANADIO • • • Il vanadio è un elemento grigio-bianco raro, morbido, duttile trovato legato in certi minerali e' usato pricipalmente per produrre determinate leghe. Il vanadio resiste alla corrosione grazio ad una pellicola protettiva di ossido sulla superficie. Il vanadio non si trova mai non legato in natura ma si presenta in circa 65 minerali differenti, fra cui la patronite, la vanadinite ed la carnotite. Il vanadio è inoltre presente in bauxite ed in carbone contente depositi quali petrolio greggio, carbone, argillite petrolifera e le sabbie bituminose. Sono noti vari minerali del vanadio ma nessuno viene estratto per tale metallo, che è ottenuto generalmente come sottoprodotti di altri minerali. Le riserve piu' vaste di vanadio si trovano in Sud Africa ed in Russia. La produzione del metallo in se e' di circa 7000 tonnellate all'anno. • • • In biologia, un atomo di vanadio è un componente essenziale di alcuni enzimi, specialmente il nitrogenasi del vanadio usato da alcuni microorganismi in grado di fissare l’azoto. Il vanadio può essere trovato nell'ambiente in alghe, piante, invertebrati, pesci ed in molte altre specie. . Le prove di laboratorio con animali cavia hanno dimostrato che il vanadio può causare danni al sistema riproduttivo degli animali maschii e accumularsi nella placenta femminile. Il vanadio in alcuni casi può causare l'alterazione del DNA, ma non può causare il cancro negli animali.