Mascalucia 16 marzo 2007
INCONTRO – DIBATTITO
INQUINANTI NELLE
ACQUE: TUTELA DELLA
SALUTE
Prof.ssa Annamaria Panico
Acque destinate al consumo umano
Il primo punto: la sicurezza
‘L’acqua viene ingerita, come ogni altro
elemento, direttamente o indirettamente,
contribuendo così al rischio complessivo al quale
si espongono i consumatori attraverso
l’ingestione di sostanze, tra cui contaminanti
“chimici e microbiologici.”
Tipologia delle acque ad uso
umano
•
•
•
•
Con la dizione acque ad “uso umano”
si raggruppano tutte le tipologie di acque
che, secondo l’attuale normativa, sono
distinte nel seguente modo:
Acque destinate al consumo umano
Acque minerali naturali
Acque di sorgente
Acque minerali naturali di impiego termale
Acque destinate al consumo
umano
-
Con la definizione “Acque destinate al
consumo umano”, si intendono principalmente
le acque distribuite tramite pubblici
acquedotti, ma anche in cisterne, in
bottiglie e altri contenitori. Sono le acque
comunemente definite “potabili”.
Esse rispondono ai requisiti indicati dal
Decreto legislativo 2 febbraio 2001 n° 31,
entrato in vigore il 25 dicembre 2003.
D.Lgs 31/01 e D.Lgs 27/02
“Acqua potabile” caratteristiche chimiche,
chimico-fisiche e batteriologiche definite dalla
normativa specifica, idonea per essere bevuta e
per essere utilizzata per usi alimentari,può essere di
origine sotterranea o superficiale, può essere
potabilizzata prima di essere fornita al consumo
non può avere un contenuto di sali disciolti superiore
a 1500 mg/l (residuo fisso).
Non possiede proprietà terapeutiche
Le principali sostanze chimiche
che possono contaminare le
falde sono:
Sostanze di origine civile o agricola quali
ammoniaca, nitriti, fosfati, sostanze organiche),
idrogeno solforato, ferro, manganese; per tutte
queste sostanze le C.M.A. sono in genere
dell’ordine dei mg/l.
– Microinquinanti di origine industriale
agricola,ambientale divisi in:
• - Inorganici quali ad es. As, Cd, Pb,
Cr, Hg,
V, B, cianuri
• - Organici quali idrocarburi, IPA,
composti
organoalogenati, fenoli,
antiparassitari (pesticidi e
diserbanti).
• Per queste sostanze i valori limite
sono dell’ordine dei µg/l.
Acque destinate al consumo
umano
Il D. lgs. 2 febbraio 2001, n. 31 (recepimento
della direttiva 98/83/CE del 3 novembre 1998),
apporta sostanziali modifiche ed innovazioni, al
precedente DPR 236/88 (Non più in vigore).
Alcuni parametri, ritenuti oggi di scarso
significato sanitario, sono stati eliminati, mentre
altri nuovi sono stati introdotti. Specifici valori
limite sono stati fissati per sostanze come il
clorito, il vanadio, l’acrilammide, il benzene, il
benzo(a)pirene, il bromato, il dicloroetano,
l’epicloridina, il cloruro di vinile e altri.
Valutazione del rischio per la salute e gestione
delle non conformità ai valori di parametro dir
98/83/EC
Criteri di base:


Valori di parametro (dir 98/83/EC e recepiti con DLgs 31/01) sono
definiti sulla base dei valori guida del WHO: “concentrazione di
costituenti che non risultano di alcun rischio per la salute del consumatore
nell’arco di tempo di una vita” .
“Deviazioni dai valori guida nel breve periodo non comportano
necessariamente che l’acqua non sia idonea per il consumo.
L’esistenza o meno di effetti sulla salute dipendono dai valori
di concentrazione, dal periodo di superamento e dalle
specifiche
sostanze in questione”
Il problema delle deroghe:
L’attuale tecnologia di potabilizzazione, lo stato delle
reti acquedottistiche, le caratteristiche particolari di
alcune risorse idriche,determinano deroghe ai valori
parametrici di alcuni elementi indesiderabili e tossici.
A tal scopo sono stati fissati dei periodi transitori
durante i quali, in attesa di raggiungere i limiti definiti,
viene comunque consentita l’erogazione dell’acqua.
Non sono previste deroghe per le acque minerali naturali.
Non sono previste deroghe per i parametri microbiologici.
Decreto 22 dicembre 2004
Ministero della Salute. Disciplina concernente le deroghe alle
caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umano che
possono essere disposte dalle regioni e dalle province autonome.
IL MINISTRO DELLA SALUTE
di concerto con
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
Visto l'art. 13 del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, attuazione della direttiva
98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano,……decreta
Art. 1.
comma 1. Le regioni e province autonome che entro il 31 gennaio 2005 abbiano fatto o
facciano regolare e motivata richiesta al Ministero della salute ed al Ministero
dell'ambiente e tutela del territorio, possono stabilire il rinnovo delle deroghe ai valori di
parametro fissati nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31,
già concesse per i parametri Boro, Arsenico, Fluoro, Vanadio, Selenio, Nichel, Cloriti e
Trialometani entro i seguenti Valori Massimi Ammissibili (VMA):
Boro 3 mg/l;
Arsenico 50 (micro)g/l;
Fluoro 2,5 mg/l;
Vanadio 160 (micro)g/l;
Selenio 20 (micro)g//l;
Nichel 50 (micro)g/l;
Cloriti 1,3 mg/l;
Trialometani 80 (micro)g/l.
DECRETI ASSESSORIALI
ASSESSORATO DELLA SANITA
REGIONE SICILIA
DECRETO 27 maggio 2005.
Autorizzazione all'utilizzo in deroga dei parametri boro e vanadio per le acque in
distribuzione potabile e per l'approvvigionamento idrico nei comuni del massiccio
etneo interessati.
Decreta:
Art. 1
La società ACOSET s.r.l. è autorizzata all'utilizzo in deroga del parametro vanadio,
per le acque in distribuzione potabile nei comuni interessati del massiccio etneo, per
un valore massimo ammissibile (V.M.A.) di 160 µg/l. e, comunque, non oltre il 31
dicembre 2005.
Le società SOGEA s.r.l., Acque Sud e Carcaci del Fasano, tutte aderenti al
consorzio SINTESI, sono autorizzate all'utilizzo in deroga dei parametri boro e
vanadio, per l'approvvigionamento idrico dei comuni del massiccio etneo interessati,
rispettivamente per un valore massimo ammissibile (V.M.A.) di 3 mg./l. e 160 µg/l.,
e comu ne non oltre il 31 dicembre 2005.
IL PROBLEMA
DEL VANADIO
 L’assimilazione di alte quantità di vanadio ha
un effetto tossico sull’organismo umano.
Su scala mondiale tali problemi di tossicità
interessano larghe fette di popolazione.
 L’acqua per il consumo umano non deve
contenere più di 50 μg/lt di vanadio in
conformità ai requisiti fissati dalla
normativa sull’acqua potabile attualmente in
vigore. (D.Lgs 02/02/2001 n. 31)
IL PROBLEMA
DEL BORO
I risultati degli studi svolti non confermano
l’ipotesi di un effetto negativo del boro
sulla salute umana, almeno sino alla
concentrazione di 1 mg/l.
A dosi superiori il boro può essere
responsabile di dimostrabili effetti
biochimici, inibendo certe reazioni degli
enzimi chiave.
L’acqua per il consumo umano non deve
contenere più di 0,1 mg/lt di boro in
conformità ai requisiti fissati dalla
normativa sull’acqua potabile attualmente in
vigore (D.Lgs 02/02/2001 n. 31)
Dosaggio e tossicità
Il fabbisogno di vanadio è stato calcolato dai
100 ai 300 microgrammi (o 0,1 a 0,3 mg)
giornalieri per gli adulti. L’assunzione media
giornaliera con l’alimentazione è di circa 4 mg.
Dosi superiori possono essere tossiche.
L’assunzione contemporanea di cromo e vanadio
può dare effetti negativi.
Il fabbisogno di boro è stato calcolato dai
100 ai 300 microgrammi (o 0,1 a 0,3 mg)
giornalieri per gli adulti. Concentrazioni di boro
inferiori a 1 mg/L sono essenziali per lo
sviluppo degi organismi, ma livelli piu' elevati
possono causare problemi di tossicità
VANADIO
Disponibilità
Il vanadio non si trova mai puro in natura, ma solo
allo stato di composto con altri elementi. È
presente in circa 65 minerali, tra cui la patronite
(VS4), la vanadinite [Pb5(VO4)3Cl] e la carnotite
[K2(UO2)2(VO4)2·3H2O]. Il vanadio è anche
presente nella bauxite ed in giacimenti di
combustibili fossili quali petrolio, carbone e sabbie
catramose.
Lo spettro del vanadio è stato anche osservato
nella luce del Sole e di alcune altre stelle.
Molto del vanadio metallico prodotto viene ottenuto
dalla riduzione del pentossido di vanadio (V2O5) con
calcio metallico
CARICA ELETTRICA” DEL VANADIO
Gli stati di ossidazione più
frequentemente assunti dal
vanadio nei suoi composti
sono +2, +3, +4 e +5.
Vanadio
Struttura granulare del vanadio
metallico a 500 ingrandimenti
Un campione di vanadite,
Pb5(VO4)3Cl
Il composto più importante del
vanadio è il pentossido V2O5,
una polvere di colore variabile
dal giallo al rosso mattone
Vanadinite
Pb5(VO4)3Cl
Carnotite
Formula chimicaK2(UO2)2V2O8·3(H2O
patronite (VS4)
• MinisgrariteChemical Formula: VO(SO4)·5(H2O)
Vanadiocarpholite
Chemical Formula: Mn++V+++Al(Si2O6)(OH)4
Boro
Il boro è l'elemento chimico della tavola
periodica degli elementi, che ha come
simbolo B e come numero atomico il 5. È
un metalloide trivalente, si trova
abbondantemente nella borite.
BORO
• Colemanite
Ca2B6O11·5H2O
borace,
Na2B4O7 · 10H2O
Cristalli di
sassolite, un
minerale che
ha la
composizione
dell'acido
borico,
H3BO3,
Molti elementi sono essenziali
per la vita, tuttavia, per tutti
loro esiste una finestra
piuttosto stretta tra il livello
essenziale e quello tossico.
Dall’era industriale in poi gli equilibri che regolano la distribuzione dei
metalli pesanti nell’ambiente e in presenza dei quali si è sviluppata la vita
acquatica e terrestre sono stati alterati, in misura più o meno grande.
Capire i meccanismi di interazione dei metalli con l’ambiente e con gli esseri
viventi è risultato pertanto fondamentale.
Chi ha proposto l’ analisi di
speciazione?
• Council
Decision 75/437/EEC ( Marine Pollution from
Land-base Sources) As, Cd, Cr, Cu, Pb Ni, Zn e i
loro composti nella lista delle sostanze per le quali
è richiesto un controllo stretto (Annex II)
• Annex II Council Decision 77/585/EEC (
Mediterranean
Sea) oltre ai metali sopra citati e ai loro composti
vengono inclusi Be, V, Se, Sb
• Il Council Directive 80/68/EEC ( Groundwater)
menziona Cd e Hg e loro composti nella lista delle
sostanze da controllare.
• Il Council Directive 78/319/EEC As, Be, Cd,
Cr(VI),Hg, Pb, Sb, Tl.
Speciazione, COS’E?
Processo di identificazione e
quantificazione delle diverse
specie, forme o fasi in cui un
elemento è presente in un
determinato campione.
Speciazione fisica di un metallo,
distribuzione tra forme solubili, colloidali o
sottoforma di particolato.
Speciazione chimica. si riferisce alla
distribuzione tra varie distinte specie
chimiche in soluzione, comprendendo sia la
distinzione tra metallo complessato e
metallo libero, ma anche tra i diversi stati
di ossidazione.
La somma delle concentrazioni delle varie
forme dà la concentrazione totale.
Speciazione dei metalli,
PERCHE’?:
È ormai ben noto che le differenti forme
chimico-fisiche di un elemento possono
manifestare differente impatto ambientale
e differente tossicità.
La determinazione della sola concentrazione
totale dello elemento non fornisce
informazioni circa la sua biodisponibilità e la
sua interazione con il suolo, i sedimenti,
le particelle in sospensione, ecc.
• ….E’ praticamente impossibile
determinare tutte le specie (forme
chimiche) dell’elemento nel campione.
• La determinazione della speciazione di
metalli in campioni biologici ed
ambientali è estremamente importante
per poter valutare la biodisponibilità e
la tossicità dell’elemento.
CONCLUSIONI
La problematica dell’essenzialità
intrecciandosi a quella della tossicità
fa assumere grande interesse alla
conoscenza dei livelli presenti nella
dieta e di quelli tissutali per questi
elementi ultratraccia.
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